Tromso e la Lapponia norvegese

Oltre il Circolo Polare Artico
Scritto da: luva.04
tromso e la lapponia norvegese
Partenza il: 06/01/2014
Ritorno il: 10/01/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Io e la mia ragazza siamo appena rientrati da 3 giorni di viaggio nella Lapponia Norvegese. Siamo partiti da Malpensa con un volo della Norvegian Air Shuttle con scalo ad Oslo; sia all’andata che al ritorno gli aerei, tutti molti nuovi, sono stati puntualissimi; ricordarsi però di ritirare il babaglio ad Oslo dove è necessario un nuovo check-in. Quello che ci ha maggiormente colpito è stata la totale automatizzazione dello scalo di Tromso: sia il check.in che il bag-drop devono essere fatti tramite totem e lettori ottici in completa autonomia! (comunque nulla di complicato e soprattutto velocissimo: da quando siamo entrati all’aeroporto a quando ci siamo seduti al nostro gate non saranno passati più di 10 minuti, da non credere per chi arriva da Malpensa!) Per raggiungere il centro del paese ci sono i pullman di linea o il Flybussen che ferma presso i principali hotel della città, oltre ovviamente ai taxi.

Tromso è considerata la capitale della Lapponia, essendo la città più grande oltre il Circolo Polare Artico; nonostante il buio di questo periodo (il sole non sorge mai da metà dicembre a metà gennaio) siamo riusciti a fare un pò di foto tra le 10 e le 12 quando vi è un pò di illuminazione in più; forse siamo stati noi fortunati, o forse è merito della presenza del mare, ma in questi 3 giorni non abbiamo mai sofferto troppo il freddo, visto che la temperatura è sempre stata tra i 2 °C e -4°C. Merita sicuramente una tranquilla passeggiata la via principale, piena di vetrine, ristoranti e bar (prestate attenzione agli orari perchè sono molto deversi rispetto quelli a cui siamo abituati noi; oltretutto alcuni locali tengono aperto sono di mattina, altri solo di sera).

Degne di nota come monumenti sono la cattedrale in legno, situata nella piazza principale e la cattedrale artica, situata sulla terraferma, il che obbliga ad attraversare il lungo ponte da cui però si possono fare ottime foto. Per i cultori della birra da segnalare il birrificio Mack, uno dei più a nord del mondo con ottima birra norvegese. Noi abbiamo visitato anche Polaria e il Polar Museum: il primo è un acquario con svariate vasche con i pesci tipici delle zone artiche e le foche, mentre il secondo racconta la storia delle spedizioni artiche e della caccia a foche e orsi polari. Vi sono anche altri musei che sembravano interessanti ma noi non abbiamo fatto in tempo a visitarli (anche in questo caso è utile tenere sempre sotto controllo il proprio orologio: difficile trovare qualcosa di aperto prima delle 10 o addirittura le 11 e alle 16 o massimo alle 17 è già orario di chiusura). Prendendosela molto comoda si riesce a visitare tutto in una giornata, un paio di giorni al massimo. Noi ci siamo sempre mossi a piedi perchè le distanze non sono certo proibitive ma i bus sono numerosissimi.

Nei giorni successivi abbiamo fatto 2 tour organizzati tramite Lyngsfjord Adventure, ma esistono svariate altre compagnie che propongono più o meno le stesse attività: la gita sulla slitta trainata dai cani e la ricerca dell’aurora boreale. Per quanto riguarda la prima abbiamo optato per quella in partenza di mattina e non quella di sera per avere qualche ora di luce per vedere il panorama che è mozzafiato; la giornata era stupenda ma molto ventosa quindi, nonostante l’abbigliamento da loro fornito, abbiamo sofferto un pò il freddo (eravamo intorno ai -10°C); per fortuna alla fine viene offerto te caldo e zuppa di renna in una capanna Sami, molto utili per rifoccillarsi e recuperare energie (i cani tirano come degli indemoniati quindi si fa parecchia fatica a tenerli sotto controllo: tenete in conto qualche caduta nella fresca!).

Nella seconda gita siamo stati meno fortunati perchè era nuvoloso e quindi non abbiamo potuto vedere l’aurora (nel caso le guide spiegano anche come impostare le macchine fotografiche per riuscire a immortalare il momento). Nonostatnte tutto ci siamo divertiti moltissimo, abbiamo mangiato tantissimo pesce fresco, soprattutto salmone e baccalà, e per i pochi giorni che abbiamo trascorso lì l’assenza di luce non è stato un grosso problema.

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