Un giro in Polonia
Dopo un volo molto tranquillo siamo atterrati a Vasavia verso le 14. Abbiamo ritirato subito la macchina a noleggio e ci siamo diretti verso Cracovia. Il primo impatto con il traffico polacco è stato quasi drammatico, anche per le condizioni delle strade e della segnaletica, ma, uscendo dai grossi centri, si trovano strade che non sono paragonabili alle nostre, ma sono piuttosto scorrevoli, e i polacchi sono piuttosto educati al volante.
Siamo arrivati verso sera a 30 km da Cracovia, decidendo di rimandare al giorno successivo l’assalto alla città.
Il mattino dopo siamo arrivati a Cracovia, dove non abbiamo avuto il benchè minimo problema a trovare da dormire. Viste e condizioni climatiche avverse abbiamo deciso di andare subito a visitare Auschwitz. Un’esperienza davvero indimenticabile. Aiuta davvero a capire moltissimo non solo sull’Olocausto, ma anche sul razzismo e sull’intolleranza in generale. E’ davveo una visita fondamentale per ch s eca in Polonia e, soprattutto, per chi, come noi, è un appassionato del periodo storico.
Abbiamo dedicato la mattinata successiva alla visita di Cracovia, una cittadina bellissima, piena di vita, e in cui deve essere molto piacevole vivere, con il suo centro storico circondato da parchi gradevoli e ben curati. Non perdetevi il Castello e il Museo con la Dama con l’Ermellino di Leonardo! A circa 15 km sono molto interessanti le miniere di sale di Wieliczka, con enormi sale e cappelle scavate nella salgemma a 130 m di profondità.
Dopo aver lasciato Cracovia, ci siamo diretti verso il Santuario di Czestochowa, una sorta di oasi di Santità in mezzo a una delle più brutte cittadine industriali che io abbia mai visto.
Un’altra cittadina gradevole è Breslavia, la classica cittadina in cui non c’è un monumento o un museo da non perdere, ma in cui è gradevole spendere una giornata ad aggirarsi per il centro storico medievale e per la riva del fiume Oder, che qui si allarga formando delle isolette ribattezzate “Il Piccolo Vaticano” per il numero di Chiese presenti.
Un’altra tappa irrinunciabile è Torun, la città natale di Copernico. Ubicata sulle rive della Vistola è gradevolissima, anche se un po’ più cara della media.
Ma un vero spettacolo, alle porte di Danzica, è il castello teutonico di Malbork. Uno dei più grandi al mondo (o forse il più grande) è interamente visitabile in piena libertà e rappresente l’archetipo del castello-città medievale come tutti lo immaginavamo da piccoli.
Dopo ci siamo diretti a Varsavia per trascorrere gli ultimi tre giorni di vacanza e abbiamo trovato una grande città, molto poco monumentale, molto poco “capitale” ma molto gradevole, piena di stupendi parchi a palazzi e con un centro ancora molto ben conservato con tutte le mura che lo circondano e i viottoli da borgo medievale.
Siamo così ripartiti un po’ a malincuore ma molto soddisfatti.
Se accettate un consiglio la Polonia è davvero un bel paese, degnissimo di essere visitato. Andateci e fateci sapere! Paolo e Stefano