Un’emozione estrema chiamata..ISLANDA !
È complicato… e non credo, quindi, che riuscirò perfettamente a spiegare quanto il cuore possa battere forte, quanto mi sono sentita libera… quanto abbia apprezzato così tanta bellezza in questa Terra situata a poca distanza dal Circolo Polare Artico.
Il nostro viaggio è iniziato a Settembre 2021, attraverso tutta la Ring Road, dopo lo storico e famigerato lock-down dovuto alla pandemia mondiale. Devo ammettere che ritrovarsi a viaggiare dopo così tanto tempo e dopo determinate condizioni sociali devastanti (che hanno relegato la popolazione mondiale tra le quattro mura) è stato, di per sé, una forte e strana sensazione. Mi son chiesta se ancora fossi in grado di prendere un aereo… ma tranquilli: ci si abitua subito. E’ come andare in bicicletta: una volta imparato non si dimentica più!
Moltissimi sono i luoghi da vedere in questa Terra di miti e leggende: dalla laguna di ghiaccio, alle spiagge nere, ai vulcani, i Geysir, canyons, i Fiordi, le balene (che nuotano con una tleggerezza inversamente proporzionale alla loro imponenza!) le foche (che sguazzano indisturbate nella laguna di iceberg di Jökulsárlón), ripide scogliere e cascate, scenari che a tratti sembrano lunari e la lista potrebbe continuare ancora, ma la costante che domina è sempre e solo una: Madre Natura, selvaggia, pura, estrema ed incontaminata.
Credo che il modo migliore per visitare questa straordinaria isola sia proprio il roadtrip, così come abbiamo fatto noi.
Consiglio di noleggiare un Van o un fuoristrada, considerate le strade da percorrere, permette di girovagare, fare delle deviazioni impreviste, gestire in libertà il programma ed avere l’opportunità di vedere moltissimi paesaggi, a dir poco unici.
Resta tuttavia un viaggio abbastanza impegnativo se viene intrapreso come ‘spedizione trekking’, ma io vi chiedo: che cosa c’è di più bello che avventurarsi senza limiti e lasciarsi sconvolgere dalle forze della Natura e lasciarsi commuovere da così tanta bellezza? Nient’altro, direi. Vale la pena durare anche un po’ di fatica per raggiungere lontane vette o gole nascoste dei canyons e poi avere la pelle d’oca di fronte a certi panorami.
In questa isola vulcanica per origine, ma geologicamente giovane (20 milioni di anni) ed ancora in corso di formazione, mi son sentita più volte al centro di un mondo primordiale ed estremo sia quando mi son trovata sulla vetta di un vulcano, quando ho sentito il calore della lava che mi scorreva a fianco, quando ho ammirato la sinuosità delle balene, quando ho avvicinato un ‘diamante’ (ovvero un pezzo di iceberg) alla mia pelle (per sentire che cosa significasse davvero ‘freddo polare’), quando ho avuto la possibilità di entrare all’interno della grotta del ghiacciaio Vatnajökull più grande d’Europa e terzo al mondo.
In Islanda capisci quanto tu, (piccolo) uomo, non valga niente di fronte alla Natura sovrana, quanto sia necessario restare semplicemente in silenzio per ammirare la sua potenza e dolcezza.
L’Islanda ti insegna che ogni persona è sola su questa terra, ma nessuno, Qui, si sente mai solo nemmeno costeggiando paesaggi desertici, scolpiti dalla lava solidificata, perché ogni scenario, ogni rumore assordante di qualsiasi cascata o di una tempesta di vento, capace di spazzar via ogni cosa si trovi sul suo tragitto, riesce a donare uno senso di appartenenza, profondo.
Una Terra che emana un’energia impetuosa, così come le forze della Natura che la sovrastano, spesso in maniera anche devastante.
Una Terra, o meglio, un paradiso ancestrale ricco di sfumature e colori, capace di tingere le giornate cupe e fredde in qualcosa di unico e magico alla sola esplosione e fusione, spesso inaspettata, dei quattro elementi naturali che riescono ad attrarsi formando panorami armonici ed unici. L’Islanda sa farsi disperatamente perdonare, sempre.
Solo adesso, riguardando le foto, mi rendo conto che mi sono trovata spesso ad aprire le braccia, spontaneamente e completamente, come se volessi accogliere ed abbracciare certe meraviglie mai viste e vissute prima, vivendo così un vero senso di libertà così immenso e solamente con la voglia di urlare a squarciagola:
‘lasciatemi quiii !’
Un viaggio lungo la strada principale islandese che è stato semplicemente pura magia, contrassegnato da imprevisti e tanto divertimento (grazie al nostro tour leader e ai nostri compagni di viaggio), dalla presa di coscienza di quanto dominante possa essere la Natura che, come sotto la spinta o mossa dall’impulso di una rabbia inaspettata, spruzza in aria Geysir e Strokkur (i famosi getti di acqua bollente che nascono dal centro di fuoco della terra) fino a toccare anche i 60 metri d’altezza!
Personalmente credo di aver vissuto un vero Viaggio in un angolo remoto e ineguagliabile di questo pianeta, all’insegna delle forze primigenie che hanno dato origine alla Terra.
Un Viaggio in cui si sperimenta il nostro essere originario e in cui si percepisce di essere insignificanti entità in un mondo che dovremmo preservare e tutelare (ma che non sempre facciamo!).
Grazie ai suoi paesaggi, al suo clima, alle sue meraviglie, l’Islanda ti permette di capire e raggiungere il tuo ‘io’ profondo in cui fragilità e delicatezza si fondono, così come nell’universo, in cui solo un’essenza può esistere e governare, l’essenza che è ‘madre delle madri’: Madre Natura.
“Se non ti piace il tempo islandese adesso, aspetta cinque minuti: probabilmente peggiorerà”. (proverbio islandese)
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