Tutto Phuket

Eravamo indecisi sulla meta del viaggio poi a inizi dicembre abbiamo confermato un viaggio breve ma intenso in Thailandia a Phuket. Abbiamo prenotato 1 mese in anticipo ma considerando che gennaio è il mese del Capodanno cinese eravamo già in netto ritardo infatti abbiamo fatto scalo in diverse città aspettando parecchie ore per le coincidenze....
Scritto da: Naly
tutto phuket
Partenza il: 19/01/2000
Ritorno il: 29/01/2000
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Eravamo indecisi sulla meta del viaggio poi a inizi dicembre abbiamo confermato un viaggio breve ma intenso in Thailandia a Phuket. Abbiamo prenotato 1 mese in anticipo ma considerando che gennaio è il mese del Capodanno cinese eravamo già in netto ritardo infatti abbiamo fatto scalo in diverse città aspettando parecchie ore per le coincidenze. Abbiamo volato Thai Airways, che vi consiglio, si viaggia molto bene, sono ottimi aerei e a bordo c’è una bella atmosfera. Arriviamo a Bangkok di cui vediamo solo l’aeroporto, gigantesco. Poi ci fanno salire su una navetta per raggiungere l’aereo che andrà a Phuket, dopo 15 minuti di strada (da qui si capisce quanto è grande l’aeroporto della capitale) arriviamo pronti per salire su un aereo che è di dimensioni uguali al volo intercontinentale, a bordo ci da il benvenuto un hostess in abiti tradizionali e la solita musica thai, molto melodica. Dopo 1 ora di volo arriviamo alla meta, atterriamo e fa un caldo pazzesco e l’umidità è altissima. Ci caricano su un pullman e con la giuda all’inglese ci portano a Karon Beach a Sud dell’isola. Lungo la strada si notano molti motorini che hanno una propria corsia… In Hotel ci cambiamo in 5 minuti e corriamo in spiaggia Karon difronte. La spiaggia è lunghissima, di colore giallastro e camminando senti un suono per cui chiamano questa sabbia, musicale. Il giorno dopo affrontiamo la prima escursione a Khokai nok e Khokai nai a 1 ora di battello da Phuket City. Sono due isolette minuscole disabitate, dove trovi una baia con un centinaio di pesci che quasi ti sfiorano in cerca di qualcosa da mangiare. Oppure nella zona piu’ rocciosa dell’isola ci sono i serpenti corallo che dormono all’interno di buchi nella roccia sono molto pericolosi ma essendo di dimensioni molto piccole e sottili per noi umani non c’è pericolo! Torniamo a bordo del battello e proseguiamo per l’Isola dei Pescatori e nel frattempo pranziamo con pesce fresco alla griglia e frutta. Le banane qui sono piccolissime e saporitissime, non avrei mai detto. Arrivati all’Isola ci accolgono gli abitanti che abitano in palafitte di legno appena dentro la foresta. Vivono di pesca, di cui la maggior parte la fanno essiccare al sole e del lavoro degli uomini a Phuket City. Al ritorno in battello costeggiamo senza avviciraci troppo all’Isole delle Rondini, controllata dalla mafia locale dove 3 o 4 persone abitanti del luogo si arrampicano alla ricerca dei loro nidi dove mi hanno detto prelevano la bava dell’uccello da vendere a Hong Konk a 1.500 euro al Kg, per gli asiatici, considerato un cibo afrodisiaco. Tornati la sera in Hotel prendiamo un tuc tuc mezzo tipo apecar con dietro poltroncine e tettuccio usato come taxi economico per spostarsi sull’isola, e ci dirigiamo a Patong la Rimini thailandese, negozi, bancarelle, luci.. Qui ci inoltriamo nelle stradine dove puoi trovare qualsiasi articolo di marca a poco prezzo e ottima qualità lo stesso. La parola d’ordine è “contrattare” da un orologio che ha prima richiesta mi ha detto costare 45 euro, l’ho pagato 8 euro!! Basta saperci fare…Loro sono molto gentile e cortesi. In genere ti chiedono di fare tu il prezzo e di scriverlo sulla loro calcolatrice che hano sempre in mano per il cambio. Tu fai la tua proposta, loro cercano di venirti incontro e si fa l’affare. Da comprare sono le sete, e i ventagli grandi, in genere da appendere con disegnati paesaggi orientali. Passata la zona negozi arrivi poco distante a quella dei locali, dove avvenenti signorine thailandesi, purtroppo è la realtà, siedono al tavolo con persone occidentali, ma tutto in una atmosfera per niente volgare ma un altro locale tipico è dove si puo’ assistere alla thai boxe, un ring in mezzo al locale con incontri ogni sera. I giorni seguenti siamo stati a Phi Phi Islands, siamo andati a Phuket City, punto di partenza per le escursioni e con l’organizzazione “Phuket Adventures” siamo partiti in motoscafo veloce alla volta di Maya Beach, ma forse ve la ricordate meglio come The Beach, che faceva da sfondo all’omonimo film di Leonardo di Caprio. Dopo 1 ora di barca veloce, non la si vede fino a quando non ci si arriva vicini, è racchiusa da 2 braccia di faraglioni che la racchiudono nella baia. E’ spettacolare senza parole, nell’orario di mezzogiorno molto affollata di imbarcazioni che quasi coprono la spiaggia ma passato l’orario di punta, perchè sull’isola ci si va come escursione, perchè è protteta come zona naturalistica, si gode un paesaggio circostante che ti da un senso di pace. Qui puoi immergerti ad ammirare lo spettacolo sotto l’acqua di un colore verde smeraldo oppure visitare il retro spiaggia dove c’è la foresta, ci si inoltra per circa 200 m forse alla ricerca del Leonardo di Caprio perduto.Qua i locali dicono che per le riprese del film hanno chiuso l’isola per alcune settimane, che la produzione del film ha aggiunto alcune piante sulla spiaggia ma che non ha intaccato la bellezza naturale del posto. Trascorse le 3 ore siamo partiti per Phi Phi don l’isola abitata, a 15 minuti di barca veloce. Arrivi al porto che come termine sminuisce il porto naturale di Phi Phi con sabbia bianca e acqua smeraldo, mai visto un porto cosi! Sulla spiaggia un olandese sta modellando un blocco di sabbia da 1 settimana, e attira la curiosità di tutti i turisti e dalla “scultura” si deduce che sia un bambino che gioca con la sabbia. Pranziamo all’Hotel credo uno dei 2 sull’Isola e poi un giro nei mercatini e relax sull’altra metà dell’Isola in quanto fatta a forma di farfalla e piu’ tranquilla. La via principale è l’unica, di sabbia, con una vegetazione di un verde vivo e piena di palme. L’ultima isola della giornta è Bamboo Island ad altri 15 minuti di barca, è considerata parco marittimo nazionale sull’isola c’è la guardia con un bungalow in legno che controlla la visita dei turisti sull’Isola. Qua trovi diversa vegetazione rispetto alle altre due Phi Phi. Le attività qua sono soprattutto di immersione poichè la barriera corallina è molto vicina. La sera torniamo al nostro hotel per riposarci. Un consiglio che vi do, non prendetevi paura se nei cataloghi in agenzia viaggi trovate per gli hotel la sola colazione, perchè fuori c’è una gran offerta di ristoranti,anche italiani a poco prezzo. Il resto dei giorni lo abbiamo passato visitando le spiagge vicine all’Hotel, come Kata Beach ecc.. Settimana breve ma intensa che anche a distanza di 3 anni da emozioni parlandone. La prossima volta che tornerò farò minimo 15 giorni per visitare il Nord della Thailandia Chiang Mai e Chiang Rai e anche Bangkok, nel frattempo immaginate la Thailandia in una orchidea, fiore simbolo del paese!! : )


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