Tunisia: un viaggio lungo 7000 anni
così per tutto l’inverno abbiamo studiato percorsi e itinerari e alla fine abbiamo optato per il nord e per i magnifici siti archeologici che vi si trovano.
in agosto fa caldo ma questo non ci ha certo spaventati, e allora via con il programma: tunisi, cartagine, sidi bou said, biserta, il museo del bardo, sousse, el-jem, kairouan, sbeitla, el-kef, dougga, tabarka e di nuovo tunisi.
4 agosto: partenza da bologna arrivo a tunisi con scalo a roma. dall’italia avevo già prenotato l’hotel in centro a tunisi (salammbò hotel) comodissimo a pochi metri dalla stazione ferroviaria, dalla fermata del metrò, e a brevissima distanza dalla medina.
dopo aver preso possesso della nostra camera, ci siamo mossi per una prima visita della città e per chiedere informazioni per gli spostamenti che intandavamo fare nei giorni successivi.
l’incanto del primo tramonto visto da una delle terrazze della città è indimenticabile. 5 agosto: appassionati come siamo di storia, ci dirigiamo, subito dopo colazione, al magnifico museo del bardo; non è una leggenda che qui vi sia conservata la più grande raccolta al mondo di mosaici romani. È da non perdere, ma soprattutto, se è possibile bisogna dedicarci molto più dei 45 minuti che vengono concessi dai viaggi organizzati, noi abbiamo impiegato quasi 4 ore. La sera, 6 agosto: ci muoviamo da tunisi, e così con la metrò raggiungiamo la stazione del tgm e lì saliamo sul trenino che ci porta a sidi bou said, il villaggio sulla costa famoso per le case tutte bianche e le porte e le finestre tutte blu, l’unico consiglio andate al mattino molto presto, dopo le 10 del mattino c’è ressa , e perdetevi nei suoi vicoli. Risaliti sul tgm, sulla strada del ritorno, ci siamo fermati a cartagine, che sarà pur stata distrutta e cosparsa di sale ma, complici i ricordi della scuola, è commovente. Soffermatevi a guardare il mare, è troppo blu…
7 agosto: altro giorno altra avventura; dovevamo provare il louage, così dall’hotel con il taxi raggiungiamo la stazione di bab saadoun da dove partono in direzione di biserta, la nostra meta.
questi pulmini da otto posti non hanno orario di partenza ma si va solo quando tutti i posti sono occupati, abbiamo atteso poco, la destinazione è molto frequentata. Biserta è incantevole, ma quello che più ci affascinato è stato il mercato non turistico dove si trovano le più svariate merci: verdura, frutta, pesce, carne, animali e i venditori gridano per pubblicizzare il proprio prodotto.
8 agosto: partenza in treno per sousse, in poco più di 2 ore siamo al mare; ci sistemiamo in hotel (medina hotel), anche questo prenotato dall’italia, e via alla scoperta della città con la grande moschea, il ribat, la casba e il magnifico suq dove ci lanciamo in divertenti trattative per acquistare i primi souvenir.
9 agosto: il treno ci è ancora d’aiuto, dobbiamo raggiungere el-jem, dove ci attende il “colosseo”, in realtà il grande anfiteatro che è per dimensioni il terzo al mondo. E quel piccolo museo ma così ben organizzato fa la gioia per noi.
10 agosto: rifatta la valigia, non viaggiamo mai troppo leggeri!, partiamo in louage per kairouan, la città santa dove, dopo esserci sistemati in albergo (hotel splendid), incontriamo walid, un ragazzo del posto (non è una guida turistica), che molto gentilmente ci accompagna per la città e ce la fa visitare ma soprattutto conoscere negli angoli meno frequentati dal turismo.
11 agosto: di nuovo in movimento, in louage per sbeitla, straordinario sito archeologico, molto ben tenuto, dove puoi muoverti e fare foto in totale tranquillità, non ci sono altri turisti oltre noi!! l’unica pecca il sito dista 2 km dalla città e quindi dal posteggio dei louage, non essendoci taxi te la devi fare a piedi andata e ritorno dopo una visita di qualche ora e sotto il sole di agosto…
12 agosto: rifatta la valigia, partenza. Si va a el-kef in collina (800m circa). Sistemazione in albergo (venus hotel) magnifica vista della casba dalla nostra stanza, ma non ci basta vederla dalla finestra e così ci lanciamo alla scoperta della città. Incantevole!! di turisti nemmeno l’ombra, peccato è veramente da non perdere.
13 agosto: proviamo un nuovo mezzo, il pullman di linea: siamo diretti a dougga, sito archeologico che ha ottenuto il patrocio dell’unesco, e a ragione. 14 agosto: si parte per il mare, destinazione tabarka. Con un cambio di louage effettuato a jendouba arriviamo quasi in spiaggia, dopo una corsa, e non è un eufemismo, tra le colline tunisine verdi e rigogliose dove, ci dicono, d’inverno nevica. Dopo la sistemazione in hotel ( les aiguilles hotel) visita del forte genovese, di les aiguilles (i faraglioni di tabarka) e dei negozietti della città alla ricerca di qualche souvenir.
15 agosto: giornata di pieno relax al mare; all’hotel ci prestano l’ombrellone ma non lo usiamo, è nuvoloso!!, la nostra fortuna, conosciamo alcuni componenti di una squadra di calcio locale in ritiro, con i quali decidiamo di rivederci la sera al cafè les andalous, da non perdere.
16 agosto: è il momento di tornare a tunisi. E allora louage, e dopo un piacevole viaggio guardando dal finestrino lo splendido paesaggio, ci ritroviamo in città, e ci sembra di essere tornati a casa. Sappiamo che abbiamo ancora due giorni a disposizione, ma oggi è mercato, si va al suq, ci divertiamo a contrattare per gli ultimi acquisti con la lista sotto mano dei regali ancora da comperare.
17 agosto: domani si torna in italia; ci godiamo allora una bella passeggiata per la città senza pensare a musei, monumenti, moschee o qualcosaltro da visitare; ci ritroviamo nella vera medina, quella abitata e vissuta dai tunisini, quasi sorpresi di vederci lì e disposti a riaccompagnarci lungo le strade dei circuiti turistici, ma noi gentilmente rifiutiamo, cercavamo proprio questo.
la serata ci riserva una sorpresa, sembra che tunisi ci voglia salutare più bella che mai, un concerto di musica tunisina tenuto da uno dei più famosi musicisti del paese. Il grande viale habib-bouguiba chiuso al traffico e tutti che cantano e ballano al ritmo di questa travolgente musica.
18 agosto: qualche lacrimuccia. Si parte in orario perfetto alle 8 di sera sono già a casa mia a raccontare a chi vuole ascoltare alcune delle emozioni provate.
ci siamo sempre mossi con i mezzi che usano i tunisini, sono comodi e divertenti, abbiamo scelto strutture alberghiere non convenzionate con i tour operator (prenotate sempre dall’italia, non ci hanno mai chiesto un soldo di caparra), ci siamo sfamati in piccoli chioschi dove abbiamo potuto provare le specialità locali, ci offrvano anche gli spaghetti a volte ma abbiamo sempre preferito il cous cous.
soprattutto abbiamo un ricordo bellissimo delle persone che abbiamo incontrato, oltre che dei posti che abbiamo visitato.