Un ponte per LONDRA

PREMESSA Un giorno, spinta dalla mia voglia di lavorare, mi ritrovo casualmente sul sito della RyanAir (www.ryanair.com) e non riesco a credere ai miei occhi: un biglietto a 0,99 A/R per Londra!!! Poiché il tempismo è tutto, chiamo Walter per avere un cenno di conferma e prenoto. Così inizia la preparazione per questo fantastico week end lungo...
Scritto da: Aurora Bontade
Partenza il: 04/12/2004
Ritorno il: 08/12/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
PREMESSA Un giorno, spinta dalla mia voglia di lavorare, mi ritrovo casualmente sul sito della RyanAir (www.Ryanair.Com) e non riesco a credere ai miei occhi: un biglietto a 0,99 A/R per Londra!!! Poiché il tempismo è tutto, chiamo Walter per avere un cenno di conferma e prenoto. Così inizia la preparazione per questo fantastico week end lungo in occasione del PONTE dell’immacolata.

SABATO 4 DICEMBRE 2004 Arrivo a Stansted alle 17,40; l’aereo è addirittura in anticipo e decidiamo di prendere lo Stansted Express che è il terno che collega Londra alla stazione di Liverpool Street.

Ci sono due modi per raggiungere Londra dall’aeroporto di Stansted.

•Treno: il viaggio dura 45 min. Con un costo di 13£ solo andata www.Stanstedexpress.Com. Arrivo a Liverpool Station.

•Pullman: il viaggio dura 1h e 30 min. E costa 10£. Arrivo a Victoria Station www.Nationalexpress.It. Arriviamo in stazione e ci portiamo verso il nostro albergo.

L’albergo è un po’ lontano dalla zona centrale, siamo in zona tre; ma devo dire che questo non si rivela un grosso problema, anzi, ci consente di vedere delle zone che altrimenti avremmo saltato e inoltre è collegato benissimo al centro dai magnifici bus a due piani.

L’albergo si chiama Leigham Court ed è situato vicino la stazione di Streatham Hill; nonostante sia un due stelle (che a Londra sono veramente poche), l’albergo è pulitissimo, bagno nuovo stanza grande…Per 55£ a notte colazione inclusa non si può trovare di meglio. Se volete prenotare un albergo vi consiglio di farlo via internet al sito www.Venere.Com; ci sono tantissime soluzioni per ogni genere di prezzi e inoltre si possono leggere i diversi commenti di chi già c’è stato per farsi un’idea.

Felicissimi per la nostra scelta, dopo una rapida occhiata alla nostra stanza, andiamo a mangiare a Covent Garden; Abbiamo scelto per la prima sera un ristorante africano consigliato dalla Lonely Planet: il Calabash. Devo dire che se non avessi avuto la Lonely Placet a consigliarci questo posto non l’avremmo mai considerato: si tratta di una specie di scantinato nell’African Centre, dall’aspetto non molto invitante; invece si rivela un posto veramente squisito…Divoriamo i nostri piatti a base di Egulash (una specie di salsa a base di melanzane speziatissima servita con un pane che sembra del purè raddensato) e Dori Kitchen (un pollo cucinato con spezie africane e patate dolci) prima che la cameriera si accorga di avere sbagliato ordinazione (per la cronaca…Pensavamo di mangiare del cous cous).

Uscendo dal ristorante ci accorgiamo subito delle strane usanza inglesi…Non fa freddo, ma i 10 gradi non permettono certo di andare in giro in maniche corte e sandali!! E invece gli inglesi, forse anche data la buona dose di alcol in corpo, non esitano a starsene fuori a mangiare a chiacchierare, alcuni completamente svestiti… Stanchi morti ritorniamo al nostro albero, più che soddisfatti della nostra prima uscita.

DOMENICA 5 DICEMBRE 2004 Oggi è l’unico giorno in cui si può visitare Camdem Town, che è uno dei mercati più famosi di Londra; Camdem ci avvolge con i suoi colori e profumi…Ci perdiamo fra le miriadi di bancarelle che vendono cibo proveniente da tutte le parti del mondo e cianfrusaglie; fra tipi punk con la cresta colorata e negozi che vendono tutto l’occorrente per il piccolo fumatore di droghe leggere fai-da-te (qui mi sembra che siano abbastanza comuni dei funghetti chiamati Magic Mushroom che ancora non capiamo come s consumano!). Bello, sicuramente un mercato dove fare acquisti per se stessi e portare a casa una fetta di Londra underground. Mangiamo gli asiatici noodles e ci prendiamo un bus per andare al British Museum.

Il British è un istituzione che vale la pena di vedere, anche perché è gratis come quasi tutti i musei a Londra; siamo attratti dalle mummie egiziane, dai budda indiani e dalle varie divinità asiatiche.

Proseguiamo la nostra giornata facendo un giro a Soho. Soho è il quartiere centrale di Londra: tante strade che nascondono situazioni e luoghi diversi fra di loro; passiamo dalle strade a luci rosse con i sui sexy-shop, al quartiere di Chinatown pieno di ristoranti e farmacie Cinesi.

Usciamo in Piccadilly per ammirare il colpo d’occhio di una delle piazze più famose del mondo e ci dirigiamo verso uno dei pub più vecchi di Londra: il coach and horses. Come in tutti i pb dove entreremo troviamo l’immancabile cameriere italiano venuto a Londra a studiare o lavorare…Ci spiga un po’ di cose sui pubs e sulla città e ci consiglia una birra bitter la “Ale”; usciti ci avviamo verso Covent Garden per mangiare in un ristorantino greco adocchiato il giorno prima.

Fortunatamente (e poi scoprirete perchè) troviamo il greco chiuso e decidiamo di cenare in un pub a base di jacket potatos (la prima impressione è pessima ma ci rifaremo nei giorni successivi) e così finisce la nostra prima giornata.

LUNEDI’ 6 DICEMBRE 2004 Oggi visiteremo la Londra storica: la prima tappa è l’abbazia di Webminister; raggiungiamo facilmente l’house of Parliament con il suo bellissimo Big Bang, e ci accodiamo alla lunga coda di turisti in attesa di entrare nell’abbazia. La coda scorre veloce e dopo aver pagato (7 £) ci troviamo all’interno a prendere un’audioguida (1£).

L’abbazia è molto bella e soprattutto piena di storia…Praticamente la maggior parte degli eventi storici e culturali importanti si sono svolti all’interno di questa cattedrale dove i potere religioso si è intersecato molto spesso con quello politico: basti pensare alle incoronazioni, ai funerali (quelli più recenti della principessa Diana e della regina madre) e ai magnifici matrimoni che si sono svolti in questo luogo.

Dopo che ho tranquillizzato Walter dicendogli “Non ti preoccupare…Le foto si possono fare senza flash”, viene subito ripreso da un’attentissima guardia/capellano che gli grida: “Sir, NO CAMERA, do you understand?!!!”; figuraccia…Però almeno abbiamo 2 foto del magnifico soffitto in marmo.

Fine della visita e destinazione Towel of London (metro: ). Il nostro stomaco inizia a brontolare; perché non fermarci in un pub? Siamo della City, la parte finanziaria di Londra e infatti notiamo come i clienti del nostro pub sono principalmente uomini in giacca e cravatta che nonostante il lavoro non disdegnano farsi un paio di pinte prima di tornare in ufficio.

Finalmente gustiamo una jacket potato come si deve…E prendiamo la solita pinta di Ale.

La Towel of London (orario: )è probabilmente la cosa che vi costerà di più (11£), ma ne vale scuramente la pena. Si tratta di una cittadella fortificata dove sono custoditi i gioielli della regina.

Anche qui audioguida che ci spiega i fatti avvenuti in quella che fu la residenza dei reali. I gioielli sono stupendi: un nastro trasportatore evita che si accalchi gente e così il tempo per ammirarli è veramente poco.

La Towel of London si trova attaccata al London Bridge che di sera è veramente bello da vedere.

Non ci resta che ritornare in centro per farci una passeggiata e cercarci un bel ristorantino. Prima però passiamo dal Lamb and Flag, un altro dei pub storici di Londra: l’atmosfera è davvero bella, li londinesi ripassano un sacco di tempo nei pubs e si assapora la storia di questo paese leggendo le testimonianze storiche lasciate alle pareti. Finalmente troviamo aperto il Greco in Covent Garden…Che si rivela una pessima scelta.

Nota: ogni volta che non ci siamo fatti consigliare dalla Lonely Planet è stato un disastro.

Dobbiamo dire che su questo punto è stata veramente un’ottima guida. Infatti non c’è traccia del nostro greco e un motivo ci sarà. Penso che la cucina greca sia molto più buona di quella che abbiamo provato lì, spendendo ben 31 £. Forse abbiamo anche sbagliato a scegliere perché ci facciamo tentare dai 13 assaggi a base di cremine agliatissime e peperoncini salatissimi.

Comunque la lezione l’abbiamo imparata: Turista fai da te? Ahi ahia ahia ahia…Meglio affidarsi ad una guida esperta se non si vuole gustare qualche novità! Pieni come due uova sode non ci resta che andare in albergo e riposarci per l’indomani perché sarà una giornata pienissima e soprattutto lunghissima.

MARTEDI’ 7 DICEMBRE 2004 Oggi è la nostra ultima giornata. Infatti partiamo mercoledì ma con il volo delle 6,40, così abbiamo deciso di prendere il pullman per Stansted dopo la mezza e passare l’ultima notte all’aeroporto.

Lasciamo il nostro albergo e ci dirigiamo verso la stazione di Vittoria dove lasciamo in deposito i bagagli. Il deposito costa 5£ per valigia e chiude a mezzanotte, particolare che noi non ci preoccupiamo neanche di controllare (e infatti solo per un caso fortuito arriviamo prima della chiusura!!!! Per la serie…Alla fine ci deve sempre succedere qualcosa…).

Comunque liberi dai bagagli oggi si andrà alla Tate Modern.

La Tate Modern è situata in una ex centrale elettrica, recuperata e trasformata in un museo di arte moderna. Ancora oggi sono rimaste le turbine a testimonianza dell’uso industriale di questo edificio.

Essendo un museo, l’entrata è gratuita (si può fare anche un’offerta), e così iniziamo dalla sezione dedicata al corpo umano e al nudo (che stranamente è ciò che ci interessa di più). Alla Tate sono esposte opere dal ‘900 in avanti. È uno fra i musei che vale la pena assolutamente di vedere, anche se non si è appassionati di arte moderna, perché la audio guida fa una spiegazione accurata di un campione di quadri e perché dopotutto…Non esistono mica solo Caravaggio, Leonardo e Botticelli nell’arte!!! La Tate è vicina ad uno dei pub più antichi di Londra, The Anchor, e poiché siamo vicini al Financial Times, le pareti sono coperte da pagine storiche del giornale economico (noi pranziamo vicino ad una copia che parla del crollo della borsa del 1929).

Dal pub ci spostiamo dall’altra parte del Tamigi attraversando il ponte pedonale Millennium Bridge; costruito per celebrare il passaggio nel XXI secolo, è stato chiuso per 2 anni perché considerato non sicuro…Infatti è conosciuto dai londinesi come “Ponte traballante”; secondo me è molto bello: assomiglia alla colonna vertebrale di una persona e porta direttamente alla cattedrale di St. Paul.

L’ultima tappa programmata è i mitici magazzini Harrods.

Per la cronaca, secondo me sono da visitare solo per il reparto food, che è veramente bello…C’è una stanza solo per esporre i cioccolatini e il thè provenienti da ogni parte del mondo; io mi perdo ad ammirare tutte queste delizie e faccio il giro delle degustazioni gratuite!!! (con somma gioia di Walter che rischia un collasso per eccessivo affollamento e mancanza d’aria).

Effettivamente da Harrods c’è una miriade di gente…Noi invece facciamo scorta di thè da portare agli amici.

Stanchi ma con ancora un po’ di tempo a disposizione prendiamo il primo bus a due piani per una meta a caso: Notting Hill.

Notting Hill, come dice la Lonely, non ha niente in comune con l’omonimo film, ma ci offre l’occasione per fare una passeggiata per Portobello Road, che deve essere veramente bella con i negozi aperti .

Ci fermiamo in 2 pub, prima a Portobello e poi vicino a Piccadilly Circus. Nell’ultimo aspettiamo che suonino la campana della chiusura per dirigerci a Victoria Coach Station dove partono i pullman.

Nota:se lasciate in deposito le valige ricordatevi che non vi potete presentare a qualsiasi ora della notte per ritirarle (come pensavamo noi!). Per fortuna decidiamo di anticipare l’ora di partenza.

Prendiamo il pullman che impiega un po’ di più perché tanto abbiamo tutta la notte da aspettare.

MERCOLEDI’ 8 DICEMBRE 2004 Arrivati a Stansted ci attende un aeroporto pieno di ragazzi che dormono nei loro sacchi a pelo: impressionante…Ma si sa: con i voli low cost gli orari sono un po’ scomodi.

Il volo è in perfetto orario e di nuovo facciamo lo stesso percorso dell’andata: Bergamo – Milano Centrale – Vercelli.

Siamo stanchissimi per la notte in bianco, ma felici. Siamo stati veramente bene, Londra è una città da scoprire piena di gente strana, dove puoi girare l’angolo e trovare posti dalle atmosfere completamente diverse. Si passa dalla strada piena di negozi e posti dove andare a mangiare alle casette in stile vittoriano, dalle stravaganze di Camden Town all’austerity della City.

Ci sembra una città piacevole da vivere…Magari un giorno…Chissà! Aurora e Walter



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