Tutta Thailandia

Ahhhh…. La Thailandia, il mitico Siam, un sogno diventato finalmente realtà dopo anni di attesa. Sono partito il 10 agosto (Milano-Berlino-Bangkok), e finalmente dopo 11 ore e mezza di volo totali, alle 12:00 ora locale dell’11 agosto sono atterrato nella leggendaria Città degli Angeli: sono andato nella guesthouse che avevo prenotato (non...
Scritto da: Jimboz81
tutta thailandia
Partenza il: 10/08/2008
Ritorno il: 26/08/2008
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
Ahhhh… La Thailandia, il mitico Siam, un sogno diventato finalmente realtà dopo anni di attesa.

Sono partito il 10 agosto (Milano-Berlino-Bangkok), e finalmente dopo 11 ore e mezza di volo totali, alle 12:00 ora locale dell’11 agosto sono atterrato nella leggendaria Città degli Angeli: sono andato nella guesthouse che avevo prenotato (non eccelsa, ma il costo era ridicolo) e sono subito uscito alla scoperta della città. Ho visitato alcuni templi (particolarmente degno di nota il Wat Traimit, che ospita il famoso Buddha d’oro (5 tonnellate d’oro!!!!, veramente impressionante), e poi sono andato ad un ufficio della TAT, l’ufficio turistico tailandese, per prenotarmi i biglietti per i treni e gli autobus per le successive mete toccate nel viaggio. Oltre a questo volevo andare, sempre in autonomia, al mercato galleggiante di Damnoen Saduak, a 100 Km da Bangkok, ma mi hanno talmente sopraffatto di fiumi di parole, che alla fine mi hanno convinto ad andarci con una gita organizzata da loro. Vabbè… 12 Agosto: Tutta la giornata visita di Bangkok, il Gran Palace, con la sua magnifica selva di templi, il Wat Phra Kaew, con il Buddha di smeraldo, e poi il Wat Pho, con il Buddha sdraiato lungo 42 metri ed alto 15 (quanto ti senti piccolo davanti alla sua immensa mole!!), il Wat Arun, il tempio dell’aurora, il Wat Hin, con un mastodontico, ma sinceramente bruttino, Buddha in piedi. Ho fatto inoltre un giro in barca nei canali di Bangkok, i famosi khlong, per vedere un po’ la città più vera, al di là dei suoi bellissimi ma turisticissimi templi.

13 agosto: Gita organizzata dalla TAT al mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Nonostante l’ora tarda a cui siamo arrivati, le 9:30 del mattino, il mercato conserva ancora la sua particolarissima ed affascinante atmosfera, con scorci da cartolina della Thailandia che fu. E’ ovviamente molto turistico, ma se si riesce ad arrivare nel primissimo mattino, prima dell’invasione di turisti provenienti da Bangkok, è un posto meraviglioso. Impedibile un giro in barca per i khlong del mercato, dove barche stra-cariche di frutta, verdura, cappelli, cucine mobili si muovono agilmente tra un canale e l’altro. Nel pomeriggio visita al Tiger Temple (una ciofeca!) e al ponte sul fiume Kwai (quello del famoso film!), entrambi nella provincia di Kanchanaburi. Rientrato a Bangkok, (finalmente di nuovo in solitaria!) ho preso il treno serale per Ayutthaya.

14 agosto: intera giornata dedicata alla visita di Ayutthaya, una delle antiche capitali del Siam: secondo me è in assoluto il posto più bello di tutta la Thailandia, almeno tra quelli che ho visitato. La città ha circa 500 templi (!!!), alcuni dei quali ti lasciano letteralmente senza fiato per la loro bellezza; impedibili il Wat Mahathat, con la famosissima testa di Buddha avvolta nelle radici di un gigantesco albero, il Wat Chai Wattanaram , tempio Khmer in eccellente stato di conservazione, simile a quelli di Angkor, ed il Wat Yai Chai Mongkhol, che ricorda da vicino le architetture del Sacre Coeur di Parigi. Siccome Ayutthaya ha sia una parte del centro storico su un’isola, sia una parte fuori dall’isola, consiglierei di affittare un motorino, o almeno una bici, altrimenti le distanze si fanno proibitive. 15 agosto: Primo treno del mattino per Lopburi, la famosa città delle scimmie, che ispirò nientemeno che Kipling per scrivere uno degli episodi del suo “Libro della Giungla”. La cittadina di per sé non ha molto di interessante da vedere, ma quella colonia di 10000 scimmiette che scorrazzano libere ovunque nella città è uno spettacolo impedibile: attraversano le strade, si arrampicano sui pali della luce, sui cartelli stradali, sulle case, corrono sui cavi del telefono e della luce… E’ indescrivibile!!!! Un consiglio però: io non ho avuto problemi anche perché non mi sono lasciato avvicinare dalle scimmiotte, ma la guida della Lonely diceva di fare attenzione a borse e zaini, le scimmie sono piuttosto dispettose, e soprattutto attenzione a non farsi morsicare, in quanto le scimmie sono potenzialmente a rischio rabbia… Nel pomeriggio proseguimento in treno per Phitsanuloke e poi pullman per Sukhothai, la mia prossima destinazione.

16 agosto: come Ayutthaya, anche Sukhothai è stata una delle antiche capitali del regno Thai, e pertanto il suo parco storico è bellissimo. Nuovamente consiglierei di affittare un motorino o una bici. La particolarità di Sukhothai risiede nel fatto che tutti i templi sono in perfetto e puro stile thai, a differenza di quanto avviene in Ayutthaya, e sono quasi tutti posti in prossimità di laghetti pieni di fiori di loto. Segnalo il Wat Si Chum, con un Buddha seduto megalitico ed una mano destra particolarmente fotogenica, ed il Wat Mahathat, con i suoi Buddha in piedi.

17 agosto: Primo pullman del mattino per Chiang Mai (quasi 6 ore, il viaggio è stato eterno!), e nel pomeriggio visita dei vari templi della città. Al di là di quanto si trova scritto sulle guide, ciò che più mi ha impressionato sono stati i templi in legno di teak, con le facciate e le colonne interamente intagliate ed elegantissime, indice di un artigianato del legno sopraffino. Alla sera (e per le 3 sere successive!) sono andato a vedere il Chiang Mai Night Bazar, un infinito susseguirsi di bancarelle di souvenir e prodotti artigianali, impedibile per la varietà di merci esposte; ovviamente, come in tutto il resto della Thailandia, è obbligatorio contrattare il prezzo di ciò che si compra! 18 agosto: prima escursione organizzata (direttamente in un’agenzia di Chiang Mai) nei villaggi tribali nei dintorni di Chiang Mai e Chiang Dao: gli Akha, i Karen Big Belt, i Karen Long Neck (le famose donne giraffa) ed i Karen Big Ears hanno costumi splendidi e molto appariscenti, ma il tutto è quasi solo ad uso e consumo dei turisti, tant’è che i loro villaggi in realtà non sono villaggi, bensì poche capanne entro cui hanno allestito bancarelle di souvenir. Vale comunque secondo me la pena di andare a visitarli, se non altro li si può apprezzare come un museo etnografico vivente a cielo aperto. In altri villaggi immersi nella giungla, i cui abitanti sono molto meno votati a ricevere turisti, si può invece apprezzare di più qual è la quotidianità della vita delle popolazioni di queste remote regioni della Thailandia settentrionale. Una nota: al di là dei villaggi, un’escursione da queste parti vale comunque la pena di farla per ammirare i fantastici panorami che caratterizzano il paesaggio della provincia di Chiang Mai: scorci di giungla tropicale fittissima, risaie verdissime a perdita d’occhio, colline terrazzate impiantate a riso ai piedi di monti ricoperti di foresta pluviale. Nel pomeriggio siamo poi andati a visitare le grotte di CHiang Dao, carine. 19 agosto: seconda escursione organizzata (nella stessa agenzia) a Chiang Rai e al famosissimo Triangolo d’oro. Questa è stata l’unica giornata sinceramente molto deludente della vacanza. L’unica cosa degna di nota è il White Temple di Chiang Rai, tutt’ora in costruzione (in realtà non è un tempio, bensì un mausoleo), le cui forme sono veramente apprezzabili per la bellezza e l’eleganza della struttura e delle decorazioni. Per il resto, il triangolo d’oro è un super turisticissimo ammasso di bancarelle, sia verso il confine con il Laos che con il confine verso il Myanmar; basti solo dire che per fare l’escursione in barca che tocca i tre stati e scarica i turisti prima in Laos e poi in Myanmar (escursione che io non ho fatto) non richiedono nemmeno il passaporto, né alcun tipo di documento, purchè tu sia un turista!!!!! 20 agosto: ultimo giorno a Chiang Mai e visita dei templi cittadini che ancora mi mancavano, di nuovo finalmente in solitaria. Questa è stata anche la fine della parte più culturale della vacanza.

21 agosto: volo interno diretto della Bangkok Airways per Koh Samui, per trascorrere gli ultimi giorni di mare (e che mare!!!!!), e pomeriggio in panciolle a Chaweng Beach.

22 agosto: Gita in barca al Parco Nazionale Marino di Ang Thong, 30 Km al largo di Koh Samui, dove abbiamo fatto snorkelling sulla barriera corallina e Kayak.UNO SPETTACOLO DELLA NATURA!!!! Spiagge da cartolina, bianchissime, orlate di palme, mare color turchese-smeraldo-blu, un paradiso da:”Se scappo di casa venite a cercarmi qui”. Non credo ci siano parole sufficientemente belle per descrivere i paesaggi e le emozioni che ho provato in quel giorno.

23-24-25 agosto: Relax totale a Chaweng Beach, una delle spiagge più belle di Koh Samui, spiaggia bianca e mare turchese. Molto belle anche Crystal Bay (secondo me in assoluto la spiaggia più bella dell’isola anche grazie ai massi granitici stile Seychelles che la circondano ed alla sua sabbia finissima e bianca, simil-borotalco), e Lamai Beach, con le Grandfather and Grandmother Rocks. Simpatico anche un piccolo tempio nell’interno dell’isola, con il suo monaco mummificato e perfettamente conservato (gli hanno messo anche gli occhiali da sole!!!!) 26 agosto: Rientro con estremo rammarico in Italia, appagato da una splendida Thailandia che non ha disatteso le mie aspettative.

Alcune considerazioni infine di carattere generale: pur non essendo agosto sicuramente il mese ideale per visitare il Paese, sono stato super fortunato per il tempo, avendo piovuto solo 3 pomeriggi, mentre nei restanti giorni o c’era sole pieno o parzialmente nuvoloso. L’umidità comunque è elevatissima, e quindi consiglio ai non amanti del caldo di andarci d’inverno se possibile. Vaccinazioni: io non ho fatto nulla, nemmeno la profilassi antimalarica, perché nei posti turistici e nelle città non dovrebbero esserci problemi, ma chi volesse andare a fare escursioni nella giungla ed in particolare fermarsi a dormire nella giungla, sarebbe il caso di pensarci seriamente… Sicurezza: il popolo Thai è squisito, ho fatto ore di conversazione con questa gente dolce e gentile (la Thailandia è chiamata il paese dei sorrisi mica a caso!), e pur avendo girato quasi sempre da solo, anche di sera nelle stazioni dei treni, non mi sono mai sentito a disagio, né ho mai avuto il minimo problema, anzi tutti coloro che ho incontrato si sono sempre dimostrati volenterosi di darmi delle indicazioni o dei consigli, quindi, viaggiatori solitari zaino in spalla, tranquilli, la Thailandia è il posto giusto per godervi una splendida vacanza.

Hotel: A parte Koh Samui, dove ho optato per un economico resort direttamente sulla spiaggia di Chaweng (costo 900 bath a notte, circa 18 euro), il resto dei pernottamenti l’ho fatto in semplici guesthouse: sono in genere pulite, anche se ovviamente semplici e spartane; spendevo mediamente tra i 250 e i 400 bath a notte (5-8 euro), tenendo presente che ho scelto sempre camere singole con bagno privato (le camerate comuni costano ancor meno, ma un minimo di privacy ci vuole…) Costi: ho speso, compresi i voli intercontinentali, il volo interno, i souvenir, gli ingressi, i pernottamenti ed i pasti, le 3 escursioni organizzate,ecc… ecc…, 2000 € per le due settimane.

Ciao a tutti, anzi, sawadee khrap, e al prossimo viaggio!!!



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