tutto in autonomia: consigli pratici

Piccola premessa come sempre ad ogni ns diario. Troverete indicazioni e suggerimenti mentre per quanto riguarda i vari bello/brutto/così,così per abitudine cerco di limitarmi al minimo dato che ritengo ogni cosa soggettiva e quindi quello che noi potremmo trovare bellissimo potrebbe essere terribile per altri. VOLO: prenotato a ottobre 650 €...
Scritto da: angio
tutto in autonomia: consigli pratici
Partenza il: 08/08/2009
Ritorno il: 24/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Piccola premessa come sempre ad ogni ns diario.

Troverete indicazioni e suggerimenti mentre per quanto riguarda i vari bello/brutto/così,così per abitudine cerco di limitarmi al minimo dato che ritengo ogni cosa soggettiva e quindi quello che noi potremmo trovare bellissimo potrebbe essere terribile per altri.

VOLO: prenotato a ottobre 650 € da Londra + volo low cost per raggiungere Londra ITINERARIO: Kruger, Hluluwe-Imfolozi, St. Lucia, Hermanus, Gansaabai e Cape Town VIAGGIO: tutto in autonomia prenotato via internet con mooolto anticipo DORMIRE: abbiamo dormito sempre in strutture 3 stelle spendendo in media 50 € a stanza con colazione.

MANGIARE: essendo un paese pieno di spazi infiniti il concetto di allevamento intensivo o agricoltura intensiva non esiste e di conseguenza la carne, le verdure e la frutta hanno un sapore ke, purtroppo, qui in Italia non sentiamo più da decenni. Per un pasto senza alcolici si spende in media dai 12 ai 15 € a testa.

SICUREZZA: le baraccopoli sono un po’ ovunque e a vederle dall’alto con l’aereo fanno impressione ; fuori Joannesburg si estendono per km. Le condizioni sono terribili, casette di lamiera grandi pochi metri quadrati. Nonostante la moltitudine di persone ke vive in queste realtà e ke in quale modo deve trovare un modo per riempire lo stomaco non abbiamo percepito mai situazioni di pericolo , né lungo le strade , né nelle città né girando di notte.

Preciso ke di notte abbiamo girato solo a Cape Town ke sicuramente è la città più tranquilla del SA.

SALUTE: NON ABBIAMO fatto alcuna vaccinazione antimalarica; mai vista né sentita una sola zanzara. Né nel Kruger né a St. Lucia. Alla faccia delle nostre asl disinformate e che consigliano ancora il terribile Lariam ormai non più usato nei paesi più evoluti.

Se capita , capita. Aver preso un vaccino ke ti copre al 60 % comporta un notevole stress per il fisico e qualora si contragga lo stesso la malaria, l’aver assunto un antimalarico comporta poi dei problemi in fase di cura.

Noi abbiamo parlato con gente ke vive là e non si preoccupa della malaria.

CLIMA: al Kruger la mattina ci sono pochi gradi (noi stavamo in pail e giaccone invernale) mentre a metà mattinata la temperatura sale da imporre al massimo una maglietta a maniche corte.

SPOSTAMENTI: abbiamo girato sempre in autonomia con la ns macchina prenotata con autoescape (già sperimentato in Spagna; una sorta di edreams solo per il noleggio auto che garantisce sempre tariffe scontatissime). Fondamentali le mappe TOM TOM che ci eravamo scaricate da internet prima di partire e che riconoscevano anche le sterrate nei parchi.

KRUGER: dormire nel Kruger (50 € a stanza) nei campi statali è stata un’ottima scelta. Bungalow puliti con aria condizionata/pompa di calore veranda e cucina.

I campi (10 in tutto) sono organizzattissimi. La struttura è uguale ovunque; bungalow, zona camping (non in tutti) ristorante, self service, minimarket e benzinaio.

Noi abbiamo fatto Skukuza, Lower Sabie e Olifants.

Dalle terrazze ristorante dei rispettivi campi si assiste a spettacoli degni dei costosissimi lodge privati.

A Lower Sabie per esempio abbiamo pranzato con i kudu ke pascolavano a pochi metri da noi , gli elefanti che si bagnavano nel fiume sottostante e gli ippopotami ke si crogiolavano al sole.

Il parco è pieno di animali e in 5 gg abbiamo potuto vedere a pochi metri da noi: impala, kudu, elefanti, giraffe , zebre, rinoceronti, bufali, leoni, leopardi e iene + una moltitudine di uccelli.

Le strade sono di 2 tipi asfaltate e non. Le seconde sono percorribili con auto normali stando un po’ attenti ai sassi.

Il momento migliore per vedere i leoni è l’alba. Dopo metà mattinata cominciano a vedersi anke tutti gli altri animali.

La vegetazione è tutta completamente bruciata dal sole e dal freddo, quindi i paesaggio è piuttosto desolante.

I limiti vanno rispettati dato gli autovelox fissi e mobili sparsi qua e là. HLULUWE-IMFOLOZI: si tratta di 2 parchi uniti; la parte di Hluluwe paesaggisticamente è la cosa più bella che abbiamo visto nella parte orientale del SA. Si tratta infatti di savana collinare ; la vegetazione è più rigogliosa e gli animali sono gli stessi ke si vedono nel Kruger. Le strade sono più strette ke nel Kruger quindi bisogna prestare molta più attenzione alle altre macchine.

I camp ci sono sembrati ben organizzati. Noi abbiamo dormito in un Lodge a Hluluwe da 90 € a stanza con colazione. SPETTACOLARE! Si chiama Walk Leopard lodge e con questa cifra ci hanno dato una casetta in muratura e vetrate nel bush (cespugli e alberelli della savana). 80 mq di casa più la veranda , grande attenzione ai particolari, e soprattutto jacuzi nel bush.

Inoltre come ci hanno tenuto a sottolineare ogni casetta è posizionata in maniera tale ke nessuno ti possa vedere e quindi si può girare tranquillamente nudi. Tutta la camera da letto è a vetrate così come il bagno (tranne la zona toilet) e ci si può comodamente fare il bagno guardando il tramonto nel bush.

Dopo le 11 ore ke ci sono volute per arrivare qui dal Kruger c siamo concessi questo lusso a basso costo.

Il lodge è al centro di una piccola riserva popolata di gnu, zebre, impala, scimmie e tantissimi uccelli.

La sera si mangia su una veranda che da sulla savana (qui molto fiorita). Si spende niente (6 € a testa senza vino) e abbiamo mangiato benissimo carne , verdure e zuppe, il tutto a lume di candela.

ST. LUCIA: si tratta di paludi patrimonio dell’umanità.

Dopo l’organizzazione perfetta del Kruger e di Hluluwe St. Lucia appare alquanto disordinata.

Si tratta infatti si una serie diverse di riserve quasi a matrioska , una dentro l’altra.

I panorami sono molto belli e vari e le spiagge della costa , soprattutto nei pressi di Cape Vidal sono immense. Unico neo il vento forte e incessante che batte la costa.

Si possono fare 2 tipi di escursioni: 1 dentro le paludi per vedere da vicino ippopotami e coccodrilli nonché l’abbondante avifauna e 1 in mare aperto per vedere il passaggio delle megattere verso il Mozambico.

La differenza con Hermanus sta nel fatto che qui a St. Lucia le balene sono di passaggio e quindi non è detto che si riescano a vedere , mentre a Hermanus sono stanziali da Giugno a Novembre. Ovviamente si tratta di 2 tipi diversi di balene.

Abbiamo dormito alla Guest House Lalapanzi già segnalata da altri TPC. 50 € a stanza con una colazione fantastica a bordo piscina sotto le palme con le scimmie che saltavano da una parte all’altra.

St Lucia è una piccola Beverly hill grande poche centinaia di metri quadrati. In pratica ci sono solo guest house , ristoranti e le sedi delle società che organizzano le escursioni.

In tre ore di macchina siamo a Durban dove prendiamo un volo per Cape Town.

CAPE TOWN: la città è molto vivace, pulita e tranquilla.

La posizione della città è fantastica. Con l’oceano a destra e a sinistra e le Table Montain che vigilano dall’alto.

Sul water front, ke è la zona più turistica, si trovano tanti ristoranti e una moltitudine esagerata di negozi.

Da CT siamo andati a Boulders Beach a vedere i pinguini. Abbiamo proseguito per il Capo di Buona Speranza e improvvisamente ci siamo trovati in un paesaggio simil Islanda.

L’oceano offre qui il massimo della sua potenza e ad ogni curva ci si dovrebbe fermare a scattare foto.

Il ristorante alla base del faro è ottimo con vista sull’oceano e sul promontorio del capo.

HERMANUS: località molto nordica nella architettura. È una piccola cittadina a cui però non manca nulla. Noi abbiamo dormito alla Guest House “House on the Westcliff”. Curatissimo nei particolari, pulito, con giardino fiorito e abbondante colazione . Costo soliti 50 € a stanza.

Per la cena c’è un ristorante italiano gestito da una famiglia italiana. Si chiama Fabio e il proprietario è una persona molto gentile con il quale abbiamo parlato della situazione politico sociale del SA, e del vicino Zimbawe.

Focaccia e pasta da urlo. Non siamo per nulla fanatici della cucina italiana fuori dai ns confini ma in questo caso ci è andata proprio bene.

Ora ATTENZIONE!!! e spero di non venire censurato per questo maiuscolo, ma è bene avvertire su quanto vogliano intraprendere la “gita” a vedere le balene franche.

C sono 2 compagnie che hanno il permesso di navigare . La Southern Whale Cruises e la Hermanus Whale watching.

Noi siamo usciti con la prima.

Il mare era un po’ agitato, ma il capitano sottolineava al microfono che essendo atlantico non è mai tranquillo. Risultato? Di 40 persone imbarcate 20, tra cui il sottoscritto, sono state male se non addirittura molto male.

Premetto che in tutti i posti del mondo dove sono stato ho preso barche, dal mediterraneo al Costarica , dalla Malesia al Messico ecc e non ho mai sofferto.

La stessa cosa mi veniva detta in inglese o in italiano dagli “zombi” che incrociavo con il sacchetto alla bocca nell’andirivieni dal bagno.

Tutti erano increduli delle reazioni del proprio corpo a quella “gita”.

Tornati la sera, mia moglie è stata male ma è risucita a non rimettere, abbiamo scoperto che l’altra compagnia non era uscita per avverse condizioni del mare, né erano usciti le compagnie di shark cage di Gansbaai distante appena pochi km.

Complimenti alla Southern Whale Cruises per la serietà! Ora mi spiego gli abbondanti distributori di sacchetti posizionati sulla barca.

Per la cronaca c hanno portati a pochi metri dalle balene. Qlc è risucito a fare riprese e foto ma era obbligatorio tenersi con una mano per via delle onde.

Per fortuna che avevamo visto le evoluzioni delle balene dal Capo di Buona Speranza! Costo per queste 2 ore di calvario: 55 € a testa. La cosa più costosa della vacanza in proporzione al tempo speso! Parlando con alcuna gente del luogo c hanno detto che dal momento che il biglietto si paga prima e che le balene comunque te le fanno vedere , se ne fregano poi del mare. Nel senso che una volta che il mare è “agibile” per quanto riguarda la sicurezza della navigazione, loro escono, ben sapendo che è un mare non è alla portata di tutti.

GANSBAAI: parliamo del fatidico bagno nella gabbia per vedere lo squalo bianco.

Agosto con il cielo spesso nuvolo, la temperatura dell’acqua che oscilla fra i 10 e i 15 gradi e il mare (come avevamo imparato) mai tranquillo, non è proprio la stessa esperienza che si vede nei numerosi video su youtube.

La visibilità è molto ridotta e lo squalo appare solo quando è a un paio di metri.

Paradossalmente dà molto più soddisfazione vederlo dalla barca mentre compie brevi evoluzioni.

Il freddo una volta usciti è terribile. Anke qui svariate persone si sono sentite male; le onde non erano quelle della ns gita di whale watching ma in compenso le barche per lo shark cage sono molto più piccole e il doversi spogliare praticamente all’aperto non aiuta! Noi abbiamo tenuto botta anche grazie a delle pasticche contro il mal di mare prese prima di imbarcarci e soprattutto grazie all’aver declinato la colazione offertaci dalla compagnia prima dell’uscita in barca. C consideriamo 2 amanti del mare e posso assicurare che abbiamo trovato molto più elettrizzante nuoatare con l’immenso e innocuo squalo balena in Mexico, senza gabbia , con mare calmo e caldo e soprattutto con un animale che non si concede con brevi apparizioni come fa lo squalo bianco.

Nella loro estate sicuramente le cose sono diverse grazie alla migliore visibilità e al mare più calmo.

In pratica è andato tutto bene.

La parte dei parchi è organizzata e sicura da poter consigliare anche alla famiglie (ne abbiamo incontrata tantissime nel Kruger).

La costa di CT è talmente ordinata e pulita che sembra di essere in scandinavia.

La guida a destra grazie alle strade poco trafficate non crea particolari problemi.

I costi per noi sono ancora convenienti.

Speriamo ke restino tali anke dopo i mondiali.

Le cose da vedere sono tantissime.

Per vederne buona parte occorrerebbero altri 2 viaggi di 3 settimane l’uno. La guida della Lonely Planet è piuttosto scarsa e sbrigativa trascurando molte zone che meriterebbero molta più attenzione.

Ignora inoltre la moltitudine di ostelli a 15 € a notte per viaggiatori zaino in spalle di cui il SA rappresenta una sorta di Mecca.



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