Tre quarti di Portogallo in sei tappe

Sabato 11 Agosto 2007, io e la mia compagna Monica si parte da Firenze alle 7.00 alla volta dell’aeroporto di Bologna. Volo TAP TP857, check in regolare e via sull’AIRBUS A319 per un paio di orette e mezza di volo. Si scende a Lisbona alle 14.30 (orario portoghese, un ora in meno dell’Italia). Rendiamo subito un taxi che riporta...
Scritto da: andyblues
tre quarti di portogallo in sei tappe
Partenza il: 11/08/2007
Ritorno il: 23/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Sabato 11 Agosto 2007, io e la mia compagna Monica si parte da Firenze alle 7.00 alla volta dell’aeroporto di Bologna. Volo TAP TP857, check in regolare e via sull’AIRBUS A319 per un paio di orette e mezza di volo. Si scende a Lisbona alle 14.30 (orario portoghese, un ora in meno dell’Italia). Rendiamo subito un taxi che riporta all’albergo prenotato, zona di Saldanha.

Questo quartiere di Lisbona è alle spalle del centro storico (circa 2 Km) è una zona commerciale moderna e molto ben servita da autobus e metropolitana.

Una volta sistemati in albergo, (e devo dire che per essere un tre stelle era veramente ma veramente bello, pulito, comodo ed ospitale) partiamo per una camminata per Saldhana alla ricerca di un ristorantino tipico per la cena. Ci rendiamo subito conto che la zona è piuttosto deserta e i ristoranti riportano quasi tutti il cartello “FECHADO” cioè chiuso! Solo un ristorante è aperto ma dal menù si capisce che è un posto da 40 euro a testa e quindi, visto che in Portogallo con 15 euro in due si mangia BENE e in abbondanza, lo evitiamo dovendo però finire a nostro rischio e pericolo dalla più grande catena MONDIALE di Hamburger e panini (non dico il nome ma si capisce).

Il giorno dopo caliamo subito nella zona centralissima della Baixa, zona elegante e ben tenuta, cuore della città piena di negozi, ristoranti e bar… Ma ci rendiamo conto che anche oggi è quasi tutto chiuso. Si riesce quindi a capire che a Lisbona il Sabato e la Domenica sono SACRI!, tutti fanno festa e si fatica perfino a trovare un posto dove mangiare! A parte questo le vie della Baixa sono molto belle e ci strappano foto ad ogni angolo. Prendiamo pi un ascensore panoramico che oltre a farci vedere la città dall’alto (bellissimo!) ci evita la salita a piedi al Bairro Alto, altro quartiere storico che però ci appare deserto, sporco e decadente. Sembra che queste vie si animino solo la notte dalle 22.00 in poi e che sia il posto per chi vuol passare la notte tra vino, birra, fado e baldoria ma di giorno… Non ci è piaciuto.

Successivamente andiamo nelle stradine dell’Alfama, quiesto è tutt’altra roba! Vicoli caratteristici dove si respira veramente il Portogallo e Lisbona e dove si possono ammirare molte cose tra cui il castello di Sao Jorge, dal quale si hanno viste mozzafiato della città, del Tejo e dei famosi ponti di Lisbona. Da qui facciamo un giro sul caratteristico tram 28 per scendere in Baixa e per poi prendere la metro e tornare in albergo.

Il giorno seguente, lunedi si parte per Belem, il quartiere dell’omonima torre (una cosa splendida) e del monastero, questo posto è decisamente pulito, pieno di verde e di giardini e molto tranquillo, il lunedì STRANAMENTE Lisbona riprende a vivere con tutti i negozi ed i ristoranti aperti, e quasi un’altra città! Terminata la visita a Belem, con tram e metropolitana ci dirigiamo nella parte opposta della città, il parco di Nacoes, zona bella e straordinariamente moderna dove si trovano costruzioni avveniristiche, centri commerciali teleferiche panoramiche e giardini, una tappa a nostro giudizio ben azzeccata dopo il centro storico ed i monumenti di Lisbona.

Il martedì si passeggia per Saldhana perché proprio qui in zona abbiamo l’autonoleggio al quale alle 14.00 abbiamo prenotato l’auto per il resto della nostra vacanza.

Una volta preso l’auto (Hyundai Getz) Abbandoniamo Lisbona e ci dirigiamo a Coimbra, la nostra seconda tappa 210 Km più a nord, viaggio tranquillo sulla grande autostrada A1 attraverso il Ribatejo e la Beira. Nel tardo pomeriggio giunti a destinazione visitiamo la città bassa, mooooolto carina e ci lasciamo per il mattino seguente la città alta.

Alla sveglia di mercoledì 15 agosto vediamo che la giornata potrebbe essere tranquillamente il 20 di novembre… nebbia, pioggia abbondante e cielo color piombo. Certi del fatto che la visita alla città alta sarebbe stato un martirio, visto il preoccupante meteo e le stradine lastricate con pendeze anche del 20%!! Per salire alla città e da fare rigorasemte a piedi siamo con calma ripartiti verso la nostra terza tappa, un piccolo borgo fortificato situato 120 Km a sud, siamo quindi ritornati verso sud e precisamente ad Obidos.

La giornata è stata pessima fino alle 17.00 del pomeriggio e comunque prima di Obidos abbiamo visitato il monastero di Alcobaca, patrimonio dell’unesco. Una struttura enorme e veramente bella la cattedrale al suo interno è spoglia e di pietra chiara che favorisce la diffusione della luce risultando un capolavoro di architettura! Successivamente era tanta la voglia di vedere l’oceano e quindi ci siamo diretti a Nazarè, località balneare vicina ad Alcobaca.

Riprendiamo la strada per Obidos, ci sistemiamo in albergo e visitiamo il borgo fortificato, paesello carino, ben tenuto e con un castello imponente, visto le dimensioni del luogo comunque basta dedicarci un paio di ore per vedere tutto il borgo.

All’indomani si riparte per la nostra quarta tappa, doppiamo Lisbona e scendiamo nell’Alentejo, regione agricola e pianeggiante, molto particolare, dove sterminate pianure di terra rossa sono punteggiate da querci da sughero, la nostra meta è la cittadina di Evora, abbiamo percoso circa 200 Km.

Arrivati a destinazione andiamo alla scoperta del centro storico che di cosette da vedere ne ha diverse: Tempio romano, teatro, la cattdrale e varie chiese e piazze, ma la nostra attenzione è fortemente catturata dalla cappella dos ossos, una cappella interamente rivestita di teschi ed ossa, un posto macabro ma veramente “bello” da visitare.

L’indomani ci rimettiamo in macchina alla volta di Beja, cittadina del basso Alentejo che dista circa 85 Km da Evora e nostra quinta tappa. Beja è praticamente un paese nel mezzo al nulla, circondato dal tipico paesaggio alentejano ma conserva un castello bellissimo e una torre da cui si vede gran parte di mondo! Anche se non è una meta turistica Beja offre un bel centro storico e la caratteristica di essre fuori dal tempo… In un ambiente particolarmente genuino, qui è possibile vedere ancora i contadinio che lavorano i campi con gli animali e non con i trattori. Al mattino seguente si parte per l’Algarve, la regione più meridionale del Portogallo, le intenzioni sono quelle di fare 5 giorni di mare. Sono 126 i Km da fare per giungere ad Albufeira, cittadina dove abbiamo prenotato l’albergo. Il viaggio è tranquillo e lasciato l’Alentejo entrando in Algarve il paesaggio da pianeggiante ed arido passa a collinare e più verde.

La sesta tappa cioè l’Algarve ci porta a percorrere le sue coste in lungo e largo per cinque giorni. Abbiamo visitato Tavira, paese elegante e quasi confinante con la Spagna, Olhao, porto di pesca più grande dell’Algarve, Lagos e l’estremità sud Occidentale dell’europa: Cabo Sao Vincente e la cittadina di Sagres.

Cabo sao vincente penso sia uno degli angoli più belli di tutto il Portogallo, una scogliera a picco sul mare dalla quale si vede solo blu e guardando il mare… A sinistra l’Algarve a destra la costa occidentale Vicentina! E’ emozionante pensare che lì finisce l’europa occidentale, la vicinissima Sagres è una cittadina turistica che offre bellissime spiagge, in particolare la Martinhal e posti adatti al surf come la spiaggia di Tonel.

In questi cinque giorni abbiamo approfittato di queste bellissime spiagge e di Albufeira, abbiamo fatto il bagno nell’oceano, dove la temperatura fredda dell’acqua e la forza delle correnti marine ti fanno subito capire che non siamo nel mediterraneo, ma il punto di forza dell’Algarve è quello di affacciarsi su un tratto di costa oceanica però “friendly” dove il mare non è mai troppo mosso e dove si può condurre normalmente vita di mare, dove si può fare abbastanza tranquillamente il bagno nell’oceano senza rischiare troppo al contratio della costa occidentale e vicentina del Portogallo dove il mare è molto più “cattivo”.

Il nostro viaggio si conclude il giovedì 23 agosto con il volo Faro-Lisbona e poi Lisbona-Bologna.

Il rientro in italia è praticamente traumatico visto che abbiamo lasciato un posto da 40 gradi e sole cuocente alla volta di quasto strano agosto italiano piovoso e grigio.

Per finire c’è da dire questo viaggio per noi è stato molto soddisfacente, sia per la scoperta di angoli di mondo a noi nuovi sia perché allo stesso tempo in Portogallo ci si sente quasi a casa (noi italiani)… le abitudini sono molto simili alle nostre come anche il cibo, si mangia benissimo spendendo poco e tanto per portare tre stupidi esempi… Hanno il bidè ovunque, il caffè è l’espresso come il nostro e il pane è molto simile al nostro… Complimenti Portogallo!!! Dobbiamo ancora vedere l’ultimo quarto di Portogallo, la zona di Porto e del nord… Sarà una cosa da fare prossimamente!



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