Turchia fai da te 3

Tre settimane tra Istanbul e la Cappadocia
Scritto da: vovos
turchia fai da te 3
Partenza il: 25/07/2012
Ritorno il: 15/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Ciao! Siamo una coppia di ragazzi di 25 anni e amiamo molto viaggiare organizzandoci in autonomia i nostri viaggi. Era da tempo che pensavamo alla Turchia e finalmente ce l’abbiamo fatta! Il nostro viaggio è durato 3 settimane ed ha toccato: Istanbul, il monte Nemrut, la Cappadocia, la costa mediterranea, Pamukkale ed Efeso. La Turchia è un paese meraviglioso e la sua popolazione è molto accogliente e ospitale, nonostante la barriera linguistica cercheranno sempre di darvi indicazioni e aiuto perciò non abbiate nessun tipo di timore nei confronti di questo Paese. Se siete viaggiatori indipendenti questo Paese è proprio adatto perché ricco di mezzi di trasporto che vi consentiranno di andare praticamente ovunque.

TRASPORTI

Siamo arrivati in Turchia con volo Alitalia. Per raggiungere il monte Nemrut abbiamo preso un volo interno Istanbul-Malatya con Pegasus airlines (molto economico, teneteli in considerazione, soprattutto se volete spingervi nella parte est del Paese). Per il resto ci siamo spostati con gli autobus, alcuni dei quali notturni. I bus turchi sono molto belli, ogni sedile ha una tv (ahimè in turco), c’è uno stewart che porta più volte bevande e snack, c’è spesso il wi-fi. Per la mia esperienza, la migliore compagnia è stata la Pamukkale, costa magari 5 TL in più (circa 2.5 euro) però offre un migliore servizio e sedili più ampi (importante se il viaggio dura 12 ore) mentre la peggiore è stata la Fethiye seyahat.

ISTANBUL

Il nostro soggiorno è durato 4 giorni e direi che possono essere sufficienti per vedere la città. È una città meravigliosa ma non mi soffermerò a dire ciò che potrete trovare anche sulle guide. L’ingresso ai monumenti è abbastanza caro. Noi abbiamo soggiornato nella zona di Sultanahmet ed è la cosa migliore perché si è a due passi da tutti i principali monumenti. Il nostro albergo era l’hotel Tulip e ci siamo trovati bene, camere pulite, personale gentile e giovane, a 10 minuti a piedi dalla moschea blu. Dicono sia una zona un po’ morta ma se capitate durante il Ramadan invece sarà piena di vita: tutte le sere nella piazza della Moschea blu si trovavano centinaia di persone per consumare l’iftar (cioè la cena di Ramadan). E’ uno spettacolo particolare e a noi è anche capitato di cenare insieme ad una famiglia turca che, come vuole la tradizione islamica della condivisione, ci ha fatto sedere con loro e ci ha offerto il loro cibo. Un’esperienza indimenticabile che ci ha fatto subito sperimentare la straordinaria ospitalità turca.

Oltre ai soliti monumenti imperdibili (Aya Sofia, moschea blu, topkapi, basilica cisterna) consiglio:

– Chiesa di S. Salvatore in Chora, ora chiamata Kariye Camii, una chiesa ora trasformata in museo, ricca di meravigliosi affreschi e mosaici bizantini. È abbastanza fuori mano ma ne vale la pena. Per raggiungerla bisogna prendere la metro fino alla fermata Topkapi (che non ha nulla a che vedere con l’omonimo palazzo) e da lì una linea di tram fino alla fermata (sokak) Edirnekap.

– Moschea di Sokollu Mehmet Pasa. È sempre a Sultanahmet, era vicino al nostro albergo, comunque è presente sulle cartine delle guide. È piccola e raccolta ma ci è piaciuta molto perché più autentica. Quando siamo entrati era in corso una lezione di una scuola coranica piena di ragazzini che pregavano ma nonostante questo sono stati molto cordiali verso i turisti. Basta mostrarsi rispettosi ovviamente.

Per quanto riguarda il cibo consigliamo:

– Ristorante Gani gani sark sofrasi, consigliato dalla Lonely, zona di Istiklal caddesi – Mangiare il panino col pesce al molo di Eminonu: ci sono i pescatori che cuociono direttamente il pesce pescato e te lo vendono nel panino. Non immaginate una piccola barchetta di pescatori vecchierelli… è ormai una cosa molto scenografica e turistica ma vale comunque la pena

– I kebabbari di sultanahmet non sono un granchè, da evitare!!! Cercano di attrarre i turisti con fare suadente ma la qualità è pessima.

– Consiglio di prendersi un cay (the turco) al Set Üstü Çay Bahçesi un bar a terrazza situato in fondo all’interno del parco di Gulane: ha delle sedie in vimini vista bosforo ed al tramonto è molto carino.. il cay è servito nella tipica teiera doppia in rame…. Molto suggestivo!

MONTE NEMRUT

Noi abbiamo deciso di arrivarci da Malatya con il tour citato dalla Lonely Planet organizzato dall’ufficio del turismo di Malatya. Su internet sembrava una cosa complicatissima invece è semplicissimo. Appena arrivate a Malatya praticamente tutti vi indicheranno dove andare (è una città x niente turistica e vi riconosceranno subito).. in una specie di parco c’è un tal Ramo che organizza il tour (contattabile all’indirizzo ramo4483@hotmail.com): per 100 TL partenza ore 12.00 da Malatya, viaggio di circa 3 ore in pullmino su strade di montagna con paesaggi molto particolari, arrivo al Motel Gunes dove si pernotta. Verso le 17 ti portano in pullmino sulla cima dove c’è il sito (praticamente si cammina pochissimo, è davvero adatto a tutti) si aspetta il tramonto (portate felpa perché può fare freschino essendo a 2000 mt.) poi cena e pernottamento al Motel. Il mattino dopo, alle 4.30 si risale per vedere l’alba (ora fa davvero freddissimo) poi colazione e ritorno a Malatya verso le 10. Noi poi alle 12 abbiamo preso un pullman (compagnia Oz Elbistan, buon servizio, ce lo ha prenotato Ramo, costo 50 TL) per Goreme (arrivo alle 19 circa). Malatya non offre molto come città in sé, c’è solo il mercato delle famose albicocche e i venditori vi regaleranno un sacco di albicocche e un sacco di sorrisi. Secondo me la visita del Nemrut merita la deviazione, è davvero spettacolare (noi abbiamo anche beccato la pioggia quindi i colori dell’alba e del tramonto non erano così perfetti ma è stato ugualmente meraviglioso).

CAPPADOCIA

Consiglio di soggiornare a Goreme, il paese con le maggiori attrattive. È sì molto turistico, ma rispetto a quello che dicono le guide noi non abbiamo trovato tutto questo fastidioso turismo di massa, anzi… sarà la crisi o il ramadam chissà… Abbiamo soggiornato all’Hotel Sunset Cave, ha le camere all’interno di grotte nel tufo come molti altri alberghi qui. Ci siamo trovati abbastanza bene ma niente di eclatante… le recensioni su internet parlano del proprietario che dispensa mille consigli di viaggio, ecc… ecco noi lo abbiamo incontrato una sola volta perché ha un altro albergo in città. Per la maggior parte del tempo rimane in reception un ragazzino “molto minorenne” che non sa una parola di inglese perciò è impossibile ottenere da lui qualsiasi indicazione o parlargli se c’è qualche problema. Questo è stato un po’ spiacevole.

Goreme Open Air museum: merita la visita, costo 15 TL. Città sotterranee: abbiamo visto sia Derinkuyu che Kaymakli. Derinkuyu sembra più grande ma meglio Kaymakli perché non ci sono i gruppi organizzati e si riesce a visitarla in pace. Noi siamo entrati anche nella città sotterranea di Mazi che non è aperta al pubblico insieme ad una guida particolare… è stato spettacolare, magari per l’anno prossimo l’avranno aperta visto che la stanno elettrificando.

Valle di Ihlara: sconsiglio vivamente di fare il tour di una giornata “green tour” che fanno tutte le agenzie. Vi faranno correre tutto il giorno vedendo poco o niente per poi fermarsi 2 ore in una fabbrica di pietre o tappeti con cui sono in combutta cercando di vendervi qualcosa. La valle è bella, diversa dal resto della cappadocia, sembra quasi una valle alpina; la cosa bella sono le chiese affrescate disseminate qua e là (questo tour ve ne fa vedere solo una) e magari un po’ di relax ai bordi del fiume che vi scorre. È lontana però forse vale più la pena noleggiare l’auto per un giorno che fare un tour del genere.

– Monastero di Selime: è meraviglioso. Anche questo l’abbiamo visto nell’ambito del green tour (comprende derinkuyu, valle di Ihlara e Selime per circa 90 TL che potete tirare a 80). Merita una visita ma anche questo è un po’ fuori mano. Assolutamente consigliata una camminata nelle valli a partenza da Goreme. Non sono tecnicamente complesse o troppo faticose (se ce l’ho fatta io…..) Meglio però riuscire a farle nel tardo pomeriggio perché fa davvero troppo caldo se no. Noi abbiamo fatto la Pigeon Valley che collega Goreme a Uchisar, dura un paio d’ore ed è semplice.. ma dall’alto si possono vedere panorami mozzafiato. Siamo arrivati a Uchisar per vedere il tramonto sul castello di Uchisar (non ascoltate la guida che dice che è troppo affollato al tramonto.. non è vero) ed effettivamente si ha un bel panorama.

Purtroppo l’ultimo dolmus (minibus) per Goreme è alle 19.30 però troverete comunque dei taxi che vi portano per lo stesso prezzo (5TL) o almeno a noi è capitato.

Ancora meglio sono la Red e Rose valley: la partenza è 500m avanti rispetto al goreme open air museum, il sentiero (per il giro lungo) si imbocca subito dopo il Kaya camping. Ci vogliono circa 3 ore e mezza per arrivare a Cavusin ma attraverserete paesaggi spettacolari. Se avete un minimo di forma fisica preferite questo percorso a quelli ridotti che passano in basso alla valle; da sotto non vedrete quasi niente! Non credete alle guide che dicono che senza guida vi perderete e morirete di stenti… è molto ben segnalata… ci son cartine e cartelli! Certo richiede un minimo di intelligenza e accortezza. Quattro giorni sono sufficienti per vedere bene la Cappadocia, se non siete interessati al trekking ne bastano anche 3. A Goreme consiglio assolutamente il ristorante Topdeck Cave restaurant. È delizioso. E’ in una via laterale un po’ buia dove non passereste mai per caso ma non fatevi scoraggiare!! questo ristorante merita davvero! Gestione familiare con papà e mamma che cucinano e le due figlie simpaticissime che servono ai tavoli. Il locale è all’interno di una grotta (tipiche a Goreme) ed è molto piccolo, quindi non arrivate troppo tardi, oppure meglio prenotate il giorno prima. Il menu non è ampio: mix di meze (ottime!) di varie dimensioni e poi si può scegliere tra piatto principale di pollo, agnello o manzo. Si capisce che è una cucina casereccia ed autentica! Da Goreme partono bus notturni diretti veramente in qualsiasi località, non solo in quelle citate dalla guida. Su internet non si capisce niente ma poi quando siete lì è facilissimo trovare il bus che vi serve! Alle otogar (stazioni degli autobus) ci sono gli uffici di tutte le compagnie che espongono tutte le tratte che fanno e vi vendono i biglietti. Noi abbiamo preso un bus per Fethiye (12 ore, 55 TL) con compagnia Metro, servizio così così (rispetto agli altri, ma comunque accettabilissimo).

COSTA MEDITERRANEA

Arrivati a Fethiye ritiriamo la macchina che avevamo prenotato con Economycarrentals.com per una settimana e ci dirigiamo a Patara. È un paesino tranquillissimo (se amate la vita notturna lasciate stare perché la sera non c’è in giro quasi nessuno). Abbiamo soggiornato alla Rose pension: veramente consigliatissima. A conduzione familiare, gestita da due giovani fidanzati davvero gentili e accoglienti, possibilità di cenare, ti offrono un the a qualsiasi ora. È davvero un posto rilassante. Le camere andrebbero un po’ rimodernate ma pace. Abbiamo soggiornato 3 notti.

– Spiaggia di Patara: lunga 20 km, se appena andate un po’ oltre la zona di ingresso rischiate di trovarvi davvero soli. Fantastico. È sabbiosa e il mare un po’ mosso per cui il mare non è bello come da altre parti. L’ingresso costa 5 TL a persona ma conviene fare una tessera da 10 ingressi a 7.5 TL (non una tessera a testa, la stessa tessera la possono usare più persone). All’interno c’è infatti un teatro antico ed altri resti archeologici. La cosa fantastica è stata però il tramonto: se soggiornate qui fatevi spiegare dove andare per vedere il tramonto: seguendo la strada che ci hanno indicato siamo arrivati nella parte alta della spiaggia, in cima a delle sterminate dune di sabbia immacolate dove puoi lasciare unicamente le tue impronte… e il tramonto di un colore che così non l’avevo visto mai. Consigliatissimo. (Questo punto è però lontanino, 5 min in macchina ma difficilmente raggiungibile a piedi).

– Kaputas beach: spiaggia di sassolini meravigliosa. È una caletta raggiungibile scendendo una scalinata. Meravigliosa e davvero poco affollata. Abbastanza selvaggia ma c’è comunque la possibilità di noleggiare un ombrellone. Noi avevamo la macchina ma credo esistano dolmus per questa spiaggia. Esistono dolmus per andare dappertutto. – Città di Kalkan: è praticamente una colonia inglese.. una cittadina marina che sarebbe anche carina ma a me è sembrata quasi finta.. piena piena di inglesi e di locali su misura per inglesi con addirittura i prezzi in pounds. Per cenare ti spennano ( o meglio prezzi europei.. quasi il doppio della vicina piccola Patara). Dopo 3 giorni ci spostiamo a Oludeniz. Durante la strada ci fermiamo però alle gole di Saklikent.

– Gole di Saklikent la visita alle gole di saklikent è stata molto bella e divertente però alcuni consigli: a mio parere se non volete bagnarvi, sporcarvi e fare un po’ di fatica evitate. Non vale la pena pagare l’ingresso per fermarvi al primo spiazzo. La cosa divertente e caratteristica è camminare nella gola però bisogna tenere conto che si cammina sempre nell’acqua (abbastanza fangosa) che all’inizio arriva alle caviglie, poi al ginocchio poi in alcuni punti addirittura al collo (noi in particolare abbiam trovato un giorno di piena del fiume). A un certo punto (abbastanza all’inizio) si passa sotto una cascatella quindi ci si bagna completamente). Ovviamente ci si può fermare quando si vuole e tornare indietro però a mio parere se non si va avanti un pochino non ha molto senso. Lasciate perciò fuori macchina fotografica, cellulare e qualsiasi cosa si possa rovinare, meno cose avete meglio è, vestitevi poco (basta il costume) e male; noleggiate le scarpette di plastica all’ingresso (alcuni ristoratori le offrono gratis) altrimenti le vostre ciabatte si potrebbero distruggere.

– Oludeniz: paese molto turistico, anche qui moltissimi inglesi, soprattutto la sera pieno di locali chiassosi e abbastanza “trash”. La spiaggia però è meravigliosa. A Oludeniz è però tutto a pagamento. L’entrata alla spiaggia attraverso il parco costava 17 TL per auto o 5 TL per persona se a piedi. Se si vuole noleggiare lettino e ombrellone si paga ancora però esistono dei piccoli tratti in cui si può fare spiaggia libera e sono davvero poco affollati, sembra che preferiscano tutti pagare!! Purtroppo lettini e ombrelloni sono veramente ammassati in maniera indecente (anche se magari metà restano vuoti, non c’erano molti turisti quest’anno) ma il mare merita davvero, è trasparentissimo.

– Se siete motorizzati consiglio di passare una giornata alla spiaggia di Kabak. È un minuscolo paesino sulla strada per Faralya, oltre Faralya. Ad un certo punto dovrete parcheggiare e scendere a piedi. Per arrivare alla spiaggia bisogna fare mezz’ora a piedi su sentierino tipo di montagna (in discesa) lungo il quale si trovano alcuni campeggi. Arriverete giù distrutti ma sarà meraviglioso. Proprio per questo motivo la spiaggia sarà semi vuota e incontaminata. Il mare è meraviglioso, la spiaggia è di sassolini bianchi e invece degli ombrelloni ci sono dei bellissimi pergolati in legno e canne sotto cui ripararsi.

Troverete comunque un bar che ha pure il wi fi! Per fortuna al momento di tornare su abbiamo trovato una jeep che fa il servizio per i campeggi che per 5TL a testa ci ha riportato su.

– Valle delle farfalle: noi ci siamo andati in giornata con il cosidetto dolmus acquatico: cioè una barca che ti porta e ti riporta indietro per 20Tl a persona. Purtroppo gli orari sono un po’ cosi cosi: noi siamo partiti col primo alla mattina che era alle 11 e ripartiti con l’ultimo alle 17.30. varie compagnie fanno questo servizio, non avrete difficoltà a trovarle nei chioschi in spiaggia o nel lungomare di Oludeniz. Bella spiaggia ma non aspettatevi un luogo incontaminato nella natura. Purtroppo il viavai delle barche delle escursioni organizzate la rende un po’ caotica. La passeggiata fino alle cascate (5TL) può esser carina, è sotto il sole ma una volta arrivati alle cascate ci si può rinfrescare. Non aspettatevi chissachè, sono cascatelle come in qualsiasi valle alpina però è carino. Di farfalle invece neanche l’ombra. Due ultime chicche, questa volta nella contigua Fethyie:

– Aperitivo archeologico! Come saprete dopo aver letto una qualsiasi guida, a Fethiye sul costone roccioso alle spalle della cittadina vi sono delle tombe licie scavate nella roccia da cui si gode una splendida vista sulla costa e sul porto di Fethiye. Nessuna guida però vi dirà che questo sito archeologico, aperto dalle 7 del mattino, alle 19… anziché chiudere i cancelli…. viene abbandonato a se stesso e si può entrare gratuitamente! Il mio consiglio è comprarvi due belle birre Efes e delle patatine Lays e presentarvi alle 19 e 15 per un aperitivo archeologico seduti sotto uno splendido colonnato con frontone ellenico e gustarvi il tramonto da un punto panoramico e gratuito unico! (mi raccomando portate via i resti del vostro banchetto… va bene tutto ma non siamo dei barbari).

– Cena al mercato di Fethiye. Come suggerito dalla guida abbiam provato ad andare la sera al mercato di Fethiye. Qui infatti i negozianti, soprattutto fruttivendoli e pescivendoli, anziché chiudere i loro chioschi rimangono aperti fino a tardi… potrete dunque comprare il pesce e portarlo ai piccoli ristorantini tipici che, in cambio di un piccolissimo compenso, vi cucineranno in maniera superba i vostri freschissimi acquisti! Consiglio assolutamente il ristorante Oztoklu, più piccolo e nascosto degli altri (si trova nella parte del mercato della frutta) ma davvero fenomenale… comprate dei begli scampi e chiedete alla signora di farveli con la sua salsa all’arancia… li sogno ancora oggi… indimenticabili!!! Da Fethiye siamo ripartiti con un bus per Pamukkale. La tratta dura 4 ore circa e ce ne sono ogni due ore. Costo 25 TL. Anche se dicono che sono diretti per Pamukkale in realtà vi fanno scendere a Denizli dove ci sarà un altro pullmino che vi porterà a Pamukkale. Poco male, nessun disagio. L’unico problema è capirsi in turco!

PAMUKKALE

Il paesino è piccolissimo, quasi desolante, però se potete consiglio di pernottare e passare una giornata intera, o almeno mezza e non le sole classiche due tre ore nel sito. L’ingresso costa 20 TL ma ne vale la pena. Le vasche sono meravigliose. Bisogna camminare scalzi e sulla parte autentica non si può più camminare per preservarle. Ci si può immergere solo in alcune vasche che in realtà sono state ricostruite e non sono autentiche ma è comunque bellissimo, quando sarete dentro non ve ne accorgerete. Datevi quindi del tempo per immergervi, tenendo conto che al mattino fa più caldo (quando siamo stati noi il pomeriggio si è alzato il vento e non era più piacevole immergersi) e c’è meno gente! Infatti, i gruppi organizzati entrano dall’entrata opposta rispetto alle vasche e arrivano lì solo più tardi. Consiglio infatti l’entrata Nord, alla fine del villaggio di pamukkale. Anche il sito di Hierapolis merita la visita, il teatro non ha niente da invidiare a quello di Efeso. In cima c’è una cosidetta piscina termale ricavata all’interno di quella che era l’antica piscina romana. Noi non l’abbiamo fatta: costo 30 TL e strapiena di gente; sembra una pentola piena di crostacei a bollire o una tonnara, decidete voi! Se proprio ci tenete vi consiglio di farla il pomeriggio: dopo le 16 non c’era più nessuno! I gruppi organizzati se ne vanno! Noi ci siamo intrattenuti fino al tramonto, è uno spettacolo bellissimo. Il sito rimane aperto 24 h ma sconsiglio di entrarci al buio; è davvero mal illuminato e si fa quasi fatica a camminare. Da pamukkale partenza h.9.15 per Selcuk (costo 25 TL) con arrivo intorno alle 12.30-13.00.

SELCUK-EFESO

A Selcuk abbiam soggiornato all’Hotel Rilican, trovato su Booking.com. Non era male ma se non si ha la macchina e non si vuole continuare a prendere il taxi è un po’ scomodo; risulta infatti lontano dal centro sul pendio del colle alle spalle della città… la vista dalla terrazza della colazione doveva farcelo sospettare! Senza infamia e senza lode. La città in sè non ha grandi attrattive. Abbiam fatto un giro nel pomeriggio e la sera siamo andati in zona acquedotto romano a mangiare in un locale trovato sulla guida: Ejder Restaurant, dove ho mangiato un Imam bayildi… da svenire! Consigliatissimo!

Il giorno successivo ovviamente siam andati a visitare la città romana di Efeso. Dalla stazione degli autobus ci sono vari dolmus abbastanza frequenti che vi porteranno a Efeso con 2,5 TL. Niente da aggiungere a quello che dicono le guide tranne forse il disappunto di scoprire che le ville romane terrazzate all’interno della città richiedono un biglietto (15 TL) a parte rispetto a quello d’ingresso… che già costava 20 TL. Il nostro viaggio è quindi proseguito in maniera inaspettata. Sconvolgendo i nostri piani infatti una gentilissima famiglia di milanesi incontrata per caso durante il nostro peregrinare in Turchia e con cui abbiam fatto subito amicizia ci ha invitato a stare da loro un giorno a Kusadasi. Grazie a loro abbiam scoperto le bellezze del Milli park o Dilek National park. Un parco naturale con entrata a pagamento costellato di spiagge meravigliose con a disposizione gratuitamente lettini in legno e ombrelloni in paglia. Essendo un parco naturale è vietata la caccia e si possono fare strani incontri… ad un certo punto infatti è arrivata in spiaggia una tenera (a suo modo) mamma cinghiale con tre cuccioli… Per nulla intimorita dalla nostra presenza! Davvero una cosa spettacolare! La sera siam andati a cena in un ristorante sul porto di cui purtroppo non ricordo il nome dove si poteva portare il pesce, comprato freschissimo nelle pescherie sottostanti per farselo cucinare! Ci hanno quindi accompagnato alla fermata dei pullman di Kusadasi dove purtroppo abbiamo dovuto prendere il pullman notturno per Istanbul dove ci aspettava l’aereo per rientrare in Italia. Speriamo di esservi stati utili, e buon viaggio!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche