Turisti di quasi per caso a Milos

Alla fine abbiamo scelto Milos, ma ci era rimasto il dubbio che otto giorni fossero fin troppi per un’isola relativamente piccola…
Scritto da: Sandy&Andy
turisti di quasi per caso a milos
Partenza il: 26/07/2012
Ritorno il: 03/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Premessa

La primavera scorsa abbiamo deciso di tornare dopo tanti anni nelle Cicladi e ci siamo posti la domanda di dove andare per una settimana di vacanza tra fine luglio e inizio agosto: alla fine abbiamo scelto Milos, ma ci era rimasto il dubbio che otto giorni fossero fin troppi per un’isola relativamente piccola…

DAY-1

Easyjet Malpensa-Atene alla sera costa meno e viaggiando a meta’ settimana si fa andata e ritorno in alta stagione per un prezzo ragionevole (120Euro a testa), poi coi mezzi pubblici si raggiunge prima il centro di Atene per una passeggiata notturna, poi il Pireo dove si dorme una notte breve ad esempio al Delfini Hotel (45Euro la doppia).

DAY-2

Al mattino si va a piedi a fare il biglietto (33Euro a testa) al gabbiotto vicino al molo E8 da cui parte il traghetto della Ventouris Lines che raggiunge Milos in circa 5 ore dopo aver fatto scalo a Sifnos.

Per l’alta stagione sull’isola conviene prenotare con un po’ d’anticipo una camera doppia con bagno, frigo, aria condizionata e balcone per poter scegliere una soluzione ottimale: ad Adamas, a 10 minuti a piedi dal porto, ma un po’ in alto, di fianco alla chiesa, fuori dai rumori e soprattutto sempre con l’aria fresca. Ecco, i Mallis Studios offrono questo ed anche di piu’: i gestori sono sempre disponibili e premurosi, dal trasporto da e per il porto e la pulizia quotidiana della stanza, fino ai suggerimenti giornalieri sulle spiagge consigliate in base al clima e gli assaggi delle ricette locali.

A questo punto si deve scegliere se affittare uno scooter come abbiamo fatto noi (13Euro al giorno), oppure un dune-buggy o un’utilitaria, per avere maggiore stabilita’ sui tratti sterrati.

Un pranzetto a meta’ pomeriggio da Flisvos, uno dei tre ristoranti di fronte al porto, e il suo rapporto qualita’/prezzo restera’ il primo indicatore di un’isola mai cara e sempre interessante: un buon fritto di piccoli gamberetti, mega-insalatona e birra per 15Euro.

Poi ricerca delle sorgenti calde nel mare interno, vicino alla centrale elettrica: si trovano facilmente perche’ un gruppo di vecchietti saranno sicuramente gia’ a mollo nel posto giusto che si sposta un po’ di ora in ora.

Tramonto aspettando poi la luna al Castello di Plaka: le parole non bastano… ci vuole almeno qualche foto per rinfrescare il ricordo dei colori… in assenza della brezza di quella sera…

DAY-3

Paliokori, ovvero la spiaggia tricolore: e in questo caso una foto non rende del tutto giustizia dello scenario bianco rosso e verde di rocce che fa da contorno alla spiaggia di sabbia dorata.

Kapros: vale certamente la pena di fare una sosta sulla strada verso il nord per un tuffo in questa lingua di mare che s’infila profonda in piccolo fiordo… le onde alimentate dal vento invitano a lasciarsi sballottare… ma attenti ai ricci…

Serata con cena alla sagra del paese nel cortile della chiesa a Triovassalos: 4Euro per il piatto misto con frittate varie e acciughe calde, vino locale e full-immersion di musica e danze.

DAY-4

Tsigrado, un pezzo finale di sterrato, poi la corda da alpinisti per scendere… ma attenti!

L’abbiamo vista strapparsi sotto il peso di un entusiasta ragazzone australiano (o comunque uno che appena volato giu’ parlava ben strano). Ma lo sforzo e’ stato ampiamente ripagato dalla spiaggetta e dal mare caldo e cristallino allo stesso tempo, una vera favola… e c’e’ anche una roccia in mezzo al mare giusta giusta per fare un autoscatto.

Sarakiniko, in altre parole rocce bianche mozzafiato e scenografia da film: certamente consigliabile andarci verso sera, i colori sono meno abbaglianti quando i turisti che lì non mancano mai si stanno incamminando verso la via del ritorno e anche la nuotata in solitudine ci guadagna. Ma varrebbe forse la pena (quella di una levataccia) di darsi una forte motivazione e raggiungerla una volta all’alba per fare poi il confronto…

DAY-5

Fino al Monastero di Agios Ioannis e poi a piedi a Sykia: Ai motorini lo sconsigliano, ma la desolazione di alcuni scenari dell’ovest è qualcosa di unico e di affascinante, e noi abbiamo scelto di avventurarci e rischiare un po’. La strada sterrata e’ lunga, tortuosa e deserta. Il monastero era aperto grazie al fatto che stavano allestendo la festa di un matrimonio e sono poi stati gli operai a regalarci un po’ della loro acqua sulla strada del ritorno. Il sentiero per la gita a piedi parte poco piu’ a sud ed e’ marcato con segni di vernice bianca e con una serie di 8 segnali numerati. Al segno col numero 3 girate a destra e iniziate a scendere verso il mare… noi non l’abbiamo capito e siamo invece saliti seguendo altri segni bianchi fino al promontorio dove c’era una postazione tedesca dell’ultima guerra. Scenario incantevole, vista a strapiombo sulle famose rocce di Kleftiko a sud, ma caldo e fatica si sono accumulati prima di tornare al numero 3 e raggiungere infine quello spettacolo della natura che e’ Sykia per un bagno indimenticabile con accesso al mare attraverso un canale sotto l’enorme arco di roccia. Di portarvi acqua in abbondanza ve lo ricordate, vero?

DAY-6

Vento da nord a 8 nodi, mare grosso, impossibile fare il giro dell’isola in barca che avevamo prenotato la sera prima sulla banchina del porto. Ci ridanno i soldi, e l’idea vincente diventa subito quella di andare in giornata all’isola di Kimolos col piccolo traghetto da Pollonia portandoci la moto. E cosi’ risulta poi facilissimo trovare la fantastica spiaggia di Prassa dove le ore volano, ci sarebbero anche delle terme, ma sotto le tamerici si sta benissimo e ci tocca poi correre per il ritorno.

Dopo cena passeggiata al chiaro di luna per salire da Tripiti a Plaka lungo viuzze lontane dal flusso di turisti: basta avviarsi verso il fondo del grande parcheggio, invece che tornare sulla strada principale, e poi di li’ tenersi sempre verso sinistra.

DAY-7

Decidiamo di fare sosta in alcune spiagge che altrimenti rischieremmo di non avere tempo per visitare, cominciando da Firiplaka, poi Agios Sostis e infine Provatas. Belle, bellissime, ma il successo piu’ grande e’ confermare ancora una volta che andando presto al mattino sono deserte, e quando si popolano un po’ troppo siamo gia’ pronti per andare a scoprirne un’altra.

Klima: forse la cosa migliore è consigliare di andarci verso il calare del sole, di sedersi sulla panchina nella piazzetta che e’ di fatto il molo e aprire e chiudere gli occhi piu’ volte per cogliere sia le immagini che la quiete che regna. E non sappiamo se una foto possa dare un’idea del clima (appunto!) che regna laggiu’.

DAY-8

Sul lato est dell’isola si trova la spiaggia in prossimita’ della miniera di zolfo con relativi ruderi dell’insediamento industriale degli inizi del ‘900. Conviene posteggiare prima degli ultimi tornanti per evitare di non riuscire poi a risalire… Lo scenario e’ davvero drammatico, tra enormi lamiere arrugginite e complessi quadri elettrici montati sulla pietra e un tratto dei binari che portavano il materiale semilavorato alle navi attraccate al molo e’ ancora integro con alcuni carrellini mossi dal vento…

Come ultimo giorno esageriamo completando la nostra vacanza con la visita ad Agia Kiriaki e al villaggio di pescatori di Fitopotamos.

Per il saluto a Milos abbiamo scelto una pasticceria bella, quella su in alto alla Plaka e abbiamo chiesto ai gestori degli Studios Mallis e nostri consiglieri fidati Nikolas ed Eleni di venire con noi per aiutarci a decidere se fosse meglio la Baklava o un Kadaifi.

CONCLUSIONI

Ci mancano ancora le Catacombe del I secolo, il giro in barca dell’isola, alcune zone del sud come Kleftiko, quasi tutte quelle dell’est, e poi quella gita a piedi sulla costa ovest ad una spiaggia che si raggiunge con uno scivolo naturale.

In sintesi quindi una settimana non è certamente sufficiente per poter dire di aver visitato bene Milos… saremo dunque costretti a tornarci… e al più presto, speriamo!



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