Un giorno a Gent
Davanti all’Ufficio Turistico sorge il bellissimo e imponente Castello dei Conti costruito nel 1180, non entriamo e ce lo godiamo da fuori da tutti i suoi lati!
Attraversiamo il ponte sul fiume Leie, ci fermiamo a fare qualche foto, passiamo per il Museo del Design di Gent e solo dopo pochi metri siamo nel posto più emozionante della città: le due banchine del Graslei e Korenlei. Una volta questa zona era il primo porto commerciale della città.
Bellissimo scorcio, tutto da fotografare e assolutamente da ritornarci quando cala il sole e il canale viene illuminato dalle case che si riflettono nell’acqua! Percorriamo per un tratto il lungo fiume e saliamo sul ponte Sint Michiels dell’omonima Chiesa tardo gotica, da quassù ammiriamo il paesaggio così semplicemente romantico ed elegante!
Proseguiamo e la lontana Chiesa di San Nicola si fa sempre più vicina, passiamo il Metselaarshuis, un edificio dove danzano sei diavoli ed eccoci a Korenmarkt dove svetta la chiesa più antica della città!
All’ombra della Chiesa gotica dedicata a San Nicola da Bari ci fermiamo per il pranzo in uno dei tanti stand gastronomici nel mercatino natalizio. Dietro l’abside della Chiesa sorge un piccolo parco, con la fontana dei piscioni, o meglio De Bron der Geknielden (la fontana degli inginocchiati) raffiguranti cinque giovani che si specchiano nell’acqua da più di cent’anni!
Poco più in la si trova un enorme campana che è stata fusa utilizzando i resti della celebre campana Roeland.
Prendiamo la scalinata sopra al deposito delle bici e dei bagni pubblici, trovandoci sotto ad una struttura di legno gigante, dove per queste feste Natalizie si trova la pista di pattinaggio sul ghiaccio gremita di persone!
Ci allontaniamo dal centro, prendendo per Stafhuissteeg, attraversiamo la Hoogpoort fino ad arrivare a Werregarenstraat, una via piena di graffiti, vere opere d’arte, tra cui il tributo a Nelson Mandela, da poco scomparso. Ritorniamo in Poelje Markt, incontriamo l’imponente Municipio dalle due facciate: una in stile fiammingo e l’altra in stile rinascimentale, entriamo così in Piazza San Bavone (Sint-Baafsplein) il cuore della città, dove si affacciano tre dei più importanti monumenti. La torre campanaria (Belfort) con i suoi 90 metri simboleggia il potere della borghesia, con i rintocchi della campana scandiva la vita civile dei cittadini. Giustamente per la sua bellezza rientra nella lista dell’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Il Teatro rappresenta l’eleganza del sapere, sopra l’entrata rivolti in contemplazioni verso la piazza sono rappresentati Apollo e le Muse. La Cattedrale di San Bavone, un tempo poco più di una piccola parrocchia riveste il simbolo del clero in questa piazza. La torre della cattedrale è in ristrutturazione dalla primavera scorsa, è momentaneamente oscurata dall’ impalcature e dalla ruota panoramica natalizia! L’interno della cattedrale è molto affascinante con ricchissime opera d’arti, l’altare in stile barocco, il pulpito rococò in rovere e le altissime navate. Appena entrate alla vostra sinistra potrete ammirare una delle più importanti opere dell’arte fiamminga: l’Adorazione dell’Agnello Mistico dei fratelli Van Eyck. Il costo per poterlo vedere è di 4 euro, ma fate attenzione agli orari, è aperto solo poche ore al giorno! Usciti dalla Cattedrale ritorniamo sulla Belfortstraat, lasciandoci il municipio e la torre campanaria alle nostre spalle, camminiamo per una decina di minuti arrivando alla Chiesa di San Giacomo (Sint Jacobs) dove nei dintorni i si sta svolgendo un mercatino dell’antiquariato! Giriamo a sinistra e ci ritroviamo al Vrijdagmarkt, (Mercato del venerdì) essendo venerdì c’era il mercato! Qui si affacciano la casa socialista del popolo e l’ex ospedale pubblico con la sua facciata a ferro di cavallo in stile Art Nouveau. Non potrete far a meno di notare, al centro della piazza, la statua del “saggio di Gand” ovvero di Jacob Van Artevelde, grazie a lui la città di Gent ha vissuto un periodo prospero soprattutto per quanto riguarda l’industria tessile. Camminiamo fino ad incontrare il vecchio cannone rosso in ghisa, che fortunatamente non ha mai sparato un colpo, attraversiamo il ponte ed entriamo nella zona che un tempo apparteneva ai conti della città.
La guida ci segnala queste due case particolari del XVII, non possiamo che fermarci e distinguerle per le raffigurazioni poste in esse. Nella Kraanlei 79 vengono raffigurati i sei lavori della Misericordia e nella Kraanlei 81 vengono rappresentati i cinque sensi. Rimaniamo sempre sulla medesima via ed entriamo solamente nel cortile della Casa di Alijn, originariamente dicono che sia stata una casa di beghinaggio, oggi sede del Museo del Folclore e il MIAT ( museo dello sviluppo tessile di Gent). Costeggiamo il canale cercando di scattare le foto migliori, le case nell’acqua riportano alla mente la nostra Venezia. Il nostro tour finisce qui, ci facciamo un bel giro tra i mercatini natalizi e aspettiamo che scenda il sole, così da poter vedere la città sotto un altra luce.. quella del Natale!