Un bellissimo tour tra Napoli, Sorrento e Capri
In questi tempi di covid il last minute è diventato di rigore, a due settimane dalla partenza passiamo dall’Alsazia, Strasburgo e Parigi a Napoli, Capri e Sorrento: una scelta totalmente diversa.
Opzione treno è immediata, oramai con i voli è uno strazio la prenotazione, aggiungi bagaglio, pesa bagaglio, scegli il posto e senza accorgertene il biglietto da 29.99 è passato a 99.99. Partiamo domenica 12 giugno ore 7.15 da Milano Centrale, arrivo previsto a Napoli ore 11.53. Rientro sabato 18 giugno partenza da Napoli ore 16.20, arrivo Milano Centrale 21.15 = tot euro 180.
La mia idea è quella prenotare 3 notti a Napoli e 3 notti a Sorrento, ma i prezzi di Sorrento sono veramente altissimi, soprattutto quest’anno che è tutto schizzato alle stelle.
Ma all’ultimo minuto riesco a trovare delle buone soluzioni.
A Napoli alloggiamo al B&B come d’incanto a circa 500 mt dalla bellissima piazza Dante (c’è anche la fermata del metro). Spendiamo per 3 notti con colazione compresa di tasse euro 300.
La location è molto comoda in pieno centro siamo a due passi da Via dei Tribunali da via Toledo e a piedi puoi arrivare ovunque, anche per mangiare basta scendere in strada e trovi di tutto e per le lunghe tratte la fermata Dante è a 5 minuti. Hai vicino la Napoli sotterranea, il Chiostro di Santa Chiara, io direi la soluzione perfetta per vivere la vera Napoli. Non mancano il caos, l’odore che contraddistingue in centro di Napoli, ahimè la sporcizia, il centro purtroppo è inondato da tutto quello che sentiamo sempre in televisione, gente che sporca e comune che non pulisce.
La nostracamera è una quadrupla e molto spaziosa, il balcone dà sulla strada ma devo dire che chiuse le finestre il rumore assordante che dura fino alle 4 di notte resta fuori.
La colazione è molto easy, considerate che siamo in un B&B molto semplice ma devo dire molto pulito, non è nuovo ma a Napoli è bello vivere anche queste realtà entrare nei palazzi storici. Assolutamente consigliato.
A Sorrento alloggiamo al B&B il Saraceno e siamo molto fortunati perché ci viene dato l ‘appartamento, non possiamo usare i fornelli ma abbiamo un salotto e una camera quindi tanto spazio e comodità anche quando a pranzo decidiamo di prendere qualcosa in rosticceria per risparmiare un po’.
Il B&B si trova a circa 5 minuti scarsi dalla stazione non dalla parte del centro ma dalla parte opposta, quindi, dove c’è un attimo di pace e tranquillità. La struttura è nuovissima pulita e i ragazzi sono tutti molto gentili e carini, anche la colazione la servono in camera e ti fanno trovare tutto pronto, davvero un ottimo trattamento. Noi spendiamo per 3 notti comprese le tasse euro 348.
.. e ora si parte……
Arriviamo a Napoli in perfetto orario, Italo è stato preciso e rapido, raggiungiamo il B&B con 3 fermate di metro (noi acquistiamo per oggi il biglietto giornaliero di euro 3.5, solo per noi invece per la bambina anche se ha 7 anni la fanno passare gratuitamente), ci cambiamo e subito giù per il pranzo.
Quando riporto i miei racconti di viaggio di solito tendo a raccontare nel dettaglio giorno per giorno cosa abbiamo visto e dove abbiamo mangiato ma questa volta non è fattibile perché saremo passati in alcuni punti decine di volte, raccontare dove abbiamo mangiato sarebbe inutile perché tanto non riesci a rispettare quello che ti eri prefissato, io mi ero appuntata dei localini che avevo trovato con delle belle recensioni, ma poi arrivi davanti al locale e trovi coda, prenotare non è fattibile e quindi ne trovi un altro magari anche più caratteristico, buono e economico. A Napoli il problema del mangiare non sussiste. Puoi mangiare con 3 euro come con 30 o con 300, puoi mangiare pizza se vuoi tutti i giorni, o puoi assaggiare tutto il resto, vista la varietà esagerata della loro cucina, quindi un consiglio farsi consigliare dal proprio intuito, entrare girovagare e poi scegliere in base a dove si è, alla fame e a che cosa si ha voglia di mangiare. Ci saranno giorni dove si mangia pizza a pranzo e cena e poi per 5 giorni si assaggerà di tutto e di più.
Anche vedere Napoli stesso discorso, mi ero fatta un percorso, stabiliti dei punti e poi niente abbiamo seguito l’istinto.
Ad esempio, il primo giorno. Ci siamo ritrovati parecchio spaesati dal caos dei motorini che sfrecciano anche nei sensi unici e anche nei divieti più assoluti, in 3 o 4 con e senza casco. Ci siamo persi tra le strade chiassose e colorate, abbiamo scoperto botteghe tipiche e ci siamo proprio lasciati travolgere dall’atmosfera del centro storico andando in giro senza meta: tra via dei Tribunali (strada presa d’assolto per le numerose pizzerie, ricca di pasticcerie e friggitorie, di botteghe di artigiano locale e del calore della gente) a via San Gregorio Armeno detta anche via dei Presepi (tutto l’anno qui si possono trovare botteghe che vendono piccole opere d’arte, presepi e personaggi della cultura popolare) al Duomo (a me non ha assolutamente colpito granché forse perché m’immaginano l’imponenza del duomo di Milano), fino a piazza del Gesù con la sua bellissima chiesa, entrate se la trovate aperta perché a mio avviso è una delle chiese più scenografiche ed eleganti della città.
Il centro storico di Napoli si dipanano alcune delle vie più famose e frequentate dalla città, sia dai locali sia dai turisti: la cosiddetta Spaccanapoli.
Avremo fatto queste vie non so quante volte e poi mentre eravamo in via Toledo (una delle vie più commerciali della città, brulica di negozi, pasticcerie, splendidi palazzi e piazza meravigliose come la mia preferita piazza Dante) dopo aver ammirato la sua fermata famosa perché alzando il naso all’insù sembra di essere catapultati in un mondo sommerso e si rimane ammaliati da un formidabile gioco di luci e forme inaspettate, diretti a piazza plebiscito, cosi all’ improvviso vedo la fermata della funicolare e via per il Vomero cambiando improvvisamente itinerario.
Quando arrivi al Vomero percepisci che la città cambia: le case sono più eleganti, c’è in giro meno sporco tutto sembra più ordinato e c’è meno caos. Al Vomero si passeggia di solito con la meta di Castel sant’Elmo. Lo si nota anche girando per le vie di Spaccanapoli, noi lo vediamo anche dal terrazzo del nostro B&B, in quanto la collina del Vomero domina tutta la città.
Il castello è medioevale e si ammira tutta Napoli dall’alto e si arriva con lo sguardo fino al mare.
Noi siamo arrivati al castello una mezz’oretta prima della chiusura e con 5 euro siamo entrati tutti e tre.
Dopo il Vomero la stanchezza ha iniziato a farsi quindi siamo ritorniamo al B&B, doccia e siamo usciti per provare la prima pizza di Napoli.
Il secondo giorno belli freschi e riposati ripercorriamo il solito percorso, via San Benedetto, Via dei Librai, Piazza Dante, Via Toledo e stavolta arriviamo in piazza Plebiscito.
Questa piazza è enorme, una delle più grandi d’Italia ed è pronta per il concerto di Gigi D’Alessio che si terrà il prossimo sabato quindi ahimè le mie foto sono tutte disturbate dal palco.
Ora l’idea era di costeggiare il mare, ma Robi propone di andare al mercato, quindi passando per i famosi quartieri spagnoli arriviamo al Rione Pignasecca e al suo mercato.
Il rione è un quartiere Folkloristico dove immergersi nella vera anima della città: anche qui motorini sfreccianti, panni stesi al sole, le voci, i colori, le superstizioni, profumi da confonderti. Al mercato abbiamo comprato frutta, ricordini e qualcosa per il pranzo. Oggi mangiamo veloce perché alle 14 abbiamo la Napoli sotterranea. Noi non abbiamo prenotato ma se ci si reca mezz’oretta prima dell’inizio del giro ti fanno entrare. La visita dura circa un’oretta o oltre alla parte sotterranea ti portano a visitare delle case costruite sopra un anfiteatro. La gita è davvero interessante, Arianna si è divertita tanto ed è stata molto colpita da tutto quello che ha visto e dai racconti: cave di tufo, gallerie, sotterranei bui e umidi, tunnel claustrofobici, un acquedotto e tanto mistero. Il percorso racconta come nel tempo sono variati le funzioni di questi tunnel, dall’acquedotto, al rifugio antiaereo, alle cave. Interessante e misterioso, assolutamente sconsigliato a chi soffre nei luoghi stretti ci sono dei tunnel strettissimi che per entrare dritto in piedi devi veramente avere solo 7 anni. Unica luce quella dei cellullari.
Abbiamo fatto la visita nell’orario più caldo così ora possiamo dirigerci a piedi verso castel Nuovo e Castel dell’Ovo. La passeggiata sul lungomare è proprio piacevole, affacciano con vista mare dei bellissimi hotel.
Terzo giorno Ercolano
Optiamo per questo sito archeologico anziché il più famoso Pompei perché la piccola non credo avrebbe retto una giornata intera agli scavi. Ercolano è più semplice e meno impegnativa e in un paio d’ore la visitiamo, prendiamo anche per lei l’audio guida apposta per i bambini e così diventa anche per lei più interessante.
Avrei voluto prendere la guida ma ci hanno chiesto 150 euro per due ore, assurdo! Più i biglietti davvero esagerati!
Il sito è interessante e due ore volano, inutile trascrivere tutto quello che potete trovare in una qualunque guida.
Mangiamo a Ercolano prima di riprendere la circumvesuviana, che in poche fermate ci riporta a Napoli (circa 15/20 minuti)
Io avrei voluto vedere il Cristo Velato e il Chiostro di Santa Chiara ma Robi e Arianna preferiscono il Rione sanità e il rione toto.
Il rione Sanità si trova nella zona nord di Napoli e non ha mai goduto di una fama molto positiva, tanto da essere considerato un rione emarginato da Napoli, nonostante sia a 20 minuti a piedi dal centro storico. Io consiglio se si ha il tempo di andare a farci un giro, noi abbiamo passato un pomeriggio esilarante con gli artisti di strada che divertono i passanti che si fermano a ridere e ad applaudire che siano in macchina o in motorino, formano code e i clacson iniziano a suonare, passa anche la polizia, ma guarda sorride e tirano dritto.
Questo rione è famoso per essere il rione di toto, siamo passati davanti a quella che era la sua casa e finalmente mi fermo a leggere la sua storia, a come sia nato da un amore clandestino e l’essere riconosciuto dal padre oramai da maggiorenne.
Non abbiamo visto tutto di Napoli, ci manca Posillipo, il quartiere Chiaia, Pompei, le catacombe, ma come tutte le volte che vai la prima volta in una città nuova cerchi di assaporare il più possibile pensando già che quando tornerai avrai ancora molto altro da vedere.
Siamo già arrivati a mercoledì e per la felicità di Arianna finalmente si va al mare.
Partiamo con la circumvesuviana destinazione Sorrento, il viaggio è lungo quasi un’ora e mezza e il treno è strapieno, altro che covid, e ahimè scendono tutti al capolinea.
Per fortuna il nostro B&B è davvero vicinissimo alla stazione, quindi arriviamo tempo di appoggiare le valigie e la proprietaria ci consiglia di correre giù in rosticceria che hanno tante cose gustose. Mangiamo quindi in camera e pomeriggio andiamo finalmente alla scoperta delle spiagge di Sorrento.
Le spiagge di Sorrento si dividono in 3 categorie.
Marina piccola dove c’’e una spiaggetta dove in realtà nessuno fa il bagno perché da lì partono tutte le imbarcazioni per le gite, poi ci sono i lidi, a parte uno, nessuno ha una vera spiaggia ma ci sono le terrazzate. Il costo minimo al giorno è di 36 euro. In questi punti il mare non sembra male, visto dall’alto sembra incantevole ma da basso non mi convince troppo.
Poi c’è Marina grande che di grande in realtà non ha nulla e si trova dalla parte opposta di Marina piccola: c’è questa spiaggetta libera dove finalmente Arianna si può godere la sua sabbia e il suo primo bagno.
Sinceramente niente di che ma come si sa i bambini entrano anche dentro ad una bacinella pur di essere a contatto con l’acqua.
Passiamo quindi il mercoledì pomeriggio e tutto il giovedì a girovagare per Sorrento e a rilassarci in spiaggia. In realtà il programma era di andare a Positano e Amalfi ma abbiamo avuto in piccolo problema di salute e quindi il giovedì è stata una giornata molto rilassante.
Il venerdì si parte per Capri. Ci sono tantissime soluzioni per andare all’ isola, con il traghetto di linea e poi li ti trovi una barca che ti fa fare il giro dell’isola oppure parti organizzato direttamente da Sorrento.
La gita che avevamo scelto, che a ns avviso era la migliore, purtroppo è piena, primo posto domenica e per noi è già troppo tardi. Ci piaceva parecchio perché partivi da Sorrento direttamente con una barca dedicata di circa 12 persone e quando facevi il giro dell’isola avevi ben 4 bagni inclusi compreso quello della grotta che entri da una parte e poi esci dall’altra. Il costo non è neanche esagerato, 200 euro in tre.
L’unico neo la partenza era da marina grande quindi per noi era dalla parte opposta del nostro b&b
Optiamo quindi per una soluzione con un solo tuffo e partenza da marina piccola, euro 140 in tre.
Partiamo con l’aliscafo e poi a capri cambiamo barca che ci fa fare il giro e un tuffo alla grotta bianca.
Ora due piccole info sulla celebre grotta azzurra.
La gestione di questa grotta è in mano al comune che fa pagare 14 euro a persona per entrare due minuti con dei barcaioli che se non gli dai minimo 50 euro di mancia ti lasciano lì sotto al solo due ore a scioglierti.
All’inizio non capivamo perché nessuno l’aveva in programma ma poi chiedendo un po’ in giro abbiamo scoperto l’inghippo e navigando anche in rete tante sono state le lamentele dei turisti, quindi noi l’abbiamo allegramente saltata.
La traversata dura una mezz’oretta e un’ora abbondante il giro dell’isola, dopo di che ci sono due scelte o proseguire con il tour anche sulla terraferma per 20 euro oppure tempo libero. Noi non abbiamo scelta con Arianna siamo costretti ad andare in spiaggia. Troviamo per fortuna un posto all’ombra e ci facciamo un po’ di bagnetti dopo di che, su consiglio del barcaiolo, andiamo da Aldo a farci fare dei panini e con pochi soldi pranziamo.
Dopo pranzo prendiamo la funicolare per andare a Capri, euro 2.20 a tratta e i bambini, anche se c’è scritto che sopra il metro pagano, poi all’ingresso Arianna che oramai supera il metro e 20 sale gratuitamente. Il ritorno si fa a piedi tranquillamente anche se io oramai avevo comprato i biglietti per il rientro.
Il centro di capri è un negozio di extra lusso uno dopo l’altro, localini e ristoranti costosi e sinceramente dopo una passeggiata e due foto alle falesie rientriamo. Una cosa molto bella è il giardino dell’imperatore molto ben tenuto e anche se ci fanno pagare l’entrata, 1, 50 a testa ma il posto merita. A Capri manca solo che ti arrivi la fattura per l’aria che hai respirato perché è tutto davvero assurdo come una granita piccola a 8 euro.
Rientriamo con il traghetto delle 18 perché il cielo si sta rannuvolando e non vorremmo beccare la pioggia.
Ecco come non detto, dal porto al B&B tutto sotto l’acqua.
La sera proviamo uno dei ristoranti di pesce a Marina grande, sono tutti pittoreschi e ci attirano tutti, si mangia sul mare davanti alle barche dei pescatori, perfetto come ultima serata.
È arrivata la fine della nostra vacanza, sabato mattina ci dedichiamo ad un po’ di shopping, andiamo all’agrumario a goderci gli alberi e il profumo di limone e assaggiamo e compriamo del limoncello.
Alle 13 prendiamo il treno per rientrare, dubbiosi che ci siano ritardi preferiamo arrivare in stazione Garibaldi con anticipo e pranzare a Napoli, invece questa volta la circumvesuviana è precisa e puntuale e alle 14 siamo già a Napoli.
Cerchiamo un posticino per pranzare e attendiamo il nostro treno delle ore 16.15 che parte puntuale e alle 21.15 siamo a Milano.
Totale della nostra vacanza euro 1500= con una media di 15/20 km al giorno quindi complimenti alla nostra bambina che per la prima volta ha fatto un vero tour di una città.