Un break invernale a Londra
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CHURCHILL WAR ROOMS, IMPERIAL WAR MUSEUM & THE CITY
Finalmente inizia la nostra vacanza e la prima visita della mattina la dedichiamo al museo Churchill War Rooms. Qui si possono vedere le stanze da dove il primo ministro Winston Churchill condusse le operazioni di guerra durante il secondo conflitto mondiale. Le camere del personale e le sale dove si prendevano le decisioni importanti sono rimaste intatte dal 1945. Con l’aiuto di un audio guida, abbiamo iniziato il nostro percorso facendoci coinvolgere dalla storia emozionante di quei giorni. La nostra seconda tappa della giornata, prevede una piccola sosta all’Arco di Wellington: un monumento che celebra la vittoria britannica su Napoleone, situato a Sud di Hyde Park. L’arco è circondato da un parco e da altri due memoriali: uno commemora i caduti dell’aviazione inglese (RAF) e l’altro invece i caduti della Prima Guerra Mondiale. Dopo una piccola sosta per il pranzo, decidiamo di visitare l’Imperial War Museum di ben 5 piani. Qui gli amanti della storia sono nel loro centro perché il museo è veramente interessante e gratuito! Si possono ammirare da vicino carri armati, aerei da caccia, il contenitore della bomba atomica e tantissime altre cose. Il piano terra del museo è dedicato alla Prima Guerra Mondiale, il primo piano alla Seconda Guerra Mondiale, il secondo piano alla Guerra Fredda ed il quarto piano è interamente dedicato all’Olocausto. Al quarto piano non abbiamo potuto fare delle foto, ma la mostra era ricchissima di reperti importanti, di testimonianze delle vittime e si poteva vedere la riproduzione di un campo di concentramento. Il quinto piano era momentaneamente chiuso per l’allestimento di una mostra temporanea. Data la mia passione per la storia, ho visitato molti altri musei in altre città europee e devo dire che l’Imperial War Museum mi ha colpito particolarmente, è molto educativo ed i vari periodi storici sono ben approfonditi. Lo consiglio a tutti gli appassionati ed alle famiglie con figli adolescenti, perché i ragazzi possono interessarsi maggiormente alla storia rimanendo colpiti dai filmati, dagli oggetti, dalle testimonianze, dagli aerei di guerra ed in questo modo la memoria viene trasmessa alle nuove generazioni che troppo spesso non sono a conoscenza degli orrori del passato. Dopo aver visitato l’Imperial War Museum, ci siamo diretti al Ponte Lambeth per godere della vista di una parte della città al tramonto, poi abbiamo deciso di fare un giro al Palazzo di Westminster di cui le parti più importanti sono: la Torre di Elisabetta e la Torre dell’orologio che è meglio conosciuta con il nome di “Big Ben”. L’orologio è situato all’interno ed annuncia l’arrivo del nuovo anno dal 1924. Dall’altro lato della strada, sul ponte, abbiamo scattato foto indimenticabili in direzione della ruota panoramica che quella sera era colorata di rosa, ma ogni giorno cambiava colore per la gioia dei turisti. Successivamente ci siamo incamminati in direzione della ruota, più precisamente abbiamo percorso il South Bank fino ad arrivare al Ponte Jubilee dove abbiamo collocato il cavalletto e con l’autoscatto, abbiamo scattato bellissime fotografie, caratterizzate dallo sfondo di Westminster e la ruota panoramica (il ponte è abbastanza largo quindi è il luogo ideale dove posizionare il cavalletto). Vi consiglio di fare lo stesso, non ve ne pentirete! Verso le 21.30, ormai stanchi ed affamati, decidiamo di mangiare da Pizza Hut situata vicino alla fermata della metro Piccadilly, dopo siamo ritornati in albergo, distrutti dalla nostra prima giornata nella City.
UNA GITA AD HIGHGATE… CON SORPRESA
La mattina del terzo giorno l’abbiamo dedicata alla visita del British Museum, uno dei più importanti musei del mondo che intrattiene ogni giorno tantissimi turisti, affascinati dalle bellissime gallerie dedicate all’archeologia, dall’arte delle stupende culture e civiltà che rappresentano la bellezza del nostro passato. La parte del museo che mi ha sempre affascinato è quella dedicata all’Egitto dove si possono vedere stupendi reperti, sarcofagi e la celebre Stele di Rosetta che presenta un’iscrizione in tre registri differenti: il geroglifico, il demotico ed il greco. Questa scultura è molto importante perché in passato, la stele di Rosetta ha permesso agli archeologi di decifrare i geroglifici. Dato che era la nostra seconda visita al museo, abbiamo deciso di soffermarci nelle sale dedicate all’America ed al Giappone in base ai nostri interessi. Sono state davvero stupefacenti, l’unica nota negativa è sempre il tempo che scorre troppo velocemente: per visitare con calma l’intero museo non basterebbe neanche una settimana… In tarda mattinata abbiamo deciso di visitare la cattedrale di Saint Paul; il prezzo del biglietto è di 16,50 sterline: solo per la vista mozzafiato a cui si può assistere, sono soldi ben spesi! La cattedrale fu costruita nel 1697 dall’architetto Christopher Wren che ha progettato questa magnifica chiesa barocca dove Lady Diana ed il principe Carlo si sono sposati nel 1981. Noi abbiamo visitato la cripta, dove ci sono le tombe di personaggi importanti, poi il piano terra e le gallerie. Dalla Galleria d’Oro, si può ammirare una vista meravigliosa sulla città, dove noi abbiamo scattato tantissime foto: è una tappa imperdibile perché si ha una vista d’insieme dei grattacieli della City. Appena usciti dalla cattedrale, abbiamo fatto un piccolo spuntino da Paul, il nostro panificio preferito che si trova proprio davanti all’uscita della cattedrale, se non sapete dove mangiare è un luogo ottimo dove gustare deliziose baguettes e dolcetti francesi! Dopo aver fatto il pieno di energie per affrontare la nostra prossima tappa ci siamo diretti verso la cittadina di Highgate. Se arrivate fin qui, potete immergervi in un luogo di altri tempi e visitare un cimitero dove sono sepolti artisti e personaggi importanti. Con una visita guidata potete percorrere una parte del cimitero dove si trovano le tombe più importanti e si respira un’atmosfera particolare. Una leggenda ha reso famoso il cimitero di Highgate durante il Novecento perché si credeva che qui vivesse un simpatico e mordace vampiro. La cittadina di Highgate ci è piaciuta ed abbiamo trovato molte persone che gentilmente ci hanno dato le informazioni per arrivare al cimitero, purtroppo però il tempo non è stato dalla nostra parte. Abbiamo visto una Londra insolita, almeno per qualche ora… Ci eravamo informati guardando il sito ufficiale del cimitero, ma purtroppo non era aggiornato, quindi non potevamo sapere che in inverno, l’orario di apertura è ridotto. Se avete la curiosità di visitarlo vi consiglio di arrivare ad Highgate la mattina così non avrete brutte sorprese. Comunque, vi consiglio anche di cercare informazioni sulla Lonely Planet per sapere se c’è un giorno di chiusura, dato che al momento, non ricordo. Dopo l’avventura di Highgate ci siamo diretti verso il Ponte Southwark per ammirare un’altra veduta della città per poi arrivare fino al Millennium bridge dove abbiamo goduto della migliore vista di San Paul e fare tantissime foto by night.
HAMPTON COURT E IL LABIRINTO
La mattina del quarto giorno abbiamo preso il treno per Hampton Court, un palazzo reale situato a circa mezz’ora da Londra. La zona è molto vasta ed il maniero è circondato da giardini magnifici: una parte dei giardini è a pagamento mentre l’altra è gratuita, inoltre, ci si può divertire in un labirinto che risulta essere il più antico del Regno Unito. La visita del palazzo merita una giornata intera, anche se noi ci siamo accontentati di visitare superficialmente il luogo, visto che non avevamo molto tempo e volevamo approfondire anche altre zone della città. Il palazzo ci sembrava interessante da vedere ed essendo immerso nel verde ci aveva incuriosito molto: vi consiglierei di visitarlo dalla primavera all’autunno in modo da apprezzare al massimo la bellezza dei suoi giardini che da aprile in poi vi lasceranno senza fiato per i loro colori e profumi. Prima di pagare il biglietto del palazzo è opportuno chiedere una mappa alla biglietteria in modo da poter decidere quale tipo di visita fa al caso vostro, cioè se preferite vedere il palazzo da fuori con una parte dei giardini o se preferite una visita più approfondita. Il labirinto ha una biglietteria a parte: devo ammettere che è stato piacevole ritornare bambini per un po’e divertirsi a trovare l’uscita. Prima di riprendere il treno per il centro di Londra abbiamo fatto un piccolo spuntino con un delizioso cupcake ed un caffè americano ad un chiosco chiamato Coffee Bay, situato vicino ai binari della piccola stazione. Appena arrivati ci siamo diretti al parco di S. James, vicino ai pressi di Buckingam Palace, un luogo fantastico dove si possono ammirare da vicino anatre, cigni, scoiattoli e corvi. Il parco è sempre molto frequentato dai turisti ma anche dalla gente del posto. Vi consiglio di preferire la visita nel pomeriggio in modo da ammirare il parco all’ora del tramonto, così potrete scattare bellissime fotografie dai ponti con una visuale sul parco che a quell’ora offre a pieno tutta la sua bellezza. Per l’ultima tappa della giornata abbiamo scelto di andare vicino all’entrata della Torre di Londra, esattamente nel punto dove partono i battelli e posizionare il nostro treppiede in modo da fare alcune foto ricordo insieme, senza troppe persone intorno: è stata una bella idea perché di sera Tower bridge illuminato toglieva letteralmente il fiato!
GREENWICH E L’OSSERVATORIO
Durante il nostro penultimo giorno a Londra, abbiamo deciso di dedicare una piccola parte della mattina per fare una bellissima passeggiata sul Tower bridge: il nostro monumento preferito. Con la luce del giorno abbiamo scattato tantissime foto ed abbiamo ammirato da vicino questo bellissimo ponte. Subito dopo ci siamo diretti a Greenwich con il battello: volevamo fare un giro sul Tamigi, così abbiamo preferito arrivarci dall’acqua. Greenwich, famosa per il primo meridiano longitudinale che dal XIX secolo stabilisce l’ora di tutto il pianeta, ci è piaciuta fin da subito e le cose da vedere erano davvero tante… dopo le foto di rito con il veliero Cutty Sark ci dirigiamo al Royal Naval College che è stato il set cinematografico di tantissimi film: proprio qui hanno girato la scena climax di Avengers. Dopo aver fatto un giro per la caratteristica cittadina, camminiamo nel bellissimo parco che ci ha condotto fino in cima all’osservatorio dove si gode una magnifica vista su Londra, il paesaggio è veramente bello, l’unico che merita davvero durante la visita a Greenwich. Ci sarebbe piaciuto vedere lo spettacolo offerto dall’osservatorio, ma purtroppo dovevamo aspettare il turno successivo, ben 3 ore dopo, così abbiamo deciso di salutare questa graziosa cittadina di cui non consiglierei il tanto decantato mercato di prodotti tipici di diverse cucine internazionali: sulla guida veniva descritto come uno dei migliori ed invece per noi è stato molto deludente; solo due banchetti potevano attirare i turisti, quello che vendeva la carne secca, particolare se siete amanti di questo genere di prodotti oppure quello dei churros, golosissimi dolci spagnoli. Pianificando la visita a Greenwich volevamo assaggiare un buon street food per pranzo ed invece siamo rimasti affamati fino alle 16 del pomeriggio quando dopo essere scesi dal battello ci siamo fermati nel negozio di Paul nella zona della Torre di Londra. Dopo aver mangiato qualcosa, abbiamo preso la metro fino a Piccadilly Circus station per fare una passeggiata a Chinatown dove centinaia di lanterne e un miscuglio di sapori e odori ci ha fatto catapultare nel lontano Oriente: presi dalla curiosità, siamo entrati in un piccolo negozio di alimentari dove il mio ragazzo è riuscito ad assaggiare, per la prima volta, il celebre Nikuman, meglio conosciuto come Baozi in Cina: un tipico panino ripieno di carne e verdure, cotto al vapore. Subito dopo ci togliamo dal caos e ci dirigiamo nella tranquilla Trafalgar square dove si respira sempre un’atmosfera particolare e dove le luci della sera rendono tutto più magico. Nella piazza si trova la National Gallery e si innalza la meravigliosa colonna di Nelson con le statue leonine che simboleggiano la vittoria di Horatio Nelson su Napoleone. Dopo esserci riposati un po’ in questa bellissima piazza, decidiamo di ritornare in albergo, abbiamo ancora tante cose da vedere prima di ripartire.
CANDEM E NOTTING HILL
La nostra prima tappa della giornata è stata Monument. Questo monumento rappresenta il memoriale dell’incendio avvenuto nel 1666 e come altri edifici importanti di questa città è stato costruito da Christopher Wren e per molto tempo ha avuto il primato di essere il più alto di Londra. È alto 61 metri e non ha l’ascensore: i temerari che desiderano raggiungere la cima dovranno fare affidamento solamente sulle proprie gambe e una volta raggiunta, potranno ammirare una bella vista sulla città. Questo era il nostro piano iniziale, ci piaceva vedere ancora una volta la vista dall’alto della città dei mille volti, ma purtroppo abbiamo notato la rete protettiva, aggiunta in passato a causa dei diversi suicidi. Il nostro obiettivo era quello di scattare le foto da un’altra prospettiva così, complice la stanchezza dell’ultimo giorno, abbiamo rinunciato. Dopo un bel caffè per ricaricarci ci siamo diretti a Camden: una zona molto amata dai giovani, soprattutto per lo shopping: avevo un bel ricordo di questo posto, infatti nel 1990, quando visitai Londra per la prima volta, vidi il mio primo punk e ne rimasi talmente impressionata da farmi amare questa zona così alternativa e multiculturale. Purtroppo l’epoca contemporanea ha distrutto il fascino della fine dei mitici anni Ottanta e adesso il luogo è completamente diverso da come mi ricordavo: la particolarità di questo angolo della città non esiste più. Secondo me non vale la pena di soffermarsi a Candem perché ci sono luoghi molto più interessanti da vedere… Nel primo pomeriggio ci siamo diretti a Notting Hill, un ricco quartiere residenziale di Londra, diventato famoso nel 1999 grazie al film omonimo interpretato da Julia Roberts e Hugh Grant e conosciuto per il mercato di antiquariato che si svolge ogni sabato, situato in Portobello road. Fin da quando vidi il film, che per me rappresenta una delle più belle commedie degli anni Novanta, rimasi molto colpita dai luoghi e decisi che appena avrei avuto l’occasione, avrei voluto vedere con i miei occhi questo particolare angolo di Londra. Su internet, ho trovato una sorta di itinerario, una mappa un po’ approssimativa dei luoghi da vedere, ma siamo riusciti ugualmente a visitare i luoghi più importanti del film. In preda alla fame, abbiamo mangiato delle patatine al MacDonald’s, verso le 16 del pomeriggio (data l’ennesima delusione al mercato di cibi internazionali di Candem…). Nei pressi della metro, abbiamo iniziato a seguire le indicazioni e dopo aver camminato un bel po’ siamo riusciti a vedere il bellissimo giardino privato, dove i due protagonisti del film si sono dati il primo bacio: purtroppo non c’era nessuna traccia della panchina; abbiamo in seguito scoperto che si trova in Australia. Il quartiere è molto carino e le case colorate riportano alla mente alcune scene del film. I turisti non passano inosservati, infatti, in questa zona ci sono tantissime telecamere controllano ogni movimento. Dopo aver camminato ancora, senza sapere precisamente dove fosse la famosa libreria di viaggi di Hugh Grant, troviamo un’insegna che indica il posto preciso anche se la libreria di viaggi non esiste più dal 2011: adesso nel locale si trova un negozio di souvenir (situato al 13-15 di Blenheim Crescent). Durante la nostra passeggiata siamo riusciti a vedere la porta blu della casa del protagonista al 280 di Westbourne Park Road che dopo il film ha acquistato un inestimabile valore. Il nostro giro nei ricordi di una delle più belle commedie di Julia Roberts finisce qui.
Se Notting Hill è una delle commedie che vi ha fatto sognare, vi consiglio di trascorrere qualche ora in questo quartiere “surreale ma bello!”. Proprio a Notting Hill, invece di andare al MacDonald’s vi consiglio la pizzeria di un ragazzo italiano che fa una pizza a taglio strepitosa! Il nome della pizzeria è: Arancina, the original pizza alla pala. Si trova a Londra sia al numero 19 di Penbridge Road (Notting Hill) e al 19 di Westbourne Grove. Se non ricordo male, appena uscite dalla metro, percorrete 200 metri a sinistra e poi girate a destra imboccando la via… la troverete! È buonissima!
L’ultima tappa del nostro viaggio è stata la fermata della metro di Temple per vedere la chiesa dei templari da fuori… non è stata una grande idea anche perché eravamo stremati dalla stanchezza di tutta la giornata. Abbiamo proseguito il nostro tour de force alla ricerca della bellissima chiesa inutilmente… Vicino al nostro albergo, gli ultimi giorni, avevamo scoperto l’esistenza di Pizza hut, così alcune volte, al posto di mangiare del cibo in monoporzioni confezionate al supermercato, speziate all’inverosimile, abbiamo preferito mangiare una pizza large bigusto a metà. Per la prima volta abbiamo assaggiato la pizza all’ananas… niente male! Vi consigliamo di non perdervi i tanti locali di sushi preconfezionato take away che si trovano soprattutto a Piccadilly Circus e nelle stazioni più grandi della metropolitana: in questi piccoli negozi si può gustare dell’ottimo sushi a basso costo e dei deliziosi dolcetti chiamati mochi. Un consiglio per gli appassionati di storia invece: non perdete il Royal air force museum, potete raggiungerlo dalla fermata Colindale con una passeggiata di circa 10 minuti. Volevamo tanto vedere questo museo ma abbiamo calcolato male il tempo ed abbiamo scoperto solamente dopo che i biglietti per raggiungere la fermata (che rimane fuori dalle zone più frequentate della metro) si possono fare solo nelle stazioni che collegano le maggiori linee della metro: organizzatevi per tempo!
Finisce qui il nostro viaggio a Londra, la città dei mille volti che non smette mai di regalarci bellissimi ricordi, adesso non ci resta che aspettare con ansia la nostra prossima avventura!
Enjoy!