Ucraina super-economica

UCRAINA (aprile 2009) di Derek Biglietti aerei: Roma Fiumicino - Kiev Borispol (partenza ore 13:35 e arrivo 17:30, 3 ore di volo e un’ora in più di fuso) e Kiev Borispol - Roma Fiumicino (ore 18:20 con arrivo alle 20:20, 3 ore e un’ora in meno di fuso) con Alitalia, gratis grazie ai punti millemiglia e 40,60€ di tasse...
Scritto da: Derek
Partenza il: 11/04/2009
Ritorno il: 19/04/2009
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
UCRAINA (aprile 2009) di Derek Biglietti aerei: Roma Fiumicino – Kiev Borispol (partenza ore 13:35 e arrivo 17:30, 3 ore di volo e un’ora in più di fuso) e Kiev Borispol – Roma Fiumicino (ore 18:20 con arrivo alle 20:20, 3 ore e un’ora in meno di fuso) con Alitalia, gratis grazie ai punti millemiglia e 40,60€ di tasse aeroportuali.

Pernottamenti (3 ostelli prenotati su Hostels.Com, carta di credito e 10% di anticipo, no colazione): Kiev 2 notti per 137uah + 1,20€ di anticipo alla prenotazione (usando proprie lenzuola e federa non si paga supplemento) all’Hostelukraine Kiev Backpackers (28, Yaroslaviv Val Str. Ma reception alla vicina 5, Pushkinskaya Str., Metro Kreschatyk, e-mail: hostelukraine@yahoo.Com – web: www.Hostelukraine.Com/en/kiev_2/index.Html): un posto in stanza con letti a castello, 2 bagni in tutto, posizione ok; Leopoli (Lviv) 2 notti per 239uah + 2,50€ di anticipo al Retro Hostel Shevchenko (16, Schevchenko Ave., e-mail: sun.Hotel.2007@gmail.Com – web: www.Hostels.Com/hostels/lviv/retro-hostel-shevchenko/20197): una doppia uso singola, camera piccola e bagno minuscolo, posto tipo un alberghetto con lenzuola, federe e coperte, posizione molto buona; Chernivtsi 2 notti per 250uah + 2,60€ di anticipo al Chernivtsi International Hostel Lodge 53 (55/53, Chervonoarmiyska, e-mail: hosterunners@gmail.Com – web: http://www.Hostels.Com/hostels/other-ukraine/chernivtsi-international-hostel-lodge-…/25345): un posto su letti a castello (ma c’ero solo io!!) nell’unica stanza, 1 bagno, con lenzuola, federe e coperte, è l’abitazione del gestore, pessima posizione rispetto alla stazione ferroviaria e al centro, ma discreta per quella dei pullman e per la biglietteria ferroviaria.

Biglietti ferroviari: treno notturno Kiev Pas – Lviv in cuccetta di seconda classe (kupe, in scompartimento da 4) 94uah, diurno Lviv – Chernivtsi in terza classe (platskart, la carrozza è un unico scompartimento e le cuccette, aperte anche di giorno visto che il treno ha viaggiato anche la notte, sono a vista a gruppi di 4 e altre sono lungo il corridoio) 34,75uah e notturno Kamyanets-Podilsky – Kiev Pas in kupe 79uah. E’ abbastanza complicato farsi capire perché le addette parlano solo russo e ucraino, quindi cercare qualcuno che dia un aiuto, alla stazione di Kiev c’è l’ufficio informazioni che anche se non parla inglese ha almeno un po’ di tempo per spiegarsi con calma e farsi scrivere in cirillico quel che occorre; a Lviv ho trovato qualcuno in fila che parlava un minimo di inglese; a Chernivtsi, dove ho comprato il biglietto K-P – Kiev mi ha aiutato il gestore dell’ostello. I treni sono in condizioni variabili, non moderni ma nemmeno così scadenti, comunque le cuccette sono comode.

Biglietti pullman: aeroporto Borispol – Kiev 25uah, Chernivtsi – Kamyanets-Podilsky 20uah e Kiev – aeroporto Borispol 20uah. Non è stato difficile trovare i pullman giusti e prendere i biglietti.

Valuta: hrivna ucraina (UAH), 1€ = oltre 10uah, molti uffici di cambio in giro, cambiare poco per volta perché occorrono pochi soldi. Cambio basso, come sempre, in aeroporto a Kiev.

Documenti: passaporto senza visto, timbro in arrivo e in uscita, compilare la carta di arrivo e tenere la parte per la partenza.

Itinerario: dall’11 al 13 aprile Kiev, dal 14 al 16 Lviv, dal 16 al 18 Chernivtsi, il 18 Kamyanets-Podilsky e il 19 Kiev.

Partenza da Roma l’11 aprile alle ore 13:35 col volo Alitalia e arrivo dopo 3 ore ma con un’ora di fuso in più a Kiev alle 17:30. Lenta fila per il controllo passaporti, ritirano l’arrival card compilata in aereo, mi riconsegnano la departure card che servirà alla partenza e timbrano il passaporto. Ad una delle banche interne dell’aeroporto cambio 50€ al pessimo tasso di 1€ = 10,10uah perché da subito avrò bisogno di contante e oggi è sabato. Non immagino che 505uah mi basteranno per diversi giorni. Schivando la nutrita serie di taxisti che si auto-propongono già nella hall dell’aeroporto, nel parcheggio esterno chiedo ad un addetta circa il bus Atass per la Vokzal (stazione ferroviaria) e ne prendo uno non Atass ma indipendente che parte subito e sul quale salgono anche tutti gli ucraini presenti, pago 25uah alla bigliettaia e in poco più di 30 minuti arriviamo alla Stazione Centrale di Kiev. Subito allo sportello informazioni, uno tra le tantissime biglietterie ma c’è scritto “information”, dove con fatica chiedo del treno per L’viv del 13 sera, indicando a gesti che voglio dormire e dicendo “kupe” (la cuccetta di 2a classe in scompartimento da 4). Mi scrive su un biglietto in ucraino o russo quel che voglio, lo porto ad una biglietteria e ottengo il biglietto con cuccetta per il treno delle 21:36 che arriverà la mattina del 14 alle 7:02 a L’viv, pago 94uah. Percorro poi i 2 terminal della Stazione fino alla metropolitana che prendo (1,70uah, si acquista alla biglietteria, danno un gettone che poi va inserito all’ingresso e non resta nulla) per scendere a Kreschatyk. Leggo quasi del tutto il cirillico, ma anche senza comunque con la mappa della metro sulla Lonely ci si orienta bene, importante è individuare le direzioni delle linee. Le scale mobili per accedere ai treni sono molto alte e ci vogliono alcuni minuti. Uscito sull’imponente via Kreschatyk raggiungo via Pushkin dov’è la reception e una parte dell’ostello prenotato online su Hostels.Com con la carta di credito lasciando un anticipo del 10%. Pagate le 2 notti 137uah previa dimostrazione che ho con me lenzuola e federa, mi accompagnano alla sede in via Jaroslav dov’è il mio letto, a 10 minuti a piedi, in ottime posizioni entrambe le sedi. Mi preparo il letto, lascio lo zaino e con l’indicazione di una che lavora lì e sta uscendo per la serata vado a cenare nelle vicinanze in un posto tipo mensa (Café “Drova” al 42a della via Volodymyrska, vicino Zoloti Vorota = Porta d’Oro) con piatti tipici come il borsc ed i vareniki spendendo 31,15uah. L’indomani inizio presto il mio giro di visita dirigendomi alla vicina Santa Sofia (2uah per il parco, necessario per accedere al resto, 20 per la magnifica cattedrale e 5 per il campanile, questo evitabile ma belle le foto dall’alto). Proseguo per S. Michele dalla Cupola Dorata e poi scendo lungo la Andriyivsky Uzviz, sostando a Sant’Andrea, al sottostante quartiere di Podil dove giro per strade, piazze, chiese e monasteri. Lì mi fermo per pranzo ad una delle “stolovy” (caffetterie) della catena “Puzata Khata”, con discreta scelta di piatti tipici già pronti (tipo “Lido” a Riga) e bevendo kvas. Ci mangerò spesso, sia a Kiev che a Lviv, spendendo 40/50uah per un pasto completo. Finisco il giro a Podil e torno in metro scendendo a Maydan Nezalezhnosti (Piazza Indipendenza, teatro della rivoluzione arancione alla fine del 2004) e compiendo una lunga passeggiata per Casa delle Chimere, zona liberty, Palazzo Mariyinsky (in restauro), Parco Misky Sad, fiancheggio lo stadio della Dynamo e seguo tutta la Kreschatyk fino al Bessarabsky Rynok (Mercato della Bessarabia) da dove svolto verso l’università, facendo uno spuntino con dei blyny (crépe) ai funghi fuori O’Panas nel Parco Schevchenko, il posto è riconoscibile dalla lunga e lenta fila, poi cattedrale di San Volodymyr, una veloce occhiata alla ricostruita Zoloti Vorota e crollo a letto nel vicino ostello. E’ il 13, a piedi verso la fermata metro Teatralna/Zoloti Vorota (qui le fermate che servono due linee diverse cambiano nome ed entrata pur essendo collegate da semplici passaggi) e metro fino ad Arsenalna, passeggiata verso il “Kievo-Pecherska Lavra” (Monastero delle Grotte), 16uah per la parte superiore mentre l’inferiore è gratuita. Nella prima parte, subito la bellissima chiesa della Trinità sulla Porta, dove entro e sosto un bel po’, poi gironzolo e finisco presto davanti alla cattedrale della Dormizione, splendida ma ricostruita nel 2000. Purtroppo il grande campanile non è accessibile. Altre soste e poi scendo al Lavra inferiore, visito varie chiese e scendo alle grotte con i resti mummificati dei monaci (occorre munirsi lì di una candela e dare una o più hrivne, inoltre ricordare che i visitatori possono accedere solo a parte delle grotte). Continuo a piedi verso Rodina Mat, la grande statua che raffigura la Madre della Nazione monumento alla Difesa della Madrepatria, in un parco pieno di carri armati, razzi katiuscia, rampe di lancio e altro armamentario sovietico tra cui qualche elicottero, mig e un paio di missili. Tornando indietro, approfitto di un buon tasso (1€ = 10,50uah) e cambio altri 100€: queste 1.050uah saranno l’ultimo cambio, anzi mi avanzerà qualcosa. In un internet point mi collego un po’, compro l’acqua per il viaggio in treno, vado in ostello a prendere lo zaino e mi reco alla stazione per prendere il mio treno notturno per L’viv, dove arrivo il mattino dopo in orario. Qui fuori la stazione prendo il tram 1 (1uah), scendo vicino a prospekt Schevchenka dove al numero 16 è il mio alloggio. Lascio lo zaino alla reception (è presto e la camera non è disponibile) e vado subito in giro per la gradevolissima città. Qui per l’architettura asburgica sembra di stare in Europa centrale e non orientale, molto belli gli edifici, le strade e le piazze (sopra tutte la centralissima Ploshcha Rynok), alcune bellissime chiese (splendida la chiesa e monastero bernardini, poi la cattedrale e monastero domenicani e la chiesa della Dormizione) e la cappella Boyim (2uah). Dopo pranzo torno all’ostello e pago le due notti 239uah, metto lo zaino in stanza e vado alla biglietteria ferroviaria in centro, un caotico ufficio con file piene di gente e altre quasi deserte, io mi metto in una folta coda dove qualche scritta mi suggerisce possa vendersi il mio treno e, grazie ad uno in fila che parla un po’ d’inglese, acquisto per 34,75uah il biglietto di terza classe per il treno da L’viv delle 10:36 che il 16 mi porterà a Chernivtsi alle 16:25. Passeggiata su alla collina del castello, spuntino e a nanna. Il 15 completo la visita di Leopoli inziando con il mercato Krakivsky e mi godo le passeggiate nei bei viali della città, le librerie, prospekt Svobody e internet. Il 16 parto di buon ora, con il tram 1 (1uah) torno alla stazione e prendo il treno per Chernivtsi. In terza classe il treno è pieno, quasi tutte le persone sono sdraiate nelle cuccette e per avere il mio posto devo far alzare uno e farlo mettere seduto, c’è un po’ di fumo e molto odore di alcool nel vagone … insomma poteva essere peggio. Arrivo a Chernivtsi puntuale e mi incammino verso il mio alloggio attraversando il piccolo centro e percorrendo tutta la via Chervonoarmiyska, poiché non so a che punto è l’ostello … è veramente lontanissimo, non immaginavo così tanto. Trovato, entro e in sostanza comprendo di essere in una casa privata il cui proprietario ha sistemato una sua ampia stanza con 6 letti a castello per un totale di 12 posti letto con un bagno, il suo. Pagati 250uah per le due notti, approfitto del titolare per farmi indicare un café tipo mensa per studenti dove mangiare e, poiché addirittura mi accompagna (era curioso di sapere se era possibile comprare un biglietto ferroviario in partenza da una città diversa da quella d’acquisto), del suo inglese alla biglietteria ferroviaria per acquistare il treno notturno Kamyanets-Podilsky – Kiev Pas in kupe a 79uah per il 18. Là mi indica la vicina stazione dei pullman. Lo lascio libero, mi fermo a cenare quindi vado a letto. Il giorno 17 gironzolo per la città con le sue architetture asburgiche, le sue chiese, i suoi parchi e i suoi edifici e teatri, ma soprattutto ammiro la meravigliosa Università, ex residenza dei metropoliti della chiesa ortodossa della regione. Mi fermo a pranzo in un localino dalla parte opposta rispetto alla facciata del teatro. Il giorno dopo vado direttamente alla stazione dei pullman, chiedo all’addetta il primo bus per Kamyanets-Podilsky, aspetto un po’ e salgo sul bus indicatomi, pago 20uah alla bigliettaia e arrivo in 2 ore e 30 minuti circa. A bordo conosco un gruppo di studenti nepalesi anche loro in gita a K-P. Attraversiamo insieme la città nuova fino al centro storico, isolato dopo un ponte molto alto sul fiume che quasi la circonda. Giro per le viuzze del centro, entro nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, foto ai bastioni a strapiombo e poi la Fortezza (8uah), dove ci si perde tra passaggi, torrette, segrete e collinette attorno alla fotogenica fortezza. Pranzo nella città nuova e poi lunga passeggiata fino alla stazione ferroviaria dove perdo tempo fino alle 20:50 quando parte il mio treno che arriva il giorno dopo a Kiev alle 7:31. Prendo la metro e giro per la Kreschatyk deserta di domenica mattina, faccio colazione con gli ultimi vareniki e kvas al Puzata Khata dietro al Bessarabsky Rynok, risalgo fino al Monumento all’Amicizia delle Nazioni che non avevo visto i primi giorni, controllo l’e-mail e prendo la metro fino alla fermata Kharkivska dove trovo il pullman Atass (20uah) per l’aeroporto che raggiungo in meno di 20 minuti. Qui cambio le 160 hrivne avanzate (mi rientrano 15€ … dunque in tutti questi giorni ho speso ben 135€!!), consegno la departure card al controllo di polizia, timbro d’uscita sul passaporto e volo per Roma.



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