Ulivo dopo ulivo fino al mare
Consiglio invece “Tuccino”, frutti di mare e pesce con garanzia esclusiva. All’altezza di Monopoli uscite dalla superstrada e costeggiate il mare, vi troverete a guardare dal finestrino dell’auto le rovine di Egnazia la città sommersa, luogo fantastico al tramonto. Se vedete i cartelli stradali indicanti Zoosafari, evitateli…Non vale la pena. Sicuramente sarà sera quindi trovatevi dalle parti di Ostuni, non vi dico dove si può dormire, non vorrei favorire o sfavorire qualcuno, consiglio però di entrare nella campagna e fermarsi in una qualsiasi masseria, sono tutte splendide. Al mattino non perdetevi ostuni vecchia e rimanete in zona per pranzo in modo di raggiungere cisternino e mangiare la carne acquistata da voi a peso e mangiarla direttamente nei forni a legna delle macellerie, seduti magari in un tavolo posto sulle piazzette bianche del paese. Procedete quindi fino all’oasi naturalistica di torre guaceto insediamento ambientale sul mare e da lì sino a lecce splendida città barocca. Da quì se fate la strada che costeggia il mare è un susseguirsi di calette, grotte marine che confinano con distese di ulivi, fino ad arrivare ai laghi di alimini, il relitto di una nave, la foresta di pini e finalmente otranto con i suoi strapiombi vertiginosi,il borgo antico, le scritte in greco. Curva dopo curva (molto strette) arrivate a santa maria di leuca dove il mare si divide tra adriatico e jonio e questa differenza la notate anche dal colore visto dal punto panoramico. A parte la punta estrema dell’italia in realtà offre poco. Pochi negozi, poche taverne e ritrovi, pochi alberghi, poca genteed in più se siete con i vostri bambini il mare è inaccessibile. Dormite appena fuori nei tanti palazzi dall’impronta araba o spagnoleggiante e il giorno seguente proseguite per il lungomare jonico. Qui spiagge da sogno chiamate addirittura maldive o tahiti per il colore del mare vi chiameranno ma passate dritti di mare ne vedrete tanto, infatti sarà così fino a Gallipoli e oltre. Mare, spiagge, basse scogliere e ulivi. Da quì ora iniziate ad addentrarvi nell’entroterra per ritornare al punto di partenza e vedrete quanta storia e quanti popoli sono passati da queste parti, inoltre vi sembrerà di vivere i set di edoardo winspear. Viali di palme che terminano nei chiostri delle masserie, grotte un tempo utilizzate dai pastori per proteggere il grecce, una terra pulitissima e rossissima sotto i secolari ulivi. Mangerete il capretto e l’agnello cotti alla brace, fave, orecchiette fatte in casa e visiterete case con i telai ancora in funzione e donne che lavorano i merletti. Ho cercato di trasmettere quello che io ho visto e ho provato sicuramente non ci sono riuscito perchè non ho potuto elencare tutto il resto e descrivere minuziosamente i paeseggi, gli alloggi, la cucina.