Tre settimane negli States…
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tour della città
Sveglia non prevista alle 4.30, forse perché per noi erano le 11 del mattino. Non riusciamo più a prendere sonno e abbiamo aspettato che si facessero le 8 per uscire a fare colazione ed iniziare il tour della città. Alle 9.30 infatti iniziava il tour organizzato della città, un omaggio del tour operator. Partenza in pullman, eravamo circa 20 coppie tutte italiane, guida spagnola ma abbastanza capace di capire e parlare l’italiano. Ci ha mostrato ( dal pullman) le principali attrazioni e monumenti della città, facendoci fare solamente tre tappe, la prima per 10 minuti sul lago del central Park, la seconda a Ground Zero e l’ultima e wall street per poterci recare sul molo per prendere il battello per la visita alla Statua della Libertà. La piccola escursione della statua della libertà è stata carina anche se è durata poco (circa 40 minuti) e se non è stato possibile scendere sull’isoletta, quindi abbiamo visto la maestosa statua dal battello… ma non è la fine del mondo. Finito il tour alle ore 13.00 circa e non soddisfatti del tour-lampo decidiamo di iniziare a fare il tour per conto nostro in modo tale da poter visitare “con calma” le maggiori attrazioni della città. Iniziamo infatti recandoci di nuovo nei pressi del Ground Zero ed ammirare la nuova torre in costruzione nonché la chiesetta-museo sopravvissuta alla catastrofe. Nei giorni successivi abbiamo girato e visitato quasi tutta la città, dedicando mezza giornata alla visita del museo di Storia Naturale e a Central Park e a seguire un giretto sulla rinomata 5th Ave, China town, Little Italy, ponte di Brooklin, trovando il tempo di prendere la metro (cosa sconsigliata da molti turisti italiani) e recarci nel quartiere Brooklin. Finiti i 5 giorni nella grande mela ci aspettano 3 giorni a Los Angeles ma soprattutto un altro volo di circa 5-6 ore e un fuso orario di 3 ore.
los angeles
Arriviamo a Los Angeles alle 21.00 circa, prendiamo il bus navetta che ci porta nella downtown della città e dopodichè prendiamo un taxi che ci porta al Millenium Biltomore hotel. Si tratta di un hotel a 4 stelle, molto lussuoso, camere grandissime e confortevoli. La prima sera non sappiamo cosa fare, la città non ci sembra affatto come Manhattan, quindi passeggiamo 10 minuti e dato che è sabato entriamo nel primo locale che troviamo, una sorta di Irish Pub dove faceva da padrone la musica Hip-hop… i classici locali americani. Andiamo a dormire e finalmente ci facciamo almeno sei ore di sonno di continuo. La mattina seguente ci spetta la tanto attesa Hollywood. Prendiamo la metro e dopo circa trenta minuti scendiamo alla nostra fermata. Scendiamo e salite le scale ci attende la statua di Marilin Monroe e il marciapiede tapezzato di stelle. Siamo a Hollywood… Ci facciamo una passeggiata sul famoso marciapiede e salendo delle scale di un centro commerciale ci accorgiamo che un sacco di gente si ferma su una rampa al secondo piano… è da li che si vede la scritta “Hollywood”. Successivamente decidiamo di visitare il museo “guinness world record” e una sorta di museo delle cere con gli attori americani più conosciuti, dopodichè riprendiamo al metro a saliamo allo studio Universal ma visitiamo solamente il parco con i negozi, bar ecc… per il parco vero e proprio ci volevano circa 130 dollari a testa.. troppo pensando che il giorno successivo lo avremmo trascorso a Disneyworld. Scendiamo dalla collinetta dell’universal Studio e prendendo un autobus ci dirigiamo a Beverly Hills, per una passeggiata a Rodeo Drive… tra vetrine, auto di lusso e poliziotti in bicicletta. Prendiamo nuovamente l’autobus: direzione Santa Monica. Sono le 17:00 circa e c’è un venticello fresco, una buona scusa per acquistare un ricordo della California, due felpe con la scritta California per la modica cifra di 25 dollari. Passeggiata su una delle spiagge californiane più belle e più lunghe; una dura passeggiata dire per raggiungere il mare e le torrette. Sembrava di essere nel telefilm Baywatch. Infine passeggiata sul molo e cenetta in un buon risto-pub “Cafè Crepes” sulla Broadway. Consigliato per il menu ricco di cose prelibate e per i prezzi accessibili. Rientriamo in albergo dopo averci fatto 2 ore di autobus. L’ultimo giorno in California lo trascorriamo interamente nel parco giochi più antico del mondo: Disneyworld. Avevamo già visto il parco di Parigi ma questo è senza dubbio più grande e più affollato… ma anche più caro. In due abbiamo speso sui 180 dollari… ma ne è valsa la pena. Partiamo con l’autobus dalla fermata di fronte all’albergo alle 09:00 e rientriamo alle 20:00. Il tempo di fare le valigie e andiamo a letto. L’indomani ci spetta il volo per Las Vegas…
dal Nevada a miami
Dopo meno di due ore di volo atterriamo nel deserto del Nevada. Aeroporto molto caratteristico, soprattutto per il fatto che vicino ai nastri dei bagagli ci sono un sacco di slotmachine… magari per ammazzare il tempo durante l’attesa dei bagagli. Prendiamo il bus navetta che co porta sulla Strip, al nostro albergo, il Planet Hollywood. La camera non è pronta, lasciamo quindi i bagagli e ci facciamo un giro sulla strip, troviamo un centro commerciale dove ci fermiamo anche per pranzare in un ristorante italiano all’altezza delle aspettative ma molto caro. Alle 15:00 prendiamo la camera ci sistemiamo e dopo averci fatto un giro per l’albergo e il relativo casino’ usciamo di nuovo a farci un giro nei pressi dei vari alberghi tra i quali il Bellagio con le sue famose fontane. Il secondo giorno come da programma scendiamo nella hall per noleggiare l’auto (prenotata sul sito della hertz un mese prima) e dopo non poche peripezie ci danno le chiavi di una bella chrisler c200 cabrio e ci incamminiamo verso la diga di Hoover e successivamente oltrepassato il confine tra Nevada e Arizona raggiungiamo Hackberry un piccolo paesino dell’Arizona percorrendo un piccolo tratto della storica Route 66. Si è fatto tardi, torniamo indietro e ci fermiamo a fare benzina e ne approfittiamo per mangiare qualcosa in un Mc’donald. Abbiamo percorso circa 800 km. E’ ora di rientrare. Ultimo giorno a Las Vegas dedicato allo shopping. Vediamo infatti su una rivista che ci sono due outlet a Las vegas e decidiamo di visitarli entrambi, spendendo una bella somma tutti per l’abbigliamento. Finita la nostra avventura nel Nevada, si parte per Miami.. siamo all’aeroporto, il tempo di fare una giocata alle slot. Con due dollari vinciamo circa 50. Il tempo di chiamare la cassiera e farci stampare una ricevuta da inserire negli ATM e riscuotere la vincita. Ogni tanto un po’ di fortuna ci vuole. Arriviamo a Miami in tarda serata anche per via del fuso orario. Sono le 23:30 e arriviamo all’albergo Miami Beach Resort per fortuna solamente per una notte… albergo non all’altezza delle aspettative. Usciamo per mangiare qualcosa e ci dirigiamo a Sout Beach in un famoso Pub dove mangiamo due sandwich col tonno e due coca, per un totale di circa 40 dollari… ma siamo a Miami. Rientriamo alle 4 del mattino, giusto il tempo di dormire un paio di ore. Il mattino seguente sveglia alle 9, colazione e con calma facciamo chiamare un taxi per portarci al porto di Miami. Ci aspetta l’ultima settimana di viaggio, a bordo della nave da crociera Carnival Liberty.
Destinazione Messico, Jamaica e Isole Cayman
Dopo aver fatto il check-in saliamo finalmente a bordo di questo colosso del mare e di corsa a sistemarci in cabina e aspettare i bagagli. Subito in giro per esplorare la nave veramente molto bella e immensa. Abbiamo anche il tempo di stuzzicare qualcosa nei vari buffet. Sono le 20 e si è fatta l’ora della cena. Tavolo assegnato e notiamo che per fortuna in un angolino del ristorante siamo tutti italiani. Dopo 2 settimane avevamo la nostalgia. Facciamo subito amicizia e iniziamo a programmare le escursioni per i giorni seguenti. Prima tappa in Messico sull’isola di Cozumel dove decidiamo di comprare l’escursione sull’isola della Passione, praticamente una mezza giornata di mare su una spiaggia deserta con pranzo incluso e open bar. Seconda escursione in Jamaica in piccolo villaggio Reggae dove questo tipo di musica ci cullava mentre ci godevamo la splendida giornata di sole. Bello il contrasto tra la fitta vegetazione a strapiombo sull’acqua cristallina. Bella anche la stella marina che abbiamo trovato. Anche qui pranzo incluso e open bar.. ma abbiamo rifiutato dalla prima all’ultima portata. L’igiene in questo posto non era di certo il punto forte.
Ultima escursione della crociera sull’isola Grand Cayman dove abbiamo deciso di visitare il mondo delle tartarughe dopodichè nuotare con i delfini. Una cosa meravigliosa nuotare e fare dei giochi con questi mammiferi adorabili. Finita questa escursione abbiamo ancora qualche ora a disposizione e decidiamo di fermarci in una spiaggetta deserta per un’oretta. Risaliamo di nuovo a bordo della Liberty e ci godiamo l’ultimo giorno di crociera tra saune, vasche idromassaggio e naturalmente… i vari buffet…
Finisce la crociera e finisce anche il nostro meraviglioso viaggio di nozze anche se “leggermente” stressante per i numerosi spostamenti e fusi orari… salutiamo i nostri nuovi amici e di corsa all’aeroporto di Miami per il volo di rientro.