Ultime spiagge d’Oriente

Abbiamo scelto come meta delle nostre vacanze le Filippine, le ultime spiagge di Oriente verso le Americhe, fuori dalle solite rotte turistiche e dal turismo di massa. Luoghi visitati: Baguio, Banaue, Sagada, Boracay, Palawan, Cocoloco Island, El Nido ed il suo incantevole arcipelago. Abbiamo volato con la Singapore Airlines, Milano-Singapore (11...
Scritto da: supernenax
ultime spiagge d'oriente
Partenza il: 25/12/2008
Ritorno il: 18/01/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Abbiamo scelto come meta delle nostre vacanze le Filippine, le ultime spiagge di Oriente verso le Americhe, fuori dalle solite rotte turistiche e dal turismo di massa.

Luoghi visitati: Baguio, Banaue, Sagada, Boracay, Palawan, Cocoloco Island, El Nido ed il suo incantevole arcipelago.

Abbiamo volato con la Singapore Airlines, Milano-Singapore (11 ore), Singapore-Manila (3 ore e mezzo), ottima compagnia, buon servizio ed in perfetto orario.

26/12/08 Siamo atterrati a Manila alle 17.00 del pomeriggio e subito abbiamo preso un taxi per raggiungere il nostro hotel, fissato tramite internet dall’ Italia al prezzo di 42.00 euro, camera tripla con colazione.

27/12/08 Di buon ora ci siamo diretti con il taxi alla stazione degli autobus (victory liner) www.Victoryliner.Com collega Manila a Baguio ogni trenta minuti. Questa compagnia è una delle migliori che fa questa tratta (7.00 euro a testa). La stazione era piena di Filippini; abbiamo fatto più di un ora di coda per comprare i biglietti e due ore circa di attesa per la partenza. Mentre aspettavamo l’autobus, delle 11.00 a noi assegnato, ho stretto amicizia con una signora Filippina, con la quale ho dialogato durante il lungo tragitto (8 ore). Siamo arrivati a Baguio senza prenotazione dall’alloggio e per la prima volta ci siamo trovati in difficoltà, vista l’ora tarda e visto il periodo di vacanza dei Filippini. La gentilissima signora Anne, con la sua macchina, ci ha scorrazzato per il centro cittadino in cerca di un hotel, ma dopo vari tentativi non andati a buon fine, ha voluto provare al convento di Santa Caterina da Siena; lì ci siamo sistemati per una notte.

28/12/08 Baguio è una città caotica con tanto smog, qui ci siamo spostati con il taxi, molto economico ed abbiamo visitato la Cattedrale, il parco di Burnham ed il caratteristico e colorato mercato. Secondo noi Baguio è una meta da saltare infatti la sera tardi abbiamo preso un bus locale per Banaue (8 ore e mezzo) ed abbiamo preferito viaggiare la notte evitando di perdere un giorno. 29/19/08 Arrivo a Banaue alle 6.00 del mattino.

Appena arrivati due giovani ragazzi con il trycicle (mezzo di trasporto locale) motorino con carrozzella coperta ci hanno portato al nostro alloggio, prenotato da Baguio, sotto consiglio di altri turisti. Ottima sistemazione a due passi dal centro, affacciato su una valle, pulito, tranquillo a conduzione familiare.

La mattina stessa abbiamo fatto un escursione a Hapao per vedere delle risaie terrazzate con la particolarità dei muri e camminamenti a sassi. Hapao si trova dall’ altra parte della valle e l’abbiamo raggiunto con un ora di viaggio in jeepney percorrendo una strada stretta, dissestata, fangosa ed a rischio frane, ma con panorami bellissimi. Al ritorno ci siamo fermati al view point di Banaue per vedere altre risaie ed a visitare le tipiche case della tribù Ifugao, le quali hanno la caratteristica di essere rialzate da terra e costruite con pregiato legno. 30/12/08 Escursione a Batad, un paesino tra le montagne, che si raggiunge sommando un ora di macchina percorrendo una strada molto dissestata, più un ora e mezzo di cammino impegnativo. Qui abbiamo ammirato le spettacolari risaie raffiguranti un anfiteatro. Dal villaggio di Batad abbiamo intrapreso un sentiero in discesa fino ad arrivare ad una cascata, alta circa 50 metri. È stata una giornata lunga, molto faticosa ma piena di emozioni in quanto ci siamo immersi per un giorno nella vita locale e nella natura. La strada che abbiamo percorso è l’unica per arrivare a questi villaggi quindi mi si spezza il cuore pensando a quanto devono camminare per raggiungere ogni destinazione e alla fatica che durano per portare tutto il cibo ed ogni cosa a mano. Abbiamo incontrato una vecchia signora di 100 anni con la pelle grinzosissima, piena di tatuaggi e con la schiena ricurva in un modo che non avevamo mai visto, era quasi parallela al terreno. La sera rientrando a Banaue abbiamo fatto una sosta anche a Baangan. 31/12/08 Ore 7.00 partenza per Sagada insieme alla nostra guida e autista. Dopo tre ore e mezzo in macchina di sali e scendi tra le montagne abbiamo raggiunto Sagada per vedere le magnifiche cave. Appena arrivati in paese bisogna registrarsi all’ufficio turistico ed ingaggiare una guida per visitare le grotte. La visita a queste ultime è molto impegnativa in quanto il percorso scende ripidamente, è molto scivoloso ed in alcuni punti l’acqua arriva anche sopra le caviglie (consigliamo pantaloni corti). Queste tre grotte, collegate tra di loro, sono una vera meraviglia di colori ed erosione delle rocce, veramente da non perdere. In tarda serata, dopo aver avuto un paio di problemi alla macchina, siamo rientrati stanchi morti a Banaue.

01/01/09 Giornata di relax, visita dei villaggi nei pressi di Banaue. Ore 18.30 partenza per Manila con il bus notturno. Il viaggio, come sempre, è stato più lungo del previsto, in quanto si è forata una gomma e siamo rimasti fermi per più di un ora prima di ripartire e come se non bastasse il bus si è completamente fermato per un guasto al motore. La nostra preoccupazione era raggiungere in minor tempo possibile l’aeroporto in quanto dopo due ore avevamo il volo per Boracay. Siamo riusciti a fermare un taxi ed arrivare in tempo per il check-in grazie all’aiuto di un poliziotto che ci ha fatto saltare tutta la fila dei controlli. Dopo un ora di volo siamo atterrati all’aeroporto di Caticlan, sull’isola di Panay; da lì abbiamo preso un triciclo fino al porto poi dopo mezz’ora di barca siamo giunti a Boracay, finalmente al mare.

02/01/09- 05/01/09 L’isola di Boracay è di piccole dimensioni ed ha un’unica strada che costeggia la famosa white beach. L’unico mezzo di trasposto è il triciclo e la tariffa per ogni spostamento è 100 peso, 2.00 euro. Noi abbiamo alloggiato quattro notti a nord dell’isola, davanti a Diniwid beach. La nostra sistemazione era di nuova costruzione, con stanze pulite e spaziose, doccia rigorosamente fredda al prezzo di 40.00 euro al giorno per tre persone con colazione. Diniwid beach è una spiaggia situata in un’insenatura a nord di white beach, bella e più tranquilla. Durante il giorno gli unici passatempi sono: prendere il sole, fare il bagno, leggere e fare lunghe camminate. Per mangiare o bersi un bel drink consigliamo il “Wahine”, bar ubicato direttamente sulla spiaggia. La sera sulla white beach si accendono le mille luci dei locali che di giorno non riesci a percepire, ce ne sono veramente tanti e la scelta diventa difficile. Non mancano i locali per fare tardi. Assolutamente da non perdere un’ora di massaggio alla Palassa Spa (350 peso circa 6.00 euro un’ora).

06/01/09 Lasciamo questa isola vivace e mondana per raggiungere l’isola di Palawan con un’ora di volo. Abbiamo preso il primo volo diretto da Caticlan a Puerto Princessa (aeroporto principale dell’isola di Palawan)e dopo avere sistemato velocemente i nostri bagagli in hotel ci siamo subito diretti ad Honda Bay dove abbiamo noleggiato una barca con equipaggio a nostra disposizione. Con la barca abbiamo raggiunto e visto tre stupende isole: Pandan island, Snake island e Fisher island. In una di queste isole abbiamo conosciuto una coppia di Riccione e da questo momento in poi abbiamo continuato la nostra vacanza in cinque. Cena tutti insieme in un ottimo e conosciuto ristorante di pesce il “Kalui”. 07/01/09 Escursione a Sabang per vedere l’underground river. Noi abbiamo noleggiato un minivan con autista privato ma consigliamo di prendere un tour organizzato dall’albergo in quanto è più semplice ed il prezzo è equivalente. Ci vogliono due ore di strada,dissestata, per raggiungere Sabang, punto di partenza per visitare il river; da qui un’altra mezz’ora di barca fino all’entrata del fiume. Dopo una lunga attesa ci siamo sistemati in un’ altra barchetta piccola da dieci posti ed abbiamo navigato per circa 3 km, il tragitto è bellissimo, suggestivo, ricco di stalattiti,stalagmiti e pipistrelli. L’underground river è lungo circa 8 km ed è il fiume sotterraneo navigabile più lungo del mondo, merita veramente una visita. Il rientro in hotel è stato lungo, abbiamo trovato due minivan fermi proprio nel centro della strada, unica corsia, quindi abbiamo atteso molto, prima che si liberasse di nuovo la carreggiata. Dal tassista ci siamo fatti portare al terminal dei bus per prenotare il viaggio per Roxas per il giorno seguente. La nostra prossima meta è Cocoloco Island Resort, piccolo atollo, situato davanti a Roxas. Conviene prenotare qualche giorno prima il bungalow, vista la poca disponibilità dall’alloggio, mi raccomando ne vale veramente la pena. Date un occhiata al sito www.Cocolocoisland.Com Il prezzo è di 1700 peso, circa 25.00 euro a testa al giorno, incluso trasferimento da Roxas a/r e tre pasti completi.

08/01/09 Ore 6.15 l’autista del minivan ci è venuto a prendere in hotel ma prima di partire abbiamo aspettato un oretta prima che il bus si riempisse, il viaggio è durato due ore, è stato discreto anche se ad un certo punto eravamo in 18 tutti ammassati…

In questo paese la calma è la virtù dei forti quindi bisogna avere molta pazienza ed aspettare sempre!! A Roxas è venuta a prenderci la barca del Resort ed abbiamo aspettato che i membri dell’equipaggio caricassero a mano tutti i viveri: frutta fresca, verdura, pesce, pane, acqua e bevande varie. Ore 12.00 arrivo a Cocoloco, siamo stati accolti con un succo freschissimo al cocco e ci siamo sistemati in riva al mare, bungalow numero 12; il posto è da sogno, mare azzurro cristallino con spiaggia bianca accecante. Il bungalow è suggestivo ma molto spartano, dotato di zanzariera sul letto, ventilatore al soffitto e bagno con doccia fredda con acqua salata ma per sciacquarsi usavamo l’acqua dolce che era raccolta in un secchio che tutte le mattine ci riempivano. L’acqua dolce in questi posti è un bene prezioso (vitale) quindi la usavamo con parsimonia.

09/01/09 Giornata di super relax dedicata allo snorkelling, alla lettura ed alla scoperta della piccola isola. Qui il tempo sembra fermarsi, ci svegliavamo prestissimo con la luce del sole che penetrava nella nostra camera e ci godevamo in pieno tutta la giornata tra mare, sole e buon cibo. I pasti li consumavamo sotto una veranda in riva al mare; il cibo era ottimo, pesce freschissimo appena pescato. Si consiglia di soggiornare in questa piccola isola per qualche giorno perché è un paradiso. Mentre eravamo a frescheggiare in riva al mare abbiamo deciso di spostarci e di visitare un’ altra isola davanti a Thay Thay, sotto consiglio della Lonely Planet, abbiamo telefonato e riservato due camere.

10-11/01/09 Destinazione Icadambanua island. A Roxas abbiamo noleggiato un minivan ed in due ore e mezzo siamo arrivati a Thay Thay; li ci attendeva la barchetta per raggiungere l’unica sistemazione dell’isola che andavamo a visitare. Il viaggio doveva essere di un’ora ma il mare era molto mosso e siamo arrivati a destinazione dopo due ore bagnati ed infreddoliti.

Il posto è meraviglioso, gestito da un Tedesco, ci sono soltanto due bungalow sul mare e tre camere sulla collina all’interno della loro casa. L’ambiente è familiare, molto curato,pulito e con una splendida vista; anche il cibo è ottimo e viene servito ad un unico tavolo tutti insieme. Abbiamo visitato a piedi un piccolo villaggio di pescatori ed abbiamo distribuito ai bambini penne e spille per i capelli che avevamo portato dall’Italia.

12-15/01/09 La mattina presto siamo ripartiti per tornare a Thay Thay dove abbiamo intrapreso l’avventura con un bus locale per raggiungere El Nido. Il mezzo non sembrava molto efficiente, arrugginito, senza finestrini e con sopra una carica di bagagli inimmaginabile tra cui mobili, biciclette e un vivacissimo gallo; il tutto controllato da tre giovani ragazzi seduti sui bagagli. Viaggiare su questo bus insieme alla gente del posto è stato bellissimo ma non confortevole, siamo arrivati a destinazione dopo due ore di strada dissestata e polverosa. Arrivati ad El Nido con vari dolori dovuti al viaggio abbiamo trovato una piccola sistemazione al centro del paese e sulla spiaggia. El Nido è una località turistica, non famosa per la sua spiaggia ma conosciuta come punto di partenza per visitare le spettacolari isole di varie forme, grandezze e splendide lagune. Questo paesino,pieno di piccole agenzie, offre molte tipologie di escursioni per le isole, che sono davvero tante…Consigliamo di trattenersi 4/5 giorni per visitare varie isole con pacchetti già organizzati che ne inludono 3/4 per ogni escursione; il costo è di circa 2000/2500 Peso incluso il pranzo a base di pesce fresco e frutta.

Da El Nido siamo rientrati a Manila con un piccolo aereo.

Questo viaggio ci è piaciuto molto sotto tutti i punti di vista, lo consigliamo a chi ama la natura, il mare e l’Oriente.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche