Tre donne a Budapest

TRE DONNE ALLE TERME DI BUDAPEST ( costo totale 300 euro a testa) Mi chiamo Monica e con le amiche Gilda e Teresa, detta Terry, volevamo passare qualche gg di relax alle terme. Dopo aver visitato vari siti sul web, mi sono accorta che le terme in Italia costano un po’ tanto, e dato che mio figlio era appena tornato da Budapest con la sua...
Scritto da: patromon
tre donne a budapest
Partenza il: 22/02/2010
Ritorno il: 25/02/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
TRE DONNE ALLE TERME DI BUDAPEST ( costo totale 300 euro a testa) Mi chiamo Monica e con le amiche Gilda e Teresa, detta Terry, volevamo passare qualche gg di relax alle terme. Dopo aver visitato vari siti sul web, mi sono accorta che le terme in Italia costano un po’ tanto, e dato che mio figlio era appena tornato da Budapest con la sua ragazza parlandomi delle sue terme mi ha incuriosito. Budapest è veramente la capitale europea delle terme. Sul web si sprecano le offerte, in particolare noi abbiamo visitato expedia e atrapalo che offrono pacchetti volo+hotel a prezzi davvero economici. La guida utilizzata per organizzare il viaggio è stata quella della De Agostini (spiral guide) con annessa cartina della città e itinerari da un giorno a tre giorni.Oltre ai diari di viaggio trovati on line sia sul sito turisti per caso che altri. Abbiamo volato con Lufthansa prenotato su Expedia e prenotato un hotel in buona posizione (vicino alla fermata della metro) direttamente sul sito Web (www.hotelanna.hu) ad un costo totale di 200 euro. (150 per il volo, 49 per l’hotel 3 notti compresa la colazione). Complessivamente abbiamo speso circa 350 euro compreso lo spostamento Modena/Milano e il parcheggio all’aeroprto. 1° giorno Il volo è previsto in partenza da Milano alle ore 12,30, (quel giorno c’era lo sciopero della compagnia aerea, ma per fortuna non quella Italiana. Scampato pericolo), l’ora e venti di volo la passiamo programmando a grandi linee le visite da fare e soprattutto in quali terme rilassarci. Arriviamo a Budapest con 10 minuti di anticipo e il tempo è bello. L’aeroporto di Budapest non è molto grande quindi è molto facile uscirne. La cosa principale da fare però è pensare al cambio. Questo ci serve per poter comprare i biglietti per i mezzi di trasporto locali. Il cambio euro Fiorino era di 1/270. Per il cambio valuta all’aeroporto esiste uno sportello bancomat che può essere utilizzato tranquillamente con i nuovi bancomat europei dei circuiti più conosciuti. Io ad esempio ho prelevato 25.000 fiorini al cambio di quel giorno senza l’aggiunta di spese.( circa 80 euro) Ma esiste anche un ufficio cambio che si trattiene invece una piccola percentuale. Dall’aeroporto per raggiungere la città ci sono diverse possibilità dalla più economica a quella un po’ più costosa. Esistono dei furgoncini dell’Airport Minibus Service che partono tutti i giorni quando sono al completo e accompagnano i passeggeri in qualsiasi parte della Città (costo 2300/3900 Ft). I biglietti sono in vendita allo sportello dei minibus nella hall degli arrivi. Esistono poi i taxi ma non ho idea di quanto costa una corsa. Infine i mezzi pubblici che sono quelli per i quali noi abbiamo optato. L’autobus n. 200 in funzione tutti i giorni dalle 4,30 alle 23,46 conduce al capolinea della metropolitana (M3 – linea blu), la stazione Kobanya-Kispest, da dove si prosegue per il centro. Il biglietto per l’autobus n. 200 si può fare alle macchinette per un costo di 380 Ft ma bisogna avere il contante, altrimenti direttamente dall’autista dell’autobus ad un prezzo appena superiore di 400 Ft. Una volta raggiunto il capolinea della metro è possibile comprare il biglietto per la metropolitana e tutti gli altri mezzi di trasporto della città alla biglietteria posta appena all’ingresso. Esistono diverse formule di biglietti, dalla corsa semplice ai carnet da 10-20 biglietti al prezzo di 2050-3900 Ft. Ogni singolo biglietto costa 230Ft ed è valido per una corsa sulla stessa linea, che si tratti di metropolitana, tram, autobus o filobus, per passare però su un altro mezzo o tornare indietro occorre convalidare un altro biglietto. Esiste il giornaliero (1350 Ft) o il biglietto turistico valido per tre giorni o una tessera settimanale, opzioni queste che permettono di utilizzare in modo illimitato tutti i mezzi di trasporto della città. Noi abbiamo scelto l’opzione 72 ore (3gg) ma che fortunatamente ha validità dall’ora in cui viene rilasciata infatti sopra viene riportata la data del rilascio e l’ora. (costo 3850 Ft – ca 14 euro). Raggiungiamo finalmente l’Hotel Anna che è a conduzione familiare, molto accogliente e con tutto il necessario per la nostra permanenza. Una nota interessante è che adiacente all’Hotel si trova il ristorante di famiglia, Fulemule, dove abbiamo mangiato per tutto il periodo di permanenza in modo meraviglioso piatti abbondanti della cucina ungherese ad un prezzo ottimo. (ca 4000 Ft, dall’antipasto al dolce). Le bibite erano offerte in quanto alloggiate nell’Hotel di famiglia. Lasciate le valigie, decidiamo di fare un giro di perlustrazione, ci accorgiamo che l’Hotel si trova davvero in una posizione centrale, comodissimo alla fermata della Metro e dei Bus, e anche a piedi in meno di 10 minuti arriviamo al Danubio. Nel frattempo il sole è calato e si presenta davanti a noi uno spettacolo davvero da fiaba. I famosi ponti di Budapest illuminati creano giochi di luce suggestivi e la collina di Buda dall’altra parte del fiume sfoggia il suo castello in tutta la sua maestosità. Scattiamo numerose foto sotto l’effetto di una strana euforia che è quella che a me prende quando lo spettacolo che si offre ai miei occhi è magico. Percorriamo la via pedonale, la famosa “Vaci Utca”, piena di negozi di souvenirs e di ristoranti. Notiamo che per strada non c’è molta gente e i ristoranti offrono menù al 50%. Quasi quasi ci facciamo tentare ma decidiamo di provare prima il ristorante dell’Hotel, scelta che si rivelerà poi azzeccatissima. Rientriamo in Hotel ci sistemiamo un attimo e andiamo al ristorante. Decidiamo di fare un assaggio di antipasti tipici: “uova fredde con cipolla e fegato d’oca”, “ciciolo d’oca con cipolla violacea”, “Hummus con pita”… davvero ottimo. Passiamo poi ad un croccante arrosto di anatra con tagliatelle al cavolo…. Una vera delizia! Il tutto accompagnato da birra ungherese fresca. Per dolce “gnocchi dolci Fulemule con noce, mela e papavero”, serviti in casseruola caldi bollenti! 2° giorno Il fiume Danubio divide in due la città e motivo di orgoglio per gli abitanti della città sono i suoi ponti, strettamente legati alla storia della città, sono molto di più che semplici vie di collegamento. Inoltre offrono viste mozzafiato e scenari per foto ricordo. Prima del 1849 Buda e Pest costituivano due entità urbane distinte, collegate in estate da ponti galleggianti e in inverno da traghetti. Oggi i ponti che valicano il Danubio sono 9, ma i più famosi sono 7 in particolare il ponte Szechenyi lanchid detto “ponte delle catene”, il ponte più bello di Budapest è custodito da due coppie di leoni senza lingua che ne vigilano le estremità. L’Erzsebet hid o ponte di Elisabetta con ampi piloni bianchi ricostruito dopo la seconda guerra mondiale. Decidiamo di visitare la collina di Gellert e la collina del castello. La collina di Gellert ospita una fortezza del XIX secolo e un monumento all’indipendenza. All’interno della Cittadella attualmente vi è un albergo, un ristorante e un museo e dall’alto si gode di un’ottima vista della città. il monumento all’indipendenza è il simbolo della città, eretto per celebrare la liberazione dai nazisti raffigura una donna che regge una foglia di palma. Dopo aver visitato la collina di Gellert ci dirigiamo al bastione dei pescatori che è simile ad un castello delle favole, la vista dalla cima dei baluardi è eccezionale e si può ammirare un paesaggio da cartolina su Pest e il Danubio. Vicino ai bastioni non passa inosservata la chiesa di Mattia che domina tutta la piazza centrale. La cosa che ci ha colpito particolarmente è il suo tetto coloratissimo, infatti scopriamo leggendo che è rivestito di tegole policrome. Decidiamo di non effettuare la visita all’interno. A fianco della chiesa di Mattia ci appare in tutta la sua maestosità il Palazzo Reale di Buda che domina tutta la città dall’alto. Il castello riportato al suo splendore neobarocco da accurati lavori di ricostruzione ha perso ogni traccia delle sue origini più antiche. Ormai è passato da un pò mezzogiorno e un languorino ci prende lo stomaco, decidiamo di scendere dalla collina e di trovare una pasticceria per rifocillarci un pò prima di entrare alle terme Rudas che si trovano ai piedi della collina di Buda. Scopriamo che nella giornata del martedì l’ingresso alle terme è riservato solo alle donne decidiamo di entrare (il costo del biglietto è di 1450Ft) compreso cabina per cambiarci e telo. Giunte all’interno notiamo che la maggioranza delle donne presenti non indossa il costume, ma noi non ci scoraggiamo e indosseremo il costume e la cuffia per tutto il tempo (pensiamo ad una questione di igieni, e poi i gusti sono gusti!). Il bagno termale ha caratteristiche turche ed è costituito da una vasca posizionata in una sala ottagonale a cupola le cui feritoie lasciando passare i raggi del sole donano all’interno un’atmosfera ancora più rilassante del bagno stesso. Agli angoli della stanza vi sono 4 vasche termali di diversa temperatura a partire dai 28 gradi per finire con i 42. Davvero una cosa stupenda da provare! (noi ci restiamo per due ore). Si è fatta sera e torniamo in hotel per andare al ristorante. Siamo un stanche per la giornata ma siamo cariche tanto che decidiamo che dopo cena ce ne andremo in un pub. Questa volta per cena ci facciamo un antipasto di sottaceti misti che sono una specialità dell’Ungheria, cetriolini, peperoni, crauti e cavolo rosso. Non male. Per passare ad uno spezzatino di vitello alla paprika con gnocchi all’uovo. Buooono! Finiamo con una Palinka alla ciliegia nera offertaci dal cameriere, si tratta di un distillato che gli ungheresi bevono a qualsiasi ora del giorno, anche come aperitivo! Dopo cena ci rechiamo in un Pub (Old man’s Pub) vicino all’hotel dove suona dal vivo un complessino. C’è una marea di gente e un’aria molto festosa. A mezzanotte ci ritiriamo. Domani la visita all’altra parte della città. 3° giorno Dedichiamo la visita alla cosiddetta “città interna”. Partiamo dall’hotel e a piedi raggiungiamo la via pedonale, non è affollatissima ma c’è un po’ più di gente rispetto al giorno precedente. Saliamo sul tram n. 2 che costeggiando il Danubio lungo la sponda di Pest permettendoci di vedere comodamente sedute le principali attrattive della città. Purtroppo però a metà percorso ci obbligano a scendere e nel vedere un grande spiegamento di forze di Polizia ci rendiamo conto che deve esserci qualcosa di importante in città. Ci dirigiamo verso il palazzo del parlamento, edificio di grande imponenza che si estende per quasi 270 m lungo la sponda del Danubio e nel punto più elevato raggiunge i 96 m di altezza. A ridosso del palazzo ci rendiamo conto che non è possibile avvicinarsi la polizia tiene tutti lontani, chiediamo lumi e scopriamo che proprio oggi il Primo ministro Sloveno è in visita in Ungheria. A noi dispiace molto ma non possiamo farci nulla perciò giriamo l’angolo e ci dirigiamo verso il museo di etnografia e visitiamo la più ampia collezione di arte popolare del paese. La mostra è permanente e comprende abiti tradizionali di tutta l’Ungheria, attrezzi agricoli e casalinghi, pezzi d’arredamento, ceramiche dipinte. L’edificio che ospita il museo è in stile neoclassico e vanta un atrio maestoso con colonne in marmo rosse e scalinate eleganti. L’ingresso è gratuito. Subito dopo ci dirigiamo alla Basilica di Santo Stefano che rappresenta per l’Ungheria la Basilica di San Pietro. Questa Basilica è 4000 mq ed è dotata di 8500 posti a sedere. Si può visitare gratuitamente. Terminata La visita decidiamo di riprendere il tram n. 2 a ritroso per fare una capatina ad uno dei mercati più belli e più grandi di Budapest. In generale i mercati alimentari di Budapest sono parte integrante della vita della città. Tra i più antichi della città vi è il Nagy Vasarcsarnok, (Via Vambaz Korut 1-3) grande mercato coperto, detto anche mercato centrale. L’esterno dell’edifico è molto grande con il tetto in piastrelle e la facciata in mattoni si può godere di tutto il suo splendore. L’interno è suddiviso in tre piani, al piano terra prevalentemente banchi che vendono prodotti alimentari come pane, carne, paprika, fegato d’oca e dolci. Al primo e al secondo piano si trovano souvenir, dalle calamite ai bicchierini di liquore, uova d’oca decorate e pizzi raffinati (se piacciono!). Noi abbiamo trovato anche le bancarelle che preparavano i piatti tipici ungheresi e ovviamente non ci siamo fatte scappar l’occasione. Chi ha assaggiato il Gulasch, chi l’involtino con riso e cavolo e chi patate con i Wusrtel e la cipolla, per finire poi con una fantastica fetta di torta! Ormai sono le tre del pomeriggio e decidiamo di andare alle terme più grandi della città, cosiddette Szechenyi.( Per raggiungere le terme prendere la M1 si fermano proprio li). In questo complesso ci sono le acque più calde della città, la temperatura raggiunge i 38 gradi. L’edificio in stile neobarocco è stato progettato da architetti Ungheresi. Il complesso comprende tre piscine all’esterno e all’interno diversi bagni termali. Le acque di queste terme sono benefiche per i dolori reumatici e muscolari ma anche per le vie respiratorie e lo stress. Le piscine sono aperte tutto l’anno anche quelle esterne che in particolare chiudono alle ore 22.00. In una delle tre piscine all’esterno è presente una vasca idromassaggio e un circuito ad anello che entrano in funzione alternandosi. Insomma una bagno termale davvero completo e all’insegna del relax. Noi ci siamo rimaste per circa tre ore. L’ingresso costa 3280 Ft senza telo, compresa la cabina per 3 persone, per il telo bisogna aggiungere 600 Ft. Vale la pena spendere questa cifra che corrisponde all’incirca a 13 euro. Anche questo terzo giorno sta per terminare e siamo veramente stanche, oserei dire “cotte a puntino”, vista la temperatura dell’acqua! Ci restano giusto le forze per la cena dell’ultima sera al nostro intimo ristorante. Ci godiamo di nuovo un antipasto di sott’aceti e un “arrosto di manzo in salmì con gnocchi alla salvietta” per me e la Gilda mentre la Terry si spara “medaglie di porco fritte in casseruola con peperonata all’ungherese”. Per finire il dolce “ sgonfiotto di cioccolato con salsa di cioccolato e gelato”. Ma non poteva mancare un bicchierino di Palinka per salutare l’Ungheria. Arrivederci. 4° giorno E’ arrivato il momento della partenza, il volo è previsto per le 14,50, ci resta una parte della mattinata per spendere gli ultimi fiorini che non intendiamo portare a casa. Raggiungiamo così “Vaci Urtca” la via pedonale turistica e ci addentriamo nei localini che vendono souvenir. Alla fine Gilda compra la paprika, io un quadretto raffigurante Budapest mentre la Terry una calamita raffigurante una Matrioska. E’ finita la piacevole avventura di tre donne a fare chiacchiere e relax alle terme. In conclusione possiamo dire che Budapest è una città che vale una visita in particolare per le sue terme e la sua cucina. Noi ne abbiamo visitate solo 2 ma in città ce ne sono altre altrettanto famose e antiche. Le Gellert che si trovano all’interno di un complesso alberghiero. Le Kiraly, che rappresentano una delle rare testimonianze architettoniche dell’occupazione ottomana. (Via Fo utca 82-86). I bagni termali Lukacs di origine neoclassica. ( Via Frankel Leo Ut 25-29).


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