Tunisi, l’Africa vicina

A Roma c'era il sole, in nordafrica nuvole e pioggia. Un'ora di volo e si atterra in Africa, un intercontinentale breve. La Tunisia, è a portata di mano, l'esotico dietro casa. Dall'aeroporto Tunis- Carthage 7 km si arriva agli Champs Elisee della Ville Nouvelle, Avenue Bourghiba che venerdì sera ci regala uno struscio con i fiocchi. Dormiamo...
Scritto da: apestrana
tunisi, l'africa vicina
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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A Roma c’era il sole, in nordafrica nuvole e pioggia. Un’ora di volo e si atterra in Africa, un intercontinentale breve. La Tunisia, è a portata di mano, l’esotico dietro casa. Dall’aeroporto Tunis- Carthage 7 km si arriva agli Champs Elisee della Ville Nouvelle, Avenue Bourghiba che venerdì sera ci regala uno struscio con i fiocchi.

Dormiamo qui, in questo viale che taglia in due la città e che conduce in pochi minuti alle mura che racchiudono la medina con i suoi souk. Hotel El Hana International, è un palazzone bianco traforato, interprete in chiave moderna dell’architettura tradizionale mediorientale. Interni in stile traghetto (pure questo anni 70) civitavecchia-olbia. La hall è piena di fumo e di gente. La nostra stanza è al sesto piano.

Ci riteniamo soddisfatti per il prezzo pagato, 45 euro totale, colazione inclusa.

Cena nel cuore della medina, al ristorante Dar Ben Hadj, ambiente suggestivo,anche se non come il ben più famoso Dar El Jeld, ma cibo ottimo: Brik, insalata mechouia, cous cous di pesce, tutto accompagnato da ottimo Moscato Kelibia, un vino secco che somiglia molto ai vini panteschi (d’altra parte Pantelleria, è a poche miglia marine). Concludiamo con un dolce te alla menta con pinoli. La mattina successiva, a zonzo per la medina proviamo a perderci tra odori, sapori e colori. Sarà che siamo fuori stagione, ma abbiamo girovagato con molta calma senza essere particolarmente presi di mira per gli acquisti. Quando abbiamo avvertito i morsi della fame, ci siamo fermati a rue de la Kasbah e abbiamo pranzato con un panino tonno, cipolla e harissa, che è il condimento classico di ogni piatto tunisino. Una salsa a base di peperoncino e spezie varie, PICCANTISSIMA.

Non potevo tornare a casa senza un ricordo di questo brevissimo soggiorno a Tunisi: 1) una confezione di cous cous integrale, di quello vero, non quello pronto in 3 minuti, acquistato ai Magazines Generaux di Av Bourghiba e pagato la bellezza di 400 centesimi di dinaro, più o meno 20 centesimi ( quant’è che costa da Castroni?) e 2- i Makroud, (nella foto) dolcetti di semola di grano duro, ripieni di datteri, fritti in olio e ricoperti di semi di sesamo. Una vera bontà. www.Apestrana.Blogspot.Com



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