Tre giorni a Budapest 2

Tour nella capitale ungherese tra storia e relax
Scritto da: alexooj_
tre giorni a budapest 2
Partenza il: 21/07/2012
Ritorno il: 23/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Periodo dal 21 al 23 Luglio Volo: Ryanair 40 euro a testa Hotel: Gellert 200 euro la doppia con colazione Cambio: 1 euro 280 fiorini Guida: Lonely Planet Budapest Giugno 2012

Indice dei contenuti

Per la terza volta, grazie alle offerte Ryanair prenotiamo il volo per Budapest (le altre 2 non eravamo riusciti a partire) questa volta fortunatamente non succede niente e cosi partiamo.

21 Luglio

Il volo Ryanair parte puntuale alle 22 e 30 e verso l’una di mattina arriviamo al terminal T2 di Budapest. In aeroporto dopo aver visto i tassi di cambi effettuati dai change decido di prelevare dal bancomat, che effettuano un ottimo cambio, 1 euro 280 fiorini circa, per arrivare in Hotel decido di prendere lo shuttle bus che sarebbe partito proprio all’uscita del terminal entro pochi minuti, pago i 4790 fiorini totali contro i 6700 richiesti dal taxy e partiamo. Dopo circa trenta minuti arriviamo a destinazione, come Hotel avevamo scelto il Gellert per diversi motivi, in primis un ottima offerta su Booking, 200 euro la doppia compreso l’ingresso per un giorno alle terme, la location da permetterci di ottimizzare al massimo il poco tempo a disposizione per la visita di questa parte della città, e per ultimo il fatto che la mia ragazza c’era già stata 20 anni fa e ne aveva un ottimo ricordo. Sull’Hotel che dire, dentro sembra di respirare la storia di Budapest, il palazzo esternamente e bellissimo, cosi come l’ingresso e le sali comuni, la colazione e ottima per non parlare delle terme, stupende. Il problema sono le stanze, vada pure per l’arredamento che può passare per antico e il non avere l’aria condizionata, tra l’altro si stava benissimo, abbiamo dormito con le coperte, ma i bagni andrebbero assolutamente rifatti. Gli specchi, i sanitari, solo un flaconcino di shampoo e una saponette , sembrava di essere in una pensione!

22 Luglio

Ci alziamo di buon ora, ottima colazione, moltissimo dolci e grande varietà di salato, con splendida vista sul Danubio,e usciamo. Prendiamo il tram, fermata proprio all’uscita dell’Hotel e arriviamo a Batthyany Ter capolinea del tram dove si dice si abbia la migliore visuale del Parlamento. In effetti lo scenario è splendido e il Parlamento molto fotogenico. Tutti i biglietti dei mezzi pubblici costano 320 fiorini e valgono per una singola corsa, i controlli sono frequentissimi e le multe molto salate, in due giorni ho visto tre volte salire i controllori! Dopo le numerose foto saliamo sopra la collina, 5 minuti di cammino e arriviamo alla Porta di Vienna, l’entrata Medioevale della città vecchia; lì seguiamo per filo l’itinerario proposto dalla Lonely Planet e vediamo in ordine, gli archivi Nazionali, con lo splendido tetto in maioliche colorate, il controverso Hilton Hotel, il cui edificio incorpora parti di una chiesa, gli uffici del presidente della repubblica, fino ad arrivare alla Chiesa di Corvino, molto bella e il famoso Bastione dei pescatori, da cui si ha una visuale splendida sulla città. Dopo questa bella camminata c’e un tempo splendido (ci saranno stati 27 gradi ma sempre ventilati) e ci concediamo una pausa da Ruszwurm Cukraszda, una delle pasticcerie più antiche della città, ordiniamo uno strudel alla ciliegia, una dobos tort e una bottiglia di acqua… tutto veramente ottimo spendendo 1500 fiorini compreso la mancia. Dopo questo dolce momento ci rincamminiamo verso il Palazzo Reale, davvero bello e imponente, all’interno ci sono vari musei , ma causa il poco tempo rinunciamo a vederli, anche da qui, il panorama e stupendo. Volendo c’è la funivia che dal Ponte delle Catene sale fino al castello, più turistica come cosa che indispensabile, cmq vista la fila ci è passata la voglia. Poi siamo scesi e ci siamo diretti verso la Cittadella, ecco qui per salire fin su e una camminata abbastanza faticosa, ci saranno voluti 15 minuti, consiglio di prendere il bus turistico che ti ferma proprio all’ingresso. L’interno della cittadella non è niente di che e in più si paga; al suo fianco c’è la statua della Libertà, uno dei simboli della città. Si erano fatte le 14 e incominciavamo ad accusare la stanchezza, cosi decidiamo che era ora di provare le terme! Torniamo in Hotel, 2 minuti a piedi dal monumento della Libertà, ci infiliamo gli accappatoi dell’Hotel e con l’ascensore entriamo direttamente nelle terme (ecco un altro dei motivi perche avevamo scelto il Gellert). Che dire, la struttura si compone di due corpi, uno interno e uno esterno, ognuno con due piscine, una di acqua calda a 36 gradi e un normale, in più all’esterno c’e la sauna, una vasca di acqua gelata per quando si esce dalla sauna, e la piscina grande produce onde artificiali, in più a pagamento massaggi. Niente da dire sulle terme, tutto perfetto, infatti rimaniamo fino a chiusura, 19 e 45! Rientrati in camera doccia al volo e attraversiamo il ponte (bellissimo, come tutti gli altri) direzione Vaci Ucta la famosa via dello Shopping con i negozi ancora aperti, ma il nostro obbiettivo era mangiare, eravamo affamati, sui vari forum avevo letto di alcuni ristoranti, poi la scelta e caduta sul ristorante Fatal. Le recensioni corrispondono a realtà, porzioni enormi e ottima qualità, ordiniamo il loro piatto che si chiama appunto Fatal, una montagna di carne, funghi frittate tutte rigorosamente fritte, in più riso e barbabietole, Il piatto era per due, ma ci avrebbero mangiato tranquillamente in tre. Accompagniamo il tutto da birra e coca cola spendendo 20 euro circa! Strasazi di cibo ci incamminiamo verso l’Hotel per smaltire un pò, non prima di essere entrati all’Ice Bar, mi piace troppo come locale e non resisto, anche se sono tutti molto simili ci devo entrare.

23 Luglio

La mia ragazza dopo colazione decide di farsi ancora un’oretta di sonno, avevamo il check out alle 12, io invece decido di andare al mercato curioso di vederlo e di comprare i soliti souvenir. I prezzi sono meno cari di Vaci Ucta in più e molto caratteristico con tutti i loro prodotti tipici, compro anche dei salami dei funghi porcini secchi e tartufi a prezzi molto inferiori rispetto all’Italia, ancora non li ho assaggiati, quindi sulla qualità non posso commentare. Finito lo shopping torno in camera, sistemo le cose e verso le 11,30 usciamo. Percorriamo la Vaci Ucta, ammirando gli splendidi edifici che la compongono, fermandoci per una pausa da Szamos Marcipan, famoso per i molti tipi di marzapane e per il gelato (180 fiornini a pallina) considerato il più buono di Budapest, confermo! La Vaci Ucta sfocia nella Vorosmarty Ter, una grande piazza circondata da eleganti negozi gallerie e caffè, e piena di artisti pronti a farvi il ritratto. Poi all’Hard Rock Cafe per comprare la maglietta, 5500 fiorini, all’estremità della piazza si trova anche Gerbeaud, il caffè pasticceria più elegante e famoso di Budapest. Non resistiamo e anche se non avevamo fame entriamo, il locale è molto elegante, prendiamo la torta Gerbeaud, una torta con tanti strati di cioccolata, buonissima anche se non sono riuscita a finirla per quanto era dolce, e un’insalata con formaggio la mia ragazza. Spendiamo 6000 fiorini compreso mancia… a Roma a Via Veneto avremmo pagato il triplo! Finito lo spuntino ci incamminiamo verso la Derenk Ferenc ter, anche questa piazza stracolma di gente, e arriviamo alla Basilica di Santo Stefano, l’edificio di culto più importante di tutta l’Ungheria dove è custodita la reliquia del Santo, la mano destra mummificata. La facciata e stupenda, con ai lati le due torri, e come sfondo la cupola alta 96 metri, volendo si può salire e ammirare la città dall’alto. Usciti dalla Basilica ci addentriamo nell’ Andrassy Utca, uno splendidi viale lungo 2,5 km fiancheggiato da monumenti splendidi palazzi in stile art nouveau e negozi alla moda, facente parte dei siti dell’Unesco. Andrassy Ucta finisce in Piazza degli Eroi, la piazza più grande e importante di Budapest che più o meno costituisce l’ingresso al parco municipale. Stanchi dalla lunga camminata prendiamo la metro e torniamo a Vorosmary ter e ci incamminiamo verso l’Hotel. Passando davanti al Nagycsarnok nella mia ragazza si insinua la curiosità di vedere com’è, così entriamo, passando davanti ai numerosi chioschi che cucinano ci viene fame cosi che proviamo degli gnocchi e la classica cotoletta accompagnata con del vino ungherese, spendendo 10 euro. Si erano fatte le 17 e il tempo per noi a Budapest era terminato. Torniamo in Hotel, prendiamo i bagagli e, visto che eravamo in anticipo, decidiamo di prendere i mezzi pubblici invece del taxi per l’aeroporto. Arrivare in aeroporto con i mezzi è molto semplice, da Kalvin Ter abbiamo preso la metro fino a Kobanya Kispest, otto fermate e poi il bus proprio all’uscita della fermata metro, che in 10 minuti ci ha sceso proprio al terminal 2, spendendo in due 12800 fiorini contro i 67000 chiesti da taxi. Il volo di ritorno scorre velocemente e verso le 22 arriviamo a Roma Ciampino. In conclusione, un viaggio tante volte organizzato ma mai portato a termine per varie sfortune, in una città che sinceramente neanche mi ispirava molto, ma che era diventata una sfida contro la sfortuna, pero devo ammettere che la città mi è piaciuta veramente tanto. Splendidi panorami, una città pulita e ordinata, ottima cucina e splendide terme, tanto che l’idea di tornarci con la neve ci alletta molto!



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