Tunisia, tra fragole e sorrisi
Romani alla conquista di Cartagine…non temete…non è la quarta guerra punica, semplicemente il ponte del primo maggio a Tunisi e dintorni! Siamo partiti il 30 aprile con volo Alitalia delle 21,45 da Roma Fiumicino, e siamo atterrati 1 ora dopo all’aereoporto di Tunisi. Dopo una breve contrattazione con un tassista riguardante il prezzo della...
Ascolta i podcast
Romani alla conquista di Cartagine…Non temete…Non è la quarta guerra punica, semplicemente il ponte del primo maggio a Tunisi e dintorni! Siamo partiti il 30 aprile con volo Alitalia delle 21,45 da Roma Fiumicino, e siamo atterrati 1 ora dopo all’aereoporto di Tunisi. Dopo una breve contrattazione con un tassista riguardante il prezzo della corsa, ci siamo fatti portare all’hotel “El Mouradi”, situato a Gammarth, lungo la costa nord di Tunisi (circa 25 Km dall’aereoporto). Hotel bellissimo ma soprattutto molto pulito, economico (meno di 50 euro al giorno a testa in pensione completa) e, nonostante le 500 stanze e più, molto tranquillo e vivibile. Il mattino seguente, dopo una colazione davvero ricca, ci siamo fatti un giro nei dintorni dell’hotel, soprattutto per vedere spiaggia e mare. Il mare non ci è piaciuto: nonostante sia pulito, la spiaggia non è attrezzata né curata, piuttosto deserta, popolata più di cammelli pronti a portare in giro i turisti che di bagnanti. Al che ci siamo rilassati in hotel a bordo piscina (qualche ora di tranquillità e riposo ci vuole sempre!) e abbiamo pianificato le nostre gite per i 2 giorni successivi (siamo ripartiti domenica 4 maggio alle 6 del mattino). Ve le racconto brevemente: 1) pomeriggio a Tunisi: ci siamo accordati con tassista che per circa 10-15 dinari (=5-7 euro) ci ha portati a Tunisi. La capitale tunisina è abbastanza occidentale, forse un po’ troppo per i miei gusti…Anche la parte vecchia (La medina) non ha quel fascino della civiltà islamica che invece caratterizza città come Marrakesch o Il Cairo. Abbiamo fatto un giro nel suk, che ci ha deluso per la mancanza pressoché totale di articoli tipici quali spezie, argenti, stoffe, artigianato locale. E’ piuttosto un mercato moderno (vendono ad esempio scarpe della nike, vestiti sportivi, borse di Gucci, Prada, Dolce e Gabbana…Veri falsi d’autore) in un’ambientazione antica…Qualcosa di abbastanza ibrido e soprattutto privo di alcun fascino. Addentrandosi nel Suk si arriva alla Grande Moschea, unico luogo forse ancora incontaminato. 2) Carthago: dopo il solito accordo con il tassista di turno, ci siamo fatti portare agli scavi di Cartagine. Questo sito archeologico è molto affascinante, soprattutto per la posizione privilegiata in cui sorge. E’ situato in un luogo estremamente panoramico, infatti dagli scavi si può ammirare il golfo di Tunisi. Noi ci siamo stati nel tardo pomeriggio, e quindi sicuramente i colori del tramonto ci hanno regalato un pizzico di suggestione e di incanto in più. 3) Sidi Bou Said: paesino molto caratteristico nei pressi di Cartagine. Ci è piaciuto da morire, e infatti ci siamo tornati anche una seconda volta. Tutte le case sono bianche e azzurre, forse ricordano i paesi delle isole greche. E’ arroccato e quindi è facile trovare dei punti panoramici da cui si ammira il golfo, il porto e delle vallate piene di rigogliosa vegetazione. Una passeggiata incantevole, che può essere ulteriormente addolcita da un tè alla menta con i pinoli presso il Caffè de Nattes (giusto nella piazzetta centrale del paese) oppure da un fresco aperitivo presso il bar-ristorante Dar Zarrouk, che con la sua terrazza panoramica domina la costa tunisina. Come sempre mi piace fare, vorrei spendere 2 parole sulla gente incontrata, perché al di là dei musei e dei panorami, un posto è reso vivo dalle persone che lo abitano, e sui sapori e gli odori, che ci fanno sempre percepire la differenza tra l’essere in un luogo o il guardarlo da lontano. I tunisini sono un popolo simpaticissimo, molto cordiale e pulito, educato, aperto, generoso e soprattutto sorridente. Ci hanno accolto con grande entusiasmo e soprattutto ci hanno trasmesso una bella allegria e un calore proprio forse delle popolazioni mediterranee. Ci hanno coccolato con i loro teneri sorrisi… e, ovviamente, la loro eccezionale cucina! Siamo rimasti ammaliati da spezie e cous cous, pollo, verdure, formaggi, insalate, pesce, dolci, biscotti, datteri, mandorle, pistacchi…E soprattutto le fragole! Cesti di fragole rosse (mai mangiate così buone) che hanno addolcito la nostra vacanza, breve ma incantevole…