Un paradiso chiamato Bavaro Princess

Ciao, io e il mio fidanzato siamo partiti l’ 11 di agosto con destinazione Repubblica Dominicana, più precisamente a Bavaro, all’ hotel Bavaro Princess. Abbiamo volato con Eurofly e il viaggio anche se lungo è andato bene. Appena scesi e recuperati i bagagli saliamo sul pulmino che ci avrebbe portato in albergo…peccato che dopo neanche 10...
Scritto da: Cristina Amico 1
un paradiso chiamato bavaro princess
Partenza il: 11/08/2005
Ritorno il: 26/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Ciao, io e il mio fidanzato siamo partiti l’ 11 di agosto con destinazione Repubblica Dominicana, più precisamente a Bavaro, all’ hotel Bavaro Princess. Abbiamo volato con Eurofly e il viaggio anche se lungo è andato bene. Appena scesi e recuperati i bagagli saliamo sul pulmino che ci avrebbe portato in albergo…Peccato che dopo neanche 10 min. Di viaggio abbiamo bucato una gomma, erano le 5.00 del mattino!! E alla fine tra una buca e un cratere (perché le strade sono più pericolose quelle asfaltate che quelle sterrate!) siamo arrivati finalmente al nostro villaggio…Una cosa enorme, giardini tutti curati, due pappagalli tutti colorati che ti accolgono proprio all’ingresso, il personale cordiale e sempre allegro.

Anche se stanchi morti, rintronati non poco dal fuso orario, non potevamo aspettare e appena assegnate le camere ci siamo subito precipitati in spiaggia. Costa Bavaro e Punta Cana sono le località dove l’oceano Atlantico ed il caldo mar dei Caraibi si uniscono per formare un’immensa estensione di acqua color smeraldo. In nessun altro posto si trovano tanti hotels situati direttamente lungo un tratto di sabbia così lungo e bianco. La lunghezza di questa spiaggia permette sempre di scoprire un posto sperduto per godersi la tranquillità o per fare una siesta oppure per camminare per chilometri sulla battigia con la calda acqua che accarezza i piedi. Sempre lungo la spiaggia ci sono una serie di ristorantini che servono specialità dominicane o tutti i tipi di pesce che il pescoso mare offre, tipo il Capitan Cook, situato al Cortecito, piccolo paesino di pescatori dove con 50USD mangi un grandissimo piatto di parrillada de mariscos con vino incluso, oppure al La mangosta del Caribe dove, come dice il nome, la specialità è proprio l’aragosta.

Paesaggi seducenti che rimarranno per sempre incisi nei miei più favolosi ricordi. Playa Bavaro, come Punta Canuta detta anche Punta Cana, si trova nella zona Est della Repubblica Dominicana, circondata da un’ampia rete di comunicazioni. E’ facilmente raggiungibile grazie alla strada che la collega direttamente a Santo Domingo, la capitale del paese. Posto d’interesse è Higuey, la capitale di questa provincia dominicana che è la città più grande della zona. La residenza del suo fondatore, Juan Ponce de Leòn, è una delle sue attrattive turistiche. Ma la Maestosa Basilica Metropolitana di Nostra Sig.Ra dell’Altagracia è il più pregiato tesoro di questa città. E’ davvero imponente con questo arco sopra alto 80 metri e queste griglie azzurre che rappresentano gli occhi della Madonna.. Sopra una delle migliori spiagge del caribe di sabbia bianca, acqua trasparente e piantagioni di cocco, s’incontra il Bavaro Princess, a solo 1 ora e mezza dall’aeroporto di La Romana.

Il Bavaro Princess è l’unico resort nella Repubblica Dominicana con il titolo ufficiale di “Hotel Ecologico”, con una foresta tropicale di 96 acri che contiene più di 64 specie diverse d’animali (pappagalli, scimmie, tartarughe, iguane,pavoni reali…) che sono liberi di scorrazzare felici. Questo hotel dispone di 86 bungalows a due piani con terrazza nel centro di un giardino tropicale. Ogni appartamento misura 65 mq con vista piscina o giardino. I letti possono essere singoli o matrimoniali ( king – size) Dispongono tutti d’aria condizionata, ventilatore a pale, telefono, televisione via satellite, cassa di sicurezza, minibar con acqua, bevande non alcoliche e birra, caffettiera (novità), servizi privati completi con doccia e vasca, asciugacapelli, terrazza che si affaccia sull’oceano e sul meraviglioso giardino tropicale.

A disposizione di noi ospiti ci sono 6 ristoranti, tra i quali LA HISPANIOLA ristorante a buffet ( colaz. – pranzo – cena) con capacità di 800 persone,ogni 2 giorni vi è un menù tipico, messicano, italiano, dominicano…Qui abbiamo mangiato davvero bene anche perché vi era una scelta molto ampia, lo CHOPIN unico nel suo genere, sito nel centro del giardino tropicale, a bordo del gran laghetto interno dove, alla fine della cena, si spengono le luci rimanendo a lume delle candele poste sopra i tavoli per ascoltare la romantica musica suonata sinuosamente sopra una barca all’interno del lago dal Quartetto sinfonico, EL PESCADOR situato sulla spiaggia, specializzato nella cucina del pesce, soprattutto delle aragoste, il tutto in un ambiente familiare, MAC PRINCESS coffe shop con snaks e una serie di piatti da fast food anche lui sulla spiaggia, SAKURA ristorante specializzato nella cucina asiatica, e offre un mix di cucina Vietnamita, Cinese a altri interessanti piatti in uno stile pagoda situato all’interno di un giardino in stile zen, BELLA PASTA pizza e piatti di cucina italiana, EL GAUCHO offre una gran varietà di carni argentine e piatti di carne speziata e grigliata, questo secondo noi era il ristorante dove si mangiava meglio, THE LICEY ristorante a la carte con specialità internazionali, molto elegante, con supplemento di 25 dollari. In tutti i ristoranti gli uomini erano pregati di vestire pantaloni lunghi.

Il Resort dispone anche di una serie di bars che, con il piano tutto incluso, offre bevande alcoliche ed analcoliche, il piano-bar, bar della piscina, bar della spiaggia e notevole lo swim-up bar che sorge direttamente dentro la piscina principale.

Inoltre a disposizione dei clienti ci sono, un casinò, un internet café, un centro SPA con massaggi, salone di bellezza, sauna, jacuzzi, palestra, centro medico, servizio in camera, sport acquatici motorizzati e non ( canoa, wind -surf, vela, biciclette acquatiche, kayak, catamarano, lezione introduttiva di immersione ). Altri sports inclusi non acquatici sono: campo da golf, tiro con l’arco, 4 campi da tennis, mini-golf, beach volley, calcetto, corsi d’aerobica corsi, di merengue e bachata. All’interno del complesso, 2 piscine con d’acqua dolce, una discoteca con aria condizionata che si chiama Arieto (entrata e le consumazioni fanno parte del servizio tutto incluso), animazione diurna e spettacoli serali con ballerini professionisti, passeggiate a cavallo sulla spiaggia, uso di lettini, ombrelloni e teli mare. Le escursioni che abbiamo fatto sono: ISLA SAONA il luogo è davvero da sogno… mare cristallino, sabbia bianchissima. Il paesaggio é da cartolina: la spiaggia si estende per molti metri ed è completamente ricoperta di palme, che si affacciano su acque chiare e trasparenti. Il sole è un bacio caldo sulla pelle temperato solo dalla brezza degli Alisei. L’isola si può dire che sia deserta, in quanto hanno il permesso di viverci solo 15 famiglie. L’escursione solitamente prevede partenza dal porticciolo di Bayahibe con mezzo veloce (lancia) o con mezzo lento (catamarano) arrivo sull’isoletta, tempo per gustarsi la pace, il sole e il mare. Si passa poi al barbecue di pesce e al buffet fresco sulla spiaggia e dopo pranzo un po’ di musica e balli che non mancano mai a Santo Domingo e a gustare il latte di cocco direttamente dal frutto. Rientro alla fine con la barca veloce e sosta in mezzo al mare per il bagno del pomeriggio alle piscine naturali che sono davvero impressionanti in quanto, nel bel mezzo del mare, l’acqua ti arriva più o meno alla cintola ed è di un colore azzurro chiaro, dopo di ché sosta per fare il bagno con le stelle marine che sono bellissime, grandi, ognuna con una sfumatura di colore differente .Escursione sicuramente da non perdere. Curiosità, il nome dell’isola deriva da Savona…Erano savonesi i primi ad esserci arrivati.

ALTOS DE CHAVON visita al villaggio, bella ricostruzione di un villaggio spagnolo del XVI secolo, che domina il fiume Chavon. Durante l’escursione si navigherà una parte del fiume. MOTO 4X4 in quad, l’itinerario si sviluppa nella zona di Macao, zona molto fangosa, all’interno dei campi poi lungo la spiaggia con sosta in uno spiazzale per visitare una cueva naturale scavata nella roccia dove ci si può anche rinfrescare facendo un bagno al suo interno, bere qualcosa al bar, fare un giro nei negozietti sparsi lì intorno, JEEP SAFARI l’itinerario è lungo più o meno 200 km, ogni jeep contiene 4 persone e si visiteranno luoghi selvaggi, il panorama sulle montagne del paesino La Otra Banda è qualcosa di eccezionale, qui abbiamo visitato un villaggio caratteristico dove ci è stato offerto caffè, cioccolato, frutta a volontà e in più una ragazza ci ha messo a disposizione anche la sua casa, per cui potevamo entrare in una vera casa dominicana. Anche se la struttura lascia un po’ a desiderare (tetto in lamiera e tutto il resto di legno), all’interno era molto colorata e sistemata bene. Abbiamo anche assistito ad un vero combattimento di galli, lo sport principale da queste parti. E’ stato in questa escursione che ho visto davvero come vive qui la gente…Tantissimi bambini in strada, nudi, scalzi che ti si avvicinano alle jeep e ti chiedono qualsiasi cosa, dal cibo giustamente, ai vestiti, cioccolato, caramelle, soldi, addirittura l’acqua perché qui, ci spiegava la guida vivono senza corrente e senza acqua potabile. E’ stato davvero forte il contrasto tra i grandi alberghi e la realtà. Poi si può andare al MANATI PARK viaggio in questo ricco parco naturale ove sono stati ricreati vari tipi di paesaggi tropicali. Il parco è ricco di fiori, uccelli, farfalle e piante: un vero paradiso naturale per riposare la mente. SANTO DOMINGO CITTA’ l’escursione prevede la visita della capitale. Sicuramente la città non offre un centro storico all’altezza di altre (vedi L’Havana che è sicuramente molto più interessante) ma l’escursione è adattissima a chi è per la prima volta ai caraibi e per avere un’idea della destinazione che vada oltre il villaggio e il mare. Visita alla zona “colonial”, il quartiere vecchio e all’acquario.

E per chi ancora non si accontentasse, imbarcazioni con fondi di vetro, passeggiate a cavallo, paracadute ascensionale, banana boat… Per quanto riguarda lo shopping e i pensierini di fine vacanza da portare a parenti ed amici, non si può tornare a casa senza uno dei coloratissimi quadri di Santo Domingo. Sono davvero belli, alcuni molto originali e a prezzi molto interessanti. La regola è sempre una: contrattare!! Da portare come ricordo o regalo una bella bottiglia di Mamajuana, liquore a base di radici afrodisiache, miele e ron, il tutto tipicamente dominicano! Da non scartare assolutamente i sigari e il buonissimo rum che loro propongono in tutte le salse, con la cola, succo d’ananas, succo di pere… E poi, come non si può parlare della musica? Il merengue non da tregua, martella da ogni altoparlante disponibile. Esce a torrente dal cruscotto dei taxi, dalla radio degli autobus dipinti a mano. Fa da sottofondo continuo nei bar, nei ristoranti, nei self service, negli auto lavaggi, addirittura dalle macchine della polizia. Probabilmente anche nelle case, negli uffici, nei ristoranti, nelle scuole. Altra musica pare non esistere, niente rock o pop da queste parti. Passa un’auto, non senti il motore, ma le trombette acute del merengue e il ritmo uguale della bachata. Il merengue non è una musica qualunque, che si ascolta e passa. Ti prende, ti fa muovere il corpo, fa sudare di fatica e piacere, poi arriva al cervello. Senza trasmettere messaggi, perché i testi delle canzoni puntano sempre sul cuore che fa rima con amore, parlano di brucianti passioni finite, di lei che se se ne va, o di lei che, meno male, se ne torna. Quel che conta è il ritmo, facile, ripetitivo, non ci si può difendere. I toni secchi delle percussioni, le frequenze alte dei fiati vanno direttamente alla mente, direttamente al cuore. E loro, i dominicani, cantano e ballano, sempre, in ogni luogo, guidando, facendo le pulizie, anche i nostri camerieri quando ti portavano da bere cantavano, il cuoco ballava e il barista batteva le mani al ritmo di salsa. Addirittura prima di salire sull’aereo c’era il complessino che suonava le percussioni…E’ stata una vacanza indimenticabile e mi rimarrà per sempre nel cuore. W la Repubblica Dominicana e i suoi abitanti!!!!



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