Un satlto a Coimbra
Una gita a Coimbra, partendo da Oporto
Da Oporto, meta del nostro fine settimana, decidiamo di fare un salto a Coimbra. Prendiamo l’autobus a Praça de Batalha,12 euro “ida e vuelta”, un’ora e venti di tragitto ed eccoci arrivati a destinazione. E’ una splendida giornata.Dalla parte bassa, moderna e vivace,ci inoltriamo nella Coimbra alta, la più interessante e pittoresca, con le sue case strette e un pò cadenti. Dopo aver incontrato la Cattedrale di Santa Cruz, eretta nel XII secolo, iniziamo a salire per una strada sconnessa ai cui lati, accanto ad alcuni negozietti tipici, si affacciano gli immancabili negozi di souvenir e i “Tablao do fado”. Pochi minuti ed eccoci a Praça do Comercio, la più caratteristica piazza della città lunga e stretta, chiusa da vecchie case, da cui possiamo scorgere la Cattedrale del Sè, uno degli edifici romanici più belli del Portogallo, merlato come un castello medievale. Ancora alcuni passi e ci troviamo nel piazzale antistante la vecchia università, fondata nel 1308,una delle più gloriose d’Europa. E’ il clou della nostra visita. I tanti studenti che animano il cortile, nelle loro divise scure, somigliano ai personaggi della saga di J. Rowling (quella di Henry Potter) e da un momento all’altro ci aspettiamo la comparsa di un maghetto, con occhiali tondi e bacchetta magica… Dopo vari giri a vuoto riusciamo finalmente ad individuare la biglietteria per la visita guidata della famosa biblioteca Joannina (costo 7 euro) prevista ogni venti minuti. L’attesa è assolutamente ripagata. Un portale settecentesco si apre di colpo e ci introduce nel fantastico regno dei libri. Le foto sono vietate.In un clima surreale ci addentriamo in alcune vastissime sale, ricche di incunabili, codici miniati ed edizioni rare. L’emozione è davvero grande. Intere librerie cariche di volumi, stupendamente lavorate con intarsi barocchi,ci raccontano la storia di domenicani e agostiniani… L’ora di pranzo, scandita dal tintinnare di stoviglie della mensa, ci riporta alla vita reale. Ci mettiamo in fila anche noi, vassoio alla mano insieme a studenti e professori del tutto incuranti della nostra presenza. Al “bacalhau” stavolta preferiamo le polpette, e non sbagliamo affatto, ma anche la zuppa di verdure è davvero deliziosa. Lo scontrino è di 5 euro a testa “postres” esclusi. Il sole è ancora alto quando ci incamminiamo verso la città bassa. Una breve sosta per prendere un caffè alla storica caffetteria di Santa Cruz, accanto alla Cattedrale, prima di risalire in autobus. Poco più di un’ora ed eccoci nuovamente a Oporto, stupenda città offuscata dal fascino di Lisbona.