Tre isole fai da te con due bambini
Al viaggio hanno partecipato oltre a me e mio marito anche Gaia (5 anni ) ed Enrico (2 anni e mezzo).
Non mi dilungherò sulla bellezza di queste isole della quale tutti sono a conoscenza, ma voglio solo dare qualche informazione sul soggiorno e un paio di impressioni personali. Visto che anch’io prima di partire ricercavo più notizie possibili.
Abbiamo trascorso 4 notti a Praslin 6 a La Digue e 3 a Mahe.
A Praslin abbiamo alloggiato c/o il Seaviewlodge ad Anse Possession, un bell’appartamentino, pulito e ben tenuto dove avevamo la possibilità di cucinare, fantastica la veranda e la vista sulla baia.
Il primo giorno abbiamo utilizzato gli autobus locali (servizio molto più efficiente di quello che si trova in alcune città italiane!!!!) per i giorni successivi avevamo prenotato una macchina tramite il proprietario della guest house (molto gentile e rispettoso della privacy dei suoi ospiti).
A Praslin abbiamo cenato solo una volta a La Goulue (non male) mentre per il pranzo consiglio ad Anse Lazio Le Chevalier, i loro piatti unici sono davvero buoni e abbondanti, ad un prezzo onesto.
Per il resto abbiamo fatto la spesa e preparato da soli le nostre cene: con due bambini il ristorante non te lo godi granchè. Purtroppo i giorni a Praslin sono stati influenzati in modo negativo dalle condizioni meteo: ha piovuto per 2 giorni di seguito mentre per gli altri due giorni solo per qualche ora… e questo ha di certo influito sul giudizio complessivo, Praslin è l’isola che ci è piaciuta un pò meno.
Anche se bellissima non eguaglia La digue e Mahè (troppo spesso evitata dai turisti).
A La digue abbiamo alloggiato c/o il Birgo, personalmente non lo consiglio, gestione assolutamente poco seria e accoglienza “ freddina”.
Avevamo prenotato già dall’Italia le bici con i seggiolini per i bambini, (indispensabili per muoversi sull’isola) ma al nostro arrivo non c’erano. La “tipa” non solo non si era preoccupata di cercarle (le avevo scritto più volte raccomandandomi proprio per le bici) ma oltretutto il giorno dopo il nostro arrivo ci comunica che al 4° giorno ci avrebbe spostato (di sua iniziativa) nella guest house a fianco (il cui standard era molto più basso rispetto a quello del Birgo) perché attendeva un gruppo di musicisti (rivelatisi i proprietari della guest house) che avrebbero potuto infastidirci con le loro serate allegre!!! Si era guardata bene dal comunicarcelo prima del nostro arrivo… Solo dopo le nostre resistenze e qualche discussione (secondo lei non avevamo scelta e dopotutto a differenza degli altri isolani lei non è solitamente entusiasta di ospitare gli italiani) abbiamo tuttavia strappato un’ulteriore sconto ed una bottiglia di vino.
Di fatto la seconda guest house si è rivelata migliore per l’accoglienza (la proprietaria molto gentile ha anche vissuto qualche anno in Italia) e per le ottime colazioni. Si chiama Bernique guest house, molto semplice e spartana (tipo quelle consigliate nella parte prezzi economici dalla Lonely planet) ma pulita e accogliente. La consiglio a chi non ha grosse pretese e apprezza la cordialità e la pulizia.
Un’altra segnalazione negativa mi permetto di farla per Chez martzon: da sconsigliare, abbiamo atteso più di un’ora prima che ci servissero la cena mediocre e carissima. Meglio allora mangiare il pollo fritto (o al curry) da Tarosa, costa come un fast food in Italia e il servizio è più veloce.
Buona la pizza da Gregoire, abbiamo mangiato bene anche al ristorante della spiaggia di Anse source d’argent.
Assolutamente da fare: attraversare l’isola, l’interno è spettacolare. Dall’altro lato poi si trovano le spiagge di Grande Anse e Petite Anse (non balneabili, per le forti correnti) ma dal paesaggio incantevole…Se poi avete voglia di scarpinare un po’ ( noi lo abbiamo fatto con due bambini piccoli) arrivate fino ad Anse Cocos, dove troverete una piscina naturale protetta dai tipici scogli di granito: la più bella dell’isola!!! Naturalmente sono belle tutte le spiagge: dalla famosa Anse Source d’argent alle altre spiaggette intorno al piccolo paesino di La Passe, come Anse Severe, Anse Patates, Anse banane.
Consiglio anche, se volete godere di una splendida vista sull’isola e di un bel tramonto, di recarvi presso il piccolo baretto che si trova a Belle Vue, è necessario prendere un taxi “fuoristrada” (pare che solo 2 arrivino fin quassù), ma ne vale la pena. A Mahè abbiamo alloggiato presso il Choice Villa, soluzione ottimale! Anche qui avevamo la cucina ma per la modica cifra di 10 euro a testa (gli adulti) la sera la proprietaria (signora molto professionale, cordiale e straordinariamente efficiente) ci faceva preparare la cena .
Il posto è carino e pulito, la signora si è rivelata la migliore ospite che abbiamo incontrato, ci ha persino fatto trovare al nostro arrivo il pranzo (composto da vari assaggi della cucina locale buonissimi) e rifornito di alcuni viveri di prima necessità tipo latte, pane, marmellata fatta in casa e ottima frutta.
Lo consiglio vivamente, oltretutto è il prezzo più basso che abbiamo pagato (90 euro al g. Per 4 persone) se siete una coppia il prezzo è 70 euro.
Mahè è bellissima, molti la saltano ma è un’errore, le spiagge (immense e varie) sono per questo poco frequentate, la stessa Beau Vallon è bella e con poca gente.
In 3 giorni ne abbiamo visto il più possibile, cambiavamo spiaggia ogni 2 ore!!! Un vero peccato trascorrere così poco tempo a Mahe che si è rivelata veramente bellissima.
Se dovessi tornare alle Seychelles anche solo per una settimana di certo tornerei a Mahe.
Per chi come noi parte con bimbi al seguito un’ultima annotazione: non preoccupatevi, non ci sono malattie endemiche, le Seychelles hanno buoni standard igienici . Portatevi comunque una buona scorta di farmaci di primo soccorso (un antibiotico a largo spettro, tipo augmentin), oltre ai pannolini (se ancora li usano). A Praslin i negozi (gestiti soprattutto da indiani) sono meno forniti, mentre a la Digue e Mahe trovate di tutto. Se avete bisogno di altre info scrivetemi Buon viaggio