Ultimo dell’anno a Parigi: solo consigli pratici

Per la mia seconda volta a Parigi scelgo il periodo dell’ultimo dell’anno, per assaporare la città durante le feste natalizie dopo averla già visitata sotto un caldo sole d’agosto di alcuni anni orsono. In queste breve resoconto ometto volontariamente la descrizione dei percorsi e delle numerose attrattive meritevoli di visita, di cui...
Scritto da: madeinflorence
ultimo dell'anno a parigi: solo consigli pratici
Partenza il: 29/12/2009
Ritorno il: 03/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Per la mia seconda volta a Parigi scelgo il periodo dell’ultimo dell’anno, per assaporare la città durante le feste natalizie dopo averla già visitata sotto un caldo sole d’agosto di alcuni anni orsono. In queste breve resoconto ometto volontariamente la descrizione dei percorsi e delle numerose attrattive meritevoli di visita, di cui esiste una letteratura pressocchè illimitata, per concentrarmi invece esclusivamente su alcuni consigli pratici che sperano possano tornarvi utili o quantomeno possano essere di spunto per un soggiorno a Parigi.

Approfittando di un’offerta incredibile per la nascita di Lufthansa Italia, con tanti mesi di anticipo mi accaparro due posti sul volo Milano Malpensa-Parigi Charles de Gaulle per un costo totale di euro 99 (tasse incluse) con andata fissata per martedì 29 dicembre e il ritorno domenica 3 Gennaio. Non avendo disponibilità economiche ingenti, dopo una lunga ricerca, prenoto tramite internet una camera doppia per 5 notti al Belambra Résidence Hotel Magendie, albergo 2 stelle che appartiene ad una catena di hotel presenti in tutta la Francia. Il costo tatale della camera doppia con bagno per l’intero soggiorno è di 413 euro, colazione esclusa (costo aggiuntivo di euro 8 a persona al giorno). I pregi dell’hotel sono rappresentati da: 1. Una locazione (Rue Corvisart) in una zona tranquilla (anche di notte), situata a sud del Jardin du Luxembourg, non lontano da Place d’Italie, nei pressi del quale si trovano due fermate di linee diverse della metropolitana (Corvisart sulla linea 6 e Les Gobelins sulla linea 7) che consentono di arrivare in alcuni dei luoghi principali della città (Torre Eiffel, Trocadeo, Arco di Trionfo, Louvre, Opéra). Nelle vicinanze si trovano ristoranti, piccoli market e due ottime brasserie/patisserie (una di esse, di fronte alla fermata della metrò Corvisart, è aperta anche la domenica mattina); 2. Il prezzo assai contenuto (80 euro a notte la doppia) considerando in che città siamo e il periodo; 3. La cortesia del personale della reception e la pulizia più che accettabile della camera, cosa non affatto scontata a Parigi anche in alberghi di categoria superiore. I contro sono rappresentati da una camera assai piccola, con un bagno altrettanto minuscolo, e da un letto non proprio comodissimo. Ma, se non si hanno molte pretese e se non si ha intenzione (come noi) di trascorrere molto tempo in camera, il rapporto qualità/prezzo è apprezzabile. Consiglio eventualmente di scegliere una camera con due letti singoli anziché una con letto matrimoniale.

Appena giunti all’aeroporto Charles de Gaulle abbiamo usufruito del treno navetta gratuito (il CDGVAL) che conduce dal terminal di arrivo alla stazione di partenza della RER B, linea ferroviaria che collega l’aeroporto con il centro di Parigi. Qui acquistiamo per euro 42,20 il Pass Navigo Découverte (ex Carta Orange), una tessera con validità settimanale che consente l’utilizzo illimitato di tutti i mezzi di trasporto pubblici (bus, metrò, RER) dell’area parigina nelle zone 1-6. In questo modo sia il viaggio tra l’aeroporto e il centro città che il ritorno utilizzando la RER sono comprese nel prezzo della tessera (cosa che invece non accade se si fa il Pass Navigo valido per le zone 1-2 in quanto l’aeroporto è in zona 5). Per fare il Pass Navigo occorre avere una fototessera. L’alternativa è acquistare la Paris Visite, più cara e limitata al massimo a 5 giorni consecutivi che consente però di avere alcuni sconti su attrazioni e spettacoli (Lidò, Disneyland, ecc.). Per il tragitto con la RER tra l’aeroporto e il centro città (o viceversa) occorrono circa 30-40 minuti (a seconda della fermata di discesa o salita).

Per l’accesso a musei e monumenti abbiamo deciso di non acquistare il Museum Pass in quanto è utilizzabile solo in giorni consecutivi e non risultava conveniente in base al nostro programma (la torre Eiffel non è compresa, l’entrata nelle chiese è gratuita). Non sempre il Museum Pass consente, come è invece pubblicizzato, di saltare le lunghe code agli ingressi: questo è quanto abbiamo riscontrato almeno per le torri di Notre-Dame, per la Saint Chapelle e la Conciergerie. Quest’ultime sono all’interno del complesso che ospita il Palazzo di Giustizia e quindi vi è un unico varco di accesso con controlli con metal detector e ispezioni. Piuttosto suggerirei, soprattutto per la visita del Louvre, del Musée d’Orsay e per la Torre Eiffel, di acquistare dall’Italia tramite i rispettivi siti internet i biglietti di ingresso a tali attrazioni per evitare le interminabili code alle biglietterie. Da tener presente che per salire fino in cima (terzo piano) alla torre Eiffel sono occorse 1 ora di coda per arrivare alla biglietteria (abbiamo iniziato la coda alle 9.20, l’apertura della torre è alle ore 9.30) e 45 minuti di coda per salire sull’ascensore che dal secondo piano sale fino al terzo. Per fortuna la discesa è più veloce, ma non esente da brevi code. Sia per il Louvre che per il Musée d’Orsay abbiamo impiegato un’ora circa prima di raggiungere la biglietteria. Quanto ai pasti, cene e spuntini a Parigi c’è l’imbarazzo della scelta: quasi ovunque si trovano bistrot, brasserie, ristoranti (italiani, francesi e di ogni altro genere), catene di fast food e paninerie. I prezzi sono variabili e logicamente aumentano all’avvicinarsi alle zone turisticamente più affollate. Nel quartiere latino, particolarmente vivace in quanto a locali e ristori, consiglio Rue Mouffetard (fermata Censier-Daubenton, linea 7) dove abbiamo gustato ottimi piatti tipici (fondue Bourguignonne, foie gras, ecc.) a prezzi contenuti. E’ particolarmente piacevole percorrere questa pittoresca strada costellata da pescherie che espongono ogni genere di molluschi e crostacei, da vinerie, rivendite di accattivanti formaggi e prodotti locali e da una quantità notevole di ristoranti. Poiché i costi dell’acqua sono quasi ovunque proibitivi, al ristorante è prassi chiedere “eu en caraffe” (acqua della cannella bevibilissima) per evitare di farsi spennare a forza di bottigliette da 25 cl.

Se amate lo shopping o se volete godervi un momento di relax, oltre ai grandi magazzini e ai negozi di lusso, potete trovare due piccoli mercati natalizi accanto alla Chiesa di Saint German des Pres e lungo la Senna, proprio sotto la Torre Eiffel. Per la notte del 31 Dicembre abbiamo deciso di festeggiare l’arrivo del nuovo anno in strada, aspettando la mezzanotte in mezzo alla folla ammirando la Torre Eiffel. Più persone mi hanno parlato di problemi di ordine pubblico nella zona dell’Arco di Trionfo e lungo gli Champs Élysées, con scippi, bottiglie di vetro lanciate in aria e cariche della polizia. Poiché già negli anni passati alcuni miei amici avevano assistito di persona a tali situazioni (a quanto pare è una situazione ricorrente!), mi era stato vivamente sconsigliato di recarmi in tali zone per la notte di capodanno. Fatto tesoro di ciò, la nostra scelta è ricaduta sul Trocadero e, a posteriori, posso confermare che tutto sommato è stata azzeccata in quanto fortunatamente non si sono verificati fatti gravi, almeno fino a quando siamo rimasti noi (ore 00.30 circa). L’unico problema da mettere in conto è la gran ressa di persone che si riversano nella zona circostante la Torre Eiffel. All’andata abbiamo preso la metrò in direzione Trocadero verso le 21.30 per avere tutto il tempo di arrivare con calma alla zona prescelta. Mettersi in viaggio all’ultimo (dopo le ore 23.00) comporta il rischio di…Brindare in metropolitana! La Torre Eiffel, di cui si gode una vista spettacolare dalla terrazza superiore del Trocadero, si presenta illuminata a festa e alterna giochi di luci colorate a sfolgoranti luccichii. Già alle 22.00 abbiamo potuto ammirare tali luminare che si sono ripetute fino allo scoccare della mezzanotte, quando forse illusoriamente, ci aspettavamo (chissà perché) qualcosa di diverso o in più da quanto visto in precedenza. Almeno per l’arrivo del 2010 niente fuochi di artificio o spettacoli pirotecnici. E’ vietato portare bottiglie di vetro in strada anche se molti disattengono a tale divieto.

Dalle ore 17.00 del 31 Dicembre alle ore 12.00 del 1 Gennaio tutti i trasporti pubblici sono gratuiti. Per quanto concerne la metropolitana, fino alle ore 2.15 della notte del 1 Gennaio circolano tutte le linee; dalle ore 2.15 fino alle ore 5.30 (quando riprende il servizio regolare) circolano solamente certe linee (la 1, 2, 4, 6, 9, 14, RER A,B,C,D) che effettuano però solo alcune delle fermate previste sul loro percorso. Dettagliate informazioni si trovano su appositi volantini distribuiti presso i punti informazione e biglietterie presenti nei metrò. Per il ritorno all’albergo è necessario dotarsi di…Infinita pazienza. L’infinita e multietnica marea di persone cosparsa nelle strade per festeggiare finisce poi per riversarsi anche in metropolitana. Dopo la mezzanotte, l’accesso alla fermata del Trocadero è reso inaccessibile dalla polizia, per evitare un caos incontrollabile. Recatici a piedi alla fermata più vicina (Boissière – linea 6) siamo riusciti a salire sul secondo convoglio in transito (il primo era strapieno) in direzione del nostro hotel. Ad ogni fermata successiva, ulteriori persone tentavano di salire su una metrò già stipata all’inverosimile dove per un lungo tratto ci siamo trovati schiacciati l’uno con l’altro senza possibilità di muoversi. Dopo un’ora e venti minuti di delirante viaggio varchiamo finalmente la soglia del nostro albergo…Bonne annèe! Il 1 Gennaio i musei, l’Arco di Trionfo e gli altri principali monumenti rimangono chiusi. Fanno eccezione la Torre Eiffel e le chiese (Notre-Dame, Sacro Cuore, ecc.) .

Riassumendo, posso tranquillamente affermare che Parigi merita senz’altro una visita durante le festività natalizie, anche se la notte di capodanno si è rivelata la parte più deludente di questo nostro viaggio, intriso di piacevoli atmosfere natalizie e di magnifiche vedute su una città che affascina per le sue infinite risorse.



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