Un po’ di Slovenia e Croazia in camper

UN PO’ DI SLOVENIA E CROAZIA IN CAMPERSLOVENIA Per i camperisti la Slovenia presenta lo svantaggio di non avere aree appositamente attrezzate e non si può dormire per la strada o nei parcheggi, bisogna x forza andare ad un campeggio. Ma la nazione ha una natura ancora in gran parte incontaminata con larghe distese boschive e poche realtà...
Scritto da: duccin
un po' di slovenia e croazia in camper
Partenza il: 13/04/2007
Ritorno il: 23/04/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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UN PO’ DI SLOVENIA E CROAZIA IN CAMPERSLOVENIA Per i camperisti la Slovenia presenta lo svantaggio di non avere aree appositamente attrezzate e non si può dormire per la strada o nei parcheggi, bisogna x forza andare ad un campeggio. Ma la nazione ha una natura ancora in gran parte incontaminata con larghe distese boschive e poche realtà metropolitane. Si tratta di uno stato giovane con gran parte delle strade in costruzione o in rifacimento. Le autostrade sono poche e quasi tutte a pagamento. Non abbiamo, appunto, trovato aree attrezzate x i camper, solo campeggi (belli, immersi nel verde ed economici) ed alcuni alberghi che offrono camper service con pernottamento. Non si può sostare col camper dalle 22.00 alle 7.00 fuori da queste zone adibite. RECARSI SUBITO AD UN UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE, DOVE VI DARANNO –GRATIS- BELLA CARTINA DELLA NAZIONE CON DIRECTORY DEI CAMPEGGI

La Slovenia appare come una delle regioni del nord Italia, simile al Friuli o alla Valle d’Aosta. Piccoli centri, tanti villaggi e paesi con villette singole con un po’ di terra intorno. Molta agricoltura, più a gestione familiare che industriale.

Le attività produttive non appaiono molto estese. La popolazione sembra tutta impegnata a risistemare la nazione e le proprie abitazioni. Il parco macchine circolante sembra tutto nuovo, non c’è quasi più traccia delle vecchie Zaztava o Yugo.

I giovani parlano tutti inglese, molti anziani parlano tedesco. Sul confine con l’Italia tutti parlano l’italiano.

La vita costa un po’ meno che in Italia, la moneta usata è l’Euro. I carburanti costano 10-15 centesimi meno che nel nostro paese. Per fare la spesa si trovano grandi centri commerciali ma per trovare qualcosa di genuino meglio andare nelle botteghe di paese. Ottimi i salumi ed il pane, che si trova aromatizzato con cereali di ogni tipo.

Primo Giorno GROTTE DI POSTUMIA Per i camperisti le Grotte di Postumia sono l’ideale in quanto gli ampi parcheggi consentono di fermare con comodo il proprio mezzo e di mangiare o riposarsi. Non è possibile dormire. Il parcheggio è a pagamento ma solo in alta stagione. In aprile non abbiamo pagato niente ed i parcheggi erano deserti.

Le grotte sono magnifiche, anche se molto turisticizzate. Attenzione, d’estate o di domenica ci sono fiumi di persone, meglio programmare la visita di giorno lavorativo o fuori stagione. Il prezzo è caro -18euro- la visita dura 90minuti e c’è anche la guida in italiano. Putroppo dei 20km di grotte ne fanno visitare solo 5.

SECONDO GIORNO LJUBLJANA E KRANJ Per visitare queste due città, assai vicine tra loro, abbiamo soggiornato al campeggio del villaggio di Smlednik. Non è stata una scelta programmata ma casuale: ci siamo persi! In Ljubljana, seguendo le lacunose indicazioni per il campeggio, abbiamo perso la strada e ci siamo ritrovati fuori città. Dopo un po’, come un miraggio, abbiamo visto il cartello per un campeggio e ci siamo ritrovati a Smlednik. E’ circa 15km a nord della capitale, sulla strada per Kranj. Qui ci sono il Camp Smlednik e un albergo –l’hotel Kanu- che offre soggiorno ai camper con service. Abbiamo scelto il campeggio ed abbiamo fatto bene, è bellissimo sulla riva del fiume Sava. E’ immerso nel bosco ed ha una sua spiaggia sul fiume. Per gli appassionati c’è anche una zona per i nudisti! 12euro a notte.

Da qui si può andare in bicicletta a Kranj, per una strada senza salite che passa per caratteristici paesini, o si può andare in camper a Liublijana Kranj vale la visita per il suo borgo antico e la sua chiesa parrocchiale con un bel portale gotico.

Liublijana invece è la capitale, con un bel centro storico e il castello raggiungibile con una funicolare. Difficoltoso parcheggiare il camper, meglio lasciarlo in periferia e proseguire con le bici o col bus.

Quarto giorno BLED Bled è una importante stazione climatica situata a nord di Kranj, verso il confine con l’Austria. Si trova affacciata su un laghetto che ha al centro un’isola con una bella chiesa barocca. Su di una rupe sovrastante il laghetto c’è anche un castello da cui si gode un bellissimo panorama. Al castello si può accedere con il camper, sotto le mura c’è un comodo parcheggio (se c’è posto). Attenzione, per fare delle belle foto bisogna entrare nel castello (6€ a testa). La fortezza è abbastanza interessante anche se dentro è stata tutta turisticizzata con ristoranti, osterie e negozi vari. Abbiamo soggiornato al Camping Bled, bellissimo con tutte le comodità (bagni belli e puliti, camper service) 21euro a notte in due. Dal camping, situato in riva al lago (dalla parte opposta rispetto alla città) siamo andati in bici a Bled ed abbiamo visto la cittadina. Le cose più belle sono proprio il castello e l’isoletta (imbarcazioni a remi partono dal camping o da Bled).

Vicino a Bled si trova un altro lago, Bocinj, più bello e selvaggio, con numerose strutture alberghiere ed un campeggio (aperto solo in alta stagione). Li c’è anche una funivia che porta ad alcune piste sciistiche ed un parco nazionale (il parco dei 7 laghi) con tantissimi itinerari naturalistici.

Quinto giorno TERME DI CATEZ Attenzione camperisti! In Slovenia ci sono 2 CATEZ! Una prima località è situata ad est di Ljubljana, lungo la strada per Novo Mesto ed è ben segnalata da tutte le carte. Ebbene NON E’ LA LOCALITA’ GIUSTA. Noi, ovviamente, ci siamo sbagliati. Sapevamo dell’esistenza di una bella località termale slovena con questo nome, abbiamo guardato sulla nostra carta l’unica CATEZ segnalata ed abbiamo fatto la strada. Chilometri di strade di campagna (meno male bellissime), strade non asfaltate, lavori in corso, insomma un’avventura! –ci siamo xrò per caso imbattuti nel castello di Bogenisperk che ha un bel parcheggio davanti dove il camperista può fermarsi a mangiare e riposare. Siamo arrivati alla fine al Catez segnato sulla carta ed abbiamo trovato un paesino di campagna molto simpatico ma con assoluta assenza di terme. In quel mentre un autoctono si è avvicinato a noi, che eravamo col camper fermi ad un lato della strada a consultare la carta, e ci ha subito chiesto (in inglese) se x caso cercavamo le terme. Si, certo, abbiamo risposto noi. Allora lui ci ha spegato che in Slovenia ci sono, bontà loro, 2 CATEZ e che quella giusta che cercavamo noi era circa ad 80km ad est verso Zagabria, subito prima del confine con la Croazia. X consolarci ci ha anche detto che si sbagliano in molti in quanto la Catez termale, chissà perché, non è segnata sulla carta. PER TROVARE LE TERME DI CATEZ OCCORRE, DA LJUBLJANA, OLTREPASSARE NOVO MESTO, PROCEDERE PER ZAGABRIA E, SUBITO PRIMA DEL CONFINE CON LA CROAZIA, E’ BEN SEGNALATO DALL’AUTOSTRADA.

Le terme sono un bell’impianto grande, con aree coperte e scoperte, scivoli, sauna, massaggi eccetera. C’è un altrettanto bel campeggio con accluso ingresso (3h al giorno gratis) alle terme. Il campeggio è caro, costa 30 euro al giorno x 2 persone. Ha bagni ed elettricità comodi con camper service.

Sesto giorno CROAZIA (HRVASTKA, simbolo sui cartelli stradali e sulle auto: HR) Ecco i simboli degli stati di questa zona, x non fare confusione: SLO= Slovenia HR= Croazia BiH= Bosnia e Herzegovina SER= Serbia H= Ungheria ROM= Romania Entrando in Croazia si nota un po’ di differenza rispetto alla Slovenia. Anche se ci sono tantissimi cantieri e lavori di ricostruzione il paese appare “un po’ più indietro” rispetto alla nazione confinante dalla quale siamo venuti. Il parco macchine è più vecchio, molte case sono ancora fatiscenti, le strade in condizioni peggiori. Però il viaggiatore apprezzerà la sensazione di “sentirsi davvero all’estero”. Una moneta diversa dall’Euro, la KUNA (1 euro = 7.35 kune –aprile 07), una lingua ancora più “slava” ed incomprensibile dello sloveno. Anche qui però tutti, e proprio tutti, parlano inglese.

Per il camperista c’è da segnalare l’impossibilità di pernottare fuori dai campeggi ma le aree di servizio delle autostrade sono grandi e comode per fermarsi di giorno a mangiare e riposare. La vita è sempre meno cara che in Italia ma più costosa che in Slovenia. Gasolio sempre sotto l’euro. Le autostrade sono in alcuni punti belle e moderne, in altre piene di cantieri. Attenzione sono care, chi non ha fretta faccia le statali.

RECARSI SUBITO AD UN UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE, DOVE VI DARANNO –GRATIS- BELLA CARTINA DELLA NAZIONE CON DIRECTORY DEI CAMPEGGI ZAGABRIA (Zagreb) La capitale della Croazia è grande e caotica, molto più di Ljubljana. NON AVVENTURATEVI IN CENTRO IN CAMPER, rischio di rimanere ingolfati nel traffico! Come fare per visitare la città?? Due modi: Rimanete in autostrada e prendete la direzione SUD, verso RIJEJA o KARLOVAC, pochi km a sud di Zagabria, all’area di servizio PLITVICE (da non confondersi coi famosi laghi, è un omonimia (e due!) c’è un campeggio. Può essere un ottimo punto di partenza per chi volesse stare più di un giorno. Chi, invece, vuole solo fare quattro passi per la città vecchia può parcheggiare in periferia e prendere il tram o bus. Se si viene da ovest prendere la vecchia strada principale, denominata “Ulica” e parcheggiare molto fuori città. Prendere il bus per andare in centro (biglietto 8kuna se si compra a bordo e 6.5 kuna se si compra ad un’edicola, vale 90 minuti). Arrivati in centro la passeggiata può partire da TRG REPUBLIKE, piazza della Repubblica e proseguire verso nord nella città vecchia. Da vedere la Cattedrale gotica e le viuzze che da essa si dipartono. Notare come il traffico caotico scompaia nella città vecchia. La zona è piena di negozi caratteristici e caffè con tavolini all’aperto. Ovunque c’è la possibilità di fare uno spuntino a buon prezzo.

Scendendo dalla città vecchia si passa alla parte metropolitana più moderna, dove ci sono negozi alla moda, banche e importanti musei. E’ possibile imbattersi in bancarelle di mercato, dove si possono trovare oggetti e cibarie interessanti. Per una spesa più importante alle porte della città – proprio sull’autostrada venendo da Ljubljana- c’è un enorme centro commerciale stile europeo con enorme negozio di bricolage e –udite udite- l’Ipercoop.

Settimo giorno POLA (Pula) La città più importante e bella dell’Istria è a circa 250km da Zagabria ed andarci direttamente comporta la scelta di saltare tante altre cose belle ma, ahimè, le vacanze hanno una durata limitata ed a qualcosa bisogna rinunciare.

Attenzione per chi va a POLA! Fino a RIJEKA c’è una bella autostrada, poi diventa una statale stretta e brutta e gli ultimi 90km sono un patimento, specie se fatti dopo il tramonto! Però, arrivati in città, le fatiche del viaggio sono ricompensate! Prima di tutto il luogo dove fermare il camper. Per chi si ferma solo nelle ore diurne c’è comodo in centro, proprio di fronte all’anfiteatro romano, un parcheggio bello grande dove è prevista la sosta –a pagamento- di camper e auto+caravan (8kn l’ora). Noi però abbiamo scelto il campeggio e, fortunatamente, la scelta è stata giusta! Il CAMPING STOJA è bellissimo e comodo x visitare Pola! Grande, immerso nel verde e, essendo tutto su una piccola penisola, completamente circondato dal mare! Se andate fino all’estremità opposta alla reception – e se non vi dà fastidio la brezza marina – troverete piazzole direttamente sul mare, meravigliose di giorno e di notte. Il camping è attrezzato di ogni comfort, dallo spaccio al bar-ristorante ai bagni belli e pulitissimi. Carico e scarico camper. 18 euro a notte in 2 con l’allaccio elettrico. Per andare in città 2 sistemi: o con le bici o con un comodissimo autobus (linea 1) che ogni 20 minuti fino a tarda notte passa davanti all’entrata del campeggio e porta in centro -11kn a testa). Il camping d’estate deve essere al completo, meglio prenotare (acstoja@arenaturist.Hr). Con le bici il percorso per andare a Pola non è faticoso nonostante qualche saliscendi. Altri ne partono dal campeggio, tutti belli.

Pola, poi, è molto graziosa e ricca di monumenti: l’anfiteatro romano è un’arena ben conservata affacciata proprio sul mare. La bella piazza del Municipio presenta il bel palazzo del Comune con accanto un bellissimo tempietto romano perfettamente conservato. In piazza del municipio c’è anche il centro di info turistiche, fatevi dare un po’ di cartine e la mappa delle piste ciclabili (l’impiegato delle info turistiche ci ha detto che spesso ci sono traghetti da Pola per Rimini; ci ha indirizzati all’agenzia che li prenota ma è aperta solo la mattina. Se qualcuno fosse interessato l’agenzia è in piazza della Cattedrale si vede bene ma andate la mattina). Nella parte alta della città, poi, c’è l’arco di trionfo –sempre romano- anche questo in ottime condizioni e il fortino, da cui si possono fare ottime foto panoramiche. Poi è bello passeggiare per la città, per le sue viuzze in stile veneziano. La cattedrale è segnalata come importante ma a noi non è piaciuta. Ogni monumento, comunque, ha un pannello informativo scritto in molte lingua tra cui anche l’italiano. Mangiare fuori non è caro: da Orfej, in Ulica Konzula Istranina 1, abbiamo mangiato in 2 all’aperto (piatto di carne con patatine, pane, acqua, 2 crepes e caffè) con 130kn (18€). In città poi ci sono un sacco di market comodi x fare la spesa e poi mangiare in camper. Sulla strada dal centro al campeggio c’è un panificio aperto fino alle 22 anche la domenica (Pekara “Arena”, Jeretova 12). Più avanti anche un piccolo supermarket, aperto anche la domenica fino alle 19.00 (Market “Stoja”, Jeretova 23) –non hanno verdure fresche (è stato diffcile trovarle in Pola, in compenso le sigarette le vendono dappertutto…). In centro, sulla strada che dalla cattedrale va verso il municipio, c’è un internet point (0.50kn al minuto). Per quanto riguarda la lingua si può usare l’italiano. Tutti lo capiscono e molti lo parlano.

Ottavo giorno PARENZO (Parenc) Parenc è una 50ina di kilometri a nord di Pola, verso il confine con la Slovenia. Per arrivarci si attraversa una bella e rigogliosa campagna, con un sacco di piccoli villaggi tutti da visitare ma, ahimè, come abbiamo già detto, i tempi ristretti delle ferie impongono delle scelte. Parenc è stata, secondo noi, la scelta giusta in quanto la città è deliziosa, forse più bella di Pula. Conserva l’impianto urbanistico romano (le strade principali si chiamano ancora CARDO e DECUMANO!), ha un sacco di abitazioni in stile veneziano, ci sono ancora i resti visibili del foro romano e, soprattutto, c’è la BASILICA bizantina, costruita dal vescovo EUFRASIO (BASILICA EUFRASIANA V sec dc). Non è all’altezza delle basiliche ravennati ma nell’abside ci sono pregievoli mosaici bizantini e reca tracce dell’antica base paleocristiana. Bello anche il battistero con l’annesso campanile (per salirvi 11kn) ma il panorama della città e del mare vale la pena.

I camperisti avranno un po’ di difficoltà a parcheggiare! I parcheggi sono –al contrario di Pula- vietati ai veicoli ricreazionali! O si soggiorna in uno dei tanti campeggi o si parcheggia fuori città. Noi abbiamo trovato posto nel parcheggio del centro commerciale CONZUM “LACOP”, ben segnalato.



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