Turisti per il piacere di esserlo

EMOZIONI ED IMPRESSIONI DI UEZERIT CIRIS (Paola) e BASHAI MORANDO (Roberto)…. TURISTI IN ERITREA PER IL PIACERE DI ESSERLO. GENNAIO 2004 Cari amici e amiche del Chichingiolo, dopo il nostro fantastico tuffo in Eritrea, durato ben 25 giorni, ci sentiamo motivati da un forte desiderio di coinvolgervi nella nostra esperienza, affinchè chi...
Scritto da: Paola Cirigottis 1
Partenza il: 06/01/2004
Ritorno il: 31/01/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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EMOZIONI ED IMPRESSIONI DI UEZERIT CIRIS (Paola) e BASHAI MORANDO (Roberto)…

TURISTI IN ERITREA PER IL PIACERE DI ESSERLO.

GENNAIO 2004 Cari amici e amiche del Chichingiolo, dopo il nostro fantastico tuffo in Eritrea, durato ben 25 giorni, ci sentiamo motivati da un forte desiderio di coinvolgervi nella nostra esperienza, affinchè chi volesse ritornare per una vacanza in quei luoghi tanto cari, possa farlo con notizie aggiornate e senza tante paure immotivate.

Siamo arrivati ad Asmara, la città da noi tanto amata, che conserva la sua atmosfera davvero speciale: quella sincronia di nazionalità e di persone di diverse culture, seppur in numero ridotto sono tuttora presenti.

E’ questa la nostra Asmara: la miscela di tante genti, tradizioni, lingue che camminano parallele con estrema naturalezza. Mi sento di casa e Roberto è il benvenuto, l’ITALIANO…Della situazione che si è immediatamente sentito a suo agio.

Ci attendevano festosi, Ani e Ava Utudjian, Stelvio e Andrea, i nostri cari amici che hanno voluto ospitarci e condividere con noi i giorni di vacanza. Consigliamo a questo proposito, di prediligere una vacanza in gruppo (almeno 5/6 persone): l’allegria è una componente piacevole per ricordare i tempi passati, organizzare escursioni ed assaporare insieme il viaggio.

Stelvio ha “battezzato” Paola – UEZERIT CIRIS e Roberto – BASHAI MORANDO. Ci sentiamo onorati e ringraziamo l’amico. Percorrere la strada dell’aeroporto è uno stupore: palme ai lati della strada, alla nostra destra, il complesso chiamato “Sembel Corea” è un insieme di condomini moderni, ed è stato da poco ultimato il Sembel Hospital, ospedale con attrezzature efficienti, che va ad aggiungersi ad altri ospedali presenti in città. A sinistra, sempre attiva, la fabbrica dell’OMO ed un campo militare di addestramento delle Nazioni Unite. Sul territorio sono presenti le Forze di Pace ed i Carabinieri italiani, che hanno il quartier generale di fronte all’ex Ciao Hotel, ora Selam Hotel, in quella che un tempo era Casa Latilla e che ora è stata ampliata e abbellita. Un bellissimo albergo 5 stelle, l’Intercontinental, sulla nostra sinistra, per i più esigenti, offre ogni tipo di confort e divertimento. Strade ben illuminate, traffico intenso, ma regolare, taxi gialli nuovi e fiammanti sfrecciano dovunque. Ci sono anche pedoni, sembrano le 21 in una città europea, non le due di notte.

Le belle ville di Campo Polo, sono in buono stato, con giardini fioriti di bouganville rigogliosa e altre piante. Sono abitate da privati benestanti che le curano con attenzione. Diversa è la condizione di quelle case o palazzi diventati governativi che purtroppo si presentano molto trascurati.

La Kagnew Station è ora un centro di assistenza e accoglienza di paralitici e altri disabili: non si può accedervi per visitarla.

Asmara non dimostra 33 anni in più: è sempre splendida e visitandola tornano alla mente strade, quartieri, aneddoti, amici… Il Centro. Le abitudini non sono cambiate: la passeggiata del viale, Independence Avenue, è un rituale, l’affollamento è notevole: tanti giovani, parecchi bambini: sfoggiano le diverse divise della scuola di appartenenza; molto frequentati i diffusi internet points; bar affollati e negozi storici tipo GIANNI e GINA, l’ex Casa del vetro, il negozio di scarpe Cipollini, FUMIS, JOLLY, il negozio di Salek, l’Ottica BINI, Foto ERITREA, la Latteria MODERNA, il cinema IMPERO, l’ODEON, il DANTE, il Bar ALBA BISTRO’, La CASA, il Bar ZILLI, il cinema ROMA con i suoi films indiani…Il Bar ROYAL! – 2 – La gente è cordiale, i bimbi sorridono ed amano farsi fotografare.

Per la maggior parte parlano in inglese, pochi giovani parlano l’italiano, gli anziani tutti orgogliosi di poterlo praticare, intavolano discorsi di ammirazione e nostalgia… Se poi sentono qualche parola in Tigrignà, è amicizia assicurata.

Costruzioni nuove abbelliscono la città: di fronte alla cattedrale si erge l’hotel Ambassador, l’edicola di GARGIULO e la maglieria non ci sono più.

Il C.U.A. È un ritrovo culturale del governo, e per ballare si va al Mocambo, ora discoteca e non più night club come un tempo; altro locale di grido il disco-pub dell’Intercontinental. Naturalmente non potevamo mancare dall’esperienza di frequentarli: buona musica commerciale; di tanto in tanto intervallata da musica eritrea! Il ballo del CS CS è anche divertente…E ci ha coinvolto! Bashai Morando, che normalmente non ama tanto ballare, ad Asmara si è lasciato andare e l’ha imparato!!! Beviamo la birra ASMARA, confezionata in bottiglie che riportano lo stampo dell’antilope Melotti; per chi vuole gustare la MASTICA, c’è quella made in Asmara. Per palati diversi, ci sono altri tipi di birra importata e liquori dei più conosciuti.

Il mercato offre frutta e verdura di ogni sorta, spezie, carne, pesce, formaggi, lavori impagliati, oro e argento; ai tradizionali pizzicagnoli di quartiere, si sono aggiunti moderni supermarket fornitissimi.

I sarti, tutti uomini, lavorano ininterrottamente: confezionano jellabia, zuria, fute e tendaggi pronti in poche ore; nei lavori edili, oltre agli uomini, si vedono impiegate anche le donne.

Il MAI BELA’ è stato ricoperto da una strada asfaltata e la puzza d’un tempo non c’è più. Il lavoro del LISTRO, il lustrascarpe è tutt’oggi molto diffuso: ci facciamo lustrare le scarpe ed il risultato è molto soddisfacente.

La moneta: il NAKFA, 22 nakfa per 1 euro, questo è l’attuale cambio ufficiale. Si possono avere indifferentemente euro o dollari americani. Il potere d’acquisto per noi è molto favorevole.

La Telecomunication offre telefoni pubblici, servizio fax, schede prepagate per ogni parte del mondo, ecc. I cellulari prossimamente saranno abilitati.

La Ramiol Lottery è il Gratta e Vinci locale, e si trova ovunque: funziona come il nostro ed è molto popolare.

Curiosità: ci riferiscono che le poste eritree, in un sondaggio mondiale, sono risultate tra i primi posti, per efficienza del servizio! La città ha molti alberghi e pensioni, per ogni tasca e per ogni esigenza. Quelli più quotati (Intercontinental, Amba Soira, Sunshine Nyala), accettano pagamenti con carte di credito VISA e MASTERCARD.

Pasticcerie, pizzerie, bar e ritrovi non mancano; ci sono anche due ristoranti cinesi.

Le farmacie, molto diffuse in tutta la città, offrono una gamma di medicinali generici, pertanto è opportuno premunirsi e portarseli da casa, in caso di patologie curate con farmaci specifici.

Chi volesse noleggiare un’auto, ha vasta scelta, dalle utilitarie ai fuoristrada. Si può guidare con la patente del proprio paese, per un massimo di tre mesi di permanenza. Chi dovesse soggiornare più a lungo, dovrà richiedere quella locale.

– 3 – Circolano tanti bus, corriere pubbliche e taxi efficienti e moderni. Qualche “CARROSSA” resiste, ormai per tradizione, mentre gli Ape, i CUR CUR, d’un tempo sono stati eliminati: ne abbiamo incrociato uno vicino alla moschea del mercato, ma era privato.

La passione delle mountain bike ha contagiato parecchi giovani: si allenano sfrecciando per la strada di Massaua e hanno sostituito i ragazzi che scendevano con i carrettini dell’epoca.

I Quartieri: Avendo girato la città in lungo e in largo anche a piedi, i quartieri che risultano con lavori in corso sono GHEZZABANDA, GODAIF e SETTANTOTTO: appaiono molto polverosi e con parecchie strade e traverse in rifacimento per lavori alla rete fognaria.

Per gustarsi il panorama di tutta la città, essendo il Forte Baldissera non accessibile, si va a BASCIAUL, che è transitabile in auto fino in alto (non c’ero mai stata prima). Da lassù la presenza delle baracche fa comprendere anche ad un profano che ci si trova nella zona povera della città, dalla quale però traspare un senso di dignità, seppur modesta. Per il resto, la città è pulita e ordinata, le aiuole ben curate, le maestose palme sui viali si innalzano verso un cielo blu intenso che avevo scordato.

Fra un mese con i palissandri in fiore sarà sicuramente più bella!!! Il Cimitero: Purtroppo si nota una trascuratezza diffusa e la siccità peggiora la situazione. Comunque, chi ha la possibilità di incaricare qualche amico di occuparsi dei propri cari, può star tranquillo che sarà soddisfatto. Il rispetto per i defunti è molto accentuato.

E’ difficile trovare fiori recisi freschi; si ripiega con i fiori finti e piante grasse. Le chiese: La volontà di assicurare i luoghi di culto decorosi riguarda sia le chiese cattoliche, che quelle di ogni altra fede religiosa: risultano tutte in ottimo stato.

Le scuole : Il collegio ”La Salle”, il “Sant’ Anna”, la “Santa Famiglia”, il “Comboni” sono ora scuole statali, discretamente conservate. A queste se ne aggiungono altre. L’Università statale offre iscrizioni alle facoltà di agraria, economia e commercio, giurisprudenza. E’ incoraggiante vedere molta gioventù studiare: il futuro del popolo eritreo è nelle loro mani e la cultura, normalmente, garantisce una crescita economica e sociale ad ogni paese. A questo proposito, ci ha fatto molto piacere sapere che il Presidente Ciampi ha onorato Fratel Amilcare della carica di Cavaliere del Lavoro. Mi permetto di ricordare che è il coordinatore di una scuola di agraria poco fuori Cheren, frequentata da circa 600 studenti. Imparano ad utilizzare al meglio i terreni, ad allevare il bestiame con tecniche più all’avanguardia. Pensate che producono sia vino che grappa per il momento in quantità ridotte! La scuola materna Montessori, diretta da Patrizia Reffo, assicura l’accesso alla scuola elementare italiana ad un numero di bambini che si contendono il privilegio di essere iscritti a quella che viene ancor oggi considerata la scuola più ambita della città. E’ un grande onore! Le scuole italiane superiori prevedono indirizzi di ogni tipo. La strada di Massaua è incredibile, ma vero: è stata allargata quasi interamente. E’ ben asfaltata e in due ore si percorre con facilità.

Dal bar del Durfo si scende, gustandosi il susseguirsi dei villaggi: Arbaroba, Nefasit, Embatcalla, Ghinda, Dongollo Alto, Dongollo Basso, Dogali, Gahatelai, Maiatal, Massaua! – 4 – Nel bassopiano il clima in gennaio è piovoso. Le piante sono sollevate dalla lunga siccità e sono rinverdite; la temperatura media si aggira intorno ai 30°. Tutto è come un tempo, tranne il ristorante “Al Buon Respiro” di Ghinda, seriamente danneggiato dalla guerra e non più riaperto dopo la morte della proprietaria.

Il villaggio di Gahatelai, che non esisteva, è sorto per il contrabbando e il commercio nel periodo della guerra. E’ un insieme di bar, ristorantini, negozietti abitato dai RASHAIDA, ricchi nomadi del deserto, che hanno sostituito per comodità i Toyota ai cammelli! Gli SHIFTA non esistono più, la strada è trafficata da camion, corriere di linea, auto, bici e studenti-bambini che fanno l’autostop per andare a scuola! E’ previsto che entro breve anche il treno Asmara-Massaua venga ripristinato.

Massaua I segni della guerra sono molto evidenti in quella che era considerata la “perla” del Mar Rosso. Conforta però che ci siano vari cantieri aperti per l’attività di recupero di stabili e nuove costruzioni. Si dovrà pazientare ancora per rivederla splendere come un tempo. Gurgussum Verso Gurgussum è un susseguirsi di villette a schiera belle, sulla sinistra, mentre a destra sorgono centinaia di baracche. Questo divario così evidente di benessere e povertà rattrista e fa riflettere: non tutti stanno bene.

La spiaggia è ben curata, vi sono anche ombrelloni e sedie a sdraio, due ristoranti, di cui uno con specialità eritree, bungalows con aria condizionata, bagno e tv satellitare. In fondo, dopo il cementificio, una discoteca per chi vuole divertirsi la sera. Verso Emberemi, la spiaggia dai fenicotteri rosa, c’è l’Hamasien Hotel, con spiaggia privata e poco lontano, l’aeroporto per piccoli aerei da turismo assicura collegamenti con Gibouti, Yemen, e località dell’Arabia Saudita.

L’arcipelago delle isole Dahlak Per visitarle occorre chiedere un permesso al Ministero della Marina e pagare 20 dollari americani a persona, indicando in quali isole si intende andare.

Sono riconosciute riserva naturale ed il pagamento per accedervi autorizza la pesca.

Madote, Schumma, Asarka, Dahlak Kebir, Durgham, Durghella, Dissei…Sono ben 365 isole, ma solo 22 sono visitabili. E’ una scelta personale decidere in quale andare, noleggiando il sambuco con Mohammed Gaaz o motoscafi veloci con ritorno in giornata da Mike.

Dipende dalle proprie aspettative. Il punto di riferimento è il Dahlak Hotel.

Sempre con i nostri intrepidi amici, abbiamo trascorso una settimana in sambuco, con 5 marinai: Shiraz, il capitano, e 4 collaboratori: Osman, Mohammed “Cuoco”, Mohammed “Pescatore”, Mohammed “Ballerino”, pescando con successo e gustando il piacere di essere lontani da tutto e da tutti, con il solo contatto della natura fantastica! Abbiamo ancora vivo negli occhi lo spettacolo notturno a Dissei, in una notte senza luna: il plancton presente è talmente abbondante, che il luccichìo nell’acqua e lungo la spiaggia illumina tutt’intorno, come per magìa.

La strada di Cheren Concludendo questo nostro diario di bordo con una gita a Cheren, abbiamo visitato Mariam Dearit, la Madonna miracolosa dentro il baobab.

Cheren, sempre molto polverosa, resta comunque una città dal commercio vivo, un mercato fornitissimo, un profumo di spezie ed odori davvero unico. Parecchie abitazioni nuove ed un albergo quasi ultimato, si affiancano ad altre fatiscenti.

– 5 – La strada è in parte disastrata dalla guerra che ha visto lo scenario più cruento in questa parte del bassopiano. Splendide piante di mangus, sicomori e cactus fioriti, affascinano il paesaggio che presenta anche tukul e baobab.

A Elabered, ex De Nadai, si riprende a coltivare la terra, ora amministrata dal governo.

Proseguendo per il rientro ad Asmara superiamo Adì Nefas e Belesa, dove c’è la centrale idroelettrica e non è consentito il transito.

All’altezza del Vaccinogeno, sulla sinistra, c’è il nuovo stadio di Asmara: il Campo Cicero è superato! Si confida in una nazionale eritrea scattante, considerato l’impegno finanziario affrontato per costruirlo! Un allenatore di calcio maschile, mi avrebbe proposto di fermarmi ad Asmara per allenare e costituire una squadra di calcio femminile! Parole al vento purtroppo, ma sognare è comunque sempre bello!!! E qui, stendo un velo pietoso tra la Uezerit Ciris Juventina e Bashai Morando Interista…I punti di vista e le passioni non concordano! Una cosa è certa: è stata una vacanza indimenticabile ed è questo il motivo di avervela descritta nei particolari. Vogliamo trasmettervi il gusto di provarla, perché sappiamo che anche tanti di voi che leggono, la stanno immaginando da tempo! Fidatevi: è una fotografia reale, senza distorsioni o esagerazioni.

Nel paese problemi ce ne sono ancora tanti da risolvere, e l’augurio che abbiamo rivolto agli amici eritrei è stato di non perdere le speranze e la voglia di riprendersi! Chi ha voluto leggerci fino all’ultimo e verrà al prossimo raduno di primavera, troverà anche gli album con ben 650 foto scattate! Roberto, prima esperienza africana in assoluto, è rimasto affascinato e già coltiva il desiderio di ritornarci. …Non aggiungo altro! Con affetto, un abbraccio a tutti.

UEZERIT CIRIS (Paola Cirigottis) BASHAI MORANDO (Roberto Morandin)



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