Un anno dopo
Venerdì 30 agosto, lavoro solo mezza giornata, ogni tanto una piccola concessione, ho tante cose da fare, la valigia, devo tagliare i capelli.... E questa riunione che non finisce mai.... Ecco, finita, sono in ferie, è incredibile ma vero, distribuisco le ultime raccomandazioni, incasso gli ultimi “bastardo, te ne vai” e sono sul treno per...
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Venerdì 30 agosto, lavoro solo mezza giornata, ogni tanto una piccola concessione, ho tante cose da fare, la valigia, devo tagliare i capelli… E questa riunione che non finisce mai… Ecco, finita, sono in ferie, è incredibile ma vero, distribuisco le ultime raccomandazioni, incasso gli ultimi “bastardo, te ne vai” e sono sul treno per bologna… cosa faccio per prima cosa?.. il biglietto, certo, prenotiamo che è meglio, speriamo che non sia pieno così ci stendiamo sui sedili… come?.. arriviamo a villach alle tre di notte e dobbiamo aspettare quasi tre ore per il cambio?… non c’è un’altra possibilità?.. No, eh?… va be’, ci inventeremo qualcosa da fare… Pronto monica, è tutto ok, abbiamo i biglietti dobbiamo solo partire… I capelli, la valigia, sempre troppo piccola, sempre troppe le cose da portare… E se fa freddo?… e se fa caldo?… E se piove?.. e già, speriamo bene… Cavolo, è già così tardi, meglio se mangio qualcosa, cos’è che mi scade?… tortellini… ma non posso mica mangiarmene 250 grammi… O forse sì… Sì… sento un macigno sullo stomaco… E il treno parte fra poco… Sempre di corsa, come al solito… ecco, sono su, si muove… chiudo gli occhi… Sono in ferie… si parla, nello scompartimento, di vacanze naturalmente… Io ho già cominciato il lavoro, io comincio lunedì, io invece comincio adesso le ferie… Beato te… e si viaggia anche con la testa, a sentire i racconti delle vacanze altrui… e intanto siamo a rovigo, ecco monica, una valigia che sembra ci abbia messo mattoni… Speriamo che non si apra… e a poco a poco tutti gli altri scendono, siamo rimasti da soli, forse riusciamo a dormire un po’, metti la sveglia alle tre… è sicuro che suona?… È sicuro… beata lei che riesce a dormire… Il treno è silenzioso, non fa molte fermate e quasi ti culla in questa notte di fine agosto.. avremo passato il confine?… Le tre, la sveglia, ci siamo, villach… e ora che facciamo?. … Magari si cerca un bar, eccone uno nel sottopassaggio della stazione, meglio se ci fermiamo qui, c’è un tavolino libero, almeno stiamo al caldo… Hai visto che tipi strani?.. sì, dietro di te c’è un trans con due ragazzi… E adesso è entrato un gruppo di ragazzi che si salutano con il saluto romano… Meglio non guardare… E a quel tavolo due lesbiche non fanno che pomiciare… Va be’, meglio ordinare qualcosa… Patatine fritte e maionese, il modo migliore per cominciare la giornata… Credo che la lingua sarà un problema, non si capisce un accidenti di quello che dicono, diglielo in inglese, lo sto facendo ma come diavolo si dice bergamotto in inglese, non potevi prenderti semplicemente un tè normale?… Con delle patatine fritte poi, alle quattro del mattino, i video di MTV sul maxischermo. … Sai che bevendo, parlando, mangiando, parlando, osservando, parlando, si son fatte le sei… fra un po’ arriva il treno… Ciao ciao bar di villach, noi andiamo, a non più rivederci… Ed è proprio bello attraversare l’alba che faticosamente si fa spazio in mezzo alle montagne… qua e là un ruscello un fiume un lago… E che bello tutto questo verde… Ma che fai dormi?… Come si fa a dormire?… va be’, ti sveglio quando arriviamo… … ehi, guarda che ci siamo… Sai che la gente porta le maniche corte?.. ma dai, e io che pensavo… ora bisogna cercare claudia… la cara claudia dei tempi di perugia… eccola, non è cambiata affatto, bionda come solo i nordici sanno essere, simpatica come la ricordavo. … Abbracci… che si fa?… intanto si va a casa di josef, il mio ragazzo per una bella colazione… E che colazione… Altro che cornetto e cappuccino… Pane al sesamo ai semi di papavero affettati formaggio marmellate varie burro latte yogurt tè.. perché la colazione è un pasto importante… e intanto i depliant di tutto quello che ci aspetta passano di mano in mano e io propongo di andare lì, no meglio fare prima questo… Sembriamo dei ragazzini appena entrati a disneyland, su quale giostra saliamo prima?… Che ne dite di un giro per il centro storico di salisburgo?… benissimo… con questo sole poi… eccola salzburg, la città del sale, del barocco austriaco… E di mozart… si parcheggia lungo il salzach, il fiume che tanta paura ha fatto nei giorni scorsi e che ora scorre tranquillo sotto i ponti e si comincia la passeggiata… Eccoci in una delle piazze principali, con il suo mercatino, con la sua fontana, con una scacchiera a misura d’uomo sulla quale due vecchietti spostano re e regine enormi, con un quartetto di strada che suona sotto un portico degli strumenti a corda stranissimi ma che producono una musica bellissima… e bellissima mi sembra già questa città con le sue guglie le sue torri le sue cupole i suoi cortili le insegne dei negozi in ferro battuto… e cioccolata dappertutto… da cosa si comincia?.. si potrebbe andare al cimitero.. … no, non un cimitero qualsiasi uno antichissimo del IX secolo, quello dell’abbazia di san pietro… E ci sono anche le catacombe scavate dentro la roccia… Suggestivo… Ok, si continua il giro, quella è la residenza, quella è piazza mozart e quello è l’orologio che quando batte mezzogiorno manda anche le note dei capolavori del maestro, quella sù in alto è la fortezza… quante cose che ci aspettano… ma adesso si torna a casa e ci si prepara per la prima escursione… Alle miniere di sale a circa 40 km da qui… E questo sole che ci riscalda fa venire una sonnolenza… che quasi gli occhi si chiudono da soli… e già, siamo stanchi… ma eccoci arrivati alla miniera, ormai non più attiva da cinque anni… Indossiamo delle tute bianche con il cappuccio… Che strani che sembriamo… di sotto fa freddo e via… siamo su quelle specie di trenini dei minatori… e si scende si scende si scende. … Ora cominciamo l’escursione a piedi… Qui i primi minatori celti.. qui nel medioevo… tutto in tedesco ovviamente… per fortuna c’è claudia… attraversiamo anche il confine con la germania… c’è proprio il confine… Per poter sfruttare il sale tedesco l’austria ha riconosciuto alla germania il diritto di andare a tagliare la legna in una zona del territorio austriaco… Ma pensa te… La storia si mescola a ciò che vediamo… Chissà come facevano tanto tempo fa… e via con le immedesimazioni… ora siamo di ritorno… monica dorme in macchina… dormirà ogni qualvolta prenderemo un mezzo per spostarci… si rientra, una bella doccia e… Neanche il tempo di riposare e si va ad un folk festival (?). … E si comincia a bere… qui se non bevi si offendono… Ma la musica è davvero orribile… un’accozzaglia di suoni, speriamo nel prossimo gruppo… ecco questo almeno è orecchiabile, cantano in spagnolo, tipo gipsy king… e quest’altro è ancora meglio, fanno musica irlandese, con zampogne pifferi e affini… Ma è dura restare svegli è già l’una ragazzi scusate ma noi… Il letto finalmente… non ci credo… ’notte mo’… ’notte fra’ ehi sveglia che è già mattina ci aspetta un’altra escursione e. … Una mega colazione… Vorrei prendere l’abitudine di farla sempre così la colazione, anche quando ritorno in italia… ecco i genitori di claudia, buongiorno a tutti!… (come si dice buongiorno in tedesco?)… faticosamente a gesti cerchiamo di scambiarci qualche informazione… ma è dura… claudia traduci che è meglio… Ciao si parte per… com’è che si chiama?… ok, le caverne di ghiaccio, le più grandi d’europa. … Stiamo esplorando l’austria… partendo da quello che c’è sotto terra… Oggi piove a differenza di ieri e tanto… e più saliamo verso le montagne più piove e aumenta la nebbia… coraggio un ultimo sforzo su questa salita… Accidenti l’auto non ce la fa, speriamo di non restare a piedi… Meglio tornare a valle e prendere il pullman che ci accompagna alla funivia… Si, meglio così, eccoci su a quasi 1800 metri, adesso comincia il cammino a piedi per un quarto d’ora circa, sotto la pioggia che scandisce i nostri passi… Ma il morale della truppa è allegro, josef è un simpaticone… la pioggia e la fatica si sentono meno quando si ride… c’è da fare la fila all’ingresso… E la gente che esce dalla caverna è gelata… farà molto freddo lì dentro… Ed è facile accorgersene subito, appena entrati… Senti che mani ghiacciate… Potevi portarti un’altra felpa… Ma la vista… Dio che bello… Più andiamo avanti e più aumenta il ghiaccio. … E più aumenta, più si moltiplicano le figure strane che riesce a formare… Questo è chiamato l’elefante… Questo è chiamato l’orso… e quando si accendono le torce l’effetto è straordinario.. Ti viene voglia di non pensare a tutto il mondo esterno, ai problemi di tutti i giorni… Solo questo immenso bianco, in queste grotte enormi, solo il rumore dell’acqua che si scioglie e che scorre sotto di noi, da qualche parte… eccoci fuori… i 13 gradi ci sembrano un paradiso… Andiamo a mangiare?… approvato all’unanimità… si è anche rischiarato il cielo, adesso si gode di un panorama stupendo… Che belle queste montagne… Una foto, anzi due… Peccato aver stressato la macchina così tanto, non ce le facciamo ad andare su quel castello… Troppo in alto… meglio tornare a casa, siamo bagnati fradici, voglio una doccia calda… e poi alle 18 abbiamo prenotato in un posto per mangiare insieme ad alex e sabine… Alle 18?… Ma mangiate così presto in austria?… Io alle 18 devo ancora digerire il pranzo… Quindi ancora di corsa, neanche il tempo di appoggiare la testa sul cuscino che… Ok, si va… Voglio qualcosa di tipico… Accontentato… Gnocchetti di patate e cipolle e formaggio e non so cos’altro portate su una padella con la fiamma ancora accesa sotto… Per un attimo rimpiango la cara vecchia pizza ma… uhm, il sapore è buono… Anzi sai che è veramente buono?… E questa bevanda come si chiama?.. sturm?… ah, è praticamente il nostro mosto, buono anche questo… Ma sarà solo il primo bicchiere di una lunga serie… Francesco, only who has to drive can’t drink… Quindi fregàti… E più dico di no più ordinano birra, sturm, liquori vari e naturalmente il dolce… Devo sbottonare i pantaloni… Josef, dovrai regalarmi delle bretelle… Ride josef… si va a vedere il panorama, che ne dite?… Sì, pur di muoverci di qui, altrimenti esplodo… il panorama. … Già… con una nebbia che non si vede la punta del nostro naso e la pioggia che continua a scendere imperterrita, regolare… Ma noi siamo più allegri che mai e… Ma sì, cantiamo… cantiamo sotto questa pioggia, raggruppiamo i nostri ombrelli e cantiamo a squarciagola le poche canzoni italiane che anche i nostri quattro amici conoscono… E via con morandi, ramazzotti, cutugno, inni nazionali… Alla faccia del panorama… più bagnati di questa mattina torniamo a casa… Sento lo sturm da tutte le parti… mi alzerò tre volte questa notte… oggi c’è di nuovo il sole… è il giorno dei palazzi e dei musei… Quindi salzburg card, almeno con 17 euro possiamo poi entrare ovunque… ma prima… Colazione al sacher cafè, un’istituzione in austria… voglio morire qui dentro, iniettatemi il cioccolato nelle vene… ok, andiamo, ma c’era anche quel dolce che mi stava guardando dalla vetrina… Cominciamo dai giardini di mirabell, uno dei più bei giardini del barocco austriaco e dal suo palazzo, che un potente dell’epoca fece costruire per la sua amante… monica è affascinata dalle papere dai piccioni e da qualsiasi animale ci passi accanto… Le papere ci sono anche in italia… E i piccioni anche, soprattutto sul mio balcone la mattina quando sto ancora dormendo… … Dal palazzo di mirabell a quello della residenza… Mamma mia che belle stanze… Sono tutte affrescate con scene di vita di alessandro magno ed arredate con i mobili dell’epoca… E guarda quegli orologi, quelle stufe in ceramica, quei gioielli… E qui si è esibito mozart quando aveva sei anni… già, mozart… Che emozione entrare nella casa dove è nato questo genio… Vedere il primo violino che ha suonato, il suo primo pianoforte… E in sottofondo le note dei suoi capolavori le sonate le sinfonie i requiem le opere… Mentre ripercorro la sua vita, fatta di stenti, di malanni, di incapacità da parte dei più di capire la grandezza di quest’uomo… E intanto monica è già fuori… Non ci mette molto lei a vedere un museo… Sarà dura restare uniti a vienna… … altra funivia, questa volta più breve, per arrivare a hohensalzburg.. la fortezza dei vescovi… maestoso, inespugnabile e inespugnato gioiello architettonico… E all’interno le sale, i musei delle armi e degli strumenti dell’epoca, l’antico organo che richiamava i cittadini in caso di pericolo e che per il suo suono caratteristico era chiamato “il toro” e le torri e la vista sulla città… Ripercorriamo stanza dopo stanza la storia di questi posti e di questa città… Io da grande voglio vivere in un castello così… io pure… … Stanchi sì, ma c’è ancora tanto da vedere… Vieni allora che vediamo il museo delle marionette… Guarda in quel video, trasmettono il flauto magico di mozart rappresentato con delle marionette… E ora di corsa al museo delle scienze naturali… Quanta roba da vedere… Troppa… e infatti gentili signori il museo chiude fra 5 minuti… Proprio mentre cercavo di capire quanto sarebbe stato il mio peso su plutone… peccato… Va be’, stasera cena a casa di josef e poi a nanna presto ‘chè domani si va a vienna … Già, vienna… quante volte ho immaginato di andarci… ed ora siamo su questo treno, quasi completamente vuoto… Monica dorme, come al solito, io non riesco… Come fai a dormire?… basta che chiudo gli occhi… beatà gioventù… ore 11. 42, siamo a vienna: 1° capire dove siamo, 2° capire dove dobbiamo andare… Apriamo la cartina… Secondo me siamo qui, secondo me siamo qua… Chiediamo che è meglio… Perfetto, nessuna delle due… per fortuna i ragazzi parlano l’inglese altrimenti… Ok, obiettivo ostello della gioventù, speriamo sia decente… Infatti non male… ma monica deve lamentarsi lo stesso… È abituata troppo bene la fanciulla. … Ringrazia che abbiamo una camera con bagno e doccia solo per noi due… Una doccia, appunto… Ecco di cosa ho bisogno… E adesso vienna a noi!… direi di cominciare dal classico giro per le vie del centro, l’innere stadt… si comincia sempre così quando non si sa da dove cominciare… cartina alla mano. … Si potrebbe andare di qui così passiamo da questo palazzo, oppure da qui così costeggiamo il danubio… Ma monica, se ti fermi ad ogni negozio di abbigliamento e ad ogni panetteria è difficile tenere una buona andatura… Aspetta, aspetta, guardo solo questo e poi basta… Ma non è l’italia la patria della moda?… Ok, anche la francia, ma di sicuro non l’austria… Dai che ho visto una bella chiesetta… Cosa?… le chiese ti mettono tristezza?. … Mi sa che domani ognuno per la sua strada… Eccoci in centro,,,,un’occhiata veloce alla cattedrale di santo stefano. … Il gotico esasperato all’ennesima potenza. … fermiamoci un po’ a vedere questi spettacoli per le vie del centro, ecco questi ballano il rap… Bravi, ma io odio il rap… Meglio questi, che fanno delle danze popolari con dei costumi dell’antico popolo incas… guarda quella fontana e quei palazzi e quel teatro e quei giardini e quei locali caratteristici.. Foto, foto, foto… eccoci, qua, siamo nell’hofburg cioè l’ex palazzo imperiale… Entriamo?… entriamo… non si trattavano di certo male i signori… che belle sale… tutto rispecchia la potenza di quel tempo, quando l’impero austroungarico dominava l’europa… Ci vorrebbe non so quanto tempo per assorbire tutta la storia che trasuda da questi mobili da questi oggetti da questi quadri con i visi di imperatori e principesse che sembrano guardarti per davvero… Monica aspetta, i musei non si vedono correndo… Penso proprio che domani ci separeremo… Non prendertela a male… Nessun problema, farò shopping.. bene.. l’importante è trovare il giusto compromesso… intanto continuiamo il giro a piedi, è un ripetersi di emozioni e di meraviglia per quello che vedo, per quello che forse riuscirò a vedere… Guarda che bella l’università, peccato non avere il tempo di fare un giro all’interno, mi hanno detto che c’è una biblioteca antica e bellissima… La prossima volta… … si cammina a vienna. … Si cammina anche perché questo sole ha deciso di non abbandonarci.. … grazie sole, che ne dici se ci vediamo anche domani?… Intanto che ci sei si potrebbe andare a fare un giro al prater con il luna park e la sua famosa ruota panoramica… Ma se hai le vertigini cosa sali a fare per poi tenere gli occhi chiusi e stare attaccata a questo palo?… Mah… Comunque ti comunico che vienna è molto bella anche da qui in alto… Questa altezza mi ha fatto venire fame… ho voglia di un wurstel megagalattico. … Lo so, in italia non ne mangio ma l’aria di qui forse mi condiziona… Anzi voglio un wurstel insieme a tutte quelle salsine colorate… Da lunedì a dieta… … comincia a fare freschetto… Adesso si va in ostello poi ci laviamo e poi magari se non siamo troppo stanchi si prova a usc… ’notte mo’… notte fra’ buongiorno, abbiamo di fronte una giornata piena, vediamo di non sprecarne niente… Controlla dalle tendine se c’è il sole… c’è?.. grande!… Non dobbiamo far altro che rinnovare il rito della megacolazione, prendere la metro e in un quarto d’ora essere in centro… Ti lascio lì e ci vediamo alle due, non ti perdere… Mentre io proseguo per il palazzo del belvedere… Quale nome più indicato… un museo con dei capolavori della pittura in un palazzo bellissimo… sono senza fiato quando incontro il bacio e la giuditta di klimt e l’abbraccio di schiele… quante volte li ho visti solo in cartolina o su delle stampe… Esco con ancora impressi nella mente i capolavori dell’espressionismo che subito mi appresto a prendere d’assalto la galleria delle belle arti… non so cosa ci troverò dentro ma mi basta sapere che c’è il misterioso ed inquietante trittico del giudizio universale di bosch… da solo vale il biglietto… Carucci i biglietti qui a vienna, meglio se non ci penso… Son già le due, ecco monica… Giusto il tempo di mangiare qualcosa insieme ma io devo ripartire… Mi aspetta una mostra di dalì con degli splendidi acquerelli che illustrano il viaggio nella commedia del sommo alighieri… … E mi aspetta soprattutto uno dei templi della lirica, la staatsoper… Qui la visita guidata si fa per lingua… Siamo tutti divisi, il gruppo di lingua inglese, gli spagnoli, gli italiani, i giapponesi e non so quanti altri… Eccomi all’interno, nella platea… qui è passato quasi un secolo e mezzo di bel canto… le opere più rappresentative, i cantanti più bravi… Come? è possibile vedere anche lo spettacolo di stasera con solo tre euro e mezzo?… chi se ne frega se dovremo stare in piedi, tanto siamo freschi come due rose… Vero monica?… Be’, diciamo che monica non è un’amante del genere lirico e se ci verrà sarà solo per farmi un grande favore… Che poi ovviamente vorrà ripagarsi con gli interessi… Per cui stasera (grazie monica) il don carlos di verdi… Più di così non potevo sperare… Ma prima ancora che tutto ciò si realizzi ho ancora il tempo per visitare un altro museo importantissimo, il kunsthistorisches museum… dove per la quinta o sesta volta nell’arco della giornata il fiato mi si fermerà, davanti alla bellezza della collezione egizia, a brueghel, caravaggio, raffaello, gianbologna, mantegna… se non sono ancora morto al sacher cafè lasciatemi morire qui… … All’opera arriviamo in ritardo… Di certo in bermuda non sarei potuto entrare, come mi fanno notare in biglietteria… (quindi corsa folle verso l’ostello e ritorno, record del mondo)… Eccoci qui… Monica fai almeno finta che ti interessi un po’ altrimenti mi farai sentire continuamente in colpa… Se penso che ieri sera hanno mandato in scena il flauto magico… Quella la possono vedere anche i bambini, senza stancarsi… Ma stoicamente monica resiste, dopo una giornata così non era facile, ti pago la cena… minimo… Insieme a quei due ragazzi spagnoli che stamattina erano con noi in ostello… Ma son davvero loro?. … Ma sì, li riconosco dalle scarpe!… Che memoria… Ed è vero che son proprio loro… … … Bene, almeno ci si capisce un po’… Sì ma quando ti decidi ad imparare un po’ di inglese?… Vedremo… Vedi tu… … è il terzo giorno, ci resta solo una mezza giornata… Una parola su tutte: Schönbrunn… Un castello e un parco da favola, quello della principessa sissi e dell’imperatore francesco giuseppe, per intenderci… Oltre 50 sale… ognuna è un inno alla bellezza, anche se a volte questo rococò è un po’ troppo pesante per i miei gusti ma… Ragazzi… Ci pensate quando in questa sala a capodanno ballano il valzer?… sì, continuano a farlo ancora adesso… Come anche tenere dei concerti di musica classica… continuando una tradizione attraverso la quale è anche passato il caro mozart, un bambino quando si è esibito qui di fronte all’imperatore per poi saltargli in braccio, alla fine di un concerto, tra il delirio delle signore che applaudivano… qui tutto è immenso, il castello come il parco all’interno del quale c’è lo zoo più antico del mondo… Ma meglio perderci nel labirinto, fatto di siepi, di giochi, di tranelli… Sembriamo due bambini… A volte ci si diverte con così poco… Come poco è il tempo che ancora ci rimane, giusto quello per visitare gli antichi forni di corte, dove c’è una dimostrazione di come si prepara lo strudel… mentre seduti veniamo serviti con questa loro specialità, in un contesto a dir poco unico… … ciao vienna, spero di rivederti presto, c’è ancora tanto che mi nascondi e che so mi farà provare delle emozioni forti per cui… Auf wiedersehen… … Treno… Monica dorme… Leggo un po’… Poi entra la mamma con un bambino, non capisco una parola di quello che dice ma gioco con le sue macchinine, lui si diverte, mi chiede qualcosa, non posso fare altro che sorridergli… E rieccoci a Salisburgo, l’efficientissima claudia ci ha già organizzato la serata… Si va ad hallein, la cittadina in cui è nata, a pochi chilometri da qui… A mangiare il gelato più grande che io abbia mai visto… Lo mettono in coppe enormi, con tutti i gusti possibili e con una coreografia che sembra un peccato doverli mangiare… ma li mangiamo… un altro colpo mortale alla linea, ma tanto ormai… E così, un saluto a tutti e tornate presto e voi venite a trovarci in italia e venite quando volete e con chi volete e non ti preoccupare che organizzeremo un pullman… forse alle volte sono più belli, intensi e sinceri i rapporti che si instaurano tra le persone in soli pochi giorni che quelli costruiti in tanto tempo… … A presto amici di salisburgo è stato un vero piacere… … La sola claudia resta con noi… Sarebbe più giusto dire che noi restiamo con lei, visto che ci ospita… Un’ultima serata con i suoi genitori, il tempo di ammirare tutti i lavori di intaglio che il papà di claudia ha fatto in questa casa meravigliosa (ne fotograferò qualcuno domattina… )… e poi a letto… questa notte però restiamo svegli fino a tardi… quasi un peccato mettersi a dormire, è bello ripercorrere questi giorni veloci, i posti e le persone che abbiamo conosciuto… … Stamattina siamo in ritardo, claudia deve andare al lavoro ma non rinuncio alla mia colazione… avremo preso tutto?… speriamo… Danke danke danke a tutti, a babbo, mamma e a claudia, una vera amica… La nostra ultima tappa segna già l’avvicinamento all’italia, innsbruck, nel tirolo. … Di innsbruck ti colpiscono subito le montagne, che praticamente la circondano… Quando fra qualche mese saranno innevate deve essere uno spettacolo… Anche il centro storico è un piccolo gioiello, con la sua celebre balconata con il tetto di rame dorato, il tettuccio dorato, come lo chiamano… Non ci mettiamo molto a girarlo… Visitiamo il palazzo imperiale, il museo di storia tirolese, una mostra fotografica sulla condizione contadina del dopoguerra, la tomba dell’imperatore massimiliano I, la torre per godere dell’ennesimo panorama… abbiamo fatto proprio il pieno… A che ora è il treno?… alle 17. 28… Avviamoci allora… … sono strani i ritorni… Sono sempre pieni di un misto di nostalgia, di stanchezza, di ricordi ma allo stesso tempo di voglia di tornare, di rimettere mano alla proprie cose… Guardo fuori dal finestrino, guardo le montagne, ne sono affascinato… Ecco il brennero, siamo già in italia… Giochiamo un po’ a carte?… ma sì, perché no?… e passano le stazioni, a poco a poco diventa buio… A poco a poco siamo a casa