Trekking in costiera amalfitana, da Cava de’ Tirreni a Positano
Trekking in costiera amalfitana
Mare e monti sono spesso in antitesi ma la costiera amalfitana coniuga questi due elementi in un connubio meraviglioso. La mattina si cammina in quota tra boschi, torrenti e cascate, mentre il pomeriggio si prende il sole in spiaggia e si fa il bagno in un mare cristallino. Il nostro giro inizia a Cava de’ Tirreni, a pochi chilometri da Salerno e termina a Positano. Per arrivare a Cava si esce all’omonima uscita dell’autostrada A3 Napoli – Salerno – Reggio Calabria oppure con il treno a Salerno e poi con i mezzi pubblici. Noi arriviamo in auto a Cava nel pomeriggio e prendiamo alloggio nella vicina frazione di Corpo di Cava presso l’albergo Scapolatiello, a pochi metri dall’Abbazia della Santissima Trinità da cui parte il nostro sentiero. L’albergo è un quattro stelle, molto bello, arredato con gusto, con ampie sale, una piscina all’aperto e con una bella vista sulle colline circostanti. Il prezzo di 49 euro in camera doppia comprende un’abbondante colazione. Il personale è gentilissimo. Il pomeriggio facciamo il primo bagno nella vicina Cetara. Passiamo la serata passeggiando nel Borgo Scacciaventi di Cava dè Tirreni, caratterizzato da una via fiancheggiata da portici e storici palazzi. C’è molta gente per la strada, anche molti stranieri. Si respira aria di villeggiatura. Lasciamo la macchina nel parcheggio dell’albergo con l’accordo che al termine del nostro trekking a piedi di tre giorni ritorneremo con i mezzi pubblici fino a Vietri sul mare e ci verranno a prendere per riportarci alla nostra auto.
Indice dei contenuti
Primo giorno, Badia di Cava – Santuario dell’avvocata – Maiori – circa 6 ore (soste escluse)
Dislivello salita m.600 – discesa m.950 (salendo al M.te Avvocata salita m.680 discesa 1050)
Si può visitare l’Abbazia Benedettina della SS. Trinità tutti i giorni dalle 8,30 alle 12 e dalle 16 alle 17,30 con ingresso alla Cattedrale, il chiostro romanico, il museo. Dal piazzale della Abbazia (m.363) si imbocca il sentiero CAI n.300 che scende a sinistra entrando nel vallone Bonea. Si giunge alla sorgente di Capo d’Acqua (m.570) e camminando per castagneti si raggiungono i ruderi della cappella Vecchia (m.683). Si prosegue lungo il sentiero, sempre in salita, arrivando prima alla sorgente Acqua Fredda e poi ad un bivio (segnalato molto male): a sinistra si sale al Monte dell’Avvocata (m.1014), a destra si scende verso il santuario dell’Avvocata (m.860). Per chi sale verso il monte il sentiero è ad anello, si giunge al Belvedere (m.917)e scende poi al santuario. Noi decidiamo di voltare subito a destra e arriviamo in circa quindici minuti, avvolti dalle nubi basse, al santuario posto su un pianoro del monte Mirteto. Purtroppo non riusciamo a vedere lo spettacolare panorama sul golfo di Salerno di cui avremmo goduto in una giornata di cielo limpido. Camminiamo un po’ nel cortile del complesso ecclesiastico sorto nel 1485 quando un giovane pastore sognò la Vergine Maria che gli chiedeva di edificare un altare in una grotta che aveva visto tra i boschi del monte Falerzio. Sul luogo di eremitaggio fu poi costruita una chiesa nel 1503 con il consenso del papa Leone X e affidato poi ai padri Camaldolesi nel 1663. Ogni anno numerosissimi fedeli arrivano qui in processione la domenica di Pentecoste, per poi accamparsi sul pianoro e trascorrere il lunedì in festa, tra balli e canti. Seguendo il sentiero CAI n.307 scendiamo in circa due ore a Maiori. L’ultimo pezzo è su una bella scalinata che termina in via Casale Alto. Pernottiamo nella casa Religiosa di ospitalità “Amici di San Francesco” annessa al convento fondato nel 1405, sul lungomare di Maiori. Un bel bagno in mare prima dell’ottima cena al ristorante Dedalo, sul corso principale.
Secondo giorno, Amalfi – Agerola (frazione di San Lazzaro) – circa 7 ore (soste escluse)
Dislivello salita m.950 – discesa m.330
C’è un trekking a piedi che parte direttamente da Maiori, passando da Torre, Minori, Ravello, Scala, Campidoglio, Valle delle Ferriere e giunge a Pogerola. Si percorre in circa cinque ore (escluse soste), ha un dislivello in salita di 825 m. e in discesa di 830 m. Noi preferiamo prendere l’autobus da Maiori ad Amalfi ( 5 Km.) e camminiamo un po’ per questa bella città che fu sede di una delle cinque repubbliche marinare. Visitiamo il Duomo e giriamo per la strada principale che in leggera salita ci porta all’inizio del sentiero del Vallone delle Ferriere, percorso che dai Monti Lattari discende verso Amalfi attraversando boschi di felci e costeggiando ruscelli. Il nome deriva dalla presenza di ruderi di ferriere di origine medievale. Lungo il percorso vediamo anche i ruderi di mulini dell’800 azionati ad acqua che servivano per la produzione della famosa carta di Amalfi. Il sentiero inizia proprio davanti al Museo della carta e sale costeggiando limoneti terrazzati e il fiume Canetto. Si seguono le indicazioni per Agerola e voltando verso ovest per il sentiero CAI 301 si prosegue fino ad un incrocio di sentieri: per Pontichito ( verso Campora, frazione di Agerola), per il convento di Cospita o per San Lazzaro. Noi prendiamo quest’ultima. Arrivati in piazza di San Lazzaro prendiamo l’autobus e in circa dieci minuti arriviamo a Bomerano, altra frazione di Agerola, da dove la mattina dopo percorreremo il sentiero per Positano, ultima tappa del nostro giro. Pernottiamo all’albergo Gentile, nel centro storico.
Terzo giorno, Agerola (frazione di Bomerano) – Positano – circa 4 ore (soste escluse) – Km.7,8
Dislivello in discesa 650 m. (230 m. da Bomerano a Nocelle, 420 m. da Nocelle a Positano)
Percorriamo il famoso Sentiero degli Dei, considerato uno dei sentieri più spettacolari e panoramici del nostro paese, una incredibile successione di pareti e grotte, terrazzamenti coltivati, ruderi di antiche abitazioni, tratti boscosi e spettacolari belvedere sulla costa. Esiste anche un sentiero più in alto e più lungo, segnato come CAI n. 41, che passa da Capo Muro ma noi preferiamo quello classico “basso” che arriva a Nocelle e poi scende a Positano. Dalla piazza di Bomerano (650m.) si percorre un viottolo in discesa fino ad un ponte di legno, un breve tratto di strada asfaltata e si giunge alla Grotta Biscotto (588 m.). Si prosegue per Colle La Serra (578m.) dove evitato il bivio che scende a Praiano proseguiamo per giungere infine a Nocelle.
Qui ci sono tre possibilità per concludere il nostro giro: 1) scendere a piedi per i 1500 scalini che ci porteranno fino alla località di Arienzo (da cui si scende verso il mare con altri 300 scalini oppure seguendo la SS 163 in 1 Km. si arriva a Positano), proseguire il trekking fino a Montepertuso e da qui a Positano, oppure prendere direttamente l’autobus che scende a Positano. Siccome avevo già verificato che i prezzi degli alberghi a Positano sono molto alti, decidiamo di scendere con l’autobus e di cercare un posto da dormire ad un prezzo ragionevole, anche leggermente distante dal centro città. Giunti a Positano giriamo tra le graziose e strette vie arrivando alla bella spiaggia. Dal momento che la mattina successiva dobbiamo riprendere la macchina rimasta parcheggiata all’Hotel Scapolatiello prendiamo una decisione: sono le 5 del pomeriggio, prendiamo il traghetto per Amalfi, poi l’autobus per Vietri e qui ci verrà a prendere un addetto dell’albergo e pernotteremo lì come la prima notte del nostro viaggio. Il tragitto con il traghetto da Positano ad Amalfi è molto bello e preferibile all’autobus obbligato ad una strada tutte curve. Da Amalfi a Vietri si deve prendere l’autobus ma il percorso è più breve e nonostante molte fermate dovute alla strada stretta e alla fatica di passare quando si incrocia un altro autobus arriviamo a Vietri verso le 19:00 di sera. Telefoniamo in albergo che ci vengano a prendere alle 22:00. Ne approfittiamo per camminare sulla strada principale e cenare al ristorante La Sosta con scialatielli allo scoglio e grigliata di pesce. La mattina dopo ripartiamo per tornare a casa.