Un Natale a Stoccolma tra neve, renne e musei

Qualche consiglio utile per un weekend nella capitale svedese
Scritto da: Tommy1990
un natale a stoccolma tra neve, renne e musei
Partenza il: 07/12/2012
Ritorno il: 09/12/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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GIORNO 7 DICEMBRE

La sveglia stamattina è di quelle importanti: sono le 5.00 e nel torpore più totale del mio letto realizzo che non c’è tempo da perdere. Colazione al volo, zaino in spalla e si parte! In dolce compagnia della mia ragazza mi precipito all’aeroporto di Bergamo, il volo è fissato per le 9.45: destinazione Skavsta, Stoccolma.

La Ryanar ci conduce con leggero anticipo in quello che forse è uno degli aeroporti più sperduti d’Europa. Basta guardare fuori dal finestrino per capire che la musica è cambiata: non più edifici, strade, auto… ma neve, neve e ancora neve. Sono da poco passate le 12 e un tiepido sole illumina il cielo svedese. “Flygbussarna”… è così che si chiama il pullman che dall’aeroporto, distante circa 60 km, ci porta a Stoccolma centro, più precisamente alla Central Station. 1h 20 minuti di viaggio alla cifra di 438 Kr. Giunti a destinazione, il tempo già stringe: se vogliamo rispettare la tabella di marcia abbiamo pochi minuti per raggiungere l’ostello e poi dirigerci verso la prima meta: il Palazzo Reale. Sono sincero, prima della partenza ero un po’ dubbioso sulla scelta dell’ostello come nostra dimora, ma alla fine ho dovuto ricredermi. Sì, è vero, si fa la conoscenza di personaggi locali abbastanza strambi, ma per pulizia e organizzazione non ci si può affatto lamentare. Consiglio vivamente, per chi come noi aveva un budget limitato, l’Interhostel in Via Kammakargatan 46, in pieno centro della City moderna e a pochi minuti da “Gamla Stan”, il nucleo antico.

Giusto il tempo di posare gli zaini e si comincia. Sono le 15.30 e abbiamo un’ora di tempo per raggiungere il Palazzo Reale e visitarlo prima che chiuda al pubblico. Un po’ presto potrete domandarvi! Sì, certo, ma non pensate che le altre attrazioni di Stoccolma chiudano dopo: alle 17 massimo non trovi più niente di aperto. Questo capirete bene che, per chi come noi aveva solo due giorni di tempo, complica di molto le cose. Bando alle ciance; dicevamo del Palazzo Reale, o meglio “Kungliga Slottet”: sontuosa e maestosa dimora ancora oggi della Monarchia Svedese. Spade, corone, armature e sgargianti abiti la fanno da padrona. Siamo anche fortunati: usciti dal Palazzo ci imbattiamo nel cambio della guardia. Rituali in svedese, saluti militari e passi di marcia chiudono la nostra visita.

A questo punto “chessifà” se tutto è chiuso? Per fortuna la vicina “Gamla Stan” è ancora ben accesa. In questo che è il centro storico della Capitale, l’atmosfera che ti circonda definirla natalizia sarebbe riduttivo: ogni singolo negozio sprizza Natale da tutte le parti, la neve che li avvolge conferisce una dimensione quasi fiabesca alle stradine del centro, che attraversano tutta “Gamla Stan” fino a riunirsi in “Stortorget”, la piazza simbolo di Stoccolma, dove si estendono per l’occasione i mercatini di Natale. Tutto molto bello, ma che freddo ragazzi! Va giù il sole e ti ricordi solo ora di non essere mai stato così vicino al Polo Nord. Ci rifugiamo nel primo supermercato che troviamo, così, intanto che ci riscaldiamo facciamo spesa per stasera. L’Italian Style in fatto di cibo qua va alla grande: un prodotto su due è nostro. Non facciamo quindi fatica a procuraci la cena. Gironzoliamo ancora un poco prima di dirigerci verso la vicina isola di Riddarholmen, foto di rito alla “Church” e alla bellissima vista che si ha di Stoccolma da questo lato della città.

Sono da poco passate le 18 e decidiamo di avvicinarci all’ostello: una doccia calda e un lauto pasto ci attendono. Prima però, visto che ci siamo, giretto nelle affollate vie del centro della City, la parte più moderna di Stoccolma.

La nostra prima serata termina molto velocemente; giusto il tempo di riordinare le idee per il giorno seguente e crolliamo nelle nostre brande.

A domani.

GIORNO 8 DICEMBRE

Oggi sarà una di quelle giornate infinite, lo sappiamo e per questo già di mattina presto siamo operativi. La giornata è splendida, cielo azzurro e un bel sole a scaldarci. La prima meta è la bellissima “Engelbrektskyrkan”, la chiesa più alta della Scandinavia. Purtroppo non abbiamo tanto tempo per soffermarci, qualche foto qua e là e si riparte. Nella discreta passeggiata che ci porta alla Cattedrale di Stoccolma ci accorgiamo di come, nonostante siano già passate le 9, non ci sia in giro anima viva. Negozi chiusi, auto spente e pochissime persone a spasso trasmettono una quiete veramente inusuale per una capitale che conta quasi 1 milione di abitanti.

“Storkyrkan”, in pieno centro a Gamla Stan è la cattedrale. Obbligatoria da vedere e rivedere.

La prossima tappa è lo “Stadshuset”, il Municipio, il vero simbolo di questa città. La visita guidata dura un’ora circa, durante la quale si viene scortati in tutte le sale del palazzo, da quella del banchetto per la cerimonia del premio Nobel a quella consiliare della giunta comunale, passando nella sala delle cerimonie nuziale e finendo nella monumentale sala dorata. Anche in questo caso siamo fortunati, solo due giorni dopo si terrà la Cerimonia di premiazione dei premi Nobel… e quindi compreso nel prezzo assistiamo a tutti i preparativi per la festa.

Salutata la guida, il menu ora prevede un bel giro in battello per la baia di Stoccolma. Unico problema è che si trova a 2 km di distanza e parte tra 30 minuti! Un bella corsetta rigenerante e si salpa giusto in tempo. Il “Royal Canal Tour” ci mostra le bellezze di Stoccolma dall’acqua in una rilassante oretta passata a sbirciare dal finestrino.

Consumato un pasto frugale a bordo, è ora di recarsi all’isola di “Djugarden” dove ci attendono le ultime due attrazioni di giornata: lo “Skansen” e il “Vasamuseet”.

Il primo è una sorta di riserva naturale dove viene ricreata la vita svedese prima dell’era industriale. Canti, balli, cibi e tradizioni popolari la fanno da sfondo. All’interno c’è spazio anche per lo zoo; una vera e propria meraviglia poter osservare da vicino renne, alci e bisonti…doveva esserci anche l’orso, ma voci di corridoio ci sussurrano che sia in letargo. Peccato, comunque orso o non orso, è veramente uno spettacolo!

Il secondo invece è un galeone del XVII, che affondò durante il suo viaggio inaugurale nel 1628, rimasto intatto e conservato in tutto il suo splendore. Del vascello gli svedesi vanno molto fieri, quindi non fatevelo mancare nel nostro viaggio che se no si offendono.

Sono le 17 e usciti dal “Vasa” sono terminati ufficialmente i musei da vedere. Nel tornare verso casa ammiriamo solo da fuori il “Nordiska Museet”, unica forse vera attrazione che rimpiango di non aver potuto scoprire. Tappa obbligatoria a “Gamla Stan” per souvenir e rientro in ostello per recuperare gli zaini.

Da qui in poi non intendo annoiare ulteriormente, sono state orette lunghe quelle che ci hanno separato dal viaggio di ritorno in pullman verso l’aeroporto fissato per le 3.00. Sinceramente non so quanto sia stata un’idea geniale quella di risparmiare su una notte in ostello, visto l’orario di partenza, e di stare in giro col freddo fino a tardi. Fatto sta che lo abbiamo fatto.

GIORNO 9 DICEMBRE

In realtà di giorno (9 dicembre) non si può parlare; il volo era fissato per le 6.45 e così è stato. Ringraziata anche al ritorno la Ryanar che ci ha concesso di arrivare con qualche minuto di anticipo, è tempo di tirare i bilanci col nostro rientro in Patria.

Sono stati due giorni vissuti veramente secondo per secondo, dove i chilometri percorsi a piedi si perdono nella mia memoria. Di freddo ne abbiam preso parecchio, ma le cose che abbiamo visto sono state tante e tutte veramente belle. La spesa è stata di 300 euro, compresa di tutto, una cifra più che ragionevole pensando alle attrazioni visitate e al costo della vita a Stoccolma. Nella speranza che il mio racconto possa essere utile a qualche viaggiatore, Vi saluto!

Al prossimo viaggio…

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