Turchia, agosto 2011

Diario di viaggio, Turchia 2011
Scritto da: fbessio
turchia, agosto 2011
Partenza il: 29/07/2011
Ritorno il: 21/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Viaggio di 3 settimane per la Turchia con l’idea di visitare sia la parte orientale ai confini con Armenia Iran e Siria, sia la parte piu’ “turistica” ovvero cappadocia, mare e Anatolia occidentale. Siamo partiti il 29 luglio da Fiumicino a Istanbul con la blu express, volo pagato 240€ a persona (un po’ alto ma avevamo il vincolo di partire e tornare nel weekend per sfruttare tutti i giorni possibili). Istanbul sempre affascinante (per noi era la seconda volta), davvero speciale la sistemazione Ahmet Efendi Evi a sultanahmet per soli 65€ a notte. Colazione deliziosa, accoglienza eccezionale, personale disponibilissimo e camere molto carine, lo consigliamo volentieri. Il rapporto qualità prezzo, considerando Istanbul e il quartiere centralissimo e’ ottimo.

Dopo un paio di giorni in citta’ ci siamo spostati all’estremo est per visitare la parte meno “turistica” del paese. Atterrati a Kars, 240lire a testa, i voli per l’est sono pochi e costano mediamente in più, inoltre abbiamo viaggiato in coincidenza dell’inizio del ramadan, piacevole incognita che si e’ poi rivelata un modo per conoscere meglio i turchi. Kars e’ un paesotto polveroso con un castello verso cui fare una passeggiata, un paio di chiese e moschee da visitare e nulla più. E’ pero’ vicino ad Ani, vecchia città cristiano/armena molto interessante da visitare. Si trova al confine con l’armenia dalla quale e’ separata solo da un fiume e da molto filo spinato… lo spettacolo e’ assicurato, le rovine sono interessanti ma l’insieme rende il tutto speciale. Turisti pochissimi, avremo incontrato si e no altri 10 turisti in tutta la città, per la maggior parte francesi e tutti viaggiatori indipendenti come noi.

Menzione speciale per le pide turche (una pizza a forma di barchetta davvero buonissima!), per la gentilezza dei locali che non parlano una parola di inglese ma in qualche modo si fanno capire e trovano il modo di aiutarti e per il gran caldo… 35′ gradi all’ombra e polvere dovunque! Durante il ramadan i turchi osservanti (in queste zone lo sono quasi tutti) dall’alba al tramonto non mangiano, non bevono, non fumano e per tutto il mese si astengono dal sesso. Ergo sono piuttosto nervosi tra di loro ma molto tolleranti con i turisti. Le uniche accortezze sono state quelle di non bere o mangiare proprio in faccia a loro ma nulla di limitante.

A Kars abbiamo dormito all’Hotel gungoren, molto sovietico, scarso rapporto qualità prezzo (70lire per la doppia con bagno) ma la città offre poco come strutture alberghiere semplici, stanno invece nascendo hotel di fascia medio-alta (non sappiamo a che scopo…). Dal confine armeno siamo scesi verso quello iraniano fermandoci a Dogubeyazit. Qui siamo arrivati a 20 turisti!!! Cittadina tranquilla, di sera tutti in strada dopo il tramonto per mangiare post ramadam su tavolini bassi sistemati sulla via principale. Pide buonissime e kebap speciale, ovviamente niente birra servita sui tavoli. Hotel tahran a 50lire per la doppia con bagno ma senza aria condizionata che visto il caldo torrido anche di notte sarebbe servita. Ci siamo anche concessi il primo bagno turco di questa vacanza, spartano ma pulito dava la possibilità di entrata alle donne ovviamente in aree separate.

Il giorno dopo per visitare i dintorni abbiamo preso un taksi, c’è da vedere il palazzo icak pasa, l’arca di Noè alle pendici dell’Ararat e il cratere di un meteorite caduto con traiettoria perpendicolare al terreno. L’Ararat e’ meraviglioso, fa impressione essere a 40 gradi nonostante i 2mila metri della cittadina e vedere la neve sulla cima, il monte segna il confine naturale con l’iran, si può scalare ma serve un permesso speciale che va richiesto almeno un mese prima quindi abbiamo desistito onde evitare problemi (c’è chi lo fa di straforo ma abbiamo voluto evitare rischi inutili non essendo tra l’altro “montagnini” allenati). L’arca di Noè e’ da vedere, serve un po’ di immaginazione ma e’ un luogo suggestivo. Il cratere del meteorite e’ poco interessante (più probabilmente si tratta di anomalia geologica) ma permette di arrivare alla frontiera con l’iran dove si vedono infinite code di camion pronti a passare in entrambi i sensi di marcia. Passare il confine e’ possibile anche per i turisti ma servono visti e… tanta preparazione!

Siamo poi scesi per costeggiare il lago di van, abbiamo visitato l’isola lacustre di Akdamar, su cui c’è una chiesetta cristiana molto carina e abbiamo approfittato per un tuffo viste le temperature! Rientrati a van siamo andati al castello che ha una meravigliosa vista sul lago che essendo enorme sembra un mare. Qui siamo stati sopraffatti dalla gentilezza delle persone… non volendoci aggregare ai gruppo di turisti (qui maggiormente visibili anche se cmq pochi) abbiamo chiesto indicazioni e preso un bus di linea che ci ha lasciato sotto il castello ma dal lato sbagliato! Un signore con il figlio in auto vedendoci spaesati ci ha dato un passaggio risparmiandoci i 2km necessari a costeggiare il lago! Al termine della visita abbiamo incontrato di nuovo lo stesso signore che stavolta ci ha accompagnato direttamente in centro chiaramente senza volere nulla in cambio…

Alla sera bus notturno verso Mardin (vicino alla Siria), posto molto carino con tutte le case fatte di pietra bianca anziché dei soliti mattoni polverosi visti fino a quel momento. L’effetto e’ bellissimo, occhiali da sole obbligatori, ricorda il barocco salentino che si può vedere a Lecce e Brindisi! Da vedere la moschea, la medressa e un bel monastero posto 6km fuori dal paese dove si può volendo anche pernottare. Il posto vale la visita. A Mardin c’e’ solo un posto economico con bagni in comune e senza aria condizionata quindi visto il gran caldo ci siamo concessi il zinciriye butik hotel a 120lire sante e benedette viste le temperature. Mardin e’ la più cara tra le città della parte orientale perché meta di turismo turco vista la bellezza della cittadina arroccata su una montagna con una vista bellissima sulla parte di Mesopotamia denominata mezzaluna fertile. Giorno successivo pullman per Sanli urfa altra cittadina al confine con la Siria ricca di storia.

Molto bello il castello, la grotta dove si nascose Abramo e le moschee con le vasche perle carpe sacre sempre a simboleggiare il luogo dove si salvo il profeta. A sanli urfa merita una menzione l’hotel urhai, economico (60lire la doppia con bagno e aria condizionata assolutamente necessaria visto il gran caldo), delizioso con un bel cortile interno, tipico con la struttura in pietra, dotato di wifi e di personale gentilissimo anche senza parlare inglese. Giorno successivo escursione al nemrut dagi un monte si cui sono state trovate delle statue enormi in cima e che offre uno splendido tramonto. La giornata nell’insieme e’ pesante, dalle 8 del mattino a mezzanotte ma ne vale la pena, sulla strada ci siamo fermati a fare un bagno al lago formatosi per la costruzione di una diga, poi presso un vecchio ponte romano, un altro selgiuchide e per tutto il tempo dei panorami eccezionali.

Da sanli urfa siamo risaliti verso la cappadocia con piccole soste a gaziantep (il paradiso dei pistacchi) e karamhanmaras (il paradiso del gelato… al pistacchio!). Arrivati a goreme siamo stati vittime dello shock “turistico”… dall’essere praticamente sempre gli unici non turchi o quasi siamo arrivati in un posto ad uso e consumo delle orde organizzate! Non ci siamo scoraggiati ed e’ stata una bella esperienza…

Menzione per la kose panisyion, pulita carina vivace e con una piscina niente male visto il caldo (anche se rispetto all’Anatolia orientale qui si respira). Primo giorno all’open air museum (bello ma sembrava Gardaland per la quantità di persone), poi ci siamo defilati e abbiamo fatto una bellissima passeggiata nella valle rosa in cui siamo riusciti a goderci il paesaggio senza fare a cazzotti con nessuno (i gruppi organizzati si fanno museo-ristorante-shopping e poi rientro).

Turistica ma gradevole alla sera goreme, i prezzi sono raddoppiati rispetto all’oriente (si cena con 40lire in due) ma l’ambiente e’ carino e bisogna ammettere che la cappadocia e’ splendida quindi e’ anche normale (e giusto) che ci siano molti turisti. Il giorno dopo abbiamo fatto anche noi i turisti accodandoci a un tour di una giornata per vedere le valli circostanti, molto interessante e permette di vedere in un solo giorno siti piuttosto distanti tra loro. Per chi ha tempo e’ preferibile farlo da soli altrimenti il tour e’ una buona alternativa.

Il terzo giorno abbiamo provato l’esperienza emozionante suggestiva irripetibile e ovviamente molto cara del volo in mongolfiera all’alba… da fare assolutamente lo spettacolo di vedere in aria quasi 100 mongolfiere non ha prezzo! Per il resto della giornata abbiamo affittato uno scooter e ci siamo mossi da soli per evitare la massa, i siti interessanti sono talmente tanti che ci vorrebbe una settimana intensa per vederlo tutti. Alla sera ci siamo concessi un bagno turco nell’hammam del paese, pulito aperto anche alle donne con ovviamente aree separate.

Altro bus notturno stavolta per il mare, abbiamo scelto un posto “tranquillo” per evitare la massa e siamo andati a cirali un paesino sul mare sotto antalya e prima di olympos. Menzione positiva per l’orange motel (120lire per una doppia con bagno e aria condizionata), competitivo rispetto agli altri ed ha il vantaggio di essere proprio sul mare con spiaggia attrezzata e un’ottima colazione! Per la cena segnaliamo l’oleander, per la prima volta in Turchia mangiamo pesce ed e’ freschissimo oltre che ben cucinato. 2gg di totale relax, primo giorno hotel, spiaggia, hotel, spiaggia, hotel, oleandre, hotel (credo di non aver fatto più di 1km a piedi in tutto il giorno), secondo giorno a zonzo con lo scooter in altra spiaggetta phaeselis e visita serale alla chimera (ne vale la pena). Dopo 2gg di relax ci rimettiamo in moto, dolmus per antalya e bus per pamukkale.

Altro posto prettamente turistico ma altrettanto bello, le conformazioni di travertino con relative vasche e la vecchia città di hierapolis meritano una visita. Pernottamento e cena all’hotel allgau (solo 45lire per la doppia con bagno senza aria condizionata mai non serviva), l’hotel e’ spartano e va bene, la cena da evitare. Ok la colazione. Proseguiamo verso il mare direzione marmaris (da evitare e’ una sorta di Rimini turca) e la penisola di datca che si e’ rivelata una piacevolissima scoperta. Dormiamo alla tunc pension, ottima posizione, buon prezzo, camera pulita con bagno, aria condizionata a 65lire colazione inclusa e la solita infinita gentilezza dei turchi! Datca e’ un paesotto di mare dove vengono in vacanza soprattutto famiglie di turchi, ci sono 3 spiagge cittadine attrezzate con acqua blu da non credere, un porticciolo delizioso e vari posti per fare un po’ di spesa e mangiare. I primi 2 giorni abbiamo affittato lo scooter per esplorare la penisola arrivando fino a knidos, la punta estrema e fermandoci di volta in volta in calette mozzafiato in cui eravamo sempre da soli!!! Da queste parti sono tipici il miele, le mandorle’ l’olio e i fichi… il nostro pranzo per i 3 gg e’ stato pane (buonissimo come in tutta la Turchia) e fichi spalmati. Per cenare segnaliamo emek sul porto per il pesce, un po’ più caro rispetto agli altri ma ne vale la pena e zakarya in centro per cena tipica turca a prezzi imbattibili (25lire in due!).

Siamo quasi alla fine delle nostre tre settimane in Turchia, penultima tappa a Efeso che abbiamo raggiunto sempre in pullman con doppio cambio a marmaris e aydin e pernottamento a selcuk. Barim pansion, molto carina e ben posizionata nella cittadina, camere con bagno, aria condizionata e colazione a 70 lire. Per mangiare da segnalare Efes koftecesi proprio nella via dei ristoranti, frequentato anche da persone locali, in cui abbiamo mangiato le migliori kofte del nostro viaggio. Ultima tappa a Istanbul con visita alla chiesa di chora, davvero bella, e al modern art museum posizionato sul bosforo. Entrambi valgono una visita.



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