Tres dias in Baires

Avevamo lasciato Buenos Aires come ultima tappa del nostro viaggio estivo, ma tre giorni, per visitare questa megalopoli, sarebbero stati veramente pochi. L' aeroporto Pistarini e' situato a circa 30 minuti dal Boedo, ossia il quartiere del Tango..l' hotel era il Lola House, scelta sicuramente vincente. Si tratta di un hotel boutique,...
Scritto da: Alessio e Micky
tres dias in baires
Partenza il: 19/08/2009
Ritorno il: 22/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Avevamo lasciato Buenos Aires come ultima tappa del nostro viaggio estivo, ma tre giorni, per visitare questa megalopoli, sarebbero stati veramente pochi. L’ aeroporto Pistarini e’ situato a circa 30 minuti dal Boedo, ossia il quartiere del Tango..L’ hotel era il Lola House, scelta sicuramente vincente. Si tratta di un hotel boutique, splendidamente condotto da due simpaticissime sorelle (non si assomigliano molto) di origine italo-polacca (madre Italiana, padre Polacco) che durante il nostro soggiorno ci hanno semplicemente viziato e coccolato nonche’ illuminato con numerosissimi suggerimenti. L’ hotel e’ carinissimo, locato ad un paio di centinaia di metri dalla fermata subtel Boedo, pulitissimo, ogni camera e’ arredata in modo originale e diverso, la colazione e’ semplicemente stratosferica, non e’ uno spot a loro favore, ma, semplicemente perche’ i complimenti se li meritano tutti. Per chi ha poco tempo, come ne avevamo noi, consiglierei di prendere subito, il primo giorno, il bus turistico. Noi l’ abbiamo preso in calle Florida, e, per pochissimi pesos, vi dara’ un infarinatura generale di Buenos Aires, in modo che, in seguito, possiate tornare a visitare cio’ che piu’ vi e’ piaciuto. Potrete scendere a qualsiasi fermata, fare un giretto nei paraggi della stessa e poi, con assoluta calma, prendere il bus successivo senza ovviamente dover ripagare. E’ superfluo dire che qui, TUTTI hanno un parente, un antenato oppure semplicemente un amico Italiano. Gran parte di Baires e’ stata costruita da Italiani e Spagnoli, e, nel caso della Boca, esclusivamente da marinai Genovesi. Gia’, la Boca con il suo Caminito…La parte sicuramente piu’ caratteristica della citta’…Le case coloratissime, pitturate con le rimanenze delle verniciature delle navi; una gialla, una rossa. Una verde, e’ uno spettacolo anche per gli occhi, non solo per i sensi…E poi, il veritiero affetto con il quale persone ti accolgono, gli sguardi di ammirazione che suscita sempre la frase; sono Italiano.

La visita alla Bombonera e’ immancabile per un tifoso di calcio…Le case prospicenti allo stadio sono colorate in blu e giallo (i colori del Boca Juniors), ma anche della bandiera Svedese. Infatti, il primo nome della squadra del grande Diego era Boca, poi ci fu aggiunto juniors, cosi’ per dare importanza al primo nome, ma rimanevano da scegliere i colori di maglia e calzoncini. Di comune accordo tra i primi dirigenti della societa’ fu sancito che i colori della squadra sarebbero stati analoghi a quelli della bandiera della prima nave che sarebbe entrata in porto…Il primo ad arrivare fu, appunto, un vascello Svedese. L’ economia Argentina inizia soltanto adesso a uscire dal lungo tunnel che causo’ il crollo del 2002, ma i prezzi per noi Europei, sono sempre molto favorevoli, per l’ hotel ad esempio, abbiamo pagato 50 euro a notte, i mezzi pubblici costano una sciocchezza, mangi quasi ovunque con l’ equivalente di pochi euro, e, se disponete di somme piu’ consistenti, anche un bell’ appartamento a Palermo, Recoleta oppure San Telmo, sarebbe un investimento sicuramente valido. Le cose da vedere per un turista non sono moltissime, escludendo la casa Rosada, l’ onnipresente obelisco, qualche chiesa nei dintorni di Plaza de Majo e, se vogliamo includerlo perche’ molto caratteristico, il cimtero della Recoleta (cappella Peron), non c’e’ molto altro da vedere. Bellissimi edifici e splendide architetture, queste si, quante ne volete. Nel nostro girovagare abbiamo visitato le zone di San Telmo, famosa per gli antiquari, e la sua Plaza Dorrego; la Recoleta con il gia’ citato cimitero monumentale e la bellissima Avenida Alvear, il quartiere Porto Madero, con le sue banchine e i mille ristorantini, la coloratissima Boca con il suo Caminito.

Nel immenso quartiere Palermo ci siamo appena addentrati, recentemente e’ stato frazionato, data la vastita’, in piu’ zone. Buenos Aires, sebbene sia etichettata come una metropoli molto caotica, e’ una citta’ vivibilissima…Dispone di vastissimi parchi e aree pubbliche, e numerosissimie attrazioni per i turisti. Basta prendere il treno, e, ad una trentina di chilometri, potrete visitare la cittadina di Tigre. Qui, tramite un efficientissimo servizio di barche, potrete addentrarvi in un dedalo di canali piu’ o meno grandi, siamo nel delta del Parana’, ed e’ qui, che numerosi e facoltosi Portenos (abitanti della capitale) hanno una seconda, o terza, dimora. Anche qui, potrete scendere in qualsiasi momento dall’ imbarcazione, visitare la zona, pranzare, o cenare, in uno dei moltissimi ristorantini posizionati sui canali. Un suggerimento, quando tornate a Baires, prendete il treno della costa, pagherete il biglietto molto di piu’ che all’ andata, ma il paesaggio vi ricompensera’ del maggiore esborso. Sul percorso troverete San Isidro, citato dai piu’ come paesino molto caratteristico, a noi non ha detto un granche’…Fate bobis ! Che dire di questa bellissima citta’..?! Mangiate la carne !!! Provate il chorizo, il bife de lomo e il choripan…Godete degli improvvisati spettacolini di Tango per le strade del centro, cercate di fraternizzare con molti di loro che, hanno veramente sangue Italico nelle vene.

Alla prossima Ale e Micky



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