Un’estate a Parga

Vacanze nella Grecia ionica, tra mare e cultura
Scritto da: farmenise
un'estate a parga
Partenza il: 15/07/2016
Ritorno il: 26/07/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Ho deciso di scrivere questo diario di viaggio a Parga, in Grecia, perché ho notato l’assenza su TPC di diari recenti su questi luoghi.

Parga è una meta in Grecia abbastanza comoda perché vicina e ben collegata, in quanto ogni notte tutti i traghetti da e per l’Italia vi fanno scalo, in modo da ovviare alle diverse cadenze del trasporto aereo, che resta sicuramente più veloce e comodo per mete più distanti. Parga dista da Igoumenitsa solo una cinquantina di km, cui è collegata da una strada per lo più ampia e scorrevole. Biglietti acquistati a tempo debito, cioè abbastanza presto, in agenzia, solo per poltrona tipo aereo, con la linea Superfast, in vendita anche online (350 € in due). La brevità del viaggio da Bari, con partenza alle 19 ed arrivo alle 6 del mattino sconsiglia il lusso della cabina; il viaggio sarebbe confortevole se non fosse per il freddo dell’aria condizionata in eccesso che ci disturberà anche al ritorno e che obbliga a indossare felpe e k way che altrimenti non vi portereste nemmeno in una vacanza che dovrebbe essere di sole e mare. La notte passa comunque abbastanza tranquillamente.

GIORNO 1

Al mattino presto le zone portuali appaiono tutte tristi e desolate ma basta un buon caffè espresso (ormai comune anche qui) e qualche ottimo dolce greco al miele acquistati presso una vicina bakery per attendere con calma l’apertura della agenzia Avis Budget preso la quale abbiamo prenotato dal sito Rentalcar l’auto che ci avrebbe accompagnato nel nostro viaggio. Con la scusa di una ulteriore estensione di garanzia assicurativa, che io già pensavo di avere pagato, ecco una Nissan Micra che comunque dovrebbe essere sufficiente per le nostre poco piacevoli esperienze delle strade greche (Cefalonia e Creta). Dopo meno di 50 km arriviamo a Parga alla nostra destinazione, Petros Penthouse Apartments, visionato su Booking e prenotato direttamente con uno scambio di mail e bloccato con un acconto di 100 € x bonifico; il resto sarà saldato cash sul posto ma con regolare ricevuta ed alla fine la spesa sarà di circa 80 €/giorno per un’ottima sistemazione in un appartamento di recente fattura con wifi free. Cucina ad induzione, bagno con doccia, aria condizionata, ventilatore, cassetta di sicurezza ed un bellissimo terrazzino con una incredibile vista sul castello e sulla collina di Parga, fino alla lontana Antipaxos… davvero non si può chiedere di più e quel terrazzo ammobiliato con tavolo e poltroncine, benché battuto dal sole pomeridiano, sarà la sede di colazioni e un paio di cenette con vista mozzafiato. Petros, il proprietario, è simpatico, disponibile e parla italiano; effettua anche a richiesta servizio da e per Igoumenitsa. Preciso a questo punto che questa magnifica località, con le spiagge servite da efficienti navette via mare e persino da abbastanza economici taxi, con un sacco di gite organizzate nei dintorni con bus turistici, si presta perfettamente ad essere raggiunta SENZA AUTO, ed in effetti il noleggio dell’auto si rivelerà una spesa a conti fatti superflua. Nel tempo di preparare la stanza, lasciati i bagagli, effettuiamo un primo giro di visita, salendo ai resti del bellissimo castello veneziano, simile a quello di Assos a Cefalonia e scopriamo i primi simpatici negozietti, tra cui l’agenzia turistica Ephira Travel, dove si parla italiano, utile per programmare le gite nei dintorni, e chiedere consigli. Ci imbattiamo anche nella favolosa ACHILLEAS BAKERY, che poi scopriamo ben recensita su Tripadvisor, e non potrebbe essere altrimenti. Sarà il posto dove x tutta la vacanza acquisteremo ottimi dolci per prima colazione e merenda, da quelli a base di miele, ai cheesecake, ad ottimi grissini ai cereali e semi vari, muesli artigianali, e tiropite e spinacopite di INSOLITA leggerezza per i nostri spuntini sulle spiagge, spesso accompagnati da artigianali yogurt di latte di pecora purtroppo da noi in Italia introvabili. Sistemati in stanza, scegliamo di scendere alla vicinissima spiaggia del paese KRYONERI BEACH, affollata ma con una vista incantevole grazie all’isolotto di fronte, dove alcune cappelle ortodosse fanno capolino circondate dal verde di grandi alberi. L’acqua è ancora torbida per la coda del maltempo degli ultimi giorni, ma non importa, e otto euro per due lettini ed un ombrellone ci fanno capire che la Grecia anche questa volta non ci deluderà. Cena serale alla vicinissima OUZERIA APAGKIO, pochi tavolini sparsi per le scale del vicoletto che scende verso il molo delle crociere. Taramosalata, insalata Greca, moussaka, agnello alla cannella e 2 Mithos per 38 € in due.

Piacevolissima passeggiata serale sul lungomare affollato ma ordinato, e rilassante vista sulla baia illuminata dal nostro splendido terrazzino.

GIORNO 2

Andiamo in auto a Lichnos Beach, pochi chilometri, ma, per evitare di arrivare in mezzo ad alberghi e ristoranti, scendiamo alla spiaggia con la strada per Agia Kiriakos… la solita stradina a tornanti stretti con asfalto consunto senza guardrail. Al ritorno incroceremo un camion per raccolta rifiuti nell’unico punto dove è possibile fermarsi. La spiaggia è grande e ben fornita (2 lettini+ombrellone 6 € al retrostante Gialos Bar)… poche nuvole in cielo e mare ancora turbolento, ma relax totale, salvo che per la strada del ritorno. Cena alla TAVERNA YANNIS, un po’ defilata dal centro ma davvero ottima (infatti ci torneremo): melanzane della nonna, tzatziki, dolmades, verdure miste grigliate, un piattone di alici fritte, birre alla spina in bicchieri ghiacciati, ouzo ed anguria per 31 €.

GIORNO 3

Vorremmo andare in barca a Sarakiniko beach, ma quel giorno, con la scusa (?) di un allarme meteo per il pomeriggio, le barche non vanno da quella parte, per cui a malincuore decidiamo di tornare, sempre in barca a Lichnos, per una giornata assolutamente rilassante. Il pomeriggio il rientro è movimentato da un mare appena mosso e da un barcaiolo che guida il suo motoscafo veloce (Fast Boat) come un campione di motonautica…divertente ma cavalcare le onde può essere ansiogeno. Cena alla TAVERNA KRIONERI, locale affollato a conduzione familiare sotto un bel pergolato nei pressi della spiaggia di PISO Krioneri. 38 € in 2 per un piattone di antipasti misti tutto fritto, 2 tentacoli di polpo arrosto, frittura di calamari, contorni di verdura, birra ed una retsina per me, con anguria offerta. A dispetto dei timori, ottima digestione!

GIORNO 4

È il giorno della minicrociera prenotata (€ 25 ciascuno) per Paxos ed Antipaxos, ed il mare è una tavola e quindi una favola! Si parte alle 10 dal solito molo a 2 passi dal nostro hotel con la Vicky F II, ed a bordo è come stare all’assemblea generale dell’Onu. In poco più di un’ora di navigazione sostiamo per delle foto davanti al porticciolo di Loggos, poi la nave arriva a Lakka, all’estremità nord di Paxos, con acque di un incredibile azzurro e sosta per un bagno refrigerante (shopping per chi lo desidera). Si prosegue facendo il periplo dell’isola per vedere alcune grotte, una davvero Azzurra ed un’altra tanto profonda che durante la II guerra mondiale i greci vi nascondevano un sottomarino che la usava come base per le sue incursioni. Passiamo vicino al maestoso faraglione chiamato Ortholitos e proseguiamo per Antipaxos. Qui purtroppo vediamo solo da lontano la celebre Laguna Blu perché un mega yacht è già ormeggiato in quello che dovrebbe essere il nostro posto, ed allora ci fermiamo per un bel bagno presso una punta poco distante, ugualmente bella, ma a bordo, soprattutto i turisti greci, non prendono bene la cosa e giustamente alzano il tono della voce. Ci toccherà tornare per vedere questa laguna! Ultima sosta è al capoluogo di Paxos, Gaios, cittadina ridente e piacevolissima con un porticciolo protetto dall’isola di San Nicola. Bighellonando per le stradine di Gaios capiamo in pieno il desiderio di Poseidone, che secondo la leggenda con il suo tridente staccò letteralmente l’isola di Paxos da Corfù per crearsi un angoletto riservato a sé ed alla ninfa del momento. Sembra il posto ideale per una vacanza, con trattorie sul porto e negozietti anche eleganti, e non manca il tempo per un ultimo bagno in una deliziosa caletta vicina. Anche qui le barche accompagnano i turisti alle varie spiagge alcune delle quali sono anche raggiungibili con un servizio di bus pubblici.

GIORNO 5

È il giorno della gita alle Meteore, alle 7 del mattino, in rilassante bus con guida, una simpatica inglese di nome… Elena (la Grecia nel suo destino). 40 € ciascuno, pranzo self service incluso, spesi benissimo, visti i 450 km totali ed i tornanti della Odòs Egnatia, autostrada dai lavori in corso, principale collegamento tra Ionio ed Egeo, e pertanto piuttosto frequentata da veicoli di ogni tipo. L’unica nota negativa è rappresentata dal sottofondo di musica greca, sempre uguale, sempre quella, che ci accompagna per tutto il viaggio. Le meteore sono delle formazioni geologiche assai caratteristiche, come imponenti colonne di roccia che sorgono dalla valle nei pressi del paese di Kalampaka, poco oltre il suggestivo passo del monte Pindo. Su queste imponenti masse rocciose, praticamente inespugnabili, sin dall’anno mille cominciarono gli insediamenti rupestri di eremiti, asceti e dei monaci ortodossi, dapprima in grotte, poi in meravigliosi monasteri del 14° secolo appollaiati sulle cime delle stesse meteore (dal greco: sospeso nel cielo) e così oggi appaiono, le poche rimaste integre, agli occhi dei visitatori che purtroppo arrivano a frotte da ogni dove con bus e auto che si ostinano ad arrivare sempre più in alto con effetti surreali di impossibili ingorghi stradali. Restano comunque dei luoghi da visitare assolutamente. La nostra gita prevedeva la visita della Grande Meteora (3€ ingresso), con raccomandazione ad usare pantaloni lunghi per gli uomini e gonne per le donne, altrimenti all’ingresso vi affibbiano simpatici parei. All’interno, si vedono bellissime cappelle ortodosse affollate di decorazioni, icone e candelabri dorati, impossibili da descrivere, e si intuisce qualcosa della vita monastica in completo isolamento. Seguono soste per foto da luoghi panoramici ed il rientro di tutto riposo. Sosta intermedia nel piccolo paese montano di Metsovo, amena località turistica specializzata in pecorino, salumi… ed orsi. A sera, dopo cena, risaliamo alla rocca per una sosta al bar sulla cima della collina. Ouzo con ghiaccio per due ed una vista incredibile sullo Ionio illuminato dalla luna piena per la ridicola cifra di 6 €.

GIORNO 6

Finalmente in barca a SARAKINIKO BEACH (12 € ciascuno per andata e ritorno). partenza ore 11, ritorno ore 17. La baia, raggiungibile anche con la propria auto con un percorso lungo e tortuoso dei soliti, è molto bella con fondali di bellissimi colori. Appena arrivati, malgrado un discreto affollamento, prenotiamo il solito ombrellone con 2 lettini all’esosa cifra di 7 € e trascorriamo una giornata di pace assoluta tra sole e bagni, lievemente disturbati dalla presenza NON discreta di gruppi di vacanzieri italiani, qui presenti in modo massiccio. Per la cena optiamo per la TAVERNA STEFANOS, ristorante posizionato a due passi dall’ingresso della rocca e con bellissima vista della spiaggia di Valtos, dall’altra parte della baia, compreso lo scenografico tramonto oltre la collina. Stefanos è sapientemente pubblicizzato da una barchetta ormeggiata vicino all’imbarco dei turisti con striscione “sto pescando per Taverna Stefanos”. Che sia davvero così o no, si mangia ottimo pesce in una location suggestiva: Taramosalata della casa, zuppa di cozze gamberi e calamari, calamaro e pesce spada arrosto con ouzo di accoglienza, birre e liquorino alla cannella offerto per un conto finale di 45€ in due!

GIORNO 7

Riprendiamo la nostra quasi abbandonata auto a noleggio in direzione nord verso Syvota, destinazione la bellissima spiaggia di AGIA PARASKEVI’ con una piccola cappella in alto a sin. Non sappiamo come è la carrozzabile che porta giù ma noi decidiamo con eccesso di prudenza di lasciare l’auto sul ciglio della strada e percorriamo in discesa un sentiero di circa 300 mt… già dall’alto la vista sulla baia, attrezzata come sempre, lascia senza fiato per la presenza di una verdeggiante isola al centro di un mare cristallino e piuttosto fresco. Qui trascorriamo una bellissima giornata con lettini ed ombrellone al costo sempre esoso di 5 €, WIFI free come in quasi tutte le altre spiagge della Grecia (in totale, non ciascuno, ed il pensiero corre al nostro Salento dove in agosto arrivano a chiederne 60…noi italiani dovremmo imparare qualcosa a riguardo!).

Per la cena, ci capita per la prima volta di venire respinti da un locale con musica dal vivo per mancanza di tavoli liberi. Per niente affranti, torniamo al vicino Yannis. Misto di antipasti freddi, una in tutti i sensi indimenticabile skordalia (passato di aglio aromatizzato con patate!), moussaka vegetariana ed una costata di agnello al forno con birre, ouzo ed anguria per 31€, sempre in due.

Giorno 8

Memori della difficoltà della strada, decidiamo di tornare a Sarakiniko Beach ma secondo i nostri orari, e quindi in taxi (50€ in due, A/R) con partenza dalla postazione vicino alla chiesa di San Nicola. L’arrivo mattutino ci permette di apprezzare ancora di più la tranquillità e la bellezza di questo posto, il cui nome deriva dalla leggenda dei pirati saraceni qui rifugiatisi dopo una tempesta, aiutati dagli abitanti del posto, poi sconfitti e respinti dopo un maldestro tentativo di rapimento di una giovane sposa. Nel pomeriggio si alza un forte vento che agita un po’ il mare, ma non noi che torniamo a Parga in Taxi.

La cena serale è da PERIVOLI, ai primi posti di Tripadvisor (ne diffidavo, anche per il nome, pensando ad una cucina italiana, invece è il nome di un paese dell’interno della Grecia). In realtà si tratta di un buon ristorante, caratterizzato da porzioni molto abbondanti. Dopo crostini con burro aromatizzato, patè di olive e nostrane bruschette (tutto offerto), optiamo per antipasti misti (con una porzione di alici fritte da pasto completo), una insalata della casa con pezzi di petto di pollo arrosto, un suvlaki pure di pollo ed un pastitsio (ottimo se non fosse per i bucatoni scotti, ma lo fanno sempre così…), la digestione è messa a dura prova ma supera indenne il test!

GIORNO 9

È domenica, decidiamo di non allontanarci, quindi, titubanti, raggiungiamo a piedi la spiaggia cittadina ed attrezzata di PISO KRIONERI. I nostri dubbi svaniscono presto; la spiaggia, benché affollata di greci e turisti, rimane tranquilla e silenziosa come MAI sulle nostre spiagge italiane, e la pulizia ed il colore del mare che riflette i faraglioni rocciosi e verdi lascia davvero senza parole. Per di più, faccio il miglior snorkeling e fish watching della vacanza…a due passi dalla riva, ed altro non dico per non stimolare istinti di pesca selvaggia. Per la cena si torna da Stefanos: antipasti misti, insalata di cozze con feta, insalata greca alla Stefanos pure con cozze, scorfano alla griglia, birre e gli usuali liquori offerti per 41 € in totale.

Concludiamo la serata con l’abituale e rilassante passeggiata sul lungomare di Parga, affollato ma mai chiassoso, e sempre piacevole…l’indomani notte ci aspetta il traghetto per il ritorno a casa.

GIORNO 10

Preparati i bagagli, e lasciati in deposito da Petros, partiamo per l’ultima gita, in direzione sud. A pochi km da Parga si trovano infatti la foce del mitico fiume Acheronte e l’altrettanto mitico Necromanteio, la sede dell’oracolo dei morti con la porta di ingresso dell’ Ade celebrata nel mito di Persefone e nell’Odissea, come luogo dell’incontro tra Odisseo ed il defunto indovino Tiresia. Il sito archeologico (ingresso 8 €), situato presso il paese di Mesopotamos, è ben organizzato, con parcheggio in paese ed un breve percorso pedonale in salita, compiuto accompagnati dal suggestivo volo sulle nostre teste di una cicogna. E’ un posto immerso nel verde e di innegabile fascino, tra mura megalitiche risalenti alla tardiva Età del Bronzo, e successivi insediamenti ellenistici e bizantini fino all’abbandono ed alla recente riscoperta; il sotterraneo, cui si accede da una piccola scala, con i suoi stretti archi di pietra sembra proiettare direttamente in un’altra dimensione…astenersi se suggestionabili.

La tappa successiva a 5 km è Ammoudia, una tranquilla località balneare posta su una grande baia sabbiosa che corrisponde alla foce dell’Acheronte. Dal piccolo molo partono minicrociere che al costo di 8 € portano dapprima a vedere la costa rocciosa sulla destra della baia, per risalire poi per un breve tratto il corso del leggendario fiume. Di pauroso ed oscuro però non c’e traccia alcuna perché il percorso, di circa un’ora, si svolge su acque limpide e trasparenti accompagnati dal canto degli uccelli e dal volo di simpatiche libellule blu. A pranzo ci fermiamo alla vicina taverna Pateras, per un’insalata greca ed una buona frittura di calamari e gamberetti, sempre innaffiati dall’ottima Mithos. Per trascorrere la lunga attesa fino a sera prendiamo i soliti lettini con ombrellone davanti al mare finché non rientriamo a Parga verso le 19 per ritirare i bagagli. Decidiamo, e consigliamo eventuali lettori, che in futuro prenoteremo un giorno in più in hotel per usufruire fino all’ultimo degli indispensabili servizi e della possibilità di riposare evitando ogni stress fino alla partenza; il caldo infatti è notevole e l’ora di imbarco, dopo la mezzanotte, ancora lontana. Raggiungiamo quindi in auto Igoumenitsa per restituire l’auto prima della chiusura del’agenzia Avis-Budget entro le 21. Ad un paio di km raggiungiamo il terminal per l’imbarco, davvero confortevole con molti posti a sedere ed aria condizionata ed attendiamo la nostra Superfast, che, nonostante il ritardo in banchina di circa 30 minuti che dopo la mezzanotte si fanno sentire, arriverà anche in anticipo il giorno dopo nel porto di Bari. L’ultima difficoltà è rappresentata dal trovare i nostri posti occupati da una viaggiatrice abusiva bellamente sdraiata e dormiente… che fatichiamo non poco a invitare a mollare la posizione, responsabilità questa del personale di bordo che controlla in realtà poco o nulla. Questa è la cronaca fedele di una viaggio davvero ben riuscito!

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Parga

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castello di Parga

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