Turismo responsabile sul lago Titicaca
Ciao a tutti,
il mio non vuole essere un diario di viaggio ma il mantenimento di una promessa fatta ad una famiglia speciale conosciuta ad Amantanì, un'isola meravigliosa del lago Titicaca.
Vi racconto una storia....
Da Puno tutte le agenzie di viaggi organizzano gite di 2 o 3 giorni nelle isole del lago Titicaca a prezzi davvero modici . Per il...
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Ciao a tutti, il mio non vuole essere un diario di viaggio ma il mantenimento di una promessa fatta ad una famiglia speciale conosciuta ad Amantanì, un’isola meravigliosa del lago Titicaca. Vi racconto una storia…. Da Puno tutte le agenzie di viaggi organizzano gite di 2 o 3 giorni nelle isole del lago Titicaca a prezzi davvero modici . Per il turista,quindi, è comodo e conveniente affidarsi ad un tour che si occupa in toto del trasporto e della sistemazione presso l’isola. Le isole del lago, infatti, non hanno nè alberghi nè ristoranti pertanto l’unica possibilità è alloggiare presso una famiglia che offra una camera per dormire e i pasti principali. Viene spontaneo,quindi, come nel nostro caso, fidarsi di un’agenzia che ti porta, ti “affida” letteralmente ad una famiglia locale e poi ti ri porta indietro!In realtà si tratta uno sfruttamento indegno delle popolazioni locali!!E’ vero, infatti che si paga solamente 45 soles a persona (circa 12 euro) per il trasporto in barca, una notte presso la famiglia e tutti i pasti principali ma è anche vero che alla famiglia vanno soltanto 12 soles (circa 3 euro per due persone!!!) della quota e il resto …tutto in tasca alle agenzie!! Dunque: le famiglie in questione vivono esclusivamente di turismo in quanto la terra non è coltivabile, negozi, ristoranti o qualsiasi altra attività non esistono…non c’è luce, acqua, gas…niente di niente! Nessuno lavora nè può lavorare! I prodotti principali, però, ovviamente devono comprarli (riso, patate, zucchero….) e possono farlo soltanto grazie al denaro che arriva dai turisti….quindi….perchè questo sfruttamento? Perchè se la famiglia si priva del proprio riso, delle proprie patate e del proprio zucchero per far magiare il turista, deve avere un rimborso di soli 3 euro per due persone??!! E’ importante, invece, che chiunque decida di andare si rechi direttamente sull’isola (facilmente raggiungibile con un battello che dal porto di Puno parte la mattina alle 8,00) e che tutti sappiano che una volta giunti a destinazione ci sono le famiglie locali pronte ad apettare le barche…è impossibile non trovare alloggio!! Se la vostra paura è questa…state tranquilli…non succederà!!! In tal modo potrete dare tutti i 45 soles (o anche di pù…o di meno se credete…) direttamente alla famiglia ed evitare che queste agenzie continuino questo sfruttamento legalizzato di tanta gente che non avendo alternativa è costretta ad accettare una situazione paradossale. Le famiglie ospitanti sono tutte fantastiche: si prodigano in ogni modo per far sì che al turista resti un bel ricordo dell’isola e che si senta come a casa…. Io e Piero siamo stati davvero bene preso di loro: camere pulitissime e calde, lunghe chiacchierate intorno al fuoco con Eugenio e Jolanda e una cucina impeccabile…che non è da sottovalutare! Se andate, portate un saluto speciale da parte mia a Delia (la loro figlioa di 7 anni) e se potete, un po’ di medicine, frutta fresca o vestiti caldi per i 6 figli della fantastica coppia! Noi siamo stati tra quelli che si sono affidati all’agenzia ma ci siamo ripromessi che, tornati in Italia, avremmo fatto il possibile per informare la gente di questo scempio!! Dateci retta e non ve ne pentirete! Buon viaggio a tutti e…fateci sapere!! Federica e Piero