Travolti da un insolito destino sotto l’azzurro cielo della Mongolia

Consigli per viaggiatori fai da te, che viaggiano senza guida, senza agenzia e che intendono visitare la Mongolia centrale
Scritto da: anna&luca
travolti da un insolito destino sotto l'azzurro cielo della mongolia
Partenza il: 03/08/2011
Ritorno il: 20/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Diciamolo! Il Viaggio in Mongolia, è un viaggio impegnativo, molto impegnativo e questo a detta anche dei turisti che abbiamo incontrato nel nostro percorso.

Con la semplice premessa che è stato il viaggio più bello della nostra vita, in questo racconto vorremmo però parlarvi più delle cose pratiche, di come aiutarvi a organizzarlo e soprattutto di quello che noi avremmo davvero voluto sapere prima di partire…

Sappiate che questi sono consigli per viaggiatori fai da te, che viaggiano senza guida, senza agenzia e che intendono visitare la Mongolia centrale.

Per raggiungere Ulaan Baatar si può scegliere tra Aero Flot e Air China, la maggior parte dei racconti di turisti per caso consigliano Aero Flot per i costi minori, invece noi abbiamo viaggiato con Air China sfruttando una super offerta da 880 euro. Attenzione che in alcuni scali dovete cambiare aeroporto e quindi dovete fare il visto cinese!

Una volta preso il biglietto non dovete fare altro che contattare un autista mongolo. Noi ci siamo affidati a Bayar, consigliatissimo in quasi tutti i racconti (bayaraa777@yahoo.com chiedete di viaggiare con Bughi). Quando lo contattate, dovreste già sapergli dire le date di arrivo e partenza e che zona della Mongolia volete visitare. Bayar ci è venuto a prendere all’aeroporto, ci ha sistemato per una notte a casa sua e ci ha portato a fare la spesa per il nostro viaggio.

La mattina dopo siamo partiti per la nostra avventura…

Spesa iniziale

Da non sottovalutare l’importanza della spesa che farete prima di partire. Più o meno si fa vita da campeggio, il vostro autista avrà un fornellino. Mal consigliati non abbiamo fatto una spesa molto intelligente e la conseguenza è stata che abbiamo digiunato parecchie volte. Sappiate che non troverete altri supermercati in tutto il viaggio, a parte dei mini negozi in mini mini città. Cercate di prendere della pasta con dei sughi pronti, caffè, te, biscotti o cose simili. A noi hanno fatto prendere del tonno in scatola (peccato che ci voleva l’apriscatole), verdura, frutta, formaggi (peccato che dopo 48 ore in macchina nel deserto del Gobi le abbiamo dovute buttare). Cibo Si mangia la carne di montone e poco altro. Punto. Se scopri (come a me) che il solo odore ti fa stare male avrai vita difficile. Vi assicuro che non riuscire a toccare il cibo che vi servono in una gher dove siete ospiti è davvero imbarazzante, imbarazzo superato dopo qualche giorno in cui ho pensato di spacciarmi per vegetariana. Non cambia granché sul lato pratico, i piatti che ti danno sono sempre gli stessi, però almeno vi sorridono quando vi vedono assorti nello scartare tutta la carne che c’è nella zuppa che vi hanno appena servito…

Ospitalità Quando si parla di ospitalità mongola, dobbiamo pensare a un concetto più puro di come la intendiamo noi occidentali. Non si compra, non si baratta, la loro ospitalità ti viene offerta, regalata. Dal posto per dormire in una gher, a una minestra calda, da una tazza di Airag per spezzare un lungo viaggio, ad un..(anche tre o quattro!) bicchiere di vodka.

Bevande sacre e profane

La vodka è considerata sacra, penso non ci sia davvero altro da aggiungere. La seconda bevanda della Mongolia è il famoso Airag. Tutte le famiglie nomadi che ci hanno ospitato nelle loro gher hanno un pentolone di Airag sulla stufa pronto da offrire. L’Airag è latte di giumenta fermentato, leggermente alcolico, un po’ acido con sapore di latte cagliato. Non eccezionale per un palato occidentale però da provare assolutamente.

Delizioso davvero invece lo yogurt di capra appena fatto.

Altra bevanda che vi offriranno sempre è il Suutei Tsai, latte salato con te.

Autista

Figure mitologiche. Conducono la loro macchina con lo stesso orgoglio e fierezza con cui Gengis Khan conduceva il suo cavallo. Ogni volta che si incontra una macchina ti sembra di vivere un duello, e vince chi si sposta per ultimo dalla traiettoria. Aggiungiamo a questo che alcune macchine hanno il volante a destra, alcune a sinistra e quindi preparatevi a vivere momenti di forte adrenalina.

La scelta dell’autista è la scelta più importante. Non solo deve saper guidare nel deserto, in città, sulle rocce, nel fango, guadare fiumi, ma deve saperlo fare senza perdersi. Il nostro autista, Bughi, era eccezionale da tutti i punti di vista, tra l’altro senza bussola non si è mai perso.

Unico neo degli autisti è che non parlano inglese. A parte lo sconcerto iniziale, abbiamo girato la cosa a nostro favore e cosi è nato un dialogo bellissimo fatto di gesti, disegni e mimi. Alla fine avevamo creato un piccolo dizionario con parole in italiano-mongolo.

Jeep

Noi abbiamo viaggiato con una jeep, ma si può scegliere anche il minivan. Noleggiare una jeep costa un po’ di più, però vi assicuro che ne vale la pena. Prima di tutto perché a volte si viaggia anche per 7-8 ore su terreni sconnessi, senza strade e la jeep è indubbiamente più comoda; secondo i minivan non riescono ad arrivare proprio ovunque. Noi, in una giornata di pioggia, abbiamo tolto dal fango un paio di minivan che si erano impantanati e costretti poi a tornare indietro. Quel giorno, grazie alla nostra jeep e al nostro Bughi, siamo stati tra i pochissimi turisti (una decina) ad avere il privilegio e il piacere di assistere anche al Nadan. Emozione unica !

Non per ultimo, viaggiare in jeep vuol dire avere totale autonomia in tutte le scelte, ed essendo un viaggio fisicamente pesante, fidatevi, non è così da sottovalutare.

Meteo

Nnel deserto del Gobi, caldo secco intorno ai 35 gradi con un’ alta escursione termica di notte, non da arrivare allo zero come scrivono su tutte le guide. Fuori dal Gobi le temperature scendono, intorno ai 10 di giorno, mentre di notte si arriva anche allo zero. Spesso piove e c’è vento freddo.

Zaino

Non possono mancare nello zaino un k-way, una leggera giaccavento, un sacco a pelo che tiene temperature basse, perché di notte vi accendono la stufa ma potrebbe anche spegnersi e comunque, in caso faccia caldo, lo usate lo stesso come corazza igienica. Indispensabile almeno un paio di torce e le pile di scorta, batteria di scorta della macchina digitale, cannocchiale, qualcosa di simile a un coltellino svizzero e carica cellulare da macchina. Vi consigliamo quei kit molto piccoli da campeggio, con dentro piatti, bicchieri e posate così userete sempre le vostre. Portatevi tante, tante salviettine perché di docce ne farete davvero davvero poche. Noi abbiamo avuto occasione di farne solo due.

Ricordatevi le medicine, tutte quelle che vi vengono in mente. Noi abbiamo visto il nostro autista, comprare delle pastiglie sfuse senza scatola… e non dimenticate la crema solare per quando siete nel Gobi.

Portate con voi un frasario italiano – mongoloe , per gli appassionati, una mappa del cielo

Vantaggi e svantaggi deii campi Gher (campeggi)

Vantaggi: potreste trovare la doccia.

Svantaggi: non passerete giornate e serate in compagnia dei nomadi Mongoli. Chiedete, piuttosto, al vostro autista di portarvi a casa di amici e parenti suoi. Sappiate però che i Mongoli ignorano completamente il concetto di privacy, dovrete quindi soprassedere alla loro stravagante abitudine di entrare nelle gher altrui a qualsiasi ora del giorno e della notte senza bussare.

Ulaan Baatar: cittadina brutta. Tra le città più brutte che abbiamo mai visto. Cercate di starci il meno possibile. Più preoccupata ad assomigliare a una megalopoli, sembra stia trascurando gli ultimi luoghi di culto risparmiati dall’oppressione del regine cinese.

Cielo: ogni giorno e ogni notte saprà incantarvi. Di giorno per la sua vastità, per i suoi colori, per i giochi di nuvole e per la grande quantità di rapaci, di notte per lo spettacolo che la via lattea, nitida come mai, vi potrà offrire.

E adesso buon viaggio!

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TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO SOTTO L’AZZURRO CIELO MONGOLO

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  • MEUCCIRICCARDO MEUCCIRICCARDO
    Ciao! Visto che quest'estate vado in Mongolia mi chiedevo se a Ulaan Baatar ci sono agenzie che noleggiano al momento oppure mi consigliate di prenotare qualcosa dall'Italia? Grazie"
  • MEUCCIRICCARDO MEUCCIRICCARDO
    Ciao! Visto che quest'estate vado in Mongolia mi chiedevo se a Ulaan Baatar ci sono agenzie che noleggiano al momento oppure mi consigliate di prenotare qualcosa dall'Italia? Grazie"
  • MEUCCIRICCARDO MEUCCIRICCARDO
    Ciao! Visto che quest'estate vado in Mongolia mi chiedevo se a Ulaan Baatar ci sono agenzie che noleggiano al momento oppure mi consigliate di prenotare qualcosa dall'Italia? Grazie"
  • tenikom tenikom
    ciao, ho letto la recensione sul sito di Bayar e l'interessante racconto su tpc. Il prossimo agosto sto pianificando un viaggio in Mongolia e volevo se possibile , avere qualche info e consigli in merito. Questo soprattutto per quanto riguarda proprio Bayar e se e’ bene richiedere un driver come ad esempio il vostro. Immagino che non parlino inglese generalmente o sbaglio? Grazie anticipatamente della rispostaGianluca"
  • tenikom tenikom
    ciao, ho letto la recensione sul sito di Bayar e l'interessante racconto su tpc. Il prossimo agosto sto pianificando un viaggio in Mongolia e volevo se possibile , avere qualche info e consigli in merito. Questo soprattutto per quanto riguarda proprio Bayar e se e’ bene richiedere un driver come ad esempio il vostro. Immagino che non parlino inglese generalmente o sbaglio? Grazie anticipatamente della rispostaGianluca"
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