Un golfo sorprendente!

Giugno tra Napoli, Ischia e Costiera Amalfitana
Scritto da: l.lea
un golfo sorprendente!
Partenza il: 12/06/2009
Ritorno il: 25/06/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Dopo aver scandagliato su internet il Mediterraneo alla ricerca di un’isola che potesse riunire le nostre esigenze famigliari, inaspettatamente la scelta è caduta su Ischia. Due settimane a giugno così suddivise: due giorni a Napoli io e mio marito, una settimana ad Ischia con sua mamma e sua zia e infine quattro giorni io e lui soli nelle costiere Amalfitana e Sorrentina.

12.6 – Da Torino a Napoli Pochi giorni prima di partire abbiamo trovato un volo più conveniente del treno da Torino Caselle a Napoli Capodichino, 90 euro circa ciascuno per tratta. Andata con Air Italy e ritorno con Air One. I voli sono stati puntuali e poco affollati. Siamo atterrati nel primo pomeriggio a Napoli e dall’aeroporto abbiamo preso l’autobus n. 3S che portata in centro. A bordo abbiamo chiesto indicazioni per la fermata più comoda per Via dei Tribunali e, scesi, abbiamo percorso un tratto a piedi per raggiungere il Napoli Bed, un B&B contattato via internet. Prezzo: 30 euro a testa. Le immagini sul sito ritraevano delle belle stanze ampie con pavimento in legno e dipinte di fresco. Questo è ciò che abbiamo trovato all’interno, tuttavia abbiamo dovuto superare l’impressione decadente dell’esterno dell’edificio. Il proprietario simpatico ed accogliente ci ha regalato un cornetto come porta fortuna per la vacanza. Approdando a Napoli quasi completamente a digiuno di notizie sulla città, non potevamo sapere che il centro storico è un quartiere popolare, con ancora tante evidenti necessità, ma una personalità vivace e coinvolgente. Via dei Tribunali è un decumano ovvero attraversa la città romana da est a ovest, è stretta e lunga. Su di essa si affacciano alti edifici sgretolati, anche se a senso unico è percorsa da entrambi i lati da ogni sorta di veicolo. I pedoni devono fare costante attenzione al traffico, ai mezzi di trasporto posteggiati, agli espositori commerciali, ai passanti e ai turisti. Noi siamo rimasti affascinati, immediatamente catturati dall’atmosfera chiassosa e molto, ma molto pittoresca, come direbbero gli inglesi. La posizione si è verificata strategica per la visita della città. Prima tappa un’ottima pizza a I Decumani, a pochi passi dal B&B. Due margherite (con una mozzarellina fresca appoggiata al centro) birra e acqua 13 euro totali. Proprio lì di fianco, abbiamo visitato la Napoli Sotterranea. Una guida socevole e preparata ha accompagnato nella visita delle cisterne, e dei pozzi dell’acquedotto. Alcuni cunicoli li abbiamo percorsi a lume di candela. Soprattutto mio marito ne è stato entusiasta. La visita è durata 60 minuti circa. Consiglio alle freddolose come me di coprirsi adeguatamente poiché vi sono 16 gradi costanti tutto l’anno. Con la pizza appena mangiata e addosso solo una maglietta è stata dura.Ritornati in superficie ci siamo spostati verso il chiostro di Santa Chiara nell’omonima via al n. 49/c dove dal frastuono dei vicoli siamo passati ad un silenzio solo interrotto dai fischi delle rondini, avvolti dal candore delle maioliche e dalla bellezza delle volte. L’ingresso costa dai 3.5 ai 5 euro, la visita non è guidata ma imperdibile. Percorrendo a piedi via Toledo ci spostiamo verso il mare con l’intenzione di visitare il Maschio Angioino, quando arriviamo dopo le 18 purtroppo lo troviamo chiuso. Facciamo alcune foto alla facciata e ci spostiamo verso Piazza del Plebiscito. E’ grande, bella e da lì si vede il Vesuvio. In serata passeggiando nei pressi della basilica di S.Paolo Maggiore dalla quale provengono le voci di un coro. Ci avviciniamo e due ragazze ci invitano ad entrare, gratuitamente poichè a concento quasi terminato e rimaniamo incantati dalla voce del soprano del coro Ensemble Vocale Axia. Questo viaggio poco o nulla pianificato si rileva già ricco di sorprese. Ci sentiamo fortunati. Forse il cornetto funziona davvero.

13.6 – Napoli In mattinata ci rechiamo alla fermata della metropolitana in Piazza Cavour e ci spostiamo verso la Chiaia. Si tratta di un quartiere elegante, i palazzi sono belli e ben ristrutturati, e che negozi! Raggiungiamo senza fretta il lungo mare. Lo percorriamo dirigendoci a Castel dell’Ovo che sporge nel mare. La visita è gratuita. E’ possibile anche prendere un’ascensore per raggiungere la terrazza più alta. Noi preferiamo raggiungerla a piedi e godere del percorso all’interno della fortezza. Dalle numerose aperture si godono incantevoli scorci sul mare, sul golfo e su Napoli. Con i mezzi pubblici raggiungiamo la stazione centrale in Piazza Garibaldi dove ci attende la mamma di mio marito. La accompagnamo al B&B condividendo con lei l’entusiamo per Napoli. Non vi è più immondizia per le strade, anzi, viene fatta una rigorosa raccolta differenziata. Vista l’esperienza positiva del primo giorno tentiamo la visita alla Sotto Napoli all’interno del complesso di San Lorenzo Maggiore. La visita costa 5 euro ma non è guidata. Nei sotterranei è conservato un piccolo tratto dell’antica Neapolis, fondata nel 470 a.C. Dai greci sulla quale è stata costruita la città romana della quale si possono osservare il macellum con le botteghe, l’aerarium dove veniva conservato il tesoro e la fullonica (lavanderia). Usciti, percorriamo l’attigua via San Gregorio Armeno, famosa per le botteghe dei costruttori di presepi. Ammiriamo le statuine sulle quali vi sono i cartelli “no made in cina”. Poi torniamo a San Lorenzo Maggiore dove i fedeli si stanno preparando per una processione. Vi è la statua di Sant’Antonio adornata di fiori posta su un’auto verde, la banda composta principalmente da fiati e percussioni, i fuochi d’artificio casalinghi e tanti fedeli. Nonostante il raccoglimento religioso, visto l’affollamento, l’esuberanza delle donne, la musica, i fuochi e tutto diventa scomposto e vivace. In serata ci rechiamo nella chiesa sconsacrata di Sant’Angelo al Segno per assistere all’atto unico di Eduardo De Filippo dal titolo “Quei figuri di tanti anni fa”. Costo 5 euro. La commedia è stata divertente, gli attori bravi e nonostante l’inflessione napoletana abbiamo compreso bene quasi tutti i dialoghi.

14.6 – Da Napoli ad Ischia In mattinata visitiamo il Duomo di San Gennaro accompagnati da una guida autorizzata molto preparata che ci ha avvicinato all’interno del duomo e ha chiesto un’offerta come ricompensa. Decisamente soddisfatti delle spiegazioni abbiamo dato 5 euro a testa ormai persuasi che si tratti di un prezzo standard. Percorrendo i vicoli raggiungiamo il Museo della piccola Cappella Sansevero dov’è custodita la statua del Cristo Velato. Dove ammiriamo anche la Pudicizia. Rimaniamo poi colpiti dalle macchine anatomiche custodite al piano interrato. Ingresso 6 euro senza guida. All’uscita ci spostiamo nell’attigua Piazza San Domenico Maggiore dove consumiamo un pranzo veloce a base di sfogliatelle e babà nella famosa pasticceria Scaturchio, sono veramente i dolci più buoni di tutta la vacanza. La stessa marca è venduta anche all’aeroporto ma il gusto là non è lo stesso. Un po’ a malincuore all’idea di lasciare Napoli con ancora tante cose da visitare, recuperiamo le valige andiamo a prendere anche la zia alla stazione. Da lì con il taxi (10 euro) raggiungiamo il molo Beverello dal quale ci imbarchiamo tutti e quattro in direzione Ischia. L’aliscafo dell’Alilauro costa 16 euro per persona a tratta e il viaggio dura un ora circa. Vi è anche la possibilità di utilizzare il traghetto a costi inferiori. In accordo con la proprietaria del B&B sbarchiamo a Forio dove ci attende la loro navetta. I nostri sguardi sono colpiti dai tanti fiori, dalle villette, dalle stradine strette percorse da adeguati furgoncini stretti e alti, dai tornanti e dagli scorci panoramici sul mare. Raggiungiamo Villa Tara a Succhivo dove ci accoglie a braccia aperte Mariella la solare e accogliente proprietaria. La sistemazione è ottima. Una stanza con ingresso living, cucina, soppalco per la camera da letto e due bagni per ciascuna coppia. La villa è immersa nel verde e dalla piscina termale si gode la vista del mare. Dopo una pizza al Ritrovo di Panza (meno buona e più cara rispetto a Napoli) proviamo a riposarci nonostante il caldo e qualche zanzara.

15.6 Ischia Il primo giorno decidiamo di fare colazione nella vicina Sant’Angelo. In quattro spendiamo 30 euro per la colazione e ci rendiamo conto che i prezzi hanno acquistato la connotazione di luogo di vacanza. Sant’Angelo è un paesino collegato ad un isola rocciosa attraverso un istmo dove vi è la spiaggia su un lato e un piccolo porto sull’altro lato. Era un paesino di pescatori, ora è diventato turistico ma non ha perso le sue piccole dimensioni ed è curato ed elegante. La giornata la trascorriamo nel B&B a bordo piscina per pianificare la settimana con l’ausilio di una guida. In serata con l’autobus ci rechiamo a Forio dove troviamo la festa del santo patrono. Abbiamo anche la fortuna di assistere a un bellissimo concerto di musica napoletana nella piazza della chiesa.

16.6 Ischia Il secondo giorno lo dedichiamo interamente ai Giardini Poseidon di Forio. Entrata 28 euro. Si tratta di un vasto parco termale affacciato sulla Baia di Citara dove si trascorre il tempo immergendosi nelle piscine termali tutte con temperature diverse, poi relax sui lettini immersi nel verde. La pace e il benessere della vacanza ischitana si impadronisce di noi. Prima di cena ci spostiamo verso la Chiesa del Soccorso, affacciata sul mare, per godere del tramonto nella speranza di vedere il raggio verde che avrebbe dovuto illuminare il mare. Il raggio non lo vediamo tuttavia assistiamo alla nostra terza processione della vacanza assaporando ciliegie.

17.6 Ischia Dopo una rilassante mattinata raggiungiamo Ischia Porto in autobus. Percorriamo Via Roma per recarci dopo una lunga passeggiata tra i negozi a Ischia Ponte. Il Castello Aragonese non riusciamo a visitarlo poiché arriviamo troppo tardi, dopo le 18 chiude. Ci accontentiamo di alcune foto scattate dal ponte che lo collega all’isola e ai porticcioli con piccole barche colorate ormeggiate. Un altro bel tramonto.

18/6 Ischia In mattinata ci rechiamo a I Nitrodi. L’autobus ferma proprio di fronte alla ripida discesa pedonale che collega lo stabilimento alla strada. Si tratta di una fonte termale indicata per i problemi della pelle. Ingresso 9 euro. Lo stabilimento è molto piccolo: è costituito da alcune docce fruibili in piedi o seduti e da un solarium arredato con alcune sedie. L’acqua delle docce è fresca e bisogna abituarsi un po’. Tuttavia la sensazione di pace e di benessere non ha tardato a farsi sentire in questa piccola gola poco affollata. Peccato la faticosa salita da percorrere per tornare alla fermata dell’autobus. Rientrando a Sant’Angelo ci siamo fermati in un bel punto panoramico che permette di godere della vista della piccola penisola e del mare aperto.

9/6 Ischia Dopo una rilassante giornata, su consiglio della padrona di casa, verso le 17 del pomeriggio scopriamo Sorgeto. Si tratta di una splendida cala avvolta da pareti di tufo giallo dove sgorga una sorgente a 90° che si getta direttamente nel mare riscaldandolo. La meraviglia è che non vi sono stabilimenti ma solo alcune pietre accatastate nel mare a formare vasche di diverse temperature. Per raggiungere Sorgeto si raggiunge da Panza attraverso una lunga passeggiata che termina con una scalinata nuova ed ampia. E’ necessario quindi attrezzarsi per la camminata e non affrontarla nelle ore calde della giornata. Il tramonto, l’acqua limpida e pulita, la giovialità delle persone incontrate nelle vasche rendono la serata indimenticabile.

20/6 Ischia In mattinata il quartetto si divide. La mamma e la zia si recano ai famosi Giardini La Mortella e ne restano incantate, in serata ci raccontano della bellezza dell’atmosfera e della cura del particolare. Io e mio marito ci avventuriamo a piedi sulla spiaggia dei Maronti, il mare purtroppo non è pulito e fa molto caldo a causa delle fumarole. Il cielo però minaccia pioggia. Raggiungiamo Cala Scura posta circa a metà della spiaggia. Percorriamo un piccolo canion e raggiungiamo uno stabilimento molto rustico dove con 12 euro è possibile fare una sauna in una grotta scavata nel tufo e un bagno in vasche singole scavate nel terreno. Ci dicono che fuori stagione sia più bello e l’accesso gratuito. Invece noi abbiamo dovuto pagare 1 euro “ per guardare” , poi, dal momento che abbiamo accettato di fare i trattamenti, l’euro ci è stato scalato dal conto totale… No comment.

21/6 Da Ischia alla Costiera Sorrentina Tra un bagno termale e l’altro è arrivato il giorno della partenza. Aliscafo, taxi e siamo alla stazione a salutare mamma e zia che un po’ dispiaciute tornano a casa. Noi ci spostiamo verso la circumvesuviana, un trenino che collega Napoli con Sorrento con la frequenza di una metropolitana e proseguiamo la vacanza. Raggiungiamo in un’ora circa Vico Equense, il primo paese tranquillo e immerso nel verde del golfo della circumvesuviana. Alloggiamo in un B&B nuovissimo Domus Aequana a 30 euro a persona per notte. La colazione è servita sulla terrazza e i giovani proprietari sono molto disponibili. Nel pomeriggio, percorrendo l’ultimo tratto della circumvesuviana ci rechiamo a Sorrento. Il centro è piccola ma ma molto bello, in due ore l’abbiamo già girato tutto, chiese comprese. Il tramonto sulle terrazze da questa parte del golfo è talmente bello da mozzare il fiato.

22/6 Pompei Solo una parola: Pompei. Solo un commento: da non perdere. Questa giornata è stata interamente dedicata ai suoi scavi. All’audio-guida abbiamo preferito una guida umana tra quelle autorizzate che si propongono all’entrata. La nostra si chiamava Bruno ed era un professore molto preparato e con un’ottima capacità nello spiegare. Una visita di più di due ore a 10 euro a testa per un gruppetto di 10 turisti italiani. Prima di cena ancora assetati di storia ci spostiamo di due fermate di circumvesuviana per visitare la Villa di Poppea ad Oplontis, splendidamente conservata.

23/6 Costiera amalfitana Spinti da un’improvvisa voglia di libertà affittiamo uno scooter al posto di affidarci ancora ai mezzi pubblici. Abbiamo così percorso, curva dopo curva, la strada che collega Sorrento con Amalfi. Ci siamo fermati infinite volte per fare le fotografie alle scogliere, all’arcipelago dei galli e al mare. Ci siamo fermati per l’aperitivo a Positano, dove abbiamo percorso le vie gremite dai turisti fino al mare, e poi nuovamente su a recuperare lo scooter in un costosissimo posteggio. Impossibile non posteggiare a pagamento e attenzione ai posteggi dedicati ai residenti. Abbiamo poi pranzato con i panini a Furore. Una splendida caletta, peccato aver visto tanta immondizia galleggiare sull’acqua. Le nuvole si sono fatte sempre più minacciose così poco prima di raggiungere Amalfi abbiamo dovuto fare ritorno. Alla prossima!

24/6 Vico Equense L’ultimo giorno di vacanza, la tristezza incombe come le nuvole grigie. L’energia per visitare Capri ormai non c’è più. Così ci dedichiamo ad una giornata relax e meditazione alla marina di Vico Equense. Come classici turisti, ma anche persone del posto, affittiamo due lettini e prendiamo sole e nuvole sui moli attrezzati a spiaggia fino a sera.

25/6 Da Napoli a Torino. Conclusioni.

Oggi si torna a Torino. Il proprietario del B&B molto gentilmente si offre di accompagnarci all’aeroporto dove deve recarsi per andare a prendere alcuni turisti tedeschi. Nella foga della partenza mi sono anche dimenticata di lasciargli la mancia e me ne rammarico ancora quando ci penso. A Napoli e nel suo golfo abbiamo trovato molta più disponibilità di quella che ci aspettavamo e di quella che abbiamo trovato in ogni altro posto di vacanza dove siamo stati. Si riparte consapevoli di esserci arricchiti e di aver abbattuto qualche pregiudizio. Le persone sono disponibili e positive. Napoli è chiassosa, calda, accogliente e ricca di storia. I monumenti e le chiese sono più belli da vedere quando a spiegarli è una guida in gamba. Ischia è fiori, terme e relax. Il golfo al tramonto è straordinariamente bello visto dalla costiera sorrentina. La costiera amalfitana è da ripulire… Ma anche da rivedere!



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