Un sabato a Verona 2
Verona ci è sembrata ancora più bella, al caldo sopportabile di 27 gradi, di Sabato, moltissima gente per il centro, sia Turisti che veneti. L’auto la lasciamo al parcheggio La Cittadella nella omonima piazzetta a 2 passi dall’Arena, simbolo della città, ci sembra inutile parcheggiare lontano per risparmiare pochi euro: dalle 10 alle 18 spendiamo 15 euro. Visitiamo subito l’arena, anfiteatro romano, costruito dall’imperatore Augusto, ottimamente conservato e che ospita 15.000 spettatori, sta iniziando uno dei festival di lirica più famosi al mondo; sono in corso preparativi per gli spettacoli e c’è già parecchia gente in giro: siamo in piazza Brà, settecentesca, stili di costruzione differenti, una delle più grandi al mondo, porta d’ingresso per la città che comprende anche l’arco “Portoni della città” merli ed orologio, le antiche mura col palazzo Gran Guardia ed il palazzo del Municipio: molto caratteristici e gradevoli le costruzioni diversamente colorate lungo la passeggiata (il Liston), ed un trenino che porta a fare il giro-città. Iniziamo quello che crediamo il miglior percorso per la visita. Prendiamo Via Roma ed in 5 minuti siamo al Ponte Scaligero con bella vista sul fiume e parte della città e quindi al Castel Vecchio, costruzione di difesa scaligero che ospita ora l’importante Museo civico: sotto scorre l’Adige. Uscendo dalla “fortezza” vediamo il candido Arco dei Gavi (interessante la pavimentazione) e da lì fotografiamo il ponte da una piacevole prospettiva. Ci dirigiamo verso Porta Borsari, vecchia porta delle mura romaniche, un piccolo gioiello, passiamo sotto una delle arcate e per Corso Porta Borsari giungiamo alla grande e bella piazza delle Erbe, fulcro della città. Quì il palazzo del comune, la torre dei Lamberti, palazzi importanti e statue dedicate agli dei ed al leone di San Marco, l’antica fontana col monumento alla Madonna, le case Mazzanti affrescate; affollatissima, la gente si siede ai bar e scatta foto, i banchi vendono cibarie e souvenir. Passando l’Arco della Costa si accede a Piazza dei Signori con bei palazzi scaligeri, portici ed arcate, la Loggia del consiglio, il Palazzo della Regione, a pochi metri le tombe scaligere, gotico con guglie appuntite. Da piazza delle Erbe percorrendo la pedonale Via Cappello a 300 metri troviamo il traino turistico di Verona, il luogo più ricercato, la Casa di Giulietta. Per entrare nel giardino dei Capuleti sgomitiamo come non mai, ma che colpa ho, micca sono un Montecchi, turisti dalla Finlandia al Giappone, il top è poter fare la foto toccando il seno stinto di Giulietta riprodotta in statua di bronzo (1935 ad uso turistico), la gente si accalca ma riusciamo ad uscirne indenni dopo aver ripreso in video il famoso balcone dove si affacciano ragazze che sono entrare in casa per la celebre foto, ma davvero Romeo saliva fin lassù affidandosi alla treccia di Giulietta? In fila ritorniamo a Piazza delle Erbe, non ce la sentiamo di sederci a pranzo (è tutto esaurito), quindi dopo veloce e parco snack compriamo in un banco della piazza un bicchierone di pezzi di frutta esotica e non (melone, fragole, kiwy etc) per 3 euro, ottima la frutta rinfrescante. Sempre nell’atmosfera delle costruzioni veronesi e tra ricchi negozi giriamo per Corso S.Anastasia fino a giungere dopo poche centinaia di metri alla chiesa omonima, costruita per i Domenicani, svoltiamo a sinistra e raggiungiamo la Cattedrale di Santa Maria Matricolare (IV secolo), qui non vi è folla e respiriamo un poco, entriamo giusto per vedere il dipinto del Tiziano ed i 3 organi a canne. Dietro la bella e bianca cattedrale si trova il Ponte di Pietra lungo 92 metri sul quale alcuni banchi vendono prodotti artistici e da cui fotografiamo entrambi i lati panoramici ed il corso dell’Adige, a sinistra spicca la chiesa di San Giorgio in Braida; ci meravigliamo come così antiche opere siano mantenute quasi intatte. Ci incamminiamo per il Teatro Romano di ci invece non resta molto, visibili le gradinate ed alcune logge e che viene usato per manifestazioni. Nel tragitto incrociamo nella tranquilla piazza Broilo il ristorante “Antica Piazzetta” in cui mangiammo buon pesce la volta scorsa, piatti a volte ricercati prezzi non bassi, cortesia e qualità. Dunque per il teatro saliamo gradini per almeno 15/20 minuti, ma dall’alto il panorama è stupendo, sul ponte, sul fiume, sulla Cattedrale e sulla città intera: riposino! Sono le 15, circa 2,5 chilometri percorsi più gradini, decidiamo di ritornare lentamente sui nostri passi, soffermandoci ad osservare vari angoli di questa bella e romantica città Veneta. Giunti all’angolo con piazza delle erbe ci concediamo un grandioso Gelato alla gelateria “Amorini”; gusti quanti vuoi e gelato a forma di fiore colorato con tanto di petali, scenografico ma anche buonissimo: consigliato! Passiamo per alcuni vicoli, fino a ritornare in piazza Brà ed avere la fortuna dopo 10 minuti di attesa, di sederci su di una panchina del giardinetto con fontana presso l’arena. Ci riposiamo quindi oltre mezz’ora godendo di ciò che si muove intorno a questo importante monumento. Non sò quando torneremo, l’Italia è piena di belle città, ma noi che pure abitiamo nella bella Bologna crediamo Verona sia un gioiello, magnifiche attrazioni, stupenda atmosfera, attraenti negozi: a presto.