Trovare la neve a Palermo…che fortuna!
Il costo del volo è stato di solo 6 euro a testa a/r senza assicurazione, solo bagaglio a mano e check’in on line. Orari comodi, nessun ritardo e solo qualche turbolenza all’atterraggio a Palermo.
Durante la nostra permanenza in città, il tempo, quasi al contrario delle pessime previsioni e’ stato clemente, non abbiamo praticamente mai aperto l’ombrello ed ogni tanto abbiamo avuto qualche ora di cielo sereno…Ma che freddo…Per fortuna avevo portato i guanti ed il cappello! Le montagne attorno Palermo erano piene di neve…Quasi un paesaggio dolomitico! Ma veniamo alle informazioni pratiche: Dall’aeroporto di palermo esistono 2 tipi di mezzi pubblici per arrivare in centro: gli autobus della Prestia e Comandè http://www.Prestiaecomande.It/) e il Trinacria express.
orari: http://xoomer.Virgilio.It/metropalermo/Orari.Html Gli autobus partono in fondo a destra uscendo dall’aeroporto ed il biglietto si fa a bordo del bus. Il costo del biglietto per Palermo è di 5.60 euro solo andata.
Le partenze sono agli 00 e 30 di ogni ora, almeno nelle ore centrali della giornata.
Il treno parte dal piano -1 dell’aeroporto agli 00 e 20 di ogni ora e costa 5 euro a tratta.
Entrambi hanno come capolinea la stazione ferroviaria di Palermo ed impiegano circa 70 minuti dall’aeroporto alla stazione nonostante l’esiguità dei km percorsi in quanto il treno viaggia a 20 km all’ora e funziona da metropolitana quindi “sempre fermo” mentre il bus ha il problema del traffico a rallentare il tutto..
Noi abbiamo preso l’autobus all’andata ed il treno al ritorno.
La scelta dipende dall’orario di arrivo/partenza dell’aereo ma l’autobus ha il vantaggio di effettuare varie fermate in città prima di arrivare alla stazione, mentre il treno non ha il problema del traffico, quindi di possibili ritardi (nel ritorno da Monreale siamo rimasti fermi 20 minuti perchè un enorme camion a rimorchio aveva deciso di fare inversione ad “U” ed era rimasto incastrato con un venditore di cappelli ambulante che non voleva spostarsi da in mezzo alla strada).
Per l’alloggio abbiamo optato per una specie di Bed and breakfast in vicolo gaffi 10, una traversa di via maqueda, a 200 metri dalla stazione, in direzione centro.
In realtà più che un bb è un palazzo recentemente ristrutturato con vari appartamentini che vengono affittati a giorni.
Nell’appartamento si trova al biancheria (asciugamani, piumino, lenzuola etc) , il minimo necessario per cucinare (sale, zucchero, caffè, thè, biscotti, stoviglie etc) e 2 condizionatori.
Gli appartamenti sono molto carini (se vi piace lo stile ikea ed i colori) , arredati con gusto ed attenzione ai dettagli, puliti…Insomma non voglio fare uno spot ma dico solo che sono rimasta contenta della scelta.
Avevo vagliato anche altre possibilità (tante!), ma i prezzi dei bed and breakfast erano alti e spesso senza bagno ad uso esclusivo e con accesso interno alla camera ed anche gli alberghi non proponevano prezzi convenienti considerata la bassa stagione.
L’appartamento permette anche di risparmiare qualche soldo sul cibo, infatti a cena, un pochino per la stanchezza, un pochino per il freddo abbiamo cenato 2 volte lì riscaldando prodotti già cucinati.
Il prezzo per 2 persone per 3 notti è stato di 169 euro compresi i 25 euro delle pulizie finali, quindi circa 56 euro a notte.
Prima di parlare di cibo ed itinerari, vorrei esprimere un giudizio sulla vacanza.
Premetto che avevo molte aspettative sulla città basate sui racconti di che c’era già stato e sulle mie guide turistiche e forse per colpa del meteo non proprio favorevole, forse della mia predilezione per l’ordine ed i dettagli, forse per una preferenza negli ultimi anni di paesaggi piuttosto che di città…Insomma, mi dispiace dirlo ma sono rimasta delusa.
Forse delusa non è il termine giusto, meglio dispiaciuta che una città così ricca di storia e monumenti li lasci, in molti casi, o in pessime condizioni o circondati da edifici in estremo degrado.
Sarà per l’aereo o per la città che mi ricordava Malta, ma spesso ho avuto la sensazione di trovarmi all’estero e premetto che conosco il sud Italia ed ho vissuto per un anno a Taranto.
Non riesco a sorridere di fronte ai marciapiedi occupati dalle auto, all’essere praticamente investiti pur attraversando la strada con il semaforo verde e sulle strisce, a dover ammirare le chiese ed i palazzi di sfuggita perchè praticamente non esiste una zona pedonale, anche nei mercatini…Davvero pittoreschi, devi sempre fare attenzione al via-vai di motorini…Uno di questi trasportava 3 bombole a gas! Appena lasciate le vie principali, gli edifici peggiorano…Hanno ancora i segni dei bombardamenti, nessuno è intonacato ed in certi vicoli ho avuto timore a passare…Peccato, davvero peccato.
Per fortuna ho notato molti cantieri…Speriamo che la situazione migliori.
Ma di tutto questo i siciliani sanno farsi perdonare con la loro gentilezza e simpatia.
Per il cibo…Davvero ottimo anche se pesantuccio, posso citare “I cuochini” in via Ruggero Settimo, sulla destra, 50 metri dopo il Politeama, il bar Aluia, vicino al Politeama ma in via Libertà, la mitica Focacceria Francesco, davanti alla chiesa omonima, in via Paternostro 58 ( traversa destra di via Vittorio Emanuele poco prima di Piazza Marina) ed il Covo dei Beati Paoli in piazza Marina 10…Buona ristorazione, ottima pizza e prezzi onesti.
Ora veniamo all’itinerario.
Abbiamo visitato Palermo, Monreale e Mondello.
Allora orientarsi a Palermo è davvero semplice; il centro, dove si trovano quasi tutti i monumenti più importanti è diviso in 4 quartieri da 2 strade che si incrociano perpendicolarmente ai 4 canti: via Vittorio Emanuele che collega Porta Nuova (zona Palazzo dei Normanni/Piazza Indipendenza) a Porta Felice (piazza Marina) e via Maqueda che collega la stazione con il Politeama.
Si riesce a visitare quasi tutto a piedi ma se necessario esiste un’efficiente rete di bus che ha 3 capolinee: Piazza Indipendenza, Stazione e Politeama (Piazza Sturzo).
Il prezzo del biglietto è di 1.20 euro (1.60 se fatto dall’autista) per 90 minuti di viaggio.
Esiste anche una specie di metropolitana su autobus con 3 linee: rossa, gialla e verde il cui costo è di 0.52 centesimi al giorno ma non ne ho visti passare molti e non ho capito bene i percorsi.
GIORNO 1 Arriviamo all’aeroporto di Palermo alle 12:15 e con una corsa riusciamo a salire sull’autobus delle 12:30…Subito dopo la partenza si scatena una grandinata: cominciamo bene! All’arrivo alla stazione la grandinata si trasforma in una pioggerella sottile che ci permette di arrivare al vicino alloggio senza bagnare i trolley.
All’appartamento ci aspettava una ragazza molto gentile che ci consegna le chiavi e fornisce qualche indicazione.
Il tempo di andare in bagno e scendiamo…Aveva smesso di piovere ed i nostri stomachini brontolavano per la fame…Erano quasi le 14! Per placarla decido di andare dalla Focacceria Francesco :ottima scelta! Con la pancina piena inizia il tour: percorrendo corso Vittorio Emanuele arriviamo ai 4 canti, la piazza è particolare per la sua forma anche se non si riesce a goderne appieno a causa del traffico. Tentiamo la visita della chiesa di S.Giuseppe dei Teatini ma la troviamo chiusa. Procediamo verso piazza Pretoria con la fontana della Vergogna ed il palazzo Pretorio, per poi visitare la chiesa di S.Cataldo (costo 1.50 euro ma li vale) e la chiesa della Martorana o S.Maria dell’Ammiraglio (entrata gratuita).
A questo punto torniamo ai 4 canti e ci dirigiamo verso la Cattedrale (ingresso gratuito); l’edificio è bellissimo in particolare all’esterno ed il giardino, che lo separa da corso Vittorio Emanuele, dona certamente alla struttura.
L’idea era di visitare anche il Palazzo dei Normanni anche per ripararci dal freddo pungente, ma quel giorno il Palazzo chiudeva in anticipo per una cerimonia, quindi torniamo indietro e uscendo da Porta Nuova e percorriamo Corso Calatafimi con destinazione Cuba.
http://www.Palermoweb.Com/cittadelsole/monumenti/castello_della_cuba.Htm L’edificio deve essere immaginato all’origine e viene da piangere a pensare a quanto sia stato devastato. Con il prezzo del biglietto (2euro) è compresa la visita della necropoli punica: molto interessante.
Usciti dalla Cuba ricomincia a piovere e con la scusa di ripararci entriamo in un panificio dove compriamo dolcetti vari per la colazione…Forse ci siamo fatti un pochino prendere la mano ma quei mini croissant appena fatti richiedevano un serio approfondimento…Ne convenite..Vero? Fuori era buio ed eravamo stanchi quindi torniamo all’appartamento, ma per inspiegabili motivi (messa?) abbiamo la fortuna di trovare la chiesa di S.Giuseppe dei Teatini aperta. Entriamo e la visitiamo usando il commento che mi ero scaricata in rete sul sito: www.Sangiuseppeteatini.Arcidiocesi.Palermo.It A questo punto il nostro primo giorno a Palermo giunge al termine…Doccia, cena e nanna.
GIORNO 2 Mi sveglio verso le 8…Guardo fuori..Piove..Decido di dormire ancora un pochino e nel frattempo accendo il condizionatore…Durante la notte in casa era scesa la temperatura.
Alle 9 non piove più..Anzi si vedono ampi spazi di sereno…Sveglio il marito, mi vesto e preparo la colazione.
Alle 10 siamo pronti per uscire…Un pochino tardi per i nostri standard ma ci aspetta una giornata piena di impegni.
Decidiamo di arrivare al Palazzo dei Normanni a piedi passando per Ballarò (i mercatini la domenica raggiungono il massimo dello splendore) …Il mercato inizia praticamente di fronte a casa nostra…Girovaghiamo senza meta tra urla, colori e profumi, in un ambiente che mi affascina e mi fa sorridere. Rimango sbalordita dai prezzi…La frutta e la verdura costa 2 euro meno al kg rispetto a noi ed anche nel pesce e carne la differenza diventa abissale.
Ci compriamo delle clementine (30 centesimi al kg), una vaschetta di fragole (50 centesimi…La stessa a Spezia costa 3 euro) e del pane “rimacinato”: tutto buonissimo e saporito come avremo modo di scoprire a cena.
Abbiamo visitato anche la chiesa di S.Maria del Carmine…Carina, in particolar modo la cupola che si nota appena si alza lo sguardo dalle bancarelle.
In qualche modo arriviamo al Palazzo dei Normanni passando per via dei Benedettini allo scopo di visitare la chiesa di S.Giovanni degli eremiti…Purtroppo la chiesa è chiusa e a giudicare dalle erbacce nel giardino, direi anche da parecchio tempo…Pazienza: la fotografiamo e la ammiriamo da fuori.
Entriamo nel palazzo pagando 8.50 a persona (7 euro da lunedì al venerdì) e visitiamo la cappella palatina (splendida: vale da sola il viaggio!) , le stanze del palazzo Reale (interessanti e ben spiegate dalla guida) e una mostra di quadri di Picasso realizzata dalla Collezione Würth; lasciando un documento si può avere un’audioguida a mio parere essenziale per capire l’artista.
La mostra è visitabile fino all’8 marzo: andateci se potete.
All’uscita dal Palazzo rimaniamo indecisi se proseguire il tour di Palermo o prendere l’autobus per Monreale, visto che l’autobus parte proprio da Piazza Indipendenza (davanti alla chiesa della Madonna dei Remedi, che si trova dal lato opposto della piazza rispetto al Palazzo Reale).
Decidiamo per proseguire la visita di Palermo e secondo me sbagliando perchè forse la domenica è possibile ammirare lo splendido duomo adeguatamente illuminato…Magari tra una messa e l’altra.
Torniamo verso la cattedrale e passandogli dietro raggiungiamo il mercato di Capo. Questo mercato è meno carino di Ballarò , più caro, più sporco e si trova in una zona molto degradata.
Seguendo il mercato siamo arrivati in via Roma da dove abbiamo deciso di tornare all’appartamento per pranzare…Dovevamo andare in bagno e volevo farmi un thè per riscaldarmi.
Dopo pranzo andiamo verso la stazione per percorrere via Lincoln e visitare il quartiere kalsa. Poco dopo la stazione giriamo a sinistra in via Garibaldi per ammirare dall’esterno Palazzo Ajutamicristo, poi torniamo leggermente indietro e prendiamo una viuzza in direzione mare che ci porta alla chiesa della Santissima Trinità o Magione, in via Magione 44.
La chiesa ha origini normanne. È carina, ben restaurata ma purtroppo non visitabile…E a giudicare dalla quantità di posta nella cassetta delle lettere, non visitabile da parecchio tempo, però dalla cancellata si può vedere la facciata ed il cortile.
Da qui proseguiamo verso mare e dopo l’attraversamento della curiosa Piazza Magione, imbocchiamo via delle spasimo per visitare al chiesa di S.Maria dello Spasimo.
http://it.Wikipedia.Org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_dello_Spasimo_(Palermo) L’edificio è stato ben restaurato ed è molto scenografico infatti ospita eventi culturali, rappresentazioni teatrali e musicali. Sulle antiche fortificazioni è stato realizzato un singolare giardino. Mi ha ricordato un pochino S.Galgano in Toscana.
Molto soddisfatti della visita, andiamo in piazza Kalsa e visitiamo la chiesa di S.Teresa, che presenta all’interno notevoli stucchi decorativi, anche se il barocco non è certo il mio stile preferito.
Vista la vicinanza andiamo nei giardini di Villa Giulia, ma saltiamo la visita dell’orto botanico: la stagione e la giornata non ispirano passeggiate nel verde.
A questo punto percorriamo la passeggiata a mare fino a Porta Felice attraverso la quale rientriamo nel quartiere di Kalsa per proseguire la visita di: la chiesa di S.Maria della Catena (solo dall’esterno perchè chiusa), piazza Marina con il suo giardino (che alberi meravigliosi!), Palazzo Chiaramonte, la chiesa di S.Maria degli angeli o della Gancia, Palazzo Abatellis (chiuso, ma dall’esterno si noto uno splendido lavoro di restauro). Da qui imbocchiamo via Paternostro per visitare la chiesa di S.Francesco che si trova di fronte all’omonima focacceria ma che il giorno prima avevamo trovata chiusa.
Era ancora presto, così decidiamo di imboccare via Roma e proseguire la visita.
Vediamo la chiesa di S.Domenico, purtroppo solo dall’esterno e arriviamo al Politeama dove, nonostante i negozi chiusi (è domenica) notiamo tantissima gente in giro, le vetrine illuminate e via Libertà e via Ruggero VII praticamente “pedonali”: che piacere! Ormai siamo stanchi e decidiamo di tornare all’appartamento, quindi percorriamo via Ruggero VII fino al Teatro Massimo (chiuso) e poi via Maqueda con una piccola deviazione per la chiesa di S.Agostino…Anche questa la domenica pomeriggio: chiusa! Poco prima del vicolo che porta al nostro appartamento notiamo un palazzo ben illuminato che di giorno non avevamo notato: si tratta di Palazzo S.Elia, uno splendido esempio di recupero architettonico.
All’interno del palazzo si trova un’interessante mostra di quadri del ‘700, dal titolo “Il 700 ritrovato”che attraverso un centinaio di opere, firmate per la maggior parte dagli artisti siciliani che ci permette un viaggio nella cultura e nello spirito dell’epoca. Oltre alla mostra esiste un percorso delle foto del palazzo prima e dopo il restauro e al piano terra una mostra su un non meglio capito “percorso d’amore”.
Dopo la mostra i nostri unici desideri erano lavarsi, mangiare e dormire…Come non esaudirli? GIORNO 3 Oggi è la giornata degli autobus e cominciamo prendendone uno che dalla stazione ci porta a Piazza Indipendenza, capolinea del bus 389 per Monreale.
Dopo circa 30 minuti di percorso scendiamo in questa piccola cittadina, ammiriamo il duomo da tutti i lati e vi entriamo. L’entrata è gratuita ma avrei preferito pagare pur di vederlo illuminato artificialmente…Magari nelle assolate giornate estive si avverte meno l’esigenza. All’interno del Duomo, stesso stile della Cappella Palatina, inserendo una moneta da un euro si attiva una lampada…Ma la luce è davvero triste: peccato.
Invece del chiostro, per 1.50 euro, visitiamo la terrazze: ottima scelta, che consiglio, perché dall’alto si può ammirare il chiostro ed uno splendido panorama fino al mare.
Usciti da Duomo facciamo un giro per Monreale mangiando qualcosa…Nella scelta vi guideranno i profumi.
Dopo pranzo torniamo a Palermo, prendiamo un bus per il Politeama e saliamo su un autobus per Mondello (numero 806 con capolinea piazza Sturzo, dietro il Politeama).
Per fortuna in cielo è tornato azzurro e ci rilassiamo qualche ora in questo paesino.
Benché questi luoghi in inverno abbiano un certo velo di malinconia, la passeggiata sulla spiaggia e lo squisito gelato (che panna!), hanno aiutato la finzione di essere in un’altra stagione.
Il posto è carino ma per noi, abituati alle 5 Terre, Portovenere, Lerici…Niente di incredibile, però almeno si è interrotta la sensazione di degrado.
Come non concludere la giornata con lo shopping? Così torniamo a Palermo e ci rifacciamo a piedi il percorso dal Politeama fino all’appartamento…Oggi i negozi sono aperti e la via non è più pedonale…Logico, vero? I negozi sono purtroppo gli stessi che si trovano in tutte le città d’Italia/Europa…Le stesse catene, gli stessi prodotti, quindi ci limitiamo solo a guardare.
In via Maqueda, vicino alla stazione, invece mi fermo in uno dei tanti negozi cinesi che vendono bigiotteria a poco prezzo…Ci scappa l’acquisto di 2 collane e 2 paia di orecchini.
GIORNO 4 Abbiamo il treno alle 10:39 per l’aeroporto, quindi pur uscendo alle 8:30 da casa, il tempo a disposizione è davvero pochissimo.
Lo usiamo per visitare l’interno la chiesa di S.Domenico, passeggiare nel quartiere della Vucciria, dove alcune bancarelle stanno per essere aperte e arrivare nuovamente in piazza Marina dove saliamo sulle mure delle cattive; si tratta di un’ampia e lunga terrazza, dalla quale è possibile osservare un bel panorama del golfo di Palermo, con alle spalle numerosi antichi palazzi.
Per un attimo ho immaginato la terrazza piena di persone, i palazzi tornati al loro antico splendore, tavolini sulle terrazze/cortili dei palazzi dove fermarsi a mangiare…Che sogno! Ma mio marito comincia ad agitarsi..Teme di perdere il treno, l’aereo…E catastrofi varie, così torniamo per l’ultima volta all’appartamento, prendiamo i trolley, già preparati la sera prima e consegniamo le chiavi…Arrivederci Palermo!