Trent’anni a Zanzibar

Per il mio compleanno un regalo unico ed indimenticabile: una settimana a Zanzibar! Organizzato quindi con largo anticipo, abbiamo prenotato a marzo per partire il 26/10, ottenendo uno sconto di 400 euro a coppia! Siamo partiti con Alpitour, destinazione Bravo Club di Kiwengwa. All'andata l'aereo ha portato 2 ore di ritardo a causa del maltempo...
Scritto da: Manuela Di nardo
trent'anni a zanzibar
Partenza il: 27/10/2004
Ritorno il: 03/11/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Per il mio compleanno un regalo unico ed indimenticabile: una settimana a Zanzibar! Organizzato quindi con largo anticipo, abbiamo prenotato a marzo per partire il 26/10, ottenendo uno sconto di 400 euro a coppia! Siamo partiti con Alpitour, destinazione Bravo Club di Kiwengwa.

All’andata l’aereo ha portato 2 ore di ritardo a causa del maltempo (tuoni e fulmini su Roma Fiumicino!) Zanzibar è bellissima, da togliere il fiato! Un angolo di Africa lussureggiante e profumata di spezie, con la sua gente variopinta: davvero sui volti delle persone si leggono tratti africani, arabi, indiani, mescolati perfettamente.

C’è molta povertà, villaggi di case fatte di fango e legno, gente che vive scalza per strada, sdaiata sulla terra rossa…

Il pulmino che di sera ci riaccompagnava al villaggio dopo un’escursione illuminava con i fari i lati della strada, e scoprivi persone intente a mangiare in cerchio, a camminare verso chissà dove, a piedi o in bicicletta, bambini a giocare tra loro…

Passato il pulmino, la strada ripiombava nel buio più totale e ti chiedevi come possano le persone vivere così.

Abbiamo portato, come consigliato, materiale scolastico per i bambini dei villaggi dell’interno, perchè quelli della spiaggia sono più fortunati e possono ricevere in dono più roba.

Dopo due tentativi in cui i bambini per prendere le penne a momenti si ammazzavano tra loro, abbiamo cercato, con l’aiuto dell’autista del pulmino, il capo villaggio e abbiamo consegnato a lui la roba da distribuire ai bambini.

Per le escursioni abbiamo provato a farle col Bravo Club, ma non si è mai raggiunto il numero di persone minimo, per cui ci hanno annullato all’ultimo minuto ben due escursioni, per cui abbiamo cercato di recuperare con i beach boys, che alla fine si sono dimostrati la soluzione migliore.

Con BRUNO abbiamo fatto Tour delle Spezie e Stone Town, siamo andati solo in due, contattato alle 14 e alle 14.30 ci ha fatto partire! Con PIERO abbiamo fatto i villaggi dell’interno e Nungwi, compresa la visita alla piscina naturale di targarughe marine. Anche lui, contattato alle 14, partiti subito! Se aspettavamo l’organizzazione del villaggio non facevamo neanche una escursione! Con EDDY, a mio avviso il migliore, (ma senza nulla togliere agli altri) abbiamo fatto Jozani Forest (mangrovie e scimmie rosse) e Kizimkazi (delfini).

C’è da dire però, in difesa del Bravo Club, che c’era in villaggio una comitiva di 30 persone, che si muoveva compatta, e che sbilanciava tutta l’organizzazione delle escursioni! Le immersioni al Bravo Club si fanno sempre solo al mattino, si parte alle 8.30 e si torna verso le 13, due immersioni per uscita, visto che l’isola di Mnemba è piuttosto distante. La prima mattina di immersioni è stata una delusione, c’era visibilità ZERO, ma la guida ci ha assicurato che in un anno e mezzo che sta li non era mai successo. La seconda è andata meglio, visibilità ottima e nella seconda immersione abbiamo visto tante tartarughe.

Una mattina l’abbiamo dedicata allo snorkeling, partendo dal pontile e arrivando a nuoto fino alla barriera, e ritorno (2 ore in tutto!). Fantastico! Abbiamo trovato un punto in cui c’erano centinaia e centinaia di stelle marine, mai vista una cosa simile! Un’altra mattina invece ci siamo fatti portare alla barriera con un Dohw, la Ferrari n. 2 del Beach Boy che si fa chiamare Schumaker.

A Stone Town abbiamo comprato un’amaca, trovata grazie alla guida locale, e in un negozio sulla spiaggia abbiamo comprato due tingatinga, dei quali uno ce lo ha fatto davanti agli occhi! Fantastico! Il resto dei souvenir li abbiamo comprati cercando di comprare una cosa in ogni negozio, per accontentare tutti! In spiaggia tutti ti chiamano per farti comprare qualcosa, per farti treccine e tatuaggi, perchè vogliono barattare la loro merce con le tue scarpe o solo per chiederti dei regali… Ma se non puoi o non vuoi, loro ti rispondono sempre Hakuna matata…

Ci ha invece lasciati di stucco la bambina che a Stone Town, mentre guardavamo il monumento in commemorazione della fine della schiavitù, ci è venuta incontro, ci ha detto “Jambo”, ci ha dato un fiorellino ed è andata via…

Cos’altro aggiungere? Nulla! Che un posto così lo puoi vedere mille volte in tv o attraverso le foto, ma andarci, respirarla, viverla, è un’altra cosa! Ciao Zanzibar!



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