Un Moose dietro l’angolo

Canada: sciroppo d'acero, alci, iceberg, puffin e foreste a perdita d'occhio
Scritto da: Elisina021
un moose dietro l'angolo
Partenza il: 07/06/2016
Ritorno il: 29/06/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Martedì 7 giugno

Quest’anno per la prima volta abbiamo preso le ferie in giugno e come meta abbiamo scelto il Canada orientale. Siamo partiti da Bologna con Alitalia (1200 € andata/ritorno per due) alle 12,15. Arrivati a Roma Fiumicino abbiamo atteso fino alle 16,15 per imbarcarci sul volo per Toronto. Siamo atterrati alle 20 (ora locale). Pensavamo che le procedure doganali fossero molto lunghe, invece in 5 minuti eravamo già al ritiro bagagli e per fortuna le nostre valigie erano presenti! Abbiamo preso l’Up Express ( treno veloce) che in 25 minuti ci ha portato alla Union Station. Da qui abbiamo preso la metro fino a Carlton St. A piedi ci siamo fatti tutta la strada fino al nostro albergo, Amsterdam Guest House (135,49 $ per due notti). La camera ci è sembrata un po’ piccola ma per noi andava bene lo stesso! Ci siamo fatti una doccia e subito ci siamo addormentati.

Mercoledì 8 giugno

Mi sono svegliata presto al mattino, visto che c’era la macchina per il caffè americano, l’ho preparato per entrambi così insieme a qualche biscotto ci siamo preparati per la giornata. Siamo usciti in strada alle 7 e l’aria era frizzantina. Per i parchi gli scoiattoli zampettavano qua e là e le strade erano ancora semi deserte. Ci siamo incamminati verso il City Hall e all’Old City Hall, uno di fianco all’altro. Siamo entrati così nel Financial District, attorniati da grattacieli. Ci siamo poi spostati e lungo la strada ci siamo fermati per ammirare la St James Cathedral. A pochi passi da lì c’è il St Lawrence Market, un mercato coperto con all’interno tanti negozi di alimentari, infatti ne abbiamo approfittato per prenderci un muffin e una baguette. Abbiamo deciso di salire sulla CN Tower (79,10 $ per due). Con un ascensore a vetri siamo saliti fino al primo anello, da cui si ha una visuale su tutta la città e il lago Ontario. Da qui si può vedere che Toronto è una città molto verde. Scesi dalla torre, abbiamo passeggiato fino all’Harbourfront Centre, luogo dove organizzano eventi. Abbiamo fatto una passeggiata sul lungo lago per poi raggiungere il Tommy Thompson Park, ma ci siamo accorti che la strada da percorrere a piedi era troppo lunga! Così siamo tornati indietro e siamo entrati al Royal Ontario Museum (34 $ in due). In questo museo è raccontata sia la storia canadese come gli indiani e la natura presente nel paese, sia la storia delle civiltà antiche. Abbiamo anche assistito a un breve concerto a cappella che hanno tenuto un gruppo di ragazzi davvero molto bravi. Per ultimo siamo riusciti ad arrivare anche a Casa Loma, un vero e proprio castello costruito agli inizi del 1900 da un uomo ricco, ora visitabile al suo interno ( non siamo entrati per il prezzo eccessivo) e usato come set per alcuni film come X Men. Esausti siamo rientrati in albergo. Ci siamo preparati per uscire a cena, e abbiamo scelto un locale non lontano dalla guesthouse, il 420 Smokehouse, dove abbiamo mangiato due succulenti hamburger con patatine e una birra ( 30 $ ).

Giovedì 9 giugno

Al mattino, dopo una frugale colazione, ci siamo incamminati verso l’ufficio di Budget in Front St per ritirare la nostra auto (513,19 €). In pochi minuti ci hanno consegnato la nostra auto, una Chevrolet Sonic rosso fiammante e con soli 500 km! Al suo interno aveva ancora l’odore di nuovo. Siamo passati dall’albergo per ritirare le nostre valigie e ci siamo immersi nel traffico cittadino in direzione Niagara Falls! Abbiamo iniziato a vedere che fuori dalle città ci sono solo boschi ai lati della strada. Già dalla strada abbiamo iniziato a vedere il vapore acqueo delle cascate! Abbiamo parcheggiato l’auto (18 $) e siamo andati al Table Rock Centre, dove abbiamo fatto un biglietto cumulativo per vedere quattro attrazioni (124,18 $ per due). Abbiamo iniziato con Journey Behind The Falls, in pratica ci hanno fornito di un impermeabile e siamo scesi con un ascensore per arrivare, tramite un cunicolo, in una terrazza ai piedi della cascata. In base a come tirava il vento, si veniva investiti da schizzi d’acqua! Abbiamo proseguito con Niagara Fury, un film in 4 D che ti illustra la storia della formazione delle cascate e ci siamo bagnati parecchio per le simulazioni delle cascate! E’ arrivato il momento più emozionante, Hornblower Niagara Cruises. Muniti di impermeabile rosso, siamo saliti sulla barca che ci ha portato a pochi passi dalle cascate! Prima sotto quelle americane e poi sotto quelle più maestose, quelle canadesi a forma di ferro di cavallo! Il vapore e il vento arrivavano come delle onde e ci investivano in pieno! Per ultimo abbiamo visto White Water Walk, un sentiero al lato del fiume che ti permette di ammirare la potenza delle rapide che si creano. Siamo ritornati all’auto per poter raggiungere Barrie. Siamo dovuti ripassare vicino a Toronto e in autostrada abbiamo perso circa un’ora per la fila. Siamo arrivati poi al Monte Carlo Inn (91,53 $). Sistemati i bagagli in camera, siamo andati a fare rifornimento di viveri in un supermercato. Abbiamo preso una pizza da riscaldare al microonde in camera, ma non è stata una scelta molto azzeccata!

Venerdì 10 giugno

Al mattino abbiamo fatto un’abbondante colazione a base di muffin e cookies (compresa nel prezzo della stanza). Abbiamo raggiunto poi l’Algonquin Provincial Park (17 $ per due). Il parco è percorribile con l’auto e lungo la strada partono vari sentieri dai più semplici ai più difficili. Ne abbiamo scelti alcuni di breve durata che si addentravano in mezzo alla foresta di aceri e pini e c’erano molti laghetti e alcune dighe costruite da castori. L’unico inconveniente è stata la nuvola di zanzare che ci perseguitava ovunque andassimo! Abbiamo passato l’intera giornata nel parco e verso sera ci siamo spostati a Barry’s Bay. La nostra sistemazione per la notte è stato il Mountainview Motel (101,70 $ ). Siamo stati accolti molto calorosamente dal proprietario! Ci siamo fatti una passeggiata nel paesino molto caratteristico e ci siamo preparati per uscire a cena. Visto che il proprietario del motel ci aveva dato un buono sconto per mangiare al Wilno Tavern, abbiamo deciso di andare li e ne siamo rimasti soddisfatti (36,75 $ per una ceaser salad e pollo con patate)!

Sabato 11 giugno

Abbiamo deciso di fare colazione nel motel, anche se non era compresa, per poter assaggiare i pancakes con vero sciroppo d’acero. Davvero una libidine! Da leccarsi i baffi! Con la pancia piena siamo saliti in auto per dirigerci a Ottawa. Il cielo era grigio e minacciava pioggia. Infatti appena arrivati nella capitale ha iniziato a piovere. Abbiamo fatto una breve passeggiata sotto la pioggia per vedere i luoghi di maggiore interesse. Per prima la Suprema Corte del Canada, a fianco il Parlamento che sorge in un edificio che assomiglia ad un castello, infine la cattedrale di Notre Dame. La città è piccola ma molto bella, peccato che con la pioggia non ce la siamo potuti godere appieno. Verso mezzogiorno siamo risaliti in auto per raggiungere Montreal dopo circa due ore. Per prima cosa abbiamo cercato la nostra sistemazione per la notte, il Residence Lalemant College Brebeuf (50,59 $), è un’università che nel periodo estivo offre delle stanze per i turisti. Le camere sono molto spartane ma per noi erano perfette. Abbiamo preso la metro per andare in centro. Abbiamo visto Place D’Armes e Place Jacques Cartier da dove parte una strada pedonale piena di negozi fatti in pietra e sembrava di essere in una cittadina europea. Proseguendo siamo arrivati a View Port, dove avevano allestito il Festival delle Invenzioni. Abbiamo fatto una passeggiata lungo il fiume tra bancarelle e baracchine che vendevano ogni genere di cibo! Abbiamo voluto assaggiare le poutine, patatine fritte ricoperte di sugo di carne e formaggio. Non erano male anche se un po’ piccanti. Ci siamo spostati verso il quartiere latino dove le strade erano piene di locali dai colori più sgargianti! Abbiamo fatto la spesa per prepararci la cena nella cucina comune del college. Ci siamo fatti una doccia e siamo andati a dormire.

Domenica 12 giugno

Purtroppo al mattino il cielo era ancora grigio. Dopo circa 250 km siamo arrivati a Quebec City. Abbiamo parcheggiato l’auto in un parcheggio a pagamento e siamo entrati nella città vecchia alta. Abbiamo fatto una breve passeggiata sulle mura e poi ci siamo diretti alla Citadelle (32 $ per due). Prima di prendere parte alla visita guidata, abbiamo dato un’occhiata al museo dei paracadutisti canadesi. La visita alla Citadelle è durata circa un’ora e ci ha permesso di vederne una parte. Finita la visita abbiamo fatto una passeggiata per il paese che è tutto in stile medioevale e sembra davvero di essere in Europa. Siamo arrivati fino a le Chateau Frontenac, uno degli alberghi più fotografati al mondo perché sembra un castello. Lungo la strada abbiamo trovato Chez Ashton famoso per le sue poutine, così abbiamo deciso di provarle! Una mega porzione di patatine fritte cosparse di denso sugo di carne e formaggio a pezzettoni! Davvero inimitabili! Rotolando siamo ritornati all’auto per dirigerci al Motel Chevalier ( 53,29 $ ). Visto che era tardo pomeriggio, ci siamo fatti un giro in auto fino all’ Ile d’ Orleans, un’isola situata nel fiume St Lawrence collegata alla terra ferma tramite un ponte. Peccato che piovesse perché l’isola è davvero bella con le sue casette perfette e dai mille colori, le fattorie e in lontananza il mare che si infrange sulla costa. Siamo rientrati al motel per la notte.

Lunedì 13 giugno

Al mattino ci siamo svegliati presto e pioveva ancora molto forte… Siamo arrivati a metà mattina al Parc du Bic (17 $ per due). Abbiamo aspettato che il tempo migliorasse, ma purtroppo non accennava a smettere di piovere, così siamo entrati comunque nel parco e, muniti di giacca a vento, ci siamo incamminati per il primo sentiero che portava all’Ile dell’Amour. Attraverso una lingua di sabbia, presa di mira da raffiche di vento, abbiamo raggiunto l’isolotto nel fiume St Lawrence. Siamo ritornati all’auto e abbiamo proseguito verso un’altra spiaggia. Ad un certo punto un cervo ci ha attraversato la strada, si è inoltrato nel bosco e si è fermato un attimo per osservarci mentre noi osservavamo lui! Abbiamo proseguito per vedere altre spiagge dove in teoria si potevano avvistare foche, ma di loro neanche l’ombra. Arrivati al centro visitatori abbiamo imboccato un sentiero che, attraverso la foresta, ci ha portato fino ad alcune spiagge dove il mare agitato si infrangeva sulle rocce aguzze. Visto che eravamo infreddoliti (circa 9 ° C) e bagnaticci, a metà pomeriggio abbiamo preso la strada per Cap-Chat, esattamente al Motel Le Pirate (139,73 $ per due notti). Ci siamo sistemati nella nostra stanza e per cena siamo andati da Mounsier Pizza, che dal motel dista circa 10 km. Siamo poi rientrati al motel per la notte mentre il vento spazzava via ogni cosa!

Martedì 14 giugno

Purtroppo al mattino il cielo era ancora grigio e pioveva. Verso le 8 ci siamo diretti verso la reception del motel per fare colazione (compresa nel prezzo), ma era tutto chiuso e spento. Abbiamo suonato più volte il campanello e come noi anche altri clienti erano un po’ spazientiti! Visto che non abbiamo ricevuto nessuna risposta, siamo ritornati in stanza ed abbiamo mangiato due biscotti con una tazza di the. Prima di uscire, alle 9 circa, siamo ritornati alla reception e questa volta c’era il proprietario che si è scusato tanto ma si era addormentato… Mio marito era un po’ alterato e si è fatto restituire i soldi della colazione non consumata! Abbiamo fatto una breve sosta al supermercato e poi siamo entrati nel Parc de la Gaspesie (17 $ per due). Lungo la strada del parco, un piccolo orso nero ci ha attraversato la strada! Le cime delle montagne erano ricoperte da nuvole ma a tratti si intravedevano delle macchie di neve. Abbiamo parcheggiato l’auto e abbiamo preso il sentiero per il Lac aux Americans. Arrivati, il lago era di color arancione, forse dovuto a qualche minerale, e sulle montagne circostanti c’era la neve. Ritornati all’auto abbiamo fatto una piccola sosta per rifocillarci. Abbiamo preso poi il sentiero per Mont Ernest-Laforce. Ci siamo infilati l’impermeabile perché aveva iniziato a piovere forte. Così ci siamo fatti tutto il sentiero sotto l’acqua e arrivati in cima al monte, non abbiamo potuto godere del panorama perché tutto attorno c’erano solo nuvole. Un po’ delusi dal tempo, siamo ritornati al centro visitatori e ci siamo presi un caffè. Eravamo un po’ scoraggiati, ma per fortuna un timido raggio di sole ha fatto capolino in mezzo alle nuvole! Ne abbiamo approfittato per prendere il sentiero per il Belvedere Le Saillie. Arrivati in cima c’è un punto panoramico dal quale si vedono le montagne ricoperte da fitte foreste. Abbiamo ridisceso la montagna e ci siamo incamminati per il sentiero che ci ha portato a la Chute Sainte-Anne, una piccola cascata. Da qui abbiamo proseguito fino alla Passerelle des Eaux-Vives. Nel sottobosco abbiamo visto alcuni piccoli scoiattoli in cerca di cibo. Abbiamo deciso di ritornare al motel. Mentre percorrevamo la strada per uscire dal parco, abbiamo avuto il nostro primo incontro ravvicinato con un’alce! Era a bordo strada che ci guardava e poi si è inoltrata nel bosco. Visto che era ora di cena, ci siamo fermati da Mounsier Pizza per un’insalata e un piatto di pollo con patate (31 $). Arrivati al motel, abbiamo aperto la porta e la nostra stanza era tutta in ordine e sul letto c’era un foglietto con scritto “Sorry for the breakfast! – Happy Holidays!“ accompagnato da un sacchettino con dentro due barrette di cioccolato e due dolcetti comprati in una cioccolateria… che carini! Allora abbiamo pensato di andarci a scusare con i proprietari per il carattere un po’ focoso di mio marito e per restituire i soldi della colazione! Risolto il disguido della colazione, ci siamo andati a letto.

Mercoledì 15 giugno

Ci siamo svegliati molto presto al mattino perché i chilometri da percorrere erano tanti (590 km). Siamo arrivati al Kouchibouguac National Park (7,80 $ per due) verso le 13. Il tempo era un po’ incerto. Abbiamo fatto due brevi sentieri, uno nella foresta di pini e una nella palude. Abbiamo constatato che le zanzare canadesi riescono a sopravvivere anche con 10° C! Indosseranno il piumino! Davvero assurdo! Ci siamo spostati per vedere Kelly’s Beach. Per arrivare alla spiaggia c’è una passerella in legno che ti porta in questa lingua di sabbia con dune sferzate da un vento fortissimo. Il mare era di color nero e si sentiva solo il rumore del vento. Siamo ritornati all’auto perché dovevamo percorrere altri 180 km per arrivare al Pinecone Motel ( 155,94 $ per due notti ). Arrivati al motel, siamo stati accolti dai proprietari, una coppia di asiatici, che non la smettevano di ridere e sorridere! Il marito è stato gentilissimo, ci ha accompagnato fino alla nostra stanza e si è mostrato disposto ad aiutarci per qualsiasi cosa! Visto che era ora di cena, ci siamo spostati a Sussex, a pochi chilometri dal motel. Siamo andati da Smitty’s, un vero e proprio ristorante. Abbiamo preso due bei piatti di carne ricchi di verdure ( 37 $ )! Sazi e contenti siamo rientrati nel motel.

Giovedì 16 giugno

Al mattino la signora del motel ci ha deliziato con waffle ai mirtilli cosparsi con sciroppo d’acero! Da leccarsi i baffi! Il marito invece ci aveva preparato un foglio con tutte le indicazioni dei luoghi da vedere nei dintorni. Che persone fantastiche! Per prima cosa siamo andati al Fundy Trail Parkway (15 $ per due). In cielo era comparso un timido sole e l’aria era già più calda. Nel parco c’è una strada asfaltata lunga 19 km dalla quale ci sono diversi punti panoramici per poter godere della vista sulle scogliere e sul mare. Il parco era deserto e il mare era piatto. Usciti dal parco siamo ritornati verso St Martins, paesino davvero pittoresco! Da qui in poi il navigatore ci ha dato del filo da torcere perché voleva a tutti i costi che prendessimo delle strade sterrate per raggiungere Hopewell Rocks! Grazie alle indicazioni forniteci dal proprietario del motel, siamo riusciti ad arrivarci comunque! Dall’ingresso del parco (20 $ per due) parte un breve sentiero che ti porta alla spiaggia. In questa baia ci sono le maree più alte del mondo. Noi siamo arrivati con la bassa marea e tra la bassa e la alta marea c’era un dislivello di circa 7 metri. Arrivati alla spiaggia abbiamo preso la scala per raggiungere le formazioni rocciose. Si può passeggiare tra le formazioni solo con la bassa marea perché altrimenti sarebbero in parte ricoperte dall’oceano. Mentre passeggiavamo sulle spiaggia il mare si stava ancora ritirando, in maniera piuttosto visibile, fino al suo culmine (alle 16,34). L’oceano era color cioccolato dovuto al colore rossiccio della terra. Siamo ritornati al centro visitatori per prendere qualche souvenir. Per ritornare al motel, abbiamo preso la strada panoramica verso Alma e abbiamo attraversato il Fundy National Park. Abbiamo pensato di fare una breve sostata a Sussex per fare alcune foto al paese e ci siamo imbattuti in un raduno di auto d’epoca e così abbiamo fatto un giro. Rientrati in motel, per cena ci siamo preparati qualche toast e poi siamo andati a letto.

Venerdì 17 giugno

Al mattino abbiamo gustato un’altra buonissima colazione preparata dalla signora del motel. Abbiamo lasciato poi il New Brunswick e, tramite il ponte lungo 13 km, siamo arrivati a Prince Edward Island. Il sole brillava in cielo e le dolci colline erano coperte di un’erba verdissima! Lungo la strada ci ha attraversato anche una volpe rossa. Siamo entrati nel Prince Edward Island National Park (7,80 $ per due), e poco dopo l’entrata ci siamo trovati davanti un falco che banchettava con un cucciolo di volpe… Ci siamo fermati a Cavendish Beach, una spiaggia lunga circa 4 km, con dune di sabbia ai lati e rocce di color rosso. Abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia mentre alcuni gabbiani cercavano cibo a riva e il vento instancabile increspava il mare. Ci siamo spostati per vedere anche le altre spiagge del parco (North Rustico, Brackley Beach, Stanhope Beach, Dalvay Beach). Per ultimo siamo arrivati a Greenwich, che dista circa 30 km dal parco principale. Dal parcheggio parte un sentiero lungo 2,5 km che prima entra nel bosco e poi giunge ad una palude dove, tramite una passerella, si raggiunge la spiaggia. Le dune prima della spiaggia sono interamente ricoperte di vegetazione che sembrano delle colline! La spiaggia era deserta e si udiva solo l’infrangersi delle onde e il rumore del vento. Un paesaggio mozzafiato! Un’immagine da cartolina! Era tardo pomeriggio, così siamo andati alla ricerca del nostro albergo, il Rollo Bay Inn (108,30 $) a Souris. Albergo molto bello e per di più c’era anche la cucina in camera! Così abbiamo fatto rifornimento di viveri e abbiamo cenato in stanza. Dopo una doccia rigenerativa ci siamo addormentati.

Sabato 18 giugno

Al mattino, dopo colazione, siamo andati a Basin Head Provincial Park, che distava pochi chilometri dal nostro albergo. In questa spiaggia, quando la sabbia viene calpestata, solo se è completamente asciutta, produce una sorta di suono e quindi si dice che la spiaggia canti! Ci siamo seduti su di un tronco per ammirare l’oceano di un azzurro cristallino, mentre il sole ci riscaldava e si udivano solo i canti degli uccellini. Ci siamo spostati a Panmure Island, una piccola isola collegata tramite un ponte, dove da una parte ci sono spiagge di sabbia rossa bagnate dall’acqua della baia e dall’altra una spiaggia di sabbia bianca bagnata dall’oceano. Ci siamo fermati in quest’ultima. Visto che c’erano 22° C, abbiamo steso la stuoina sulla sabbia e ci siamo fatti accarezzare dai raggi del sole. Mio marito ha provato a immergere i piedi nell’oceano, ma l’acqua era gelida! Ci siamo rilassati per un paio d’ore, ma visto che dovevamo prendere il traghetto per la Nova Scotia, ci siamo diretti a Wood Island. Avevamo già prenotato il traghetto delle 14,45 ( 76,00 $ ), ma quando siamo arrivati, abbiamo scoperto che a quell’ora non c’era… Così abbiamo aspettato quello delle 16,30. Siamo arrivati a Caribou, Nova Scotia, alle 17,45. In circa due ore abbiamo raggiunto la nostra sistemazione per la notte, il Margaree Riverview Inn (92,67 $). Visto che erano le 20,30 siamo andati alla ricerca di un posto per mangiare… purtroppo tutti i ristoranti chiudono alle 20! Un’amara scoperta… Ritornati al motel col pancino vuoto, abbiamo spiluccato qualcosa delle nostre riserve di cibo. Esausti, ci siamo fatti una doccia e ci siamo addormentati.

Domenica 19 giugno

Ci siamo svegliati al mattino presto visto che ci aspettava una giornata intensa. Siamo andati alla ricerca di un benzinaio e per fortuna a Cheticamp ne abbiamo trovato uno aperto (alla domenica aprono più tardi). Abbiamo iniziato così il Cabot Trail e siamo entrati nel Cape Breton Highlands National Park (15,60 $ per due). La strada ha iniziato a inerpicarsi su per le montagne e dopo poco abbiamo iniziato a vedere l’oceano. Ci siamo fermati lungo la strada nei punti panoramici per immortalare il paesaggio. L’oceano di un blu intenso e la costa tutta frastagliata. La strada è proseguita poi in mezzo alle montagne ricoperte da una fitta vegetazione. Ad un certo punto abbiamo notato che c’erano alcune auto ferme sul ciglio della strada. Ci siamo fermati anche noi e abbiamo scoperto che tra gli alberi c’era un’alce! Era a pochi metri da noi ed era ben visibile! Era intenta a mangiare gli arbusti e mentre noi la osservavamo anche lei si è fermata per scrutarci, poi si è rimessa a brucare tra i cespugli. Lasciata l’alce nel suo bosco, ci siamo diretti a Meat Cove, la punta più a nord. Per arrivarci bisogna percorrere alcuni chilometri di strada sterrata. Arrivati a Meat Cove il vento era davvero insistente e l’oceano agitato si scagliava contro la costa. Ci siamo fermati per mettere qualcosa sotto i denti e poi, dato che c’erano 30° C, abbiamo pensato bene di fare una sosta a Black Brook Beach. Ci siamo infilati il costume e ci siamo concessi qualche ora di ozio sulla spiaggia. Abbiamo provato a fare un tuffo in mare, ma l’acqua era troppo fredda! Effetto freezer! Dopo pochi secondi che si avevano i piedi immersi veniva meno la sensibilità degli arti! Verso metà pomeriggio siamo risaliti in auto per raggiungere North Sydney. Arrivati in paese, abbiamo fatto un po’ di spesa e ci siamo fermati per cena da Rowena’s Restaurant. Un ristorante arredato un po’ in stile antico ma dove abbiamo mangiato molto bene (fish and chips e una caesar salad a 30 $). Ci siamo messi in fila per prendere il traghetto delle 23,45 diretto in Newfoundland. Alle 22 eravamo già a bordo. Ci siamo sistemati nella nostra cabina e ci siamo fatti una doccia. Abbiamo aspettato che la nave partisse prima di addormentarci.

Lunedì 20 giugno

Alle 6,15 del mattino, il capitano della nave ci ha avvisato che di lì a poco saremmo arrivati a Port aux Basques. Abbiamo preparato le nostre cose e abbiamo raggiunto la nostra auto. Appena abbiamo messo piede nel Newfoundland abbiamo notato che era diverso dal Canada che avevamo visto fino ad allora, qui il paesaggio è caratterizzato da costa rocciosa sulla quale sono abbarbicate graziose casette colorate. Dà l’idea di essere un paese dell’estremo nord. Lungo la strada principale ci sono pochi paesi e gran distese di alberi. Dopo circa 300 km siamo arrivati al Gros Morne National Park (19,60 $ per due). La prima cosa che abbiamo voluto vedere sono state le Tablelands. Mentre ci avvicinavamo, in lontananza abbiamo iniziato a vedere che la sommità di alcune montagne era ricoperta da neve. Prima di arrivare, un’alce un po’ distratta ci ha attraversato la strada correndo! Arrivati al parcheggio, abbiamo preso il sentiero che ci ha portato proprio davanti alla Tablelands. Quest’ultime sono montagne di crosta terrestre che, in seguito ad un terremoto, sono emerse. Sono uniche al mondo! Non cresce vegetazione e la roccia è di color oro. Dopo averle ammirate, siamo ritornati all’auto e ci siamo diretti nella parte nord del parco. Abbiamo fatto qualche breve sentiero nella foresta e ci siamo fermati lungo la costa per ammirare le onde dell’oceano che si infrangevano sulle rocce. Il vento era talmente forte che anche i gabbiani faticavano a volare. Abbiamo poi deciso di raggiungere la nostra sistemazione per la notte, il Riverside Chalets a River of Ponds (248,60 $ per due notti). Avevamo a disposizione un intero chalet con vista sul fiume! Al suo interno c’erano cucina con salotto, bagno e due camere da letto! Abbiamo cenato e e ci siamo rilassati prima di coricarci per la notte.

Martedì 21 giugno

Al mattino ci siamo svegliati con calma e abbiamo fatto colazione. Fuori splendeva il sole e il vento era diminuito. Ci siamo diretti verso l’Anse aux Meadows, un sito vichingo che è nella punta più a nord. Percorrendo il Viking Trail, ad un certo punto abbiamo visto il nostro primo iceberg nell’oceano! Galleggiava a pochi metri da riva. Che spettacolo! Arrivati al sito storico patrimonio dell’Unesco (23,40 $ per due), per prima cosa abbiamo visto la ricostruzione di un piccolo villaggio vichingo con tanto di figuranti vestiti con gli abiti dell’epoca. A fianco ci sono i resti di alcune abitazioni vichinghe. L’unica cosa è che ci vuole molta fantasia per capire come potevano essere, perché sono rimaste solo le fondamenta di torba ricoperte dall’erba. Per ritornare al parcheggio abbiamo preso il sentiero panoramico da cui si godeva la vista sugli iceberg e in lontananza si vedeva la costa del Labrador. Abbiamo deciso di vedere anche la cittadina di St Anthony dove la strada finisce. Lungo la strada per raggiungere il paese abbiamo visto nella baia un iceberg che era enorme! Arrivati a St Anthony, ci siamo fermati nei pressi del faro, da cui abbiamo potuto avere una visuale sull’oceano che era tempestato da tanti iceberg di varie dimensioni. Ci siamo fermati in un negozio di souvenir per dare un’occhiata e al suo interno aveva un interessantissimo museo sulla fauna marina e terrestre e sulle usanze e costumi del Newfoundland. Siamo rientrati nel nostro chalet per la cena.

Mercoledì 22 giugno

Al mattino il cielo era grigio e c’era anche un po’ di nebbia. Abbiamo fatto colazione e poi una passeggiata nel sentiero che costeggiava il fiume davanti allo chalet. Seguendo il corso del fiume ci siamo inoltrati nella foresta e siamo arrivati fino ad una spiaggia. Peccato per il tempo grigio perché il paesaggio era fantastico. Abbiamo messo le nostre cose in auto e siamo partiti in direzione di Botwood (420 km). Lungo la strada ci siamo fermati all’Arches Provincial Park, ammassi di roccia dove al suo interno l’oceano ha modellato degli archi. Arrivati a Gran Falls-Windsor, abbiamo fatto un po’ di spesa. Nel supermercato Sobey’s, dove ci siamo fermati, c’erano vari assaggi dei prodotti che vendevano, così abbiamo fatto merenda! Arrivati a Botwood abbiamo cercato l’Exploits Hostel & Suites (79,04 $). Visto che c’era la cucina in comune ed era quasi ora di cena, abbiamo pensato di iniziare a cucinare, peccato che la pulizia della cucina non fosse delle migliori! Dopo cena abbiamo deciso di fare una passeggiata in paese. Mentre stavamo ritornando all’ostello, abbiamo notato che si era formato un assembramento di gente e poi abbiamo visto che c’erano i vigili del fuoco intenti a spegnere un incendio che si era propagato in un vecchio edificio in disuso. Per la gente del luogo era un avvenimento! Tutti con cellulare e fotocamera a scattare foto! Così si sono passati la serata, visto che hanno impiegato circa due ore per spegnerlo. Finalmente siamo potuti rientrare in ostello per una doccia. Prima di coricarci abbiamo trovato delle macchie sospette nelle lenzuola (probabile sperma)… orrore!

Giovedì 23 giugno

Al mattino, stanchi del sudiciume dell’ostello, abbiamo fatto colazione e siamo partiti per Twillingate. Arrivati circa a metà mattina, ci siamo fatti una passeggiata per il paese e abbiamo aspettato le 13 per fare il tour con Twillingate Adveture Tour per vedere da vicino gli iceberg (113 $ per due). Nel tour con noi c’era anche una comitiva di anziani del Quebec che ci hanno coccolato come dei nipoti! Siamo stati in mare per circa due ore e ci siamo avvicinati a degli iceberg davvero imponenti! Abbiamo ammirato come la luce del sole cambia in modo repentino il colore di questi giganti di ghiaccio. La guida ci ha fatto anche assaggiare un pezzo di ghiaccio vecchio di 10.000 anni! E’ una delle acque più pure che esistano! Ritornati a Twillingate, abbiamo fatto una passeggiata fino a French Beach, dove ci siamo rilassati guardando il paesaggio circostante. Visto che era tardo pomeriggio, abbiamo raggiunto il Paradise B&B (100 $), la nostra sistemazione per la notte. Ci ha accolto una signora molto gentile e simpatica! Peccato che il loro inglese sia di difficile comprensione per noi in quanto tendano a storpiare le parole. La casa era davvero bella! Ci siamo fatti una doccia e siamo usciti fuori a cena da Addy’s Restaurant, dove io ho preso una zuppa di aragosta e mio marito un burger di alce ( 36,84 $ ). Davvero tutto squisito! Visto che era una bella serata, abbiamo raggiunto il faro e abbiamo aspettato che tramontasse il sole. Mentre scrutavamo il mare siamo riusciti a vedere una balena (minke whale)! Il sole ci ha regalato un magnifico tramonto, così siamo rientrati al B&B per la notte.

Venerdì 24 giugno

Al mattino la signora del B&B ci ha preparato un’ottima colazione a base di muffin e french toast. Verso le 9, dopo aver ringraziato e salutato i proprietari, siamo partiti per St John’s. Siamo arrivati nel primo pomeriggio e, parcheggiata l’auto, abbiamo fatto una passeggiata per la città. Per primo siamo andati a George Street, una stradina piena di locali, poi ci siamo incamminati per la strada principale. Tutte le case erano di mille colori e si inerpicavano su per le colline. Ci ha dato l’idea di essere a San Francisco! Abbiamo ripreso l’auto per andare a Signal Hill Historical Site. Abbiamo raggiunto la cima della collina dalla quale si ha una magnifica veduta sulla città e sull’oceano. Come solito non poteva mancare il vento insistente. Siamo entrati nella Cabot Tower, dove al suo interno era allestita una mostra su Guglielmo Marconi. Verso tardo pomeriggio abbiamo deciso di cercare la Memorial University, la nostra sistemazione per la notte (67,13 $). Il campus universitario era molto carino e compreso nel prezzo della stanza ci è stato dato un pass per usufruire della piscina, così ci siamo andati subito. Seguendo i tunnel sotterranei che collegano tutti gli edifici del campus, siamo arrivati alla piscina. Abbiamo indossato i costumi e ci siamo fatti un tuffo in piscina. Dopo la doccia, siamo rientrati nel nostro alloggio. Volevamo usare la cucina in comune, ma era sprovvista di utensili, così abbiamo optato per Subway che era a pochi passi dal campus.

Sabato 25 giugno

Al mattino abbiamo fatto colazione (compresa nel costo della camera) e ci siamo diretti verso Witless Bay. Avevamo già prenotato il tour delle 10 con Molly Bawn Tour per vedere i puffin (90 $ in due). Arrivati alla barca c’eravamo solo noi e un’altra coppia. Ci siamo avvicinati con la barca agli isolotti che fanno parte della Witless Bay Reserve Area. Il primo isolotto era abitato da gabbiani e pecore. Ci siamo spostato in quello di fianco e finalmente siamo riusciti a vedere i puffin! Sono piccolissimi (alti circa 20cm) e davvero buffi perché sbattono le ali in modo energico e volano a pelo d’acqua! Oltre a loro abbiamo visto anche altri uccelli marini e siamo stati fortunati perché abbiamo visto anche delle aquile testa bianca. Mentre rientravamo al porticciolo, di sfuggita abbiamo visto una foca che era spuntata fuori dall’acqua. L’equipaggio della barca è stato davvero gentile e cordiale e il tour molto bello. Siamo saliti in auto per dirigerci verso Argentia, per prendere il traghetto delle 17 per North Sydney (Nova Scotia). Davanti a noi ci aspettavano 14 ore di traghetto… Appena salpati il mare era già agitato e ha peggiorato lungo la traversata. Siamo andati in cabina per una doccia e poi siamo scesi al ristorante per la cena a buffet. Abbiamo mangiato davvero troppo e prima di salire in cabina siamo stati un po’ nel salottino. Saliti in cabina per dormire, si muoveva tutto! E’ stata dura riuscire ad addormentarsi!

Domenica 26 giugno

Finalmente alle 9 del mattino siamo arrivati a North Sydney. I chilometri da percorrere erano molti, così abbiamo deciso di fare una tappa intermedia e fermarci a Joggins Fossil Cliffs. Questo sito patrimonio dell’Unesco è sperduto in mezzo alla campagna. Arrivati al centro visitatori, abbiamo scelto di fare il tour guidato di mezzora (21 $ per due) per vedere i fossili dell’età Carbonifera presenti sulla scogliera. Ovviamente lo abbiamo potuto fare perché c’era la bassa marea. La guida ci ha mostrato alcuni fossili di alberi e insetti che si trovavano sulla spiaggia. In realtà non siamo rimasti molto entusiasti della cosa… Ci siamo rimessi in marcia per Fredericton. Siamo arrivati all’UNB dove avevamo già prenotato una stanza per la notte (70,63 $). Siamo rimasti colpiti dal campus universitario perché era davvero bello! Ci siamo preparati la cena nella cucinetta in comune e abbiamo conosciuto uno studente davvero simpatico! Prima di dormire ci siamo fatti una passeggiata visto che l’aria si era un po’ rinfrescata (di giorno c’erano 30° C).

Lunedì 27 giugno

Al mattino abbiamo fatto colazione nella “Cafeteria“ del campus e ci siamo immessi nell’autostrada visto che la strada da percorrere era lunga. Lungo la strada ci siamo fermati a Hartland per vedere il ponte coperto più lungo del mondo! Davvero bello! Entrati in Quebec il cielo ha iniziato a rabbuiarsi e abbiamo preso anche la pioggia… Ad un certo punto un’auto della polizia ha iniziato ad inseguirci e ci ha fatto segno di accostare. La poliziotta ci ha informato che andavamo troppo veloce ed era intenzionata a farci la multa, ma poi con il suo buon cuore ha deciso di lasciar perdere! Per fortuna! Abbiamo fatto una piccola deviazione all’ora di pranzo per gustarci le nostre ultime poutine da Chez Ashton a Quebec City. Siamo rimasti soddisfatti! Arrivati a Montreal siamo ritornati al College Lalemant Brebeuf (50,60 $). Al contrario dell’andata che era freddo, c’erano 30° C ed era afoso. La ragazza della reception ci aveva riservato la stessa stanza! Abbiamo fatto un po’ di spesa per cenare e poi abbiamo dovuto sistemare per bene le nostre valigie prima di andare a letto.

Martedì 28 giugno

Ci siamo svegliati al mattino che c’era già molta afa. Ci siamo immersi subito nel traffico cittadino. Siamo rimasti in coda per via di lavori in autostrada e credevamo di non riuscire ad arrivare in aeroporto per tempo! Alle 15 in punto abbiamo riconsegnato l’auto all’aeroporto e siamo andati a fare check in. Siamo saliti sul nostro aereo e arrivati ai nostri posti abbiamo sentito un forte odore di stalla, ci siamo guardati attorno per capire da dove venisse quel forte odore e abbiamo capito che qualcuno del volo precedente aveva defecato nel sedile a pochi passi dal nostro… non era stato pulito ma ricoperto con una coperta e un’ hostess girava con la bottiglietta del profumo e spruzzava a destra e sinistra… un’altra volta AirFrance si è rivelata una pessima compagnia! Purtroppo la signora a cui è stato assegnato il posto incriminato, si è dovuta sedere li lo stesso anche se ha discusso con le hostess. Non ho parole! Alle 18,35 siamo decollati per Parigi.

Mercoledì 29 giugno

Siamo arrivati all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi alle 8 del mattino. Abbiamo dovuto aspettare le 15,25 per imbracarci sul volo per Bologna. Esausti e insonnoliti, siamo arrivati a Bologna e abbiamo fatto le corse per riuscire a prendere il treno per Ravenna. Siamo partiti con 45 minuti di ritardo, ma finalmente siamo riusciti ad arrivare a casa!

Il Canada è il paese verde per eccellenza! Tra boschi e prati è un tutt’uno! Ci sono enormi spazi aperti e si respira libertà e tranquillità. I canadesi sono persone squisite e cordiali, quando passi per la strada non ti rifiutano mai un saluto. E’ anche il paese dell’alce e dell’acero che puoi vedere in ogni angolo di questo meraviglioso stato! Spero un giorno di ritornare!

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Chateau Frontenac

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Basin Head Provincial Park

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Niagara Falls

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Moose

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Tablelands

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St. Martins

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Cape Breton Highlands

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Icebergs



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