Tre splendide giornate nelle Langhe in e-bike
Giorno 1 – Siamo arrivati a Novello da Milano in auto nel tardo pomeriggio di Venerdì. Avevamo prenotato una piccola casa sulla piazza centrale del comune chiamata Terrazza Nizza, che costava poco, ma disponeva di tutto il necessario – una camera da letto, il bagno e la cucina tutta attrezzata, con generi di prima necessità in bagno e in cucina – solo per 60 euro a notte. Abbiamo lasciato il bagaglio e siamo andati a fare una passeggiata per il comune. Novello è un comune piccolo ma carino che si trova sulla cima di una collina. Ci sono un certo numero di ristoranti e cantine dove si possono assaggiare la cucina Piemontese e i vini locali, un solo negozio allimentare e una pannetteria.
L’attrazione più grande è il Castello di Novello che si trova a due passi dal centro del comune, alto sui vigneti e sui boschi. Il castello è un magnifico edificio neogotico ottocentesco disegnato dall’architetto italiano Giovanni Battista Schellino, che si erege sui resti dell’antico castello medievale. Nel 1967 un nuovo edificio è stato costruito a ridosso dell’antico e il castello è stato trasformato in un hotel ristorante. Dopo aver visto il castello ci siamo recati per una strada a destra che ci ha portati ad una terrazza panoramica con un belvedere meraviglioso verso la valle del fiume Tanaro e la corona delle Alpi. Poi siamo ritornati a casa e abbiamo preparato una cena con le provviste che avevamo portato con noi. Ci siamo seduti alla terrazza godendo della vista del sole di tramonto sulle Alpi.
Giorno 2 – Presto la mattina siamo andati in macchina alla Azienda Agricola Stra che si trova in una borgata a 5 minuti dal centro di Novello e proprio di fronte a BikeSquare (ebike.bikesquare.eu/ita), la compagnia che offre e-bike. Potevamo andare anche a piedi però il giorno prima avevamo fatto una prenotazione per degustazione, pensavamo di comprare del vino e di lasciarlo nella macchina. C’era un altro gruppo di italiani nella cantina. La proprietaria era molto gentile e simpatica, ci ha spiegato molte cose sui vari tipi di vino e come si producono, ci ha mostrato le vigne e l’impianto di produzione del vino. Poi abbiamo assaggiato i vari tipi di vino cominciando con il vino bianco chiamato Nas-cetta e poi continuando con i vini rossi – Dolcetto d’Alba, Brajas, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Barbera Superiore, e due tipi di Barolo da vigne diverse. Un bel inizio della giornata! I vini di Stra sono molto buoni. Abbiamo comprato quattro bottiglie di vino e siamo andati al BikeSquare.
Non avevamo molta esperienza con le bici elettriche. C’era una ragazza molto competente che ci ha aiutati con la scelta delle bici, del percorso e ci ha spiegato tutto ciò che dovevamo sapere. Abbiamo seguito il percorso tramite l’app BikeSquare che è facile da usare ed oltre ad indicare dove ti trovi sul percorso ti informa quando ci sino punti di interesse come ristoranti, cantine, siti naturali e culturali, con informazioni su di essi. Andare in e-bike è lo stesso che con una bici normale però la batteria ti aiuta ed è facile salire anche le colline più ripide. Ci siamo divertiti molto in sella a queste fantastiche bici su e giù per le colline godendo del splendido paesaggio. Dopo ogni curva scoprivamo nuove viste mozzafiato. Piccoli borghi pittoreschi e castelli antichi arroccati sulle cime delle colline, mentre tutto intorno erano vigneti a perdita d’occhio.
Siamo partiti da Novello in direzione La Morra. Per strada siamo passati vicino al Castello della Volta, che è avvolto nel mistero e leggende. Pare che il Castello della Volta fosse collegato con un passaggio segreto e sotterraneo al Castello Falletti di Barolo. Questo passaggio permetteva a dame e cavalieri di raggiungerlo di notte per partecipare a banchetti sfarzosi e sregolati. Una delle leggende più popolari racconta che durante una di queste feste il pavimento cedette e tutti i partecipanti vi morirono.
Dopo un po’ siamo arrivati a La Morra. È un piccolo comune collocato sulla cima di una collina. Nel 2014 La Morra è stata inclusa nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità UNESCO per il suo paesaggio vitivinicolo. Il comune è anche premiato dal riconoscimento “Bandiera Arancione” del Touring Club che individua i piccoli borghi d’eccelenza dell’entroterra italiano. Siamo saliti in bici in Piazza Castello dove si trova la Torre campanaria del 1700, costruita con i resti del castello, abbattuto nel XVI secolo. Ci siamo riposati ammirando il belvedere verso le colline delle Langhe e del Roero dove si coltivano pregiati vitigni come il Nebbiolo da cui si producono il vino Barolo, Nebbiolo e Barbaresco.
Da La Morra abbiamo proseguito verso Verduno. È un altro borgo antico situato sulla cima di una collina e circondato da vigneti. Tutte le case sono riunite attorno al Castello di Verduno, che attualmente è albergo, ristorante, cantina e agriturismo. Ci siamo fermati per pranzo alla Trattoria dai Bercau. È un piccolo ma autentico ristorante dove si può assaggiare la cucina tradizionale delle Langhe. Oltre all’ottimo cibo i prezzi sono davvero convenienti. Hanno una carta fissa che include antipasti, primi piatti, secondo piatti, dessert, pane, acqua, caffe e digestivo. Per un pranzo abbondante per due persone abbiamo pagato 50 euro. Se decidete di pranzare lì, non dimenticate di fare una prenotazione perchè il locale è abbastanza popolare però piccolo.
Poi il percorso ci ha portati a Roddi. Collocato in una splendida posizione su una dorsale a dominio della pianura verso Alba, Roddi è un borgo medievale sviluppato intorno al suo castello. Attualmente il Castello di Roddi ospita una scuola di cucina e un museo del tartufo. Roddi è anche il paese della poesia. Ci sono poemi scritti sui muri di case e un percorso interessante che racconta la storia dei trifulau, che sono i cercatori di tartufi. Abbiamo fatto un giro del paese in bici che era molto piacevole.
Abbiamo proseguito per Barolo, un piacevole paesino che ha dato il suo nome al Re dei vini italiani. È conosciuto così per la sua grande qualità ma anche perchè era il vino dei Re, avendo incrociato la sua storia con quella della casata di Savoia. A differenza della maggior parte degli altri paesini della zona, Barolo non si trova su una collina ma in una valle. Abbiamo fatto un giro in bici per il centro storico e abbiamo visitato il Museo del Vino (wimubarolo.it/it). È il più innovativo museo del vino in Italia che è stato allestito da François Confino, autore degli allestimenti di mostre e musei in tutto il mondo tra cui il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Ci siamo divertiti tantissimo! Non è un tipico museo ma propone un viaggio interattivo e emozionale attraverso la storia del vino nella natura, tradizione, cultura, arte, musica, letteratura e cucina. Però preparatevi almeno due ore per quel museo.
Da Barolo ci siamo ritornati a Novello per una strada in salita. Abbiamo cenato alla Vineria La Nas-cetta che si trova proprio accanto alla piazza principale. È un locale carino con una bella vista. Abbiamo speso circa 60 euro, incluso il vino. Il cibo era buono e anche il vino che era di un produttore locale. Era una giornata lunga ma piena di gioia!
Giorno 3 – Quel giorno abbiamo fatto colazione a casa con le provviste che avevamo portato. Poi ci siamo recati a piedi a BikeSquare. Abbiamo deciso di fare un percorso che passa da Monforte d’Alba e Dogliani. Da Novello abbiamo pedalato per le colline e i vigneti verso Monforte d’Alba. È un piccolo borgo medievale che in 2018 è stato incluso nella lista dei borghi antichi più belli d’Italia. Abbiamo chiuso le bici sulla piazza principale e ci siamo recati per le viuzze ripide lungo case colorate e edifici in pietra in su verso la piazza medievale sulla cima della collina. Una sezione della piazza è un naturale anfiteatro che si chiama Auditorium Horszowski, intitolato al pianista che l’ha inaugurata nel 1986. Nell’auditorium vengono organizzati molti concerti tra qui il famoso festivale Monforte in Jazz (monfortinjazz.it)che si svolge in luglio. D’estate ci sono proiezioni di film, mostre e altri eventi culturali. La piazza è dominata dalla torre campanaria, che fu eretta intorno al XII secolo dai signori di Monforte. Lo sguardo spazia sullo splendido scenario circostante con vigneti a perdita d’occhio e borghi antichi sulle colline sparsi tra di loro, con le Alpi che si vedono in lontananza. Per pranzo siamo andati a Trattoria Terraluna. È un po fuori del paese però in bici si arriva velocemente. I tajarin al tartufo erano buonissimi! Abbiamo speso meno di 30 euro per tutti e due.
Un’altra cosa interessante nelle Langhe sono le panchine giganti. Seguendo il nostro percorso siamo passati per la panchina gigante viola vicino a Monforte. Si tratta del Big Bench Community Project (BBCP) di Chris Bangle, un progetto che esiste da alcuni anni che prevede di fornire molti paesi con una panchina gigante dove si può godere di splendidi panorami. Grazie al bellissimo paesaggio di Monforte d’Alba, il paese dispone di ben due panchine.
Da Monforte d’Alba abbiamo proseguito per Dogliani. Abbiamo pedalato per una lunghissima strada in discesa attraversando vigneti, noccioleti e boschetti. La strada che porta a Dogliani è una strada di fondovalle. Infatti il nostro percorso non passava per Dogliani però noi abbiamo deciso di fare una deviazione perchè da BikeSquare ci avevano detto che è un paese carino che vale la pena di vedere. Il paese è diviso in due parti: una alta chiamata Castello e una bassa che si sviluppa lungo il fiume Rea. Per entrare nel paese abbiamo attraversato il fiume e poi siamo passati lungo la Chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo. Abbiamo fatto un giro del centro storico e poi abbiamo pedalato in salita verso la parte alta del paese che è costruita intorno ai resti del castello, con la Torre degli Orologi resturata dal famoso architetto Italiano dell’Ottocento Giovanni Battista Schellino, che è nato a Dogliani. Nel corso dell’Ottocento lui riprogettò la sua città e adesso si possono vedere molte delle sue architetture stravaganti tra cupole neoclassiche, guglie neogotiche e torri medievali. Vale la pena anche vedere la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo e la Chiesa della Confraternità dei Battuti.
Al ritorno siamo passati vicino a Monchiero proseguendo per la strada principale in salita verso Novello. Siamo partiti per Milano molto contenti e pieni di emozioni, e portando con sè un pezzo di quella terra che ci avrebbe fatto rivivere il sapore e le meravigliose sensazioni di quel bellissimo weekend nelle Langhe.