Turchia, portami via 3
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Prenotiamo ad aprile i voli: Andata con Turkish Airline su Istanbul e ritorno con Easy jet da Chios, per un costo complessivo di circa 350 euro.
31/07/2013-03/08/2013: ISTANBUL
Soggiorniamo all’Erboy Hotel (70 euro a notte), scelta che si rivela ottima per posizione, pulizia e gentilezza dello staff. Il primo pomeriggio viene dedicato ad una prima ricognizione della città: ne approfittiamo per orientarci e passeggiare. Sull’onda del’entusiasmo, decidiamo poi di effettuare il tour corto con nave privata sul Bosforo: si rivela essere una buona scelta, abbiamo modo di avere una panoramica completa di questa meravigliosa città e di riposarci un po’. Unica nota dolente la musica da discoteca a 20000 decibel sparata dalla barca: that’s Turkey!
I giorni successivi vengono dedicati ad un turismo sfrenato: Santa Sofia, la moschea Blu, il Topkapi (meraviglioso!), la cisterna Basilica (misteriosa!), Cristo in Chora, il palazzo Dolmabache e tutte le altre moschee, gli altri mercati, le altre viuzze non hanno più segreti per noi.
Alcune info pratiche:
– abbiamo fatto la MUSE CARD, per risparmiare un po’ di soldi di ingressi, in realtà considerando che la cisterna basilica e il palazzo Dolmabache non sono compresi e che alcuni musei compresi non li abbiamo visitati, non abbiamo né risparmiato, né guadagnato. Abbiamo solo sfruttato il vantaggio di non fare code agli ingressi.
– Cene e pranzi: abbiamo sempre cenato nella zona vicino al nostro hotel, quella più turistica, ma ne siamo sempre stati soddisfatti. Da menzionare il ristorante Pasadaze, dove per un prezzo leggermente più alto della media, si possono gustare piatti ben curati e sfiziosi.
A pranzo abbiamo sempre smangiucchiato qualcosa qua e là, ma sempre con soddisfazione: anche il cibo da strada in Turchia è buono! L’unica vera delusione è stato il panino con il pesce. Forse l’abbiamo acquistato nel posto sbagliato (presso le barche stile rococò tutte oro e merletti) o forse la combo pelle, lische e unto non fa per noi!
03/08/2013-07/08/2013
La sera del 3 Agosto con un pulmino organizzato dall’hotel di Istanbul ci spostiamo all’hotel dell’aeroporto Sabiha Gogken: il giorno seguente abbiamo il volo per la Cappadocia alle 6!
L’albergo dell’aeroporto è bellissimo, ci preparano anche una colazione da asporto per la mattina seguente, anche se la cucina all’alba non è ancora aperta.
Arrivati in Cappadocia, ci accorgiamo di aver creduto troppo nella lonely planet: non esistono trasporti pubblici da Nevsheir a Goreme, maledizione! Fortunatamente troviamo un giapponese disposto a condividere la spesa con noi e ce la caviamo con 40 TL… Scopriremo poi che se avessimo organizzato il trasporto tramite il nostro hotel avremmo speso molto meno… beh sarà per la prossima!
Dopo una mini scarpinata alla ricerca del nostro hotel (DIVAN CAVE HOUSE, 60 euro /notte), finalmente lo troviamo: facciamo conoscenza con la splendida Hanife alla reception che ci avvisa che la nostra camera non è pronta (eh ti credo sono le 8!!!), ma che se vogliamo possiamo fare colazione…wow, un ricchissimo buffet ci aspetta e ci permette di riprendere le forze dopo la levataccia.
Non riusciamo a non approfittare della splendida giornata, decidiamo di dormire più tardi e ci fiondiamo subito nel cuore della Cappadocia a passeggiare.
I 4 giorni a Goreme e dintorni sono stati fantastici, con scene e paesaggi indimenticabile.
I MUST del viaggio:
– il volo in mongolfiera (noi abbiam volato con Butterfly Baloon 150 euro/persona per un’ora di volo effettiva): niente è più spettacolare di levarsi in volo sopra questa meraviglia della natura
– Trekking: noi siamo passati dalla valle rosa,dalla valle rossa, dalla valle delle spade, fino a Cavusin e Pasabagi e dalla valle dei piccioni fino a Uchisar…delle belle scarpinate, ma niente ti ripaga di più che godere in solitudine del paesaggio mozzafiato.
– un massaggio all’Hammam dell’hotel Kelebek: dopo 3 giorni di cammino e sole e vento, le mani esperte di questi angeli massaggiatori ti fanno rinascere!
Una menzione particolare va fatta per il bambino che ci ha accolto al bar di Pasabagi, uno spettacolo di simpatia e intelligenza. Arriviamo affamatissimi dopo una lunga camminata e chiediamo cosa il bar offra da mangiare; lui risponde “Crepes”. Noi non nascondiamo la delusione: con la fame che abbiamo delle misere crepes non sono proprio all’altezza delle nostre aspettative. Il ragazzino comprende al volo e ci dice in inglese maccheronico:” Sì ma abbiamo crepes di tutti i tipi, con formaggio, patate o verdure, oppure con formaggio e patate, oppure verdure e formaggio oppure patate e verdure oppure mixed mixed!”. Insomma ci ha conquistato e devo dire che le crepes (Gozleme) erano una favola!
Cene: abbiamo cenato per due volte al ristorante dell’hotel Kelebek, la spesa è sicuramente più elevata, ma ne vale davvero la pensa: piatti succulenti e buon servizio!
Hotel DIVAN CAVE HOUSE: che dire, tutto perfetto, la nostra camera era una favola, la colazione era ricchissima e il personale davvero gentile!
07/08/2013-09/08/2013
Con nostro grande rammarico lasciamo la Cappadocia con un bus notturno della METRO destinazione Pammukkale.
Arriviamo distrutti la mattina seguente e incappiamo nell’unica vera fregatura che abbiamo avuto in questa vacanza! Essendo un po’ ansiosi per non aver ancora acquistato il bus che il giorno successivo ci deve portare a Efeso, diamo stupidamente retta alle 7 di mattina al ragazzo dell’agenzia del centro (TOURS 4TURKEY) che ci accoglie al nostro arrivo con il pullman.
Ci convince, complice il nostro rincoglionimento da sonno, che per l’indomani non ci sono bus a disposizione e che lui, visto che è bravissimo e fichissimo, ci può organizzare un transfer privato per la stazione dei treni e pre-acquistarcil il biglietto.
Ci dice che da Pammukkale alla stazione dei treni ci sono circa 30 minuti di pulmino e riesce così a fregarci15 TL a testa. Risultato: il giorno seguente arriva con 25 minuti di ritardo a prelevarci all’hotel, perché la stazione dei treni è in realtà a 5 minuti di macchina….insomma dopo aver inveito contro di lui, il suo ritardo e la sua malafede, non possiamo che darci la colpa e mandar giù il boccone!
Comunque ritornando a Pammukkale, che dire: le piscine sono carine, da vedere, un po’ troppo turistiche, ma comunque da vedere. Ciò che invece ci ha positivamente colpito e stupito è il sito di Hierapolis alle spalle: il teatro è superbo, in pieno stato di conservazione e anche gli altri resti sono assolutamente ben conservati e significativi!
Il paese di Pammukkale invece è orrendo, varrebbe forse la pena di non fermarsi nemmeno a dormire, tuttavia noi abbiamo preferito riposare e prenderci del tempo: in fondo siamo in vacanza, no?!
HOTEL Villa Venus: niente di che, gentilezza dello staff scarsa e poca cura degli ambienti.
09/08/2013-10/08/2013
Il viaggio in treno si rivela una bellissima esperienza: arriviamo a Selcuk riposati e soddisfatti!
Qui avviene una cosa bizzarra, alla turca: abbiamo prenotato una notte all’hotel VILLA DREAMS. Al momento della prenotazione, ci comunicano che, per essere portati in hotel una volta arrivati in città, ci si deve recare presso un altro hotel e dire di avere una prenotazione per Villa dreams. Così facciamo: l’hotel di appoggio è lurido e sospetto, il tipo alla reception peggio. Ci dice che purtroppo il proprietario di Villa Dreams è very busy e che quindi ci porterà in albergo il suo amico: la macchina a disposizione è una scatoletta rossa, tamarrissima, ribassata, con un impianto stereo che occupa tutto il bagagliaio. Saliamo io, mio marito e i nostri zaini dietro, il guidatore, sua moglie e la figlia di 3 anni davanti: siamo stipati come sardine!
Arriviamo all’hotel, che in realtà è una casa! Entriamo, non c’è nessuno. Dico a mio marito di rimanere in salotto/reception, mentre io mi aggiro per la casa. Eccolo il proprietario very busy, talmente busy da leggere il giornale a torso nudo a bordo piscina! Mitico!
L’hotel non è il massimo, ma è ok, a piedi raggiungiamo il centro in 15 minuti.
Visitiamo il sito di Efeso e ne rimaniamo entusiasti. Che ricchezza e che buono stato di conservazione! Al ritorno preferiamo una passeggiata a piedi al taxi e ci godiamo un bel lamachun sotto l’acquedotto.
10/08/11/08/2013
Oggi giornata di grandi spostamenti. Prendiamo il treno delle 11 che da Selcuk ci porterà ad Izmir; ad Izmir spostamento in taxi dalla stazione centrale ad una stazione periferica per prendere il bus per CESME.
Ci fermiamo un attimo a riposare e via con il traghetto per CHIOS: siamo in Grecia! Ritiriamo la macchina e andiamo subitissimo al nostro appartamento, VOUNO VILLAGE APARTMENTS: il posto è introvabile, non ci sono indicazioni, ma una signora del posto ci aiuta a raggiungere la meta. L’appartamento è molto carino, però a fine soggiorno non ne siamo proprio soddisfatti: la proprietaria, a differenza dei greci “standard”, non è molto ospitale, non si fa vedere fino al terzo giorno, non ci dà alcuna informazione su spiagge/ristoranti/città….ma soprattutto non ci fa pagare con la carta di credito per evadere le tasse e questo ci scoccia molto!
La prima sera greca ci sfondiamo di moussaka e polipo in una trattoria in piazza a Nenita.
11/08/2013/15/08/2013
Mare, mare e ancora mare: splendide le spiagge di Vroulidia e Elinda, l’acqua sempre un po’ gelata!
Ci è piaciuta quest’isola, che si differenzia molto dalle altre: turisti pressoché assenti e tempo fermo agli anni 50.
CONCLUSIONI
Abbiamo fatto parecchi viaggi e questo forse si merita il premio di migliore per il momento: posti meravigliosi, interessanti sia culturalmente che paesaggisticamente, gente fantastica e sorridente, ottimo cibo e prezzi modici fanno della Turchia una meta da sogno!
Andateci!