Tunisia, meravigliosa vicina di casa!
Ma veniamo alla parte principale della ns vacanza: il mare! Quante ne avevamo lette e sentite sul fenomeno delle alghe e sull’impossibilià di fare il bagno in determinati periodi e che paura avevamo prima di partire… Ma che sorpresa… Non so se sia stata una settimana fortunata o se effettivamente in quel tratto di mare davanti al Meninx la corrente ne trasporta poche…Ma sembrava di essere ai Caraibi!!! Beh, non voglio esagerare qualche alga c’era ma erano concentrate in grandi aree in mezzo al mare e appoggiate sul fondo perciò se ci si nuotava sopra neanche si sentivano, altre depositate sul bagnasciuga erano talmente poche che non davano alcun fastidio e poi erano più fili d’erba che vere e proprie alghe come siamo abituati ad avere qui nel ns Adriatico (quelle si che fanno veramente schifo!).Perciò settimana dedicata al puro relax e ai bagni… Acqua così calda me la ricordavo solo alle Maldive… Sdraiarsi quasi a riva a prendere il sole era un vero spettacolo! Ed era poi l’unico modo per sopportare l’umidità all’80% che in alcuni momenti della giornata era quasi insopportabile! Ma la ns settimana non è stata solo sole, mare e chiacchierate sulla spiaggia con i venditori di souvenir (anche su di loro avevo letto molto…In realtà il primo giorno possono risultare un po’ opprimementi ma poi, come al solito, con un no ed un sorriso ti lasciano stare… Evidentemente dopo l’esperienza in Kenya loro ci sembravano dei dilettanti!!!)
Ci siamo dedicati anche alla scoperta di Djerba con un’escursione guidata di mezza giornata partita con una tappa al Ponte romano che collega l’isola alla Tunisia, proseguendo per Guellala “città” della ceramica con visita ad una fabbrica e tempo per gli acquisti di rito, poi visita del museo di Arte e Folklore Jerbino con manichini piuttosto brutti che ritraggono i vari aspetti della vita degli abitanti del posto compresi tutti i riti che accompagnano il matrimonio. Il museo è grandissimo e il tempo a disposizione per la visita è veramente poco perchè subito dopo si parte alla volta di Erriad dove si trova l’unica Sinagoga in territorio africano: passaggio sotto il metaldetector per i controlli (dopo l’attentato del 2002), si lasciano le scarpe all’entrata, le donne coprono spalle e testa con i foulard prestati all’ingresso e gli uomini indossano il classico copricapo rotondo: anziani pregano in questa struttura molto piccola tutta ricoperta di piastrelle bianche e blu, con il pulpito posto nel centro in pesante legno scuro, con lampadari a goccia molto grandi e stuoie sparse ovunque per camminare comodamente scalzi. Ultima ma non meno importante tappa è la fabbrica di tappeti di Houmt Souk: che speccatolo! Vedere le donne che tessono e che annodano i fili, sentire i racconti di quanto tempo impiegano per confezionare un tappeto e quanti (pochi) soldi guadagnano…E poi vedere l’opera finita… Li avrei comprati tutti!!! Poi ultima ora di tempo libero per girare nel souk alla ricerca deglii immancabili souvenir da portare a casa alla famiglia e agli amici! Che confusione … Tra i tanti turisti ed i venditori che ti invitavano a vedere tutti i loro negozietti, la gente che ti fermava per venderti di tutto … Alla fine eravamo stravolti!!! Il giorno seguente abbiamo partecipato all’escursione di una giornata intera alle porte del deserto: partenza alle 6 dal villaggio, più di 600 km percorsi, caldo torrido e stanchezza allucinante… Ma ne valeva la pena! Arriviamo a Douz e veniamo catapultati in mezzo a numerosissime altre comitive di turisti in uno spiazzo dove si raccolgono migliaia di dromedari che vengono utilizzati per la gita all’interno del deserto del Sahara. Noi, dopo aver già provato per ben due volte l’esperienza di salire sul dromedario, optiamo per un più comodo calesse (soprattutto con capottina per rimanere all’ombra) trainato da un cavallo piuttosto piccolo e guidato da un bellissimo bambino di neanche 10 anni che ci portano all’interno di questa meravigliosa distesa di sabbia finissima, con piccole dune, un’osai in lontananza ed un silenzio così suggestivo da sembrare irreale! Tappa foto con sole a picco e più di 50°… E poi via a pranzo…Per rientrare subito alla realtà! La tappa successiva dopo km di deserto e nulla(!!) è stata Matmata con le sue case trogloditiche scavate nella roccia: che impressione! Sono veramente molto suggestive e difficili da spiegare se non si vedono dal vivo… Pensare che ci sono ancora persone che vivono in queste condizioni nel 2009 ti lascia piuttosto perplesso! Lì ho avuto anche la divertente esperienza di dare il biberon ad un cucciolo di dromedario: che dolce! Poi sosta al famoso set di Guerre stellari: si poteva tranquillamente evitarlo, dato che altro non è che una casa trogloditica dove dicono si sia girato il primo episodio della fortunata serie e che è stato adibito ad albergo. Insomma nulla di così particolare! Traghettata per il rientro e alle 19 siamo finalmente a casa per una corroborante e quanto mai necessaria doccia! La ns settimana si chiude con un bel massaggio al centro benessere posto all’interno del villaggio e con gli ultimi acquisti da portare a casa! Perciò consiglio a tutti una vacanza a Djerba economica ma bellissima, consiglio di vedere anche l’interno della Tunisia con i suoi numerosissimi contrasti, consiglio di godersi tutte le bellezze naturali che questa terra ti offre per portarne a casa il più possibile!
Cinzia