Un giorno a Bratislava

Bratislava è stata per noi una sorta di gita durante la vacanza a Vienna. Io (Mauro) e la mia ragazza (Loriana) vi abbiamo trascorso un giorno per soddisfare la nostra curiosità e per la vicinanza alla capitale austriaca dove alloggiavamo. Così una mattina di agosto abbiamo preso il treno dalla Südbahnhof (la stazione ferroviaria sud di...
Scritto da: Mauro G.
un giorno a bratislava
Partenza il: 12/08/2005
Ritorno il: 12/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Bratislava è stata per noi una sorta di gita durante la vacanza a Vienna. Io (Mauro) e la mia ragazza (Loriana) vi abbiamo trascorso un giorno per soddisfare la nostra curiosità e per la vicinanza alla capitale austriaca dove alloggiavamo.

Così una mattina di agosto abbiamo preso il treno dalla Südbahnhof (la stazione ferroviaria sud di Vienna) che in meno di un’ora ci ha portato direttamente alla stazione Petrzalka di Bratislava. Il biglietto a/r ci è costato a testa Euro 14,00. Partono anche molti autobus che sono più convenienti dal punto di vista economico ma ci impiegano più tempo.

Appena giunti a Bratislava, che è proprio la prima città della Slovacchia che si incontra dopo la frontiera, siamo stati sottoposti ad un doppio controllo: il primo con un funzionario austriaco ed il secondo slovacco. Ci lasciano passare… finalmente siamo a Bratislava!!! La stazione ferroviaria è nuovissima e molto pulita. Chiediamo informazioni nell’unico ufficio esistente all’interno della stazione dove c’era una ragazza slovacca che aveva difficoltà con l’inglese ma in compenso parlava molto bene spagnolo… da non crederci, la mia stessa situazione… quindi chiacchierata in spagnolo! Successivamente abbiamo cambiato un po’ di euro, comprato i biglietti del bus per il centro (ognuno costa 14 korone slovacche ed ha una validità massima di 10 minuti) e una cartina (99 korone slovacche) che ci è costata quasi più del pranzo! Dalla stazione ferroviaria Petrzalka si prende l’autobus numero 91 che porta in 5 minuti direttamente al centro passando sopra il Danubio.

Bratislava è piccolina e facilmente visitabile a piedi. Dopo aver sostato nella Rybne Nàmestie (piazza), dove vicinissimo c’è anche un monumento agli ebrei ed il disegno di una sinagoga proprio nel punto in cui è stato distrutto il quartiere ebraico, e aver scattato qualche foto sulle rive del Danubio, ci siamo diretti al Castello Hrad situato in una sommità che domina la capitale ed il Danubio. Il panorama è suggestivo ed il castello lo è altrettanto, per lo meno dall’esterno visto che abbiamo preferito non entrare.

Nel frattempo si era quasi fatta l’ora del pranzo quindi ci siamo diretti sempre a piedi verso il centro storico che gli slovacchi chiamano Staré Mesto. Vale la pena vedere Lavne Nàmestie, una piazzetta dove abbiamo trovato un mercatino in cui si vendevano souvenir della città… neanche a dirlo ci siamo fatti tentare e dopo pranzo abbiamo comprato un vasetto di vetro colorato che ha su due lati disegnato un fiore e sugli altri due lati la scritta Bratislava.

Per mangiare abbiamo optato per un posticino abbastanza nascosto dentro il centro storico di cui non mi ricordo il nome… comunque tipico anche se con un bagno alquanto raccapricciante. Abbiamo ordinato una zuppa all’aglio in due (per fortuna perché nonostante gli sforzi non siamo riusciti a finirla!) che ci ha infuocato gli stomaci; come secondo Loriana ha preso un formaggio fritto mentre io funghi fritti, il tutto contornato da patatine, indovinate un pò… fritte. Per lo meno dopo la zuppa non abbiamo avuto altre sorprese. Da bere una birra e dell’acqua minerale. Il prezzo? 11,00 euro in due! Pochissimo! Consiglio per i soldi: potete cambiare gli euro in korone slovacche ma se volete a Bratislava tutti accettano anche gli euro… tanto le commissioni di cambio ci sono in entrambi i casi.

Infine possiamo affermare che Bratislava è una città incantevole da visitare e resa ancora più affascinante dalla presenza del Danubio e dei tram rossi che scorrazzano qua e là intorno alla capitale.

Dopo un altro giro in centro siamo ritornati con l’autobus alla stazione ferroviaria, abbiamo ripassato i due controlli che ci attendevano alla frontiera e ci siamo diretti in treno verso Vienna, ma questo è un altro viaggio…



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