Tropicalissimo
VIVA DOMINICUS BEACH E’ senza dubbio il resort più conosciuto dalla clientela italiana: costruito direttamente su una lunghissima spiaggia bianca, affacciato forse sul più bel mare dell’isola, quello dei Caraibi, circondato da una lussureggiante vegetazione tropicale, a pochi km dal villaggio di Bayahibe, nel sud-est dell’isola. Si divide in due strutture collegate direttamente e con alcuni servizi in comune: il Palace, il più curato, e il Beach, il più informale.
Sicuramente nell’isola ci sono sistemazioni più lussuose, ma posso assicurare che il Dominicus possiede tutti i requisiti per una splendida vacanza.
Le camere sono costituite da bungalows sparsi nel giardino (la soluzione più caratteristica ed economica ma senza aria condizionata), ma con un modesto supplemento, raccomando di optare per le superior che si trovano in palazzine in muratura, più spaziose, con aria condizionata e tv satellite. Entrambe le sistemazioni non sono lussuose ma sicuramente confortevoli. Il mare è veramente fantastico: azzuro turchese intenso, acque limpide e basse, mare sempre calmo e piacevolmente caldo (almeno è stato così per 15 giorni).
Unico neo è che la spiaggia è un po’ affollata, ma basta sportarsi dalla zona centrale per avere un po’ più di privacy. In alcune zone, a pochi metri da riva, ci sono delle zone rocciose, con qualche piccolo corallo, dove buttando un pochino di pane si può ammirare una discreta quantità di pesci, anche colorati. Con una maschera, si può scoprire un ambiente marino interessante (certo non paragonabile alle migliori barriere coralline a cui qualcuno può essere abituato), ma lo snorkelling, per quanto breve, è abbastanza piacevole.
Per chi vuole, con 10 dollari, si può andare in barca alla barriera corallina davanti a Bayahibe (pochi coralli ma tanti pesci), oppure alle più lontane isole Saona o Catalinita.
Sono presenti anche 3 piscine, ma con un mare del genere… Per quanto riguarda la cucina non c’è che l’imbarazzo della scelta: – Ristorante centrale: buffet per colazione, pranzo e cena (sempre dalle 3 alle 5 varietà di pasta, risotti, carni e pesce alla griglia, ecc.) – Ristorante grill: aperto a mezzogiorno per grigliate di carne e pesce (però si formano un po’ di code e le stesse cose si trovano al ristorante principale con più scelta). La sera invece, su prenotazione, cena alla carte a base di paella, linguine alla pescatora, grigliate di carne o pesce e buffet di insalate e dolci, il tutto a lume di candela. Aragosta su supplemento (22 dollari). – Ristorante messicano: bell’ambiente e ottima cucina: su prenotazione, cena alla carte con tanto di tequila sunrise, scelta di antipasti, portata principale e dolci, per finire con tequila boom e caffè messicano.
– Ristorante italiano: su prenotazione e supplemento di 5 dollari, per assaporare i classici cibi della cucina italiana con servizio al tavolo.
– Ristorante orientale: su prenotazione e supplemento di 5 dollari, si trova presso il Palace.
– Pizzeria: vari tipi di pizza al taglio dalle 7 di sera fino al mattino. Il villaggio è naturalmente all inclusive, e tutto il giorno si possono assaporare i gustosi cocktail preparati nei vari bars.
La sera invece, in un grande anfiteatro coperto, si svolgono i bellissimi spettacoli dell’animazione, con musical veramente ben preparati.
Una cenno al clima: a gennaio, a parte due giorni in cui è stato un poco nuvoloso con due acquazzoni di 1 ora, è stato sempre abbastanza bello, sereno al mattino e parzialmente nuvoloso al pomeriggio, con una temperatura davvero gradevole in qualunque ora del giorno, leggera brezza ma mai ventoso.
Un villaggio davvero da consigliare: tenendo poi presente che a gennaio ho pagato 70 euro al giorno in all inclusive, che, tolto lo sconto del 10% di Blu Vacanze, diventano 63 euro al giorno… manco a Rimini. Difficilmente riuscirò a trovare un altro posto con un rapporto qualità-prezzo del genere.
Consiglio inoltre di prenotare con Teorema: almeno nel 2004 aveva il prezzo notevolmente inferiore rispetto ad Alpitour e altri; il servizio e l’assistenza sono gli stessi, inoltre ci ha consentito di occupare la camera fino alle 21,00 dell’ultimo giorno di partenza.
In più, prenotando presso un’agenzia Blu Vacanze, si ha diritto al 10% di sconto sul totale della pratica (eccetto assicurazioni, tasse aeroportuali e iscrizione).
Escursioni Santo Domingo Teorema, in collaborazione con l’hotel, organizza l’escursione in pulman a Santo Domingo: costo $ 55, bambini a metà prezzo.
Visto che preferiamo organizzarci da soli le cose quando possibile, abbiamo preso un taxi (da 7 posti) per tutto il giorno al prezzo di $ 110, contrattando con un tassista fuori dal villaggio. Noi eravamo solo in 3, ma se fossimo stati in 5 il prezzo sarebbe stato lo stesso (in 7 avrebbe voluto $150). Così siamo stati più comodi, abbiamo impiegato meno tempo, e abbiamo preferito visitare il piacevole giardino botanico anziché l’acquario come previsto dalla classica escursione (dopo aver visto Genova e il Sea World non penso che sarebbe stato molto interessante, visto che questo è molto più piccolo).
Dopo circa due ore arriviamo nella capitale; il taxi ci ha lasciato davanti alla Cattedrale, nel parco Colon, nel cuore della città coloniale, e gli abbiamo dato appuntamento dopo 3 ore e mezza.
Dopo aver visitato la bella Cattedrale, la prima costruita e ancora esistente in America, ci siamo incamminati per El Conde, la via pedonale che attraversa tutto il centro storico, con bei negozi, locali e ristoranti.
Quindi ci siamo inoltrati a piedi nelle viuzze del centro per raggiungere il mercato “Modelo”; abbiamo così avuto modo di vedere da vicino la vita quotidiana dei dominicani, le loro abitazioni e botteghe.
Il mercato è proprio turistico, con negozietti un po’ tutti uguali di quadri coloratissimi (tipici di Santo Domingo), souvenir e sigari. La mattina è poco frequentato, ma al pomeriggio diventa davvero caotico con l’arrivo di tutti i gruppi. Sinceramente avremmo potuto evitare questa visita, per goderci con più tempo tutto il resto. Torniamo verso il mare fino ad arrivare a Calle Las Damas, la storica via dove nel 1500 si sono insediati i dominicani.
Qui, in poche centinaia di metri, si possono visitare i monumenti più importanti della città: la Fortaleza Ozama (dove si può salire sulla torre), la casa de Bastidas, il Panteon Nacional (con il cambio della guardia), il Museo della Casa Reale e l’Alcazar de Colon su Plaza de Espana, che fu residenza di Diego Colombo e presenta degli interessanti interni d’epoca.
Alle 12,30 ripartiamo in taxi e in mezz’ora, percorrendo il famoso Malecon (lungomare), raggiungiamo il Giardino Botanico, dove si può fare un picnic sotto l’ombra delle palme, quindi inizia un giro con un trenino panoramico di circa 30 minuti, con una guida che spiega in spagnolo (ma si capisce quasi tutto) tutte le specie botaniche del parco. A metà strada si sosta per attraversare a piedi un suggestivo giardino giapponese: in un punto si possono osservare con un solo colpo d’occhio pini di montagna, prato all’inglese, palme tropicali, bambù e bonsai giapponesi. Qui, in pieno centro di Santo Domingo, il caos della città è un lontano ricordo.
Ingressi: circa due dollari a testa per gli ingressi nella città, e altri due dollari per l’entrata al giardino botanico con il giro in trenino.
Altos de Chavon L’escursione con Teorema, di mezza giornata, costa 35 dollari a persona e prevede la visita ad una fabbrica di sigari a La Romana, la visita di Altos de Chavon, e una breve navigazione in motobarca sullo spettacolare fiume Chavon.
In alternativa si può raggiungere Chavon in taxi in circa 30 minuti e organizzare sul posto un giro in barca.
La visità alla fabbrica non è molto interessante tanto più visto che è sabato e qui non si lavora. Ci sono comunque un paio di persone che illustrano il processo di lavorazione per arrivare alla fabbricazione dei famosi sigari.
Quindi tempo a disposizione per gli acquisti a prezzi di fabbrica. Sinceramente, sosta evitabilissima.
Proseguiamo quindi per Altos de Chavon, di proprietà del lussuoso complesso di Casa de Campo. Si tratta della ricostruzione di un tipico paesino spagnolo del XXV secolo, con bellissime abitazioni, una chiesetta, e un grandioso anfiteatro in stile romano, il tutto costruito come set cinematografico. Certo, bisogna entrare nell’ottica che tutto questo è una ricostruzione,non paragonabile sicuramente alle splendide rovine autentiche che si possono visitare da noi, ma la visita è comunque piacevole. In più, questa località è stata costruita a picco sul fiume Chavon, con viste davvero spettacolari.
Dopo la visita si scende al fiume percorrendo 300 gradini nel mezzo della lussureggiante vegetazione, quindi con le motobarche, si naviga sul fiume dove sono stati girati Rambo e Apocalipse Now, non senza le peripezie dei “comandanti”, che si divertono a sfiorare le rive e le palme che sfiorano l’acqua. Dopo una sosta in mezzo al fiume per una bella bevuta di vitamina (rum e coca), si scende sulla riva dove ci aspetta il minibus per tornare all’hotel. Isola di Saona Una grande comodità per chi alloggia al Dominicus, è che si può raggiungere la splendida isola Saona con imbarcazioni che partono direttamente dalla spiaggia dell’hotel.
Una precisazione: l’escursione organizzata costa $ 55 dollari a persona con pranzo. Contrattando direttamente però con i barcaioli, si può avere una barca da 25 posti per 300 dollari (e anche meno) per tutta la giornata, spendendo molto meno. La difficoltà è rappresentata però dal fatto che non è facile trovare un gruppo di 20-25 persone, tanto più che è necessario raggiungere il paesino di Bayahibe per prendere la barca.
Indossati gli obbligatori giubbotti di salvataggio, si parte a tutta velocità e dopo circa 30 minuti ci fermiamo per la prima sosta: un bagno in acque verdissime in compagnia di enormi stelle marine; la raccomandazione è naturalmente quella di trattarle delicatamente, non tirarle fuori dall’acqua e di riposizionarle correttamente sul fondo.
Si riparte per ammirare prima la splendida costa, quindi si attraversa una zona dove vivono le mangrovie, per arrivare poi alle famose piscine naturali dove l’acque assume colori irreali grazie alla sabbia corallina presente sul fondo.
Ancora un breve tratto di navigazione prima di giungere sull’isola Saona, nel cuore del Parco Nazionale dell’Est.
Sull’isola non ci sono possibilità di alloggio, per cui è una destinazione che si può raggiungere solo in giornata. Qui una spiaggia lunghissima è stata divisa in molte zone, ognuna riservata ad un distinto hotel che la utilizza esclusivamente per queste escursioni, per cui raggiungiamo la nostra attrezzata con lettini tra le palme ed un piccolo open bar improvvisato dove ci si può tranquillamente dissetare.
Nonostante la spiaggia attrezzata, il senso di tranquillità e di “selvaggio” appare evidente, con una lunga spiaggia a disposizione per non più di una trentina di persone: certo viene da pensare a come sarebbe stato qualche decennio fa, quando questa zona era completamente vergine.
Il posto è fantastico: la sabbia bianchissima e impalpabile, le palme che nascono rigogliose e arrivano quasi fino al mare, l’acqua di un turchese eccezionale.
Per pranzo raggiungiamo l’unico centro abitato dell’isola, un piccolo paesino dove la strada principale è la spiaggia stessa, con abitazioni colorate e qualche negozietto d’artigianato: il ristorantino è semplice, direttamente sulla spiaggia. Quindi tempo a disposizione per girovagare nel paesino o per rilassarsi in spiaggia, prima di far ritorno all’hotel.
PARTICOLARI E FOTO DI VIAGGIO SUL SITO: www.Bravosito.Com/websites/albertoviaggi