Tre belle città venete in tre giorni

Verona e Padova una bella scoperta, Venezia una straordinaria conferma
Scritto da: Enrico 9
tre belle città venete in tre giorni
Partenza il: 08/05/2012
Ritorno il: 11/05/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Proseguendo nei nostri viaggetti mordi e fuggi nelle regioni italiane, approfittando di buone previsioni climatiche, questa volta decidiamo per tre giorni in Veneto, raggiungeremo in auto Verona, quindi Padova e, infine, il capoluogo Venezia che Enrico non ha mai visto, accompagnati dal sole e la voglia di vedere queste tre province della nostra meravigliosa Italia.

Partendo presto giungiamo a Verona verso le 10, lasciamo l’auto in un parcheggio a 500 metri dal centro. Da Corso Porta nuova passiamo sotto i Portoni della Bra, 2 archi merlati con orologio, costeggiamo Piazza Brà ed arriviamo in pochi minuti alla famosa Arena dove in estate si svolgono stupendi spettacoli lirici e può contenere 15.000 spettatori: l’anfiteatro fù costruito dall’imperatore Augusto. Vedere questa antichità al centro di una città fa un certo effetto. Da via Roma giungiamo al Castelvecchio ex castello di San Martino in Aquaro, entriamo gratuitamente; il castello ospita il museo civico ed è la più importante costruzione di difesa di origine scaligera: bello l’aspetto scenico ed il panorama sull’Adige. Poi costeggiando il fiume ci troviamo in piazza delle Erbe, antico foro romano che da un lato presenta il palazzo del comune, la torre dei Lamberti e le case dei Mazzanti, altro lato chiuso dal palazzo Maffei adornato con belle statue di dei greci come Ercole, Giove etc… altro lato ancora col Campidoglio e molti affreschi. E’ davvero una bella piazza ed il fulcro della città, caratteristica e vivace, in cui spicca l’antico monumento della fontana con la Madonna Verona. Adiacente alla piazza Erbe vi è piazza Dante o dei Signori, medioevale con palazzi scaligeri (Consignorio e del Podestà), logge ed arcate. A poca distanza, in via Cappello, la romantica meta di molti turisti: la casa dei Capuleti. Varcato il portone ci si ritrova in un ampio cortile dove c’è la statua di Giulietta che tutti vogliono toccare; inutile qui ripetere la leggenda tra Montecchi e Capuleti che tanto agisce sulla fantasia di numerose donne che entrano nel palazzo ed affacciandosi al famoso balcone chiedono di essere fotografate dal compagno o amica rimasti sotto. Ripercorrendo la storica via Mazzini ritorniamo all’Arena e dandole un ultimo sguardo ritorniamo al parcheggio; ah, non dimentichiamo un cenno per la basilica di San Zeno, che ospita tra gli altri un capolavoro del Mantegna. La sera polenta e osei ed un bicchiere di Valpolicella.

La mattina seguente siamo di buon’ora a Padova. Parcheggiamo in strada nei pressi della grande piazza Prato della valle, una delle più ampie d’Europa, con un centro ellittico, circondato da un canale e doppio anello di statue: strana ma molto interessante ed ariosa, praticamente un parco. A poche centinaia di metri la basilica di Sani’Antonio, in cui sono custoditi i resti del santo che si possono vedere e sculture bronzee di Donatello; non è la cattedrale di Padova, ma resta una delle chiese più visitate al mondo. Di fronte la piazza con il Gattamelata a cavallo sempre di Donatello. Visitiamo quindi l’antica sede dei tribunali, cioè il Palazzo della regione del 1200, formato da varie arcate, molti affreschi ma quelli originali attribuiti al Giotto furono persi in un incendio. Vediamo quindi piazza delle erbe, il municipio ed il Duomo dedicato all’Assunzione della Beata vergine Maria. Nel pomeriggio qualche “pazientino”, biscotti con mandorle specialità di Padova ed un cappuccino al famoso caffè Pedrocchi prima di fare rientro a casa. Abbiamo infatti così deciso per non restare fuori un’altra notte, Bologna è comunque vicina.

Il giorno seguente ci rechiamo infatti a Venezia portando con noi Enrico, usando il treno, comodo e veloce. Arrivati alla stazione basta seguire la folla per giungere a piazza San Marco. Certo che se Verona e Padova sono una bella scoperta, Venezia è una straordinaria conferma: sicuramente una delle più belle città al mondo per le sue caratteristiche. Città in Europa vengono ad essa accostate, come Amsterdam o Bruges, ma cari signori non c’è paragone, l’emozione, qui, è altra cosa! Quanti ponti sui canali abbiamo attraversato e quante chiese abbiamo ammirato, il ponte più famoso sicuramente quello di Rialto che permette di superare il Canal Grande con scenari e immagini da cartolina dove spesso primeggiano le gondole che portano in giro a caro prezzo qualche turista straniero; ogni angolo da scoprire e gustare nel dettaglio. Non mi va di sostituirmi a una qualunque guida, quindi vi lascio scoprire, per chi non l’avesse ancora fatto, questa straordinaria città poco a poco, passo per passo, calle per calle. Certo che, quando passando sotto l’arco con orologio si giunge in piazza San Marco (l’unica vera piazza, gli altri spazi sono chiamati “campi”) gli occhi si riempiono di bellezza. Da un lato la basilica, cattedrale della città e sede del patriarca con in cima San Marco ed il Leone, stupenda la lunetta del portale, i mori e la quadriga; di fronte la vista si apre alla laguna. Giriamo intorno al bellissimo palazzo Ducale, vediamo il ponte dei sospiri dove i condannati davano un ultimo sguardo, mentre il nostro va all’isola di San Giorgio in cui spicca il campanile. Quante cose da vedere e che qui non abbiamo lo spazio di descrivere, e non mancano neppure decine di bancarelle che vendono miriadi di oggetti o indumenti che ci ricordano la Serenissima, anche noi diamo il nostro contributo acquistando una t-shirt per Enrico ed una caratteristica maschera. Prima di rientrare, un fugace pasto, che ci permette di assaggiamo i bigoli in salsa. Venezia me la ricordavo più cara.

Ogni regione italiana è un piccolo universo, e il Veneto, con queste tre splendide e accoglienti città occupa uno spazio davvero importante nella storia.

Foto su nostro blog http://poneloya25.weebly.com

Foto slide e musica http://youtu.be/a5mNlWROWqM



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