Tre giorni a Valencia 3
In sei, tutte donne, andiamo a Valencia per festeggiare il compleanno di una di noi.
Albergo: abbiamo prenotato due stanze al Rooms Deluxe in Avenida Instituto Obrero 20, praticamente a due passi dal Museo della Scienza. Dopo qualche settimana abbiamo scoperto che l’ hotel aveva cambiato nome in Pensione Valenciaflats Rooms e rimodernato tutte le stanze. Lo abbiamo chiamato e ci ha confermato in ogni caso la prenotazione. Le stanze non sono male, pulite ed essenziali. Nel palazzo c’è una bella area comune dove volendo si può anche cucinare e rilassarsi. La colazione non è inclusa ma a fianco c’è un ristorante carino dove è possibile farla ( meglio prendere un succo di frutta che il caffè, terribile) e anche pranzare. Uscendo dall’ albergo e girando l’ angolo a sinistra c’è un porticato dove ci sono vari caffè e in fondo un giornalaio dove comprare i biglietti per metro e bus. L’ hotel non è vicino alla metro quindi occorre prendere un bus che porta in 15 minuti in centro, di fronte all’ arena.
Trasporti: Partiamo da Roma con la Raynair e torniamo con la Vueling.
Arrivando già nel tardo pomeriggio per recuperare tempo decidiamo di prendere un taxi che in breve ci porta al nostro albergo. Essendo in sei ne prendiamo due ma prima di salire vediamo i due conducenti confabulare un pò tra loro. La sensazione è che si siano messi d’accordo sul prezzo, non proprio economico come ci saremmo aspettate. Al ritorno, avendo più tempo, prendiamo la metro( la 3 e la 5 portano comodamente all’aeroporto). Visto che dall’ albergo per andare in centro dobbiamo prendere il bus, compriamo alcuni convenienti carnet di 10 biglietti per l’ autobus(bonobus plus). La prima volta si paga intorno ai 10 euro(2 euro sono per la tessera) poi si può ricaricare per 8 euro. Una volta arrivate in centro, è tutto abbastanza vicino, quindi non abbiamo avuto il bisogno di prendere i mezzi.
Mangiare: abbiamo deciso di provare la paella in uno dei ristoranti più famosi: La pepica (Passeig de Neptú, 6). Si trova sul lungomare, ed è un luogo in passato frequentato da molti personaggi famosi tra cui Hemingway. Del vecchio ristorante non è rimasto niente, infatti è stato ricostruito, in modo anche un pò bruttino a mio parere. Prendiamo prima un antipasto misto mare, tutto ottimo, e poi due paella, una valenciana, quindi con carne, e l’altra do marisco, a basa di frutti di mare. Una bontà! personalmente preferisco quella di mare, ma sono entrambe ottime, molto saporite. Concludiamo con una brocca di acqua di valencia, un cocktail a base di cava o champagne, succo d’arancia, vodka e gin. All’ inizio non accusiamo il colpo, poi dopo un pò sulla via del ritorno ci accorgiamo di essere un pò allegre!! Almeno il tempo sembra passare più velocemente visto che decidiamo di prendere il bus notturno che passa ogni ora( ma passa preciso al secondo). Aspettiamo alla fermata 40 minuti. Ad ogni modo, la zona non è proprio piena di vita, nonostante fosse sabato…anzi c’eravamo solo noi!!
Siamo andate a pranzo anche in un ristorante vegetariano: La lluna in Calle de San Ramón. Il locale è molto carino e il cibo ottimo. Io ho preso la lasagna vegetale e una torta di verdure veramente divina( tre strati, verde arancione e rosso, di spuma di carote,s pinaci e pomodoro). Lo consiglio vivamente (anche per mantenersi leggeri in vista di una cena a base di paella!)
Altra cosa che consiglio è provare l’ horchata in uno dei due locali storici in centro: Horchateria de Santa Catalina oppure Horchatería el Siglo, una di fronte all’altra in Plaza de Santa Catalina. Non è come la nostra orzata, sa più di gelsi direi ed è molto rinfrescante.
Buoni anche i churros (lunghi pezzi di pasta fritta) imbevuti nella cioccolata calda. Noi li abbiamo provati alla cioccolateria storica Valor in Plaza de la Reina(si possono prendere anche da portar via).
Infine consiglio un giretto al mercato Central dove comprare un pò di noci, in particolare quelle di macadamia.
Centro storico: Scendiamo col bus alla fermata Xativa (anche metro) e iniziamo il nostro giro dall’arena de Toros(vista da fuori) e dalla vicina stazione ferroviaria(Estacio del Nord), un gioiellino sia esternamente che internamente. Spalle alla stazione attraversiamo la strada e iniziamo il cammino per Avenuda del Marques de Sotero che ci porta per prima cosa alla placa de l’ajuntament con il Palazzo del Comune e il palazzo delle poste. Superata una fontana, prendiamo la bella Carrer de Sant Vicent Màrtir e giriamo ad un certo punto per la piccola Carrer de la Pescateria che porta alla Plaza Redonda, una piazza appunto rotonda circondata da negozietti. Se si è in cerca di souvenir bisogna andare qui. Ritornando su Carrer de Sant Vicent Màrtir e entrando per la Carrer del’ Abadia de Sant Marti si arriva alla strepitosa facciata del Museo della Ceramica. Da non perdere. Ritorniamo per l’ennesima volta su Carrer de Sant Vicent Màrtir e in fondo arriviamo a Placa de la Reina, dove si trova la Cattedrale. Appena a sinistra Placa de Santa Catalina e infine placa de la Virgen con la basilica della Virgen de los Desemparados. Da li volendo si può proseguire per carrer de Cabelleros, stradina con negozietti e ristoranti.
Ripartendo dall’Arena de toros, quando si arriva al punto in cui Avenuda del Marques de Sotero e Carrer de Sant Vicent Màrtir si incontrano, girando a sinistra( comunque ci sono parecchie indicazioni) sono da vedere il Mercato centrale e la Lonja della Seta, ovvero il vecchio mercato della seta. Quest’ultimo si può visitare( il biglietto costa 3/4 euro) ed è molto interessante. Abbiamo visto anche il panorama dalle Torres de Quart( sono tanti gradini!) anche se non mi è sembrato granchè. La zona è interessante per la presenza di vari graffiti che ricoprono interamente i palazzi. Ad esempio uno è interamente coperto dall’ immagine di un gatto che si soffia la coda in fiamme.
Infine non può mancare una bella passeggiata per i giardini della Turia, creati sul letto del fiume( che fu deviato). Noi siamo partite da Placa de la Porta del Mar( con deviazione in Plaza de Alfonso el Magnánimo e i giardini de la glorietta con degli splendidi alberi di magnolia) e arrivate fino al museo della scienza.
Museo della scienza: Non si può andarsene da Valencia senza un giro al museo della scienza. Il complesso, formato da varie strutture, è avveniristico e già di per se molto bello (partiranno foto a volontà). Il biglietto è intorno ai 30 euro mi pare (io non ho pagato essendo guida turistica), prezzo dovuto essenzialmente al parco oceanico (che si trova in fondo). Nel parco ovviamente, oltre allo spettacolo dei delfini, è possibile vedere innumerevoli tipi di pesci, squali, orche, meduse, stelle marine…molto belle le gallerie ricoperte d’acqua che è possibile attraversare, ovviamente in compagnia di tanti squali e pesci di ogni tipo. Abbiamo visitato in fretta anche il museo della scienza, molto interessante.
Il centro di Valencia, davvero molto carino, si gira in breve tempo. Si avverte anche un pò la crisi, molti negozi sono chiusi ad esempio. La città non rientra tra le mie preferite ma è comunque godibile e interessante, perfetta da visitare in un weekend.