Tre giorni in Sicilia…
Siamo partiti da Catania il venerdì mattina e dopo circa 4h di auto siamo arrivati a Giudaloca di Scopello, una bellissima spiaggia dove il colore del mare ricorda la Sardegna. Dopo un bel bagno e un panino siamo andati in albergo. Il tempo di una doccia e siamo riparti per Trapani. Volevamo visitare il museo Pepoli che chiude alle 19.30 (tranne la domenica in cui è aperto solo al mattino). Siamo entrati nel museo alle 18 e abbiamo trascorso quasi due ore a visitare i preziosi tesori che ci sono. Abbiamo scoperto così che in quella zona della Sicilia c’e’ la tradizione di fare un presepe che fa riferimento alla nascita di Maria. Poi siamo andati in centro e abbiamo fatto un bel giro nella zona pedonale. Le mura sono state ristrutturate e la passeggiata notturna lungo le mura e’ molto affascinante. Durante la passeggiata abbiamo dato un’occhiata ai menù dei ristoranti che ci sono sembrati troppo cari. Così siamo tornati a Buseto Palizzolo dove abbiamo cenato al ristorante Busith. La cena era ottima e il prezzo giusto.
Sabato mattina avevamo prenotato la minicrociera di 4h da San Vito a Castellammare del golfo e ritorno (20 euro a persona). Nuotare tra i pesci nella Riserva dello Zingaro e’ stata un’esperienza indimenticabile. Peccato per l’incendio che ha rovinato la vegetazione! Poiché ci trovavamo a San Vito lo Capo abbiamo pensato di approfittarne per mangiare il mitico cous-cous. Siamo andanti in un ristorante suggerito da un amico, il THAA’M. L’ambientazione in stile arabo e’ molto suggestiva. Peccato che la qualità del cibo sia scadente e il prezzo molto alto. Nel cous-cous di pesce il pesce era … rimasto a mare, c’era solo un condimento di brodo di pesce.
Stanchi a causa della mattinata in barca siamo tornati in albergo a riposare. In serata siamo andati a Scopello, un paesino delizioso. Nonostante fosse sabato sera abbiamo parcheggiato facilmente nel grande parcheggio a pagamento. Dopo un giretto in paese abbiamo mangiato del buon ”pane cunsato” nell’unico pub all’interno del baglio borbonico.
La domenica, dopo il bagno in piscina, siamo rientrati a Catania, non volevamo perderci l’ottima sagra dell’arancino a Ficarazzi (Aci Castello)!