Un Paradiso di nome Samos

Le spiagge dell'isola greca: info pratiche
Scritto da: lauradafne
un paradiso di nome samos
Partenza il: 18/08/2013
Ritorno il: 25/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Dopo aver trascorso una settimana a Karpatos, nell’estate 2012, ed esserci trovati meravigliosamente bene, la scelta mia e del mio fidanzato per questa unica settimana di mare del 2013 è ricaduta di nuovo sulla Grecia. Ma quale isola scegliere?! In Grecia ce ne sono tantissime, alcune più conosciute e “sfruttate” turisticamente, altre più selvagge e capaci di donare una vacanza di puro relax. Samos appartiene a questa seconda categoria. Ed è proprio quello che cerchiamo. Iniziamo con ordine a descrivere questa bellissima vacanza che (ahimè) è finita troppo presto e che è cominciata nel migliore dei modi all’aeroporto di Verona, con un volo in perfetto orario. La compagnia charter che ci ha portati in Grecia è la Albastar: volo senza problemi, personale cordiale, merendina a metà viaggio, un sonnellino per ingannare l’attesa e in circa due ore e mezza giungiamo in quel di Samos.

L’isola è terribilmente ventosa, e la fase di atterraggio presenta un piccolo intoppo: il bravissimo pilota è costretto a toccare il suolo appoggiando solo il carrello di destra. Un pò di spavento, qualche rimbalzo e via tutti che applaudiamo. Siamo a terra! Finalmente!. L’aeroporto è piccolino, ma molto organizzato. I bagagli arrivano immediatamente, e così possiamo dirigerci verso l’uscita dove ci stanno già aspettando gli accompagnatori di Eden Viaggi e Alpitour. Noi saliamo sul bus di quest’ultima, che ci porta in circa una ventina di minuti all’hotel Naftilos. Una bella struttura composta da piccoli edifici che si sviluppano intorno alla piscina, una grande reception, veranda che offre lo spettacolo del mare turchese e della costa turca che dista veramente pochissimo. L’hotel non è propriamente sul mare, ma ci si arriva velocemente a piedi, percorrendo una stradina sterrata. Sistemati i bagagli decidiamo di informarci per il noleggio auto e scopriamo che le compagnie di rent a car sono tantissime, ognuna con tariffe diverse. Perevitare scherzi decidiamo alla fine di appoggiarci alla compagnia suggerita da Alpitour, la Evelin, che il giorno successivo, alle 9 e 45 ci porta la nostra Matrix, compagna fedele di tutta la vacanza. L’auto è necessaria se ci si vuole spostare e vedere posti anche distanti. L’hotel mette a disposizione una navetta per raggiungere la vicina Pythagorion, con partenza alle 19 e rientro alle 22. Direi che per la prima sera la si può sfruttare,dopotutto il volo ci ha stancati un pò. Pytagorion è una delle cittadine più frequentate dai turisti. Facendo una passeggiata pre cena scopriamo che c’è una unica via dedicata ai negozi, la quale termina nel porto di Pytagorion: qui oltre a Yacht, barche e barchette di pescatori, ci sono tantissimi ristoranti e localini in cui bere qualcosa(magari un Ouzo!) dopo cena. Particolare è la presenza di individui(camerieri) che cercano di attirarti nel ristorante in cui lavorano e che quindi ti salutano, ti chiamano e ti invitano a sederti. I migliori ristoranti che abbiamo provato sono:

-Remataki: ha i tavoli direttamente in spiaggia e offre cibi della tradizione greca a prezzi onesti. Ci siamo andati un paio di sere e ci siamo resi conto che è un ristorante frequentato per la maggior parte da turisti(o isolani?) greci.

– Semiopula: ottima taverna, personale cordiale e buon gyros pyta. – The house of taste: nonostante il nome non sia greco offre piatti tipici, una buonissima Moussaka. Il personale è cordiale e socievole, credo che sia una gestione familiare.

I gatti la fanno da padrone qui(e in tutte le isole della Grecia) e sicuramente ci si imbatte in bestiole miagolanti alla ricerca di bocconcini o carezze(e io non ho saputo resistere!)

Dopo una bella dormita e una ricca colazione continentale( il buffet prevede salumi, formaggi, pomodori, succhi di frutta, bevande calde, biscotti e brioche varie, yoghurt greco con miele, marmellate e frutta fresca) partiamo alla volta della prima spiaggia: Pappa beach, a mio avviso la migliore. Ci si arriva percorrendo una stradina sterrata (anche in auto) che termina davanti ad una taverna che gestisce oltre alla fame dei bagnanti, anche i lettini. 5 euro per un ombrellone 2 lettini(il costo varia tra 5 e 6 euro a seconda delle spiagge). La proprietaria, Maria, è davvero molto simpatica, e tra un canto e un passo di danza serve con allegria le pietanze. La spiaggia è molto originale, composta da 2 calette in cui sono distribuiti circa 40 ombrelloni, disposti su terrazzamenti. Io consiglio di non fermarsi alla prima caletta, più piccola e affollata, ma di prendere posto nella seconda. Il mare è una favola, la spiaggia è di sassi bianchi. Attenzione perchè i sassi proseguono anche nel mare, quindi è consigliabile premunirsi di scarpette o sandali.

Oltre a Pappa Beach, abbiamo visitato anche altre spiagge, che vado ad elencare:

Tsamadou: si trova a nord, frequentata soprattutto da greci e italiani. E’ una bella spiaggia lunga di sassi, attrezzata e meno ventosa rispetto alle altre. La si raggiunge dopo una discesa abbastanza ripida tra la vegetazione. Anche qui si può mangiare qualcosa nell’unica taverna. Consigliatissima è la Cheese Pie, ventaglietti fritti di croccante pasta sfoglia ripieni di feta: una goduria per il palato. Anche qui è meglio avere con se le scarpette per entrare in mare. Se siete naturisti Tsamadou è la spiaggia per voi. La parte estrema della spiaggia è infatti dedicata a solo ai nudisti. L’unica nota negativa di questa spiaggia è che, essendo a nord, viene presto l’ombra. quindi meglio arrivarci la mattina presto per sfruttare la giornata pienamente.

Mikali: deliziosa spiaggia di sassi, comodissima da raggiungere e con possibilità di parcheggiare l’auto all’ombra dei numerosi alberi. Essendo di fronte ad un villaggio turistico inglese, è ovviamente frequestata da inglesi. Ci sono alcuni bar e taverne sulla spiaggia, in cui si può pranzare bene e a prezzi nella norma.

Psilli Ammos: esistono 2 spiagge con questo nome. La prima, in cui non ci siamo fermati, è nella parte sud est ed è molto frequentata, soprattutto da italiani. E’ attrezzata, con parecchi ombrelloni su più file, quindi ovviamente c’è parecchio chiasso. Personalmente non mi è piaciuta, quindi ho preferito cercare una spiaggia più tranquilla e con meno gente. La seconda spiaggia invece si trova a sud ovest. Se l’albergo è a Pytagorion è distante una trentina di km, da percorrere in poco più di 1 ora attraverso una strada che passa nell’entroterra dell’isola. E’ attrezzata, poco frequentata e di sabbia/sassi. La particolarità di questa spiaggia è che l’acqua del mare rimane bassa per parecchi metri. Unica nota dolente è la taverna, organizzata con tavolini sotto gli alberi infestati da vespe(grosse vespe rosse) e con la qualità del cibo molto scarsa. Consiglio di portarsi il pranzo al sacco. Si risparmiano soldi e si evitano punture.

Klima: un paradiso. spiaggia bellissima, con pochi lettini (quindi meglio arrivare presto) gratuiti e un parcheggio vicino. La Turchia è vicinissima, la si può vedere nitidamente. Anche qui ci sono sassi, che proseguono in acqua per qualche metro, per poi lasciare spazio alla sabbia. E’ una spiaggia molto ombreggiata, e ha un pontile per i tuffi. essendo una caletta, ci sono anche tante barchette ormeggiate, ma non disturbano affatto il panorama. La taverna è gestita da personale che parla italiano, che offre oltre ai piatti tipici anche pesce freschissimo. E’ una buona spiaggia per fare snorkeling, e si possono scoprire anche tipi insoliti di pesci.

Samos è anche molto ricca di resti archeologici, musei e opere risalenti all’antica Grecia. E’ il luogo natio di Pitagora, che è ricordato da una statua nel porto di Pytaghorion e si narra che in questa isola nacque anche la dea Era, alla quale era dedicato un enorme tempio, Heraion, del quale rimane oggi solo una delle oltre 100 colonne. A mio avviso una settimana è poca per visitare bene Samos, perchè inevitabilmente si rischia di rinunciare alla cultura a favore del relax in spiaggia.

Da vedere infine, è l’alba di Samos: uno spettacolo mozzafiato.

In conclusione mi sento di suggerire questa bellissima isola, ancora poco sfruttata dal turismo di massa, ma ben organizzata per accogliere coloro che vogliono fare delle proprie vacanze un’esperienza che scalda il cuore.

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Statua di Pitagora

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Porto di Pythagorion

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Pappa Beach



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